Rassegna Stampa
Bologna 24 ottobre 2009 – (ER) Unità d’Italia. Roversi Monaco: disinteresse meditato e voluto. Ex Rettore Bologna a iniziativa Massoneria salva solo Ciampi.
Massoneria del Grande Oriente d’Italia a convegno, a Bologna, per celebrare i 150 anni trascorsi dall’Unità d’Italia (un appuntamento, organizzato dal Collegio dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna, dal titolo: “Massoneria e Tricolore. Da Luigi Zamboni a Goffredo Mameli”).
All’incontro, ospitato nell’aula Prodi del complesso universitario di San Giovanni in Monte, hanno partecipato tra gli altri il sindaco di Bologna, Flavio Delbono, quello di Forlì, Roberto Balzani (in qualità di docente di Storia contemporanea dell’Alma Mater), il vicepresidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Paolo Zanca, il Gran Maestro Gustavo Raffi e Fabio Roversi Monaco, presidente della fondazione Carisbo.
Tema “attualissimo dopo anni di discussione sul federalismo”, commenta Delbono, anche se “un filino complicato per un economista applicato e neosindaco come me”.
Salutando la platea ad inizio lavori, Delbono si dichiara “molto contento di vedervi qui in questo splendido posto”, augurando “buon lavoro e di sviluppare bene questo argomento secondo i vostri desideri”.
Zanca ricorda che in settimana il Consiglio di viale Aldo Moro approverà l’istituzione del comitato chiamato ad organizzare le celebrazioni in regione per l’anniversario dell’Unità. “E’ inaccettabile pensare alla divisione del nostro Paese -aggiunge Zanca- ma purtroppo le spinte ci sono”.
Roversi Monaco è soddisfatto: “Quanti laici ci sono ancora a Bologna, chi l’avrebbe detto”, e approva l’iniziativa della Regione: “Ma siamo agli sgoccioli”.
Sui ritardi in vista delle celebrazioni dell’Unità, l’ex rettore è severo. “Chiesi un appuntamento al presidente Ciampi, quand’ero amministratore delegato della Treccani -racconta- per avere un finanziamento che consentisse di ultimare il Dizionario biografico degli Italiani”, che invece “è ancora alla lettera M”.
Un Ciampi “interessatissimo” cercò di “trovare le forze anche economiche per celebrare i 150 anni”, continua Roversi Monaco: era il 2002-2003, “gli anni giusti per organizzare qualcosa all’altezza della situazione, ma la mia opinione è che ci fosse un disinteresse meditato e voluto per questa fondamentale circostanza”. Per Roversi Monaco, per coprire le spese dell’opera “bastava che lo Stato comprasse una collezione per ogni Comune d’Italia”.
Il presidente ricorda infine come “la Fondazione Carisbo realizza nella nostra città un percorso culturale e museale”, articolato in otto punti di riferimento: “Faremo di tutto perchè esista nel percorso qualcosa che ricordi il sacrificio dei due giovani”, Luigi Zamboni e Giovanni Battista De Rolandis, protagonisti di una tentata sollevazione a Bologna nel 1795 e figure centrali del convegno.
Tra coccarde tricolori e squilli di tromba da fanfara, c’è spazio per una carrellata video di bandiere tricolori (da quella fascista della Repubblica sociale a quella partigiana della Brigata Garibaldi, passando per quella dei Futuristi).
Un “tricolore che unisce e non divide Bologna e Reggio Emilia”, sottolinea Marco Veglia dell’Università di Bologna, aprendo i lavori insieme alle letture di Gabriele Duma.
“Per la Massoneria è importante ricordare l’impegno dei Liberi Muratori per legittimare uno Stato che allora nasceva debole e per determinare la sua modernizzazione”, dichiara Raffi.
(Pam/Dire) 16:30 24-10-09
Torino 23 ottobre 2009 – (9Colonne) Massoneria, a Torino 150.mo anniversario Loggia “Ausonia”.
Si tiene oggi e domani all’Archivio di Stato di Torino il convegno di studi “Massoneria e Unità d’Italia, La rinascita della Liberauratoria nella Torino del 1859”, uno degli appuntamenti con i quali la Massoneria intende ricordare il 150.mo anniversario della fondazione della Loggia “Ausonia”. I lavori saranno aperti oggi, alle 15, da Massimo Bianchi, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.
(9Colonne) 23 ottobre 2009
Bologna 22 ottobre 2009 – (AGI) 150° Unità d’Italia: convegno della Massoneria sabato a Bologna.
“In un momento storico nel quale, nel nostro Paese, i municipalismi spesso ignorano e vilipendono la sacralitá delle libere istituzioni nate dal Risorgimento e dalla Resistenza, il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani rivendica, nell’inerzia istituzionale e nel diffuso chiacchiericcio della politica di piccolo cabotaggio, la grande tradizione unitaria italiana. Non può esistere un Paese senza memoria ed è perciò che la memoria del Risorgimento è un elemento fondamentale. Per la Massoneria è importante ricordare l’impegno dei Liberi Muratori per legittimare uno Stato che allora nasceva debole e per determinare la sua modernizzazione”.
Lo ha detto il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi, che a Bologna sabato prossimo chiudera il Convegno di studi “Massoneria e Tricolore. Da Luigi Zamboni a Gofferdo Mameli”, organizzato dal Collegio dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna.
Il Convegno, nelle intenzioni dei promotori, avvia, di fatto, le celebrazioni del 150 anniversario dell’unificazione politica del nostro Paese.
Gli interventi sono affidati a illustri docenti dell’Universitá di Bologna e al presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento (Comitato di Reggio Emilia), Gino Badini.
Il Convegno si aprirá con una relazione di Marco Veglia, introdotta da Giuseppe Re e accompagnata da letture di Gabriele Duma, per poi proseguire con gli interventi di Angelo Varni, Roberto Balzani, Gino Badini, Giovanni Greco, Fabio Roversi Monaco, presidente della Fondazione Carisbo e giá rettore dell’Ateneo bolognese.
(AGI) Mir/Red 221227 OTT 09
Torino 21 ottobre 2009 – (9Colonne) Italia 150, Grande Oriente: unità non è anticaglia sentimentale.
“Festeggiare la costituzione della loggia ‘Ausonia’, la rinascita del Grande Oriente d’Italia e delle altre logge già allora esistenti – che si unirono sotto la sua guida o nacquero mano a mano che nuovi territori venivano a far parte del nuovo Stato unitario – non significa compiere un mero atto celebrativo, ma ribadire che molte battaglie che quei Liberomuratori combatterono allora devono, oggi, essere portate avanti, seppur con altro spirito e con altri mezzi”.
Lo afferma Massimo Bianchi, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, alla vigilia del convegno di studi “Massoneria e Unità d’Italia, La rinascita della Liberauratoria nella Torino del 1859”, in programma venerdì e sabato prossimi all’Archivio di Stato di Torino.
Bianchi sottolinea poi che “l’Unità d’Italia non è un’anticaglia sentimentale ma una storia di sangue e ragione tessuta nel corpo della Nazione; e men che meno può ridursi, oggi che ci avviciniamo a celebrarne i 150 anni, a battesimo di piazze e sostituzione di targhe”.
“Basta insomma – conclude il Gran Maestro Aggiunto – con un Risorgimento marmoreo: si valorizzi, piuttosto, il suo spirito profondo, le sue regole di libertà fondate sulla ragione e sulla laicità della convivenza civile. I valori di quel messaggio risorgimentale possono costituire l’antidoto più efficace contro la disgregazione civile”.
(9Colonne) 21 ottobre 2009
Roma 21 ottobre 2009 – (AGI) Italia 150: a Torino il 23 e 24/10 Convegno Storico del GOI.
“Massoneria e Unità d’Italia. La rinascita della Liberamuratoria nella Torino del 1859” è il titolo del convegno promosso all’Archivio di Stato di Torino, il 23 e 24 ottobre, dal Grande Oriente d’Italia (GOI).
Occasione dell’appuntamento i 150 anni dalla costituzione nell’allora capitale sabauda della loggia Ausonia, primo tassello della rinascita del GOI, dopo la passeggera esperienza in età napoleonica.
Non si tratta – dice Massimo Bianchi, Gran Maestro aggiunto del GOI – di “compiere un mero atto celebrativo, ma di ribadire che molte battaglie che quei liberomuratori combatterono allora devono, oggi, essere portate avanti, seppur con altro spirito e con altri mezzi”.
“Quello dell’Ausonia – ricorda ancora Bianchi – fu infatti l’inizio di un cammino difficile, combattuto giorno per giorno, affinchè gli ideali di libertà, fratellanza e eguaglianza non fossero parole vane, ma costituissero il cemento del nuovo Stato italiano unito e fossero alla base di una società moderna e laica”. Insomma, “l’Unità d’Italia non è un’anticaglia sentimentale, ma una storia di sangue e ragione tessuta nel corpo della Nazione; e men che meno può ridursi, oggi che ci avviciniamo a celebrarne i 150 anni, a battesimo di piazze e sostituzione di targhe. Basta con un Risorgimento marmoreo: si valorizzi, piuttosto, il suo spirito profondo, le sue regole di libertà fondate sulla ragione e sulla laicità della convivenza civile. I valori di quel messaggio risorgimentale possono costituire l’antidoto più efficace contro la disgregazione civile”.
I lavori del convegno prevedono l’interevento di esponenti del mondo massonico e di autorevoli storici quali Gian Mario Cazzaniga, dell’Università di Pisa; Luis P. Martin, dell’Universitè de Pau; Ester De Fort, dell’Università di Torino; di Fulvio Conti, dell’Università di Firenze; Giuseppe Monsagrati, dell’Università di Roma ‘La Sapienza’; Marco Novarino, dell’Università di Torino; Francesca Sofia, dell’Università di Bologna e Fiorenza Tarozzi, dell’Università di Bologna.
(AGI) 21 OTT 09
Roma 1 ottobre 2009 – (AGI) Solidarietà: Sabato a Torino Raffi inaugura iniziative GOI.
La Massoneria italiana rilancia le sue iniziative di assistenza sociale a partire da due realtà torinesi: l’Associazione ‘Piccolo Cosmo’, che offre ospitalità ai parenti di malati di cancro ricoverati presso l’Ospedale infantile Regina Margherita e l’Istituto per la ricerca sul cancro di Candiolo; e gli Asili notturni “Umberto I°”, che dal 1886 offrono ricovero e assistenza ai senza tetto.
“In una società incentrata sulle logiche dell’arido profitto – rileva il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (GOI) di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi – realtà come quelle degli Asili notturni e del Piccolo Cosmo testimoniano che ogni uomo è un bene inestimabile che va preservato e tutelato con disinteresse e, soprattutto, nel rispetto della dignità”.
Raffi interverrà sabato prossimo nel capoluogo torinese alla inaugurazione dei nuovi locali ristrutturati di Piccolo Cosmo, sede anche degli Asili notturni: “I liberi muratori – precisa – sono da sempre animati dal desiderio di aiutare concretamente chi soffre, senza nulla chiedere, con discrezione, ma soprattutto, rispettando la dignità di ogni uomo in quanto partecipe di uno stesso destino, al di fuori delle vicende contingenti che lo costringono a chiedere aiuto”.
Piccolo Cosmo è la più importante, per numero di letti, associazione italiana che offra accoglienza gratuita ad ammalati e ai loro familiari che si trasferiscono a Torino per cure mediche e dispone di tre strutture a Torino e Stupinigi, per un totale di 65 posti letto in camere con bagno, uso di cucina e spazi comuni per la socializzazione.
All’antica tradizione di solidarietà degli Asili notturni “Umberto I°” contribuiscono le logge torinesi del GOI, assicurando ogni anno alloggio gratuito a 8mila persone, giovani e anziani; la distribuzione di circa 20mila pasti; e oltre 700 visite mediche negli ambulatori che forniscono servizi di medicina generale e cura delle emergenze odontoiatriche.
(AGI) Cav 011731 OTT 09
Roma 20 settembre 2009 – (AGI) XX Settembre: Raffi (GOI), valori non cemento per unità d’Italia.
Festeggiare il 150esimo dell’Unità d’Italia non per fare della facile retorica o dar vita a celebrazioni dal sapore un po’ stantio, ma per lanciare “una riflessione comune per progettare quello che dovremo essere, tutti insieme”.
Il Gran Maesto del Grande Oriente d’Italia (Goi), Gustavo Raffi, ha deposto a Porta Pia, nella ricorrenza del XX Settembre, una corona di alloro davanti al monumento che ricorda la ‘Breccia’ e il completamento dell’Unità nazionale e un’altra ai piedi del monumento a Giuseppe Garibaldi al Gianicolo.
Nella allocuzione pronunciata sabato sera a Villa Il Vascello, sede nazionale Goi, al termine di due giornate di convegni di studio e di festa per il XX Settembre e per l’equinozio di autunno, data che tradizionalmente segna la ripresa dei lavori massonici, Raffi aveva rimarcato: “Niente cemento per celebrare l’Italia. Non serve qualche colata di calce o nuovi monumenti fini a se stessi, quanto invece recuperare pensieri e simboli che valgono ancora oggi. Basta dunque con un Risorgimento marmoreo, piuttosto si deve valorizzare il suo spirito profondo, le sue regole di libertà fondate sulla ragione e sulla laicità della convivenza civile.
I valori di quel messaggio risorgimentale possono costituire l’antidoto più efficace contro la disgregazione civile: quella verso l’alto, in direzione di un globalismo massificato, e quella verso il basso, in direzione di un particolarismo asfittico e urlante, interessato solo la proprio cortile”.
Per Raffi: “Ci sono tensioni ideali che stanno alla base della nostra identità che vanno riscoperte. Questo deve essere il tempo della priorità della cultura contro i virgolettati urlanti della politica, del pensiero capace di costruire destino contro lo squallore dei gossip e il potere dei metalli, della formazione civile rispetto alle strampalate idee di secessione. Occorrono progetti e identità per non cadere nelle trappole del pensiero unico e della omologazione”.
Unità d’Italia significa oggi, secondo Raffi, “guardare coraggiosamente ai grandi temi, primo fra tutti quello dell’immigrazione” e, ricordando la vicenda degli esuli mazziniani in partenza dal porto di Genova dopo i falliti moti del 1821, ha rilevato:
“La storia puo’ ripetersi, assume colori di pelle diversi, ma è sempre storia di uomini e di ricerca di libertà. Storie che attendono e meritano risposte, non chiacchiere vane”.
Ma anche su di un altro fronte di grande attualità diventerebbe poi “falso richiamarsi alla lezione di libertà civile del Risorgimento e invece trascurare, nei fatti, il sostegno alla ricerca, che è la pietra angolare della conoscenza o peggio assumere atteggiamenti oscurantisti e pseudo clericali nel settore della bioetica, abbandonando la strada maestra dell’affidarsi alla responsabilità del ricercatore nelle sedi scientifiche e al controllo del dibattito civile in sede pubblica”.
Raffi ha concluso: “Ecco perchè la Massoneria, erede degli ideali risorgimentali, illuministici e rivoluzionari, intende contribuire con rinnovata energia alla costruzione del senso nazionale e lancia ponti di dialogo con altre istituzioni e con la società di cui è parte, per insegnare la tolleranza, la laicità, l’emancipazione, il progresso, la rigenerazione, la giustizia sociale.
