Giuseppe Garibaldi

Generale e politico, nato a Nizza Marittima il 4 luglio del 1807, Giuseppe Garibaldi è considerato uno dei Padri della Patria. La sua figura è conosciuta in tutto il mondo. Qui ci limiteremo alle note biografiche relative alla sua appartenenza alla Massoneria secondo la scheda contenuta in “L’Italia dei liberi muratori” di Vittorio Gnocchini.

Giuseppe Garibaldi entrò in Massoneria nel 1844 nella Loggia “Asil de la Vertud” di Montevideo (o forse come alcuni vogliono del Rio Grande del Sud), una loggia “spuria”, emanazione della Massoneria brasiliana e non riconosciuta dalle grandi Comunioni mondiali. Nello stesso anno, il 18 agosto, fu regolarizzato nella Loggia “Amis de la Patrie” di Montevideo all’obbedienza del Grande Oriente di Francia, nel libro matricola della Loggia gli fu assegnato il numero 50. Frequentò la Loggia “Tompkins n° 471” di Stapleton (New York), nel periodo 1851-53 quando era “lavorante” nella fabbrica di candele che Antonio Meucci aveva impiantato a New York per dare lavoro agli italiani profughi. Prima di partire da New York, alla volta dell’Inghilterra, donò al massone e amico Francesco Lavarello le sue insegne massoniche, usate nella loggia newyorchese e di cui Lavarello fece dono a Giovan Battista Fauchè nel 1864 a Livorno, che a sua volta le donò alla Massoneria ligure il 24 gennaio 1883 in seduta solenne.

Nella Prima Costituente Massonica Italiana (Torino, 26 dicembre 1861 – 1° gennaio 1862), in cui fu eletto Gran Maestro Costantino Nigra, Giuseppe Garibaldi fu acclamato Primo Libero Muratore d’Italia e gratificato di una medaglia d’oro massiccio, avente da un lato l’iscrizione “Costituzione Massonica Italiana” e dall’altra la dedica al “Primo Libero Muