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Roma 7 febbraio 2012 – E’ online il Telegiornale di GoiTv. Trieste 28 gennaio 2012 – ‘Un anelito di libertà, tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni’
E’ online il Telegiornale di GoiTv
Trieste 28 gennaio 2012 – ‘Un anelito di libertà, tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni’
La forza del ricordo, l’impegno a costruire dialogo e confronto contro ogni violenza e razzismo. Nel Giorno della Memoria, alla Risiera di San Sabba il Grande Oriente d’Italia ha reso omaggio alle vittime della Shoah e delle persecuzioni nazifasciste. Il 28 gennaio la Massoneria di Palazzo Giustiniani si è data appuntamento a Trieste per un’altra tappa del suo viaggio identitario nei 150 anni dell’unità nazionale. Intrecciando passato e presente, il Talk Show “Da Trieste un anelito di libertà tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni”, che si è tenuto al Centro Congressi Stazione Marittima, ha sottolineato il bisogno di valori e progetti per l’Italia. La cronaca degli eventi nel servizio dell’Area multimediale del GOI.
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Trieste 29 gennaio 2012 – “Mai più odio etnico”, a Basovizza il Gran Maestro Raffi rende omaggio alle vittime delle Foibe
“L’odio etnico ha scritto pagine terribili di violenza e negazione dell’altro. Occorre vigilare contro ogni rigurgito di razzismo, perché quel vento non si è placato e continua a soffiare minaccioso in tante parti del mondo. A volte questo odio è contrabbandato come guerra per il primato di una religione o di una ideologia”. Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, che questa mattina a Basovizza ha reso omaggio alle vittime delle Foibe.
“Facciamo nostro – ha aggiunto Raffi – il monito di John Donne: ‘Ogni morte di uomo mi diminuisce, perché io sono parte vivente del genere umano’. L’impegno è non dimenticare. Occorre sempre promuovere dialogo e conoscenza reciproca, valori di libertà e democrazia, per superare differenze e pregiudizi”.
Trieste, 29 gennaio 2012
Trieste 28 gennaio 2012 – Italia 150 – Gran Maestro Raffi: è la stagione di un nuovo impegno civile
“Basta con il concerto di rane: l’Italia ha bisogno di messaggi etici e nuovo impegno civile. Serve ritrovare la bussola dei valori”. Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, al convegno ‘Da Trieste un anelito di libertà tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni’, che si è tenuto presso il Centro Congressi Stazione Marittima Sala Saturnia, Molo Bersaglieri. “Pensare l’Italia – ha proseguito il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – significa porsi con coraggio dinanzi a scenari sempre nuovi. Saper leggere il senso d’incertezza che scorre nelle vene di questo Paese, e in particolare dei suoi giovani. Ci sono troppe intermittenze rispetto a problemi che hanno invece nomi e volti. E attendono soluzioni concrete”.
“Le nostre battaglie per la laicità e la libertà – ha proseguito Raffi – ci indicano alla storia come costruttori. Questo siamo. Sempre. Vogliamo contribuire a rimettere in piedi l’Italia, sanando le insufficienze non solo del Risorgimento ma di ampi tratti della storia repubblicana. Servono pensieri lunghi, non miracoli. Basta con le rincorse, bisogna anticipare. Impegno e lotte vere per ritrovare l’Uomo. La Massoneria è una riserva importante per l’Italia”. Per Raffi, “è la ricerca lo scudo per uscire dalla fatalità della crisi. Bisogna puntare sulla cultura e rilanciare la scuola pubblica. La cittadinanza è esercizio, pensiero e compito. Costruzione di alternative. L’Italia potrà ancora avere un destino se saprà legare tradizione umanistica e innovazione tecnologica, storia e ricerca. Ma ha bisogno di progettualità sociale e nuovi legami di cittadinanza”.
“Non servono zone riparate, ma saper leggere la storia – ha rimarcato Raffi – per questo Trieste è per noi una tappa di riconquista sociale e di cittadinanza attiva. Non ci fermiamo. Questo vento ci porta altre sfide. Ci troveranno in piedi – ha concluso il Gran Maestro – per dare ancora una volta carne e storia alla Bellezza che portiamo nel cuore”.
Trieste, 28 gennaio 2012
Trieste 27 gennaio 2012 – Il Grande Oriente d’Italia fa memoria delle vittime dell’Olocausto alla Risiera di San Sabba
l Gran Maestro Raffi: di fronte all’inferno della Shoah, ricordare è un dovere. Impegno senza sosta contro ogni razzismo e intolleranza
Bisogna scrivere un nuovo Patto della memoria tra le generazioni, educando i giovani perché diventino i testimoni dei Testimoni.
“Di fronte all’inferno della Shoah, ricordare è un dovere. Occorre tenere alta la testimonianza di quella immane tragedia, rinnovando con forza la lotta contro ogni fanatismo, razzismo e intolleranza”. E’ il monito che Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, lancia dalla Risiera di San Sabba, nel Giorno della memoria delle vittime della Shoah e delle persecuzioni nazifasciste. La Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani ha scelto questo luogo simbolo della tragedia della Shoah, per ricordare tutti i 23.826 italiani (22.204 uomini e 1.514 donne) che furono deportati nei lager nazisti per motivi politici. Di questi, 10.129 non tornarono. “Il nostro pensiero commosso – ha proseguito Raffi – va alle vittime dell’atroce barbarie nazifascista ma anche ai tanti uomini e donne che ebbero il coraggio di opporsi alla negazione dell’umanità, pagando con la vita la loro scelta di libertà. Da Trieste ribadiamo la condanna ferma e senza appello della follia nazifascista e rimarchiamo la necessità di tenere viva la memoria dell’Olocausto, ricordando e facendo nostro il grido di Nedo Fiano: ‘Quando non ci saremo più, c’è chi ne approfitterà. Occorre formare coscienze libere per continuare a trasmettere la verità'”.
“Dobbiamo continuare a credere – ha rimarcato il Gran Maestro – che il dialogo e la conoscenza possano vincere contro l’odio e l’intolleranza. Bisogna scrivere un nuovo Patto della memoria tra le generazioni, educando i giovani perché diventino i testimoni dei Testimoni. Negazionismo da una parte e relativismo storico dall’altra, rischiano di affogare la Shoah tra le tragedie del Novecento. Ma nessuna tragedia è uguale all’Olocausto: per fronteggiare sempre più seriamente le tendenze a negare la terribile verità dei lager, la storia di quell’orrore non deve cadere nel dimenticatoio ma deve parlare all’oggi, contribuendo a ricostruire le pagine ancora buie dell’orrenda strage degli ebrei. Perché tutto ciò non si ripeta. Mai più”.
“Intolleranza e demonizzazione del diverso – ha sottolineato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia – sono il nuovo filo spinato che recinta divisioni e alimenta l’odio. La conoscenza del passato ci attrezza a vivere le sfide del presente, perché ci spiega ciò che è accaduto, e perché è accaduto. E dimostra che la libertà, unita alla democrazia e all’amore per l’altro, è l’unico antidoto per opporsi alle persecuzioni di ogni tipo. Serve responsabilità e coraggio per vivere dopo l’orrore di Auschwitz. Ma i semi della memoria sono già nel vento e hanno il volto di chi non dimentica”.
La Risiera di San Sabba, stabilimento per la pilatura del riso edificato nel 1913, venne utilizzata dopo l’8 settembre 1943 dall’occupatore nazista come campo di prigionia, e destinato in seguito allo smistamento dei deportati diretti in Germania e Polonia, al deposito dei beni razziati e alla detenzione ed eliminazione di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei. Il 4 aprile 1944 venne messo in funzione anche un forno crematorio. Nel 1965 la Risiera di San Sabba fu dichiarata Monumento Nazionale con decreto del Presidente della Repubblica. Nel 1975 la Risiera, ristrutturata, divenne Civico Museo della Risiera di San Sabba.
Trieste, 27 gennaio 2012
Roma 17 gennaio 2012 – Nave naufragata: Raffi (Goi), comandante De Falco è il simbolo dell’Italia migliore
“Il comandante De Falco è oggi il simbolo concreto dell’Italia migliore, di quel Paese che non fugge di fronte ai problemi ma lotta senza sosta per la verità. Il suo ‘vada a bordo’ è una testimonianza di responsabilità che fa bene a tutti. A quest’uomo che ha fatto fino in fondo il proprio dovere, un esempio per i giovani, va anche la stima e la gratitudine dei Liberi Muratori”. E’ quanto afferma Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, sottolineando il senso del dovere di Gregorio De Falco, capo della sezione operativa della Capitaneria di porto di Livorno, “al lavoro con lucidità e umanità nella notte della tragedia all’isola del Giglio”, con il naufragio della nave Costa ‘Concordia’.
“Proviamo profondo dolore per le vittime del naufragio – conclude Raffi – e siamo vicini alle famiglie che in queste ore attendono di poter riabbracciare i propri cari dispersi nel naufragio”.
Roma, Villa il Vascello, 17 gennaio 2012
Roma 16 gennaio 2012 – Unita’ d’Italia: a Trieste il convegno del Grande Oriente ‘Un anelito di libertà tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni’
Per un’Italia senza odio, che promuova dialogo e rispetto contro razzismo e violenza. Si terrà a Trieste sabato 28 gennaio, con inizio alle 16, presso il Centro Congressi Stazione Marittima Sala Saturnia, Molo Bersaglieri, il convegno del Grande Oriente d’Italia dal titolo ‘Da Trieste un anelito di libertà tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni’. L’evento si inserisce nell’ambito del programma delle celebrazioni del Grande Oriente d’Italia per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. “Il nostro Paese ha bisogno di messaggi etici e di nuovo impegno civile per l’oggi”, sottolinea il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi.
Si partirà alle 16 con un omaggio alla Bandiera per proseguire con il saluto alle autorità presenti di Umberto Busolini, presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Friuli Venezia Giulia e l’introduzione ai lavori di Valerio Zanone, presidente del Comitato Scientifico del Grande Oriente per le celebrazioni dell’Unità d’Italia.
Alle 16,30 avrà inizio il Talk Show condotto dal giornalista Gerardo Picardo, che vedrà gli interventi di Claudio Bonvecchio, Università dell’Insubria Varese-Como, Dino Cofrancesco, Università di Genova, Santi Fedele, Università di Messina, Fulvio Salimbeni, Università di Udine ed Enzio Volli, Università di Trieste. Durante il talk show, l’attore Emanuele Montagna reciterà alcuni brani significativi sui temi dibattuti. A tracciare le conclusioni sarà il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.
Roma, Villa il Vascello, 16 gennaio 2012
Roma 14 gennaio 2012 – Ci ha lasciato il Gran Maestro Onorario Piero Bonati
Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi, a nome della Giunta e dei Fratelli tutti, ricorda il
Fr. Piero Bonati
Gran Maestro Onorario
Libero Muratore e Uomo Libero, illustre clinico, amico e Fratello di grande umanità, cultore di libri ed esperto di floricoltura. Ricorderemo la sua saggezza, la tagliente ironia e la grande intelligenza.
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Roma 13 gennaio 2012 – La testimonianza del Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia, Nedo Fiano, sulla Shoah
Nedo Fiano è uno dei maggiori e attivi testimoni della Shoah. Ottantasette anni ad aprile, 46 dei quali vissuti da libero muratore, ha perso l’intera famiglia nei campi di concentramento, dove anche lui fu prigioniero ad Auschwitz, deportato da Firenze nel 1944 all’età di 13 anni. La sua matricola di prigioniero era A5405.
Rimasto orfano a 18 anni, e dopo la sua liberazione l’11 aprile 1945 da Buchenwald, dove era stato trasferito dai nazisti in fuga, ha dedicato l’intera vita alla lotta per la libertà, contro la follia nazifascista e ogni totalitarismo. Nel libro ‘A 5405. Il coraggio di vivere’, ha raccontato la sua esperienza di deportato.
E’ Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia.
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Trieste 28 gennaio 2012 – Da Trieste un anelito di libertà. Convegno del Grande Oriente per il 150esimo dell’Unità d’Italia
Nel 2012 il Grande Oriente d’Italia continua a onorare il 150esimo anniversario dell’Unità nazionale in linea con le celebrazioni della Repubblica italiana. Il nuovo appuntamento è il 28 gennaio a Trieste con il talk show “Da Trieste un anelito di libertà tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni”.
Dalle ore 16:00, specialisti e accademici illustri si confronteranno nella Sala Saturnia del Centro Congressi della Stazione Marittima (Molo dei Bersaglieri 3) su temi odierni come multiculturalità e multireligiosità – da sempre alimento della realtà locale – inquadrati anche sul piano storico della regione. Si parlerà della particolare situazione geopolitica, della tragedia delle foibe, dell’esodo istriano e dell’irredentismo triestino con riferimento anche alla Libera Muratoria.
Porteranno contributi: i Gran Maestri Onorari Santi Fedele (Ordinario di Storia Contemporanea nell’Università di Messina) ed Enzio Volli (avvocato e libero docente nell’Università di Trieste), il Grande Ufficiale Claudio Bonvecchio (Ordinario di Filosofia delle Scienze Sociali nell’Università Insubria di Varese), Dino Cofrancesco (Ordinario di Storia della Filosofia Politica nell’Università di Genova), Fulvio Salimbeni (docente di Storia Contemporanea nell’Università di Udine). Valerio Zanone, presidente del Comitato delle celebrazioni del Grande Oriente d’Italia per il 150° dell’Unità nazionale, introdurrà i lavori che saranno moderati dal giornalista Gerardo Picardo. Le conclusioni saranno a cura del Gran Maestro Gustavo Raffi.
Nel corso della serata, l’artista Emanuele Montagna reciterà brani di grandi autori sui temi del convegno.
L’iniziativa è inserita nel programma ufficiale del Comitato Interministeriale per le celebrazioni per il 150esimo indette dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
In mattinata, alle ore 12, il Caffè Tommaseo di Trieste (Riva Tre Novembre, 5) ospiterà la presentazione del libro del Gran Maestro “In nome dell’Uomo”. Condurrà lo storico Fulvio Salimbeni. Anche questo incontro è aperto al pubblico.
Info su programma e soggiorno a Trieste: eventi@goifriuliveneziagiulia.it
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Presentazione e schede biografiche dei relatori [ Scarica file
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