Dal Risorgimento alla modernità le grandi sorgenti massoniche hanno ancora molta acqua da dare alla coscienza dei popoli. Ecco perchè chiederci come celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, significa chiedersi come ricominciare a sentirci più italiani e più europei, e soprattutto come essere più uomini liberi”.
(AGI) 20 SET 09
Roma 19 settembre 2009 – (ASCA) Massoneria: Raffi (GOI), immigrati, bioetica e lavoro nostro banco prova.
“Il confronto sulla libertà, le migrazioni, la bioetica, i grandi temi del lavoro e della famiglia è per i massoni – appassionati di umanità – la grande sfida di oggi, banco di prova che regga l’urto della globalizzazione di tutti i conflitti, da quello sulle regole della vita alle nuove guerre economiche o di religione”.
Lo ha detto il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, la maggiore Istituzione massonica del nostro Paese, Gustavo Raffi chiudendo il convegno di studi su “Il Sacro e la Ragione, percorsi e confronti anche alla luce dell’enciclica ‘Caritas in Veritate'”, che ha caratterizzato la seconda giornata della celebrazioni per il XX Settembre e l’Equinozio d’Autunno.
Domani, giornata di chiusura della tre-giorni di celebrazioni per il XX Settembre e per l’Equinozio d’Autunno, il Gran Maestro Raffi deporrà, insieme ad una delegazione di massoni, la tradizionale corona d’alloro alla breccia di Porta Pia che “rappresenta l’essenza stessa della laicità, valore irrinunciabile per tutti i liberimuratori”.
Intervenendo poi sul tema del 150° dell’Unità nazionale, Raffi ha detto che mai “avremmo immaginato che esso potesse finire al centro di polemiche e politiche tanto sconcertanti”.
“Crediamo – ha aggiunto – che una classe dirigente complessivamente incapace di dar vita ad un autentico programma pedagogico di educazione nazionale, in grado di restituire dignità e orgoglio a noi tutti e a nostri figli, possa difficilmente dar prova di quella capacità di visione, d’immaginazione creativa, di cui l’Italia ha una disperata necessità per uscire dal cono d’ombra di un declino annunciato e apparentemente ineluttabile”.
“Nel 1911, il cinquantesimo dell’indipendenza – ha detto ancora Raffi – fu salutato da esposizioni memorabili che culminarono a Roma nella consacrazione del Vittoriano. Nel 1961, l’Italia del boom, allora in piena espansione economica, dopo le Olimpiadi di Roma confermava i valori fondanti della coesistenza unitaria, ponendo la lingua italiana e la formazione dei giovani al centro del riscatto di tante famiglie appena uscite dalla miseria”.
“E oggi? Dovremmo tornare ai dialetti, ai vessilli regionali, alla celebrazione dei Borbone o degli Asburgo? E da questa negazione del vincolo unitario – ha concluso Raffi – che cosa dovremmo aspettarci?”.
(ASCA) 19 settembre 2009
Roma 17 settembre 2009 – (AGI) Afghanistan: Raffi (GOI), soldati morti per ideale pace.
“Il Paese intero si stringa solidale e grato a questi uomini che con il sacrificio estremo della loro vita hanno voluto testimoniare il supremo valore di quegli ideali di pace, giustizia, liberta’ e democrazia, propri del patrimonio intoccabile della nostra Nazione – che essi hanno voluto condividere con il popolo afgano”.
E’ uno dei passaggi del telegramma che Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, ha inviato oggi al Presidente della Repubblica, al ministro della Difesa e ai Capi di stato maggiore della Difesa e dell’Esercito, subito dopo il tragico attentato di Kabul.
“A nome della Massoneria del Grande Oriente d’Italia e dei massoni italiani tutti – scrive Raffi – esprimo all’Esercito italiano e ai familiari delle vittime i sensi del nostro più profondo cordoglio per il tragico e vile attentato contro i militari italiani.
La Massoneria rende onore agli uomini caduti e ai feriti formula i migliori auguri per una pronta guarigione.
In questo tragico momento la Massoneria rivolge anche un augurio al popolo afgano, affinchè anche nel nome dei nostri caduti e di quegli ideali per i quali hanno sacrificato la vita, sappia finalmente trovare la via della pace, della democrazia e della solidarieta’”.
(AGI) 17 SET 09 19.04
Roma 17 settembre 2009 – (ANSA) Afghanistan: Raffi (Grande Oriente), soldati morti per la pace.
“Il Paese intero si stringa solidale e grato a questi uomini che con il sacrificio estremo della loro vita hanno voluto testimoniare il supremo valore di quegli ideali di pace, giustizia, libertà e democrazia – propri del patrimonio intoccabile della nostra nazione – che essi hanno voluto condividere con il popolo afghano”.
Lo afferma Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, in un telegramma inviato al Presidente della Repubblica, al Ministro della Difesa e ai Capi di Stato Maggiore della Difesa e dell’Esercito dopo l’ attentato di Kabul.
“A nome della Massoneria del Grande Oriente d’Italia e dei massoni italiani tutti – scrive Raffi – esprimo all’Esercito italiano e ai familiari delle vittime i sensi del nostro più profondo cordoglio per il tragico e vile attentato contro i militari italiani. La Massoneria rende onore agli uomini caduti e ai feriti formula i migliori auguri per una pronta guarigione”.
