Catanzaro 7 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) Contro il malcostume dilagante serve una ribellione delle coscienze.

“Fiducia negli italiani, nella certezza che riusciranno a dare un colpo di reni, lo hanno sempre dato anche nei momenti storici in cui tutto sembrava perduto. Per ora ci sono delle minoranze, auspico, credo e desidero che ci sia la realizzazione di questo nostro sogno e aspirazione: un’Italia che respiri il senso dell’ideale che spinse una minoranza a realizzarla. Un processo ancora incompiuto quello dell’unificazione, per cui penso si debbano eliminare quelle infrastrutture che hanno paralizzato e ci hanno portato indietro, ma auspico che ci sia uno sforzo collettivo per andare avanti. La massoneria ha sempre segnato un’apertura verso la modernità, verso il futuro”.

È il messaggio positivo riguardo il consolidamento dell’unità nazionale che rassegna il Gran Maestro Gustavo Raffi del Grande Oriente d’Italia, a conclusione dell’annuale incontro ospitato a Soveria Mannelli e che ha avuto per tema “I 150 anni. Italia e Massoneria: etica e tolleranza per un confronto storico”, organizzato dalla loggia “La Sila – Dionisio Ponzio” numero 363 di Decollatura.

E sull’ancora mancato aggregamento tra mezzogiorno e settentrione d’Italia, Raffi aggiunge “non amo fare distinzioni tra nord, centro e sud: si è tutti italiani. Se mai la differenza è tra cittadini italiani onesti e corrotti che ci sono in ogni parte d’Italia. I problema è invece pensare a quella parte d’Italia che oggi fatica ad esprimersi. Comprendere il mancato superamento del divario tra nord e sud, svegliando il pensiero di un’altra possibile ripartenza, perché sono sempre i filoni di pensiero che costruiscono la storia italiana. La massoneria intesa come collante delle forze democratiche sempre litigiose tra loro. Ma soprattutto deve esserci una ribellione delle coscienze e che l’acquiescenza al malcostume non diventi rassegnazione”.

Il Gran Maestro Raffi è stato ricevuto al Comune nella “Sala della Libertà” dal sindaco Leonardo Sirianni che ha fatto omaggio di un annullo filatelico di una speciale cartolina fatto realizzare per ricordare i 150 anni della spedizione dei Mille.

(La Gazzetta del Sud) 7 SET 2010



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *