Roma 10 settembre 2010 – (AGI) Venezia Cinema: Squittieri, film di Martone è un falso storico.

Roma 10 settembre 2010 – (AGI) Venezia Cinema: Squittieri, film di Martone è un falso storico.

“Il film di Martone, ‘Noi credevamo’ è un falso storico. La falsità ideologica continua a prevalere sull’obiettività della storia, che viene fatta a pezzi: in questo modo si distrugge l’identità”.

Lo ha detto all’Agi il regista Pasquale Squitieri, prima della proiezione del film/work in progress di Giuseppe Tornatore ‘L’ultimo gattopardo’ in sala grande.

“Il problema che in questo Paese si continua a vivere sui falsi storici. Subito dopo l’unità, per ‘reprimere il brigantaggio’ nel Sud furono massacrate decine di migliaia di persone. Parlo per esempio delle strade di Casalduni e di Pontelandolfo, in Basilicata e nel Cilento. Il film di Martone non ci racconta praticamente nulla di tutto questo, dimentica come del resto fanno libri di storia, dai testi delle medie a quelli delle università, la Brigata ungherese. Martone la vede ‘da sinistra’ ma io ricordo che Lenin disse che ‘I fatti sono testardi’: e i fatti sono le stragi, la distruzione dell’industria, delle campagne, la colonizzazione del Mezzogiorno”.

Per il regista che nel 1999 firmò ‘Gli ultimi briganti’, “il problema non fu tanto Garibaldi ma la massoneria: è della massoneria il progetto dell’unità d’Italia, cosi’ come quello della rivoluzione francese. Il progetto della massoneria è al centro della storia europea”.

(AGI) 10 SET 10

Roma 8 settembre 2010 – (ANSA) Roberto Castelli, globalizzazione nasce da massoneria.

Roma 8 settembre 2010 – (ANSA) Roberto Castelli, globalizzazione nasce da massoneria.

“Il cardinale Tettamanzi dichiara che non dobbiamo diventare localisti in un mondo globalizzato. Ricordo che la globalizzazione non è nè una categoria dello spirito nè un dato ontologico, ma una ideologia che nasce dal pensiero massonico e oggi ha trovato una realizzazione sempre più piena”.

Lo afferma in una dichiarazione il viceministro della lega Nord alle infrastrutture Roberto Castelli.

“E’ pertanto legittimo, a mio avviso, combatterla, atteso che – aggiunge Castelli – i guai che sta portando, in termini di tessuto economico e sociale in un Paese come l’Italia, sono sotto gli occhi di tutti. Ciò non significa chiudersi in se stessi, non significa non accettare le sfide della modernità, bensì rifiutare – conclude – quello che da troppi viene venduto come il vitello d’oro”.

(ANSA) 8 SET 10

Palermo 8 settembre 2010 – (Italpress) Russo “Massoneria in policlinico Messina? Procura informata”.

Palermo 8 settembre 2010 – (Italpress) Russo “Massoneria in policlinico Messina? Procura informata”.

“Ho convocato il dirigente generale del Policlinico di Messina, Giuseppe Pecoraro, su quanto denunciato alla stampa in merito ai condizionamenti massonici, ho chiesto puntuali relazioni sulla situazione al Policlinico di Messina, ho ricevuto l’assicurazione che sono state già denunciate in Procura tutte le cose sui cui era necessaria un’indagine della magistratura e ho avuto puntuali assicurazioni che non c’era alcun condizionamento nella governance dell’azienda ospedaliero-universitaria”.

Lo dice l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, che torna così sul “caso Messina”.

“Ho ricordato a Pecoraro che se non dovesse sentirsi in grado di garantire una direzione scevra da condizionamenti, avrebbe il dovere di farsi da parte – ha aggiunto Russo. – Avute queste garanzie, ho dato il mio pieno sostegno all’azione di rinnovamento intrapresa alla direzione del Policlinico”.

(Italpress) 8 SET 10

Roma 9 settembre 2010 – (Adnkronos) Unità d’Italia: convegno e iniziative del Grande Oriente d’Italia.

Roma 9 settembre 2010 – (Adnkronos) Unità d’Italia: convegno e iniziative del Grande Oriente d’Italia.

Il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani celebra con una serie di iniziative il XX Settembre e l’Equinozio di Autunno, data quest’ultima che segna la ripresa dei lavori massonici. Il programma degli eventi, come fa sapere lo stesso Goi, prevede un convegno studi dal titolo “Unità d’Italia dopo 150 anni, per restare insieme”, che si terrà sabato 18 settembre alle ore 10.30 a Villa ‘Il Vascello’, in via di San Pancrazio 8, a Roma.

Al convegno studi interverranno Valerio Zanone, Lucio Villari, Santi Fedele, Giorgio Rebuffa, Massimo Teodori e le conclusioni saranno affidate a Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.

Sempre a Villa ‘Il Vascello’, nello stesso pomeriggio si terrà “Intervista a Giosuè Carducci”, di Marco Poli, spettacolo ideato, interpretato e diretto da Emanuele Montagna cui seguirà un brano del film “Casa Ricordi” (1954); al termine, alle 18.30 circa, il Gran Maestro Gustavo Raffi pronuncerà la tradizionale allocuzione sugli impegni e sulle iniziative della Istituzione nei prossimi mesi.

(AdnKronos) 9 SET 2010

Catanzaro 7 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) Contro il malcostume dilagante serve una ribellione delle coscienze.

Catanzaro 7 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) Contro il malcostume dilagante serve una ribellione delle coscienze.

“Fiducia negli italiani, nella certezza che riusciranno a dare un colpo di reni, lo hanno sempre dato anche nei momenti storici in cui tutto sembrava perduto. Per ora ci sono delle minoranze, auspico, credo e desidero che ci sia la realizzazione di questo nostro sogno e aspirazione: un’Italia che respiri il senso dell’ideale che spinse una minoranza a realizzarla. Un processo ancora incompiuto quello dell’unificazione, per cui penso si debbano eliminare quelle infrastrutture che hanno paralizzato e ci hanno portato indietro, ma auspico che ci sia uno sforzo collettivo per andare avanti. La massoneria ha sempre segnato un’apertura verso la modernità, verso il futuro”.

È il messaggio positivo riguardo il consolidamento dell’unità nazionale che rassegna il Gran Maestro Gustavo Raffi del Grande Oriente d’Italia, a conclusione dell’annuale incontro ospitato a Soveria Mannelli e che ha avuto per tema “I 150 anni. Italia e Massoneria: etica e tolleranza per un confronto storico”, organizzato dalla loggia “La Sila – Dionisio Ponzio” numero 363 di Decollatura.

E sull’ancora mancato aggregamento tra mezzogiorno e settentrione d’Italia, Raffi aggiunge “non amo fare distinzioni tra nord, centro e sud: si è tutti italiani. Se mai la differenza è tra cittadini italiani onesti e corrotti che ci sono in ogni parte d’Italia. I problema è invece pensare a quella parte d’Italia che oggi fatica ad esprimersi. Comprendere il mancato superamento del divario tra nord e sud, svegliando il pensiero di un’altra possibile ripartenza, perché sono sempre i filoni di pensiero che costruiscono la storia italiana. La massoneria intesa come collante delle forze democratiche sempre litigiose tra loro. Ma soprattutto deve esserci una ribellione delle coscienze e che l’acquiescenza al malcostume non diventi rassegnazione”.

Il Gran Maestro Raffi è stato ricevuto al Comune nella “Sala della Libertà” dal sindaco Leonardo Sirianni che ha fatto omaggio di un annullo filatelico di una speciale cartolina fatto realizzare per ricordare i 150 anni della spedizione dei Mille.

(La Gazzetta del Sud) 7 SET 2010

Roma 6 settembre 2010 – (Avanti!) Sionismo e massoneria, i veri nemici di Mussolini.

Roma 6 settembre 2010 – (Avanti!) Sionismo e massoneria, i veri nemici di Mussolini.

di Aldo CHIARLE

Nel 1938 (XVI dell’Era Fascista) la Casa Editrice “Baldini & Castoldi” pubblica un libro di Piero Pellicani, dal titolo “Ecco il diavolo:Israele”. L’autore dedica il libro a Giovanni Preziosi “che da venticinque anni, interpretando il pensiero chiaramente espresso da Mussolini, prima e dopo la marcia su Roma, denuncia in ‘Vita Italiana’ il periodo del cosmopolitismo”.
La prefazione è del segretario nazionale del Partito nazionale fascista (Pnf), Roberto Farinacci e, naturalmente è una invettiva ai dirigenti dell’internazionale giudea, ai banchieri giudei e un inno ai “Protocolli dei Savi Anziani di Sion”. Vi è una forsennata esaltazione di Hitler per le parole da lui scritte del suo libro “Mein Kampf”: “La lotta che l’Italia fascista svolge contro le tre maggiori armi del giudaismo, è ottimo indizio del fatto che – sia pure per vie indirette – a questa velenosa potenza superstatale si possono spezzare i denti. Il divieto della Massoneria, delle società segrete, la soppressione della stampa supernazionale e la demolizione del marxismo internazionale permetteranno col tempo, al governo fascista di servire sempre più gli interessi del popolo italiano senza curarsi delle strida dell’idea mondiale ebraica”.
Il primo capitolo del libro è dedicato alle “profezie ebraiche”; il secondo “alla preparazione della guerra civile”. Si parla degli ebrei e del fascismo, con frasi roboanti che saranno categoricamente smentite dalla storia degli anni successivi. È scritto nel capitolo che: “Non c’è alcuno che non sappia collegare il pericolo giallo al pericolo ebraico, nel senso di comprendere che le potenze occulte si servono dell’Asia come di un esercito di avanguardia per la distruzione della civiltà mediterranea”. Ma furono invece la Germania e l’Italia di Mussolini ad allearsi con il Giappone contro la “civiltà mediterranea”. Il terzo capitolo è dedicato all’Ebraismo e all’Americanismo”, con un violento attacco all’italo americano Fiorello La Guardia, sindaco degli ebrei a New York, al presidente Roosevelt accusato di essere ebreo e massone.
Il quarto capitolo riguarda l'”Ebraismo e l’Anglicanismo”, dall’influenza ebraica nei governi inglesi dal 1917, al significato simbolico della bandiera inglese, alla moneta ebraica “il penny” con assurdità linguistiche stupefacenti, sino ad affermare che il linguaggio dell’inglese deriva dall’idioma ebraico. Del V capitolo (dedicato all’Italia e alla Massoneria) parleremo più approfonditamente tra poche righe. Il VI capitolo è tutto concentrato sulle “Influenze ebraiche in Italia”, dalle comunità israelitiche, alla conversione degli ebrei, a come gli ebrei italiani intendono il nazionalismo e come l’Internazionale Socialista è opera ebraica. Il VII capitolo, infine, è dedicato agli “Ebrei e alla conquista di Roma”.
Ma eccoci, come promesso, al capitolo V: “Ebraismo, Massoneria: falsa democrazia”. Naturalmente si inizia dalla guerra civile in Spagna. Ed ecco il testo: “In ‘Regime Fascista’ (Cremona 13-6-1937) si leggeva che il giornale spagnolo ‘Abc’ ha confessato: ‘La massoneria spagnola è interamente a fianco del Fronte Popolare. Lo testimoniano i massoni che lottano su tutti i nostri fronti e quelli che ricoprono dei posti importanti nella Giunta di Difesa e nell’Esercito. Il giornale spagnolo ‘Dia Grafico’ ha dichiarato: massoni sono coloro che attraverso la stampa, la radio e i discorsi, mantengono vivo il fuoco rivoluzionario. Massoni sono i capi militari; massoni coloro che nelle retrovie preparano la vittoria; massoni sono quelli che all’estero ci aiutano a togliere la neutralità. Non si potrebbe essere più sinceri di così. Ma per quanto si riferisce alla parola ‘neutralità’ si deve intendere quella dell’Italia e della Germania; in altre parole i massoni vorrebbero proprio quello che è stato

Catanzaro 3 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) Il Gran Maestro Gustavo Raffi interverrà al convegno su massoneria e Unità d’Italia.

Catanzaro 3 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) Il Gran Maestro Gustavo Raffi interverrà al convegno su massoneria e Unità d’Italia.

Il Gran Maestro Gustavo Raffi interverrà al convegno su massoneria e Unità d’Italia Lamezia Terme. Si parlerà dell’Unità d’Italia ma anche del ruolo avuto dalla massoneria nel corso dell’incontro “I 150 anni; Italia e Massoneria; etica e tolleranza per un confronto storico” che si terrà domani a Soveria Mannelli.

Alla giornata di riflessione, inserita nel cartellone delle manifestazioni “Essere a Soveria” promosse dalla locale amministrazione comunale, prenderà parte il gran maestro della massoneria universale, Comunione italiana, del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani Gustavo Raffi.

Il programma prevede alle ore 10 l’incontro con i giornalisti, nel corso di una conferenza stampa che sarà moderata dal giornalista Sergio Tursi Prato e che si terrà nella sala convegni “Ermanno Critelli” della Rubbettino Editore. Alle 12, invece, il sindaco di Soveria Mannelli Leonardo Sirianni riceverà ufficialmente il gran maestro Raffi nel corso di una cerimonia che si terrà nella “Sala della libertà” del Palazzo Cimino sede municipale. Nel pomeriggio, alle ore 17, è previsto l’avvio dei lavori del convegno, che sarà coordinato da Egidio Laraia della loggia “La Sila Dionisio Ponzio” numero 363 dell’Oriente di Decollatura.

Dopo i saluti istituzionali di Federico Nicotera, maestro venerabile della loggia di Decollatura, del primo cittadino di Soveria Mannelli Leonardo Sirianni e di Antonio Seminario, presidente del collegio circoscrizionale dei maestri venerabili della Calabria, seguiranno gli interventi dei relatori. In particolare, Mario Cosco, già docente all’università Magna Græcia di Catanzaro che relazionerà su “Etica e tolleranza tra memoria e futuro”, Fulvio Conti docente all’università di Firenze che parlerà di “Massoneria nella storia d’Italia dall’Unità ai giorni nostri” e Sergio Moravia, docente all’università di Firenze che relazionerà su “Il pensiero massonico e problemi sociali e spirituali del nostro tempo”.

Per rafforzare questo processo di osmosi e di confronto costante con la società civile e con le Istituzioni a vari livelli, anche nell’ambito della trasparenza e di apertura al mondo profano che la gran maestranza Raffi sta portando avanti nel corso di questi anni, le due manifestazioni saranno riprese integralmente e mandate in onda, sull’emittente interregionale “Telitalia”.

(La Gazzetta del Sud) 3 SET 2010

Roma 2 settembre 2010 – (Adnkronos) Serve oggi un nuovo ‘Risorgimento della ragione’.

Roma 2 settembre 2010 – (Adnkronos) Serve oggi un nuovo ‘Risorgimento della ragione’.

“Un ponte per superare l’incompiuto e pensare una nuova idea di Italia. Questo il senso del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Tra riflessione storica e nuove ragioni di impegno condiviso, questo anniversario chiede alle coscienze libere di farsi carico di una storia profonda, proiettandola sul domani”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, parla al’ADNKRONOS delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

“Serve oggi un nuovo ‘Risorgimento della ragione’ -spiega l’avvocato ravennate alla guida di Palazzo Giustiniani- Ci sono tante questioni da affrontare guardando avanti e cogliendo un patrimonio di valori unitari e di sfide aperte. Perciò occorre porre pietre di costruzione per superare quelle che il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha definito ‘le incompiutezze dell’opera di edificazione dello Stato unitario’. Questo -rimarca Raffi- è anche un invito a leggere l’intero di una storia e non solo di una parte”.

“Sono convinto -sottolinea ancora il Gran Maestro del Goi- che questo anniversario possa rappresentare un ‘nuovo innesco’ capace di metterci in sintonia con i problemi reali del paese, superando il cortile delle polemiche e l’egoismo del particolare. Serve, come sempre, il coraggio di sfidare gli elefanti, ovvero le rendite di posizione di chi non ha intenzione di porsi in discussione. Ma occorre anche essere capaci di vedere l’unità nella diversità e multiculturalità dei nostri giorni, e costruire vie per il dialogo: questo vuol dire far strada all’Italia responsabile”.

“In questa topologia del 150° anniversario -sottolinea Raffi- intesa come spazio che raccoglie tutte le voci e le storie al di là della barriere cronologiche, stanno assieme il Gran Maestro massone Giuseppe Garibaldi, il pensiero di Mazzini e il sogno e il dolore di un Sud che è rimasto ancora il primo dovere della politica interna di questo paese. Le celebrazioni del centocinquantenario -ribadisce il Gran Maestro- non possono perciò ridursi a sterile nostalgia: esse hanno senso perchè l’Italia ha bisogno di una nuova e più forte coscienza unitaria”.

“Se questa nostra bella Italia -aggiunge- culla di cultura e di arte, ha un senso, lo ha come paese che crede e scommette sui giovani e sul loro pensiero”. Per la Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani, “la sfida è lottare la visione gattopardesca di abitare sempre il paese degli accomodamenti. Ma significa anche trovare antidoti etici, modelli e prassi per sconfiggere il virus della decomposizione, che affligge molte terre ed energie”.

“Svegliare il sentimento nazionale -sottolinea- vuol dire riscoprire un insieme di valori, di norme e simboli che sono parte di noi, dandoci forza per combattere quello che gli studiosi chiamano il fenomeno della de-istituzionalizzazione. Significa anche riscoprire la bellezza di coltivare un progetto per un’Italia diversa e vera, che non ha paura dell’agorà e del confronto. E’ L’Italia che amiamo -conclude Raffi- non è quella del pensiero sottratto ma del ‘nomos’ del cambiamento di mondo. Quello che più ci intriga, quello per cui vale la pena lottare: un ‘Nuovo Risorgimento’ della ragione e delle coscienze”.

(AdnKronos) 2 SET 2010

Messina 2 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) Quel “sistema” di potere che blocca la città.

Messina 2 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) Quel “sistema” di potere che blocca la città.

La Facoltà di Medicina: «Durante la bufera, il “comandante” non deve abbandonarsi a generiche accuse».

Mauro Cucè
L’ombra del sistema clientelare-massonico di nuovo sulla città. A distanza di un anno e mezzo dalla denuncia dell’arcivescovo Calogero La Piana che squassò le coscienze di una città intera, provocando reazioni di diversa natura, Messina torna a confrontarsi con una verità che a molti fa male e che affonda le proprie radici nella storia. Questa volta a gettare il macigno nello stagno è stato il direttore generale del Policlinico, Giuseppe Pecoraro, che martedì ha parlato apertamente di un clima di “fratellanza” che caratterizza tutta la città. Non solo la sanità, sia ben chiaro.
«So di non essere uno gradito, l’ho capito in questi due anni e mezzo – ha detto Pecoraro –. Abbiamo dato vita a provvedimenti storici per questa struttura, ma in tanti mi hanno avvicinato e in maniera subdola hanno provato a convincermi del contrario. Nessuno mi ha minacciato, sia chiaro, ma intimidazioni sotto traccia, ammiccamenti e cose similari, queste sì». E ancora. «In questi anni ho stretto tante mani e troppe volte mi sono sentito passare il dito sul polso, un gesto per capire se io sono affiliato alla massoneria. Qui le cose funzionano così, il meccanismo è ben rodato e non lo scopro certo io. Chi non ci sta viene respinto».
Dichiarazioni pesanti, che inevitabilmente ieri hanno provocato una pioggia di reazioni. A cominciare da quelle di Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia che ieri ha sparato contro Pecoraro. «Vedere l’ombra della massoneria nel reparto ginecologia del Policlinico di Messina è sicuramente dovuto a un colpo di sole estivo o a stress post-ferie. Affermare che lì comandano i massoni – aggiunge – che magari si aggirano nei reparti con tanto di cappuccio e camice bianco, è una boutade che francamente fa sorridere e ricorda il vecchio vizio di chi, per combattere gli elefanti dell’inefficienza, cerca capri espiatori nelle facili trame di misteri e baroni».
Per Raffi «invece di vedere cosa accade in sala parto, il manager lamenta anche di essere stato “toccato” sul polso con un segno di riconoscimento massonico e senza essersi sottoposto a visita ortopedica, imputa a questo le disfunzioni di una struttura sanitaria che, senza esprimere giudizi nel merito, forse merita miglior coordinamento. «Rassicuriamo il direttore Pecoraro – conclude con una frecciata al veleno – nessun fratello è implicato nella paradossale vicenda accaduta nell’unità di Ostetricia e ginecologia».
A dire il vero, l’analisi di Pecoraro era più ampia e riguardava i meccanismi che governano la città e non si riferiva alla Massoneria ufficiale, ma al sistema massonico-clientelare che impedisce lo sviluppo. Esattamente come fece La Piana.
Delle affermazioni di Pecoraro ieri si è discusso anche durante l’Assemblea della Facoltà di Medicina e Chirurgia, convocata urgentemente ieri pomeriggio (numeri discordanti sulle presenze). «ll recente deprecabile episodio ha scatenato commenti e reazioni da parte di politici, media e figure istituzionali – si legge nella nota inviata dal preside Emanuele Scribano – sui quali la Facoltà, riunitasi in forma assembleare, intende esprimere alcune valutazioni: si registra come, a fronte di una sentita e condivisa partecipazione da parte del Ministro della Salute ai disagi della famiglia Molonia, lo stesso abbia esorbitato nell’affermazione dell’esistenza di un “humus” favorevole alla crescita dei più deprecabili comportamenti umani e professionali. Tali affermazioni risultano offensive per la parte sana del popolo meridionale, laboriosa, rispettosa delle istituzioni e ingiustamente criminalizzata. Il suddetto riferimento appare ancora più grave se rivolto indiscriminatamente a tutte le figure prof