“In questo tragico momento – conclude il Gran Maestro – la Massoneria rivolge anche un augurio al popolo afgano affinché, anche nel nome dei nostri caduti e di quegli ideali per i quali hanno sacrificato la vita, sappia finalmente trovare la via della pace, della democrazia e della solidarietà”.
(ANSA) ora 18.35
Roma 17 settembre 2009 – (ASCA) Afghanistan: Raffi (GOI), il cordoglio della Massoneria.
“Il Paese intero si stringa solidale e grato a questi Uomini che con il sacrificio estremo della loro vita hanno voluto testimoniare il supremo valore di quegli ideali di pace, giustizia, liberta’ e democrazia – propri del patrimonio intoccabile della nostra Nazione – che essi hanno voluto condividere con il popolo afgano”.
Lo afferma l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani nel telegramma di cordoglio che ha inviato oggi al Presidente della Repubblica, al Ministro della Difesa e ai Capi di Stato Maggiore della Difesa e dell’Esercito subito dopo il tragico attentato di Kabul.
“A nome della Massoneria del Grande Oriente d’Italia e dei massoni italiani tutti – scrive Raffi – esprimo all’Esercito italiano e ai familiari delle vittime i sensi del nostro più profondo cordoglio per il tragico e vile attentato – avvento oggi a Kabul – contro i militari italiani.
La Massoneria rende onore agli Uomini caduti e ai feriti formula i migliori auguri per una pronta guarigione”.
“In questo tragico momento la Massoneria rivolge anche un augurio al popolo afgano – conclude Raffi – affinchè, anche nel nome dei nostri Caduti e di quegli ideali per i quali hanno sacrificato la vita, sappia finalmente trovare la via della pace, della democrazia e della solidarieta”‘.
(ASCA) 17 settembre 2009
Roma 17 settembre 2009 – (Adn Kronos) Afghanistan: Raffi (GOI), nostri soldati morti per ideali di pace e democrazia.
“Il Paese intero si stringa solidale e grato a questi Uomini che con il sacrificio estremo della loro vita hanno voluto testimoniare il supremo valore di quegli ideali di pace, giustizia, liberta’ e democrazia, propri del patrimonio intoccabile della nostra Nazione, che essi hanno voluto condividere con il popolo afgano”.
Lo afferma il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani (Goi), Gustavo Raffi, in un messaggio inviato al presidente della Repubblica, al ministro della Difesa e ai Capi di Stato Maggiore della Difesa e dell’Esercito subito dopo il tragico attentato di Kabul.
“A nome della Massoneria del Grande Oriente d’Italia e dei massoni italiani tutti -scrive Raffi- esprimo all’Esercito italiano e ai familiari delle vittime i sensi del nostro più profondo cordoglio per il tragico e vile attentato, avvento oggi a Kabul, contro i militari italiani.
La Massoneria rende onore agli Uomini caduti e ai feriti formula i migliori auguri per una pronta guarigione”.
“In questo tragico momento la Massoneria rivolge anche un augurio al popolo afgano – conclude Raffi – affinchè, anche nel nome dei nostri Caduti e di quegli ideali per i quali hanno sacrificato la vita, sappia finalmente trovare la via della pace, della democrazia e della solidarieta’”.
(Sin/Pn/Adn Kronos)
Roma 15 settembre 2009 – (AGI) Italia 150°: Raffi (GOI), dare futuro come nel risorgimento.
Celebrare i 150 anni dall’Unita’ d’Italia per dare al paese “un futuro”, come accadde per “le donne e gli uomini del Risorgimento”.
E’ l’appello, contenuto nel ‘manifesto’ per il XX Settembre, del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.
Raffi rilancia il senso civile del Risorgimento e la valenza dell’apporto laico, in presenza di tentativi di revisionismo ultrapapalino e antiunitario: “Non avremmo mai pensato che il 150° dell’Unita’ nazionale – rileva Raffi – potesse finire, nel nostro Paese, al centro di polemiche e politiche tanto sconcertanti. Nel 1911, il Cinquantesimo dell’indipendenza fu salutato da esposizioni memorabili, che culminarono a Roma nella consacrazione del Vittoriano. Nel 1961, l’Italia del boom, allora in piena espansione economica dopo le Olimpiadi di Roma, confermava i valori fondanti della coesistenza unitaria, ponendo la lingua italiana e la formazione dei giovani al centro del riscatto di tante famiglie appena uscite dalla miseria”.
Il Gran Maestro della più importante istituzione massonica italiana, che venerdi’ ricordera’ il contributo della Massoneria al processo di unificazione nazionale con un convegno storico nella sede di Villa il Vascello, sottolinea:
“E oggi? Dovremmo tornare ai dialetti, ai vessilli regionali, alla celebrazione dei Borbone o degli Asburgo? E da questa negazione del vincolo unitario che cosa dovremmo aspettarci? Paiono lontani un nuovo Rinascimento o un nuovo medioevo comunale. Crediamo che una classe dirigente complessivamente incapace di dar vita a un autentico programma pedagogico di educazione nazionale, in grado di restituire dignita’ e orgoglio a noi tutti e a nostri figli, possa difficilmente dar prova di quella capacita’ di visione, d’immaginazione creativa, di cui l’Italia ha una disperata necessita’ per uscire dal cono d’ombra di un declino annunciato e apparentemente ineluttabile.
Raffi conclude: “Abbiamo bisogno di futuro, come le donne e gli uomini del Risorgimento. Il 150° dell’Unita’ a questo deve servire: non alla facile retorica o a celebrazioni dal sapore un po’ stantio, ma alla riflessione comune per progettare quello che dovremo essere. Tutti insieme”.
(AGI) 15 SET 09
Roma 15 settembre 2009 – (ANSA) Massoneria:Raffi, 150° Unità porti riflessione no polemiche. Grande Oriente, da venerdì annuale celebrazione Porta Pia.
“Non avremmo mai pensato che il 150° dell’Unità nazionale potesse finire, nel nostro Paese, al centro di polemiche e politiche tanto sconcertanti”.
Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, nel tradizionale manifesto redatto in occasione delle celebrazioni del 20 settembre che inizieranno venerdì prossimo.
Il 50° anniversario, nel 1911, “fu salutato – sottolinea Raffi nel documento – da esposizioni memorabili che culminarono a Roma nella consacrazione del Vittoriano”.
Nel 1961, l’Italia del boom confermava i valori fondanti della coesistenza unitaria, “e oggi? Dovremo tornare ai dialetti, ai vessilli regionali, alla celebrazione dei Borbone o degli Asburgo”, chiede. “Crediamo – scrive ancora – che una classe dirigente complessivamente incapace di dar vita ad un autentico programma pedagogico di educazione nazionale, in grado di restituire dignità e orgoglio a noi tutti e a nostri figli, possa difficilmente dar prova di quella capacità di visione, d’immaginazione creativa, di cui l’Italia ha una disperata necessità”.
Le celebrazioni del 2011 dovrebbero condurre “non alla facile retorica”, conclude, ma “alla riflessione comune per progettare quello che dovremo essere. Tutti insieme”.
La ricorrenza del 20 settembre e dell’equinozio d’autunno prenderanno il via venerdì 18 a Villa Il Vascello, sede del Grande Oriente d’Italia.
Previsti due convegni: “1859 la rinascita della Massoneria e l’inizio dell’unificazione dell’Italia: due percorsi a confronto” (venerdì alle 18.30) e “Il Sacro e la Ragione. Percorsi e confronti anche alla luce dell’Enciclica Caritas in Veritate” (sabato 19 alle 10,30).
Sempre sabato alle 19, il Gran Maestro Raffi pronuncerà l’“allocuzione” in gergo massonico, sugli impegni e sulle iniziative della istituzione nei prossimi mesi. Infine domenica 20 a Porta Pia è prevista la deposizione di una corona di alloro davanti al monumento che ricorda la “breccia”, “valore irrinunciabile della laicità”.
(ANSA) ore 16:57 17:37
Roma 15 settembre 2009 – (9Colonne) Unità d’Italia: no a polemiche sconcertanti.
“Non avremmo mai pensato che il 150° dell’Unità nazionale potesse finire, nel nostro Paese, al centro di polemiche e politiche tanto sconcertanti”.
Inizia così il tradizionale Manifesto – a firma dell’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, la maggiore Istituzione massonica del nostro Paese – in occasione delle celebrazioni per il XX Settembre.
“Nel 1911, il Cinquantesimo dell’indipendenza – scrive ancora Raffi – fu salutato da esposizioni memorabili che culminarono a Roma nella consacrazione del Vittoriano. Nel 1961, l’Italia del boom, allora in piena espansione economica, dopo le Olimpiadi di Roma confermava i valori fondanti della coesistenza unitaria, ponendo la lingua italiana e la formazione dei giovani al centro del riscatto di tante famiglie appena uscite dalla miseria”.
Raffi si chiede poi: “E oggi? Dovremmo tornare ai dialetti, ai vessilli regionali, alla celebrazione dei Borbone o degli Asburgo? E da questa negazione del vincolo unitario che cosa dovremmo aspettarci?” “Appare lontano – afferma il Gran Maestro – un nuovo Rinascimento, o un nuovo Medioevo comunale”.
“Crediamo – scrive ancora Raffi – che una classe dirigente complessivamente incapace di dar vita ad un autentico programma pedagogico di educazione nazionale, in grado di restituire dignità e orgoglio a noi tutti e a nostri figli, possa difficilmente dar prova di quella capacità di visione, d’immaginazione creativa, di cui l’Italia ha una disperata necessità per uscire dal cono d’ombra di un declino annunciato e apparentemente ineluttabile. Abbiamo bisogno di futuro, come le donne e gli uomini del Risorgimento – conclude – . Il 150° dell’Unità a questo deve servire: non alla facile retorica o a celebrazioni dal sapore un po’ stantio, ma alla riflessione comune per progettare quello che dovremo essere. Tutti insieme”.
Le iniziative per la ricorrenza del XX settembre e dell’Equinozio d’Autunno prenderanno il via venerdì 18 a Villa Il Vascello,sede del Grande Oriente d’Italia.
Due i temi che verranno trattati in due distinti convegni: il contributo della Massoneria al processo di unificazione nazionale e quello dei rapporti tra il “sacro e la ragione”, anche alla luce della recente Enciclica “Caritas in Veritate” di Papa Benedetto XVI.
Il primo convegno, venerdì pomeriggio alle ore 18,30, ha per titolo: “1859 la rinascita della Massoneria e l’inizio dell’unificazione dell’Italia: due percorsi a confronto”.Prevista la partecipazione dagli storici Santi Fedele, dell’Università di Messina; Fulvio Conti, dell’Università di Firenze; e Ferdinando Cordova, dell’Università La Sapienza di Roma; moderatore Marco Novarino, dell’Università di Torino.
Seconda occasione di confronto, sabato 19 alle 10,30, con il convegno “Il Sacro e la Ragione. Percorsi e confronti anche alla luce dell’Enciclica ‘Caritas in Veritate'”, che vedrà l’intervento di Valerio Zanone, Michele Ciliberto, Giancarlo Elia Valori e Alessandro Meluzzi, moderatore Antonio Panaino, dell’Università di Bologna.
Sempre sabato alle ore 19, il Gran Maestro Raffi pronuncerà il suo intervento – “allocuzione” in gergo massonico – sugli impegni e sulle iniziative della Istituzione nei prossimi mesi.
Domenica mattina 20 settembre a Porta Pia – infine – è prevista la cerimonia per la deposizione di una corona di alloro davanti al monumento che ricorda la ‘breccia’ e che rappresenta per i massoni italiani – come ricorda Raffi – “il valore irrinunciabile della laicità”.
(9Colonne) 15 settembre 2009
Roma 8 settembre 2009 – (Apc) Massoneria: Grande Oriente celebra il XX Settembre e l’Equinozio. Dibattiti e incontri per tre giorni festa particolare.
Massoni in festa.Prendono il via venerdì 18 settembre a Villa Il Vascello, sede del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani le iniziative con le quali la più importante istituzione massonica italiana intende – quest’anno – celebrare la ricorrenza del XX Settembre e quella dell’Equinozio di Autunno, data quest’ultima che da sempre segna la ripresa dei lavori massonici.
I temi che verranno trattati in due convegni, saranno quello del contributo della massoneria al processo di unificazione nazionale, e quello dei rapporti tra il “sacro e la ragione” anche alla luce dell’enciclica “Caritas in Veritate”.
Il primo – si spiega in una nota – sarà affrontato venerdì pomeriggio alle ore 18,30 dagli storici Santi Fedele, dell’università di Messina, Fulvio Conti, dell’università di Firenze e Ferdinando Cordova della Sapienza di Roma, coordinati da Marco Novarino, dell’università di Torino.
Sui rapporti tra sacro e ragione, caritas e veritas, poli di una dialettica imprescindibile per la società postmoderna – si sottolinea – è previsto il confronto, sabato 19 settembre, alle ore 10,30 sempre a villa Il Vascello – moderati da Antonio Panaino, dell’Università di Bologna, sede di Ravenna – Valerio Zanone, Michele Ciliberto, della Scuola Normale Superiore di Pisa; Giancarlo Elia Valori, economista e docente universitario; Alessandro Meluzzi, psichiatra e scrittore.
I convegni saranno chiusi dall’intervento del Gran Maestro Gustavo Raffi che, nel pomeriggio di sabato, alle ore 19, pronuncerà il suo intervento – “allocuzione” in gergo massonico – sugli impegni e sulle iniziative della istituzione nei prossimi mesi.
Domenica 20, infine, a Porta Pia è prevista la cerimonia per la deposizione di una corona di alloro davanti al monumento che ricorda la Breccia e che rappresenta, per i massoni, “il valore irrinunciabile della laicità”.
(Apc) Red-Nav 08-SET-09 18:09
Roma 8 settembre 2009 – (Adn Kronos) Massoneria: Grande Oriente celebra XX Settembre ed Equinozio d’Autunno.
Prendono il via venerdì 18 settembre a Villa Il Vascello, sede del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani le iniziative con le quali la più importante istituzione massonica italiana celebrerà quest’anno ricorrenza del XX Settembre e quella dell’Equinozio di Autunno, data quest’ultima che segna la ripresa dei lavori massonici.
Due i grandi temi che verranno trattati in due distinti convegni: il contributo della Massoneria al processo di unificazione nazionale, e quello dei rapporti tra “il sacro e la ragione” anche alla luce dell’Enciclica “Caritas in Veritate”.
Il primo sarà affrontato venerdì pomeriggio alle ore 18,30 dagli storici Santi Fedele, dell’Università di Messina, Fulvio Conti, dell’Università di Firenze e Ferdinando Cordova dell’Università “La Sapienza” di Roma, coordinati da Marco Novarino, dell’Università di Torino.
Sui rapporti tra Sacro e Ragione, Caritas e Veritas, poli di una dialettica imprescindibile per la società postmoderna si confronteranno, sabato 19 settembre alle ore 10,30 sempre a Villa Il Vascello – moderati da Antonio Panaino, dell’Università di Bologna, sede di Ravenna – Valerio Zanone, Michele Ciliberto, della Scuola Normale Superiore di Pisa; Giancarlo Elia Valori, economista e docente universitario; Alessandro Meluzzi, psichiatra e scrittore.
A entrambi i convegni saranno chiusi dall’intervento del Gran Maestro Gustavo Raffi che, nel pomeriggio di sabato, alle ore 19, pronuncerà la sua allocuzione, sugli impegni e sulle iniziative della Istituzione nei prossimi mesi.
Domenica 20, infine, a Porta Pia è prevista la cerimonia per la deposizione di una corona di alloro davanti al monumento che ricorda la Breccia e che rappresenta, per i massoni, il “valore irrinunciabile della laicita”.
(Rre/Zn/Adn Kronos) 08-SET-09 15:39
Roma 8 settembre 2009 – (Apc) Massoneria: Grande Oriente d’Italia, tre giorni di festeggiamenti. Per XX Settembre e Equinozio d’Autunno a partire dal 18 settembre.
Prendono il via venerdì 18 settembre a Villa Il Vascello, sede del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani le iniziative con le quali la più importante istituzione massonica italiana intende – quest’anno – celebrare la ricorrenza del XX Settembre e quella dell’Equinozio di Autunno, data quest’ultima che segna la ripresa dei lavori massonici.
Due – infatti – i grandi temi che verranno trattati in due distinti Convegni: quello del contributo della Massoneria al processo di unificazione nazionale, e quello dei rapporti tra il “sacro e la ragione” anche alla luce dell’Enciclica “Caritas in Veritate”.
Il primo – si legge in un comunicato – sarà affrontato venerdì pomeriggio alle ore 18,30 dagli storici Santi Fedele, dell’Università di Messina, Fulvio Conti, dell’Università di Firenze e Ferdinando Cordova dell’Università “La Sapienza” di Roma, coordinati da Marco Novarino, dell’Università di Torino.
Sui rapporti tra Sacro e Ragione, Caritas e Veritas, poli di una dialettica imprescindibile per la società postmoderna si confronteranno, sabato 19 settembre alle ore 10,30 sempre a Villa Il Vascello – moderati da Antonio Panaino, dell’Università di Bologna, sede di Ravenna – Valerio Zanone, Michele Ciliberto, della Scuola Normale Superiore di Pisa; Giancarlo Elia Valori, economista e docente universitario; Alessandro Meluzzi,psichiatra e scrittore.
Entrambi i Convegni saranno chiusi dall’intervento del Gran Maestro Gustavo Raffi che, nel pomeriggio di sabato, alle ore 19, pronuncerà il suo intervento – “allocuzione” in gergo massonico – sugli impegni e sulle iniziative della Istituzione nei prossimi mesi.
Domenica 20, infine, a Porta Pia è prevista la cerimonia per la deposizione di una corona di alloro davanti al monumento che ricorda la Breccia e che rappresenta, per i Massoni, il valore irrinunciabile della laicità.
(Apc) Red-bol 08-SET-09 16:20
Roma 8 settembre 2009 – (AGI) XX Settembre Grande Oriente, data di luogo e tolleranza.
Il Grande Oriente d’Italia (Goi) prepara tre giorni di celebrazioni in occasione delle ricorrenze del XX Settembre, nel 1870 data della breccia di Porta Pia e della fine del potere temporale dei Papi, e dell’equinozio d’autunno, giorno che segna tradizionalmente la ripresa dei lavori massonici.
“Dall’Unità d’Italia a oggi la Massoneria – afferma il Gran Maestro del Goi, Gustavo Raffi – si è proposta come luogo di promozione del dialogo, della liberta’ di coscienza e della tolleranza”.
Gli appuntamenti, aperti al pubblico, prenderanno il via venerdì 18 settembre a villa Il Vascello, sede del Goi di Palazzo Giustiniani, la più importante istituzione massonica italiana.
Due i temi che verranno trattati in distinti convegni: il contributo della Massoneria al processo di unificazione nazionale e quello dei rapporti tra il “sacro e la ragione”, anche alla luce della recente Enciclica “Caritas in Veritate” di Papa Benedetto XVI.
Il primo convegno, venerdì pomeriggio alle ore 18,30, ha per titolo: “1859 la rinascita della Massoneria e l’inizio dell’unificazione dell’Italia: due percorsi a confronto”.
Prevista la partecipazione dagli storici Santi Fedele, dell’Università di Messina; Fulvio Conti, dell’Università di Firenze; e Ferdinando Cordova, dell’Università La Sapienza di Roma; moderatore Marco Novarino, dell’Università di Torino.
Seconda occasione di confronto, sabato 19 alle 10,30, con il convegno “Il Sacro e la Ragione. Percorsi e confronti anche alla luce dell’Enciclica ‘Caritas in Veritate‘”, che vedrà l’intervento di Valerio Zanone, Michele Ciliberto, Giancarlo Elia Valori e Alessandro Meluzzi, moderatore Antonio Panaino, dell’Università di Bologna.
“Sacro e Ragione, Caritas e Veritas – rileva il Gran maestro Raffi, il cui intervento chiuderà entrambi i convegni – appaiono come poli di una dialettica imprescindibile per la società post-moderna, di cui la Libera Muratoria si sente pienamente partecipe”.
Sempre sabato, alle ore 19, Raffi pronuncerà l’allocuzione sugli impegni e sulle iniziative del Grande Oriente per i prossimi mesi.
Domenica 20 a Porta Pia è prevista la cerimonia per la deposizione di una corona di alloro davanti al monumento che ricorda la ‘breccia‘ e che rappresenta per i massoni italiani il “valore irrinunciabile della laicità”.
(AGI) 8 SET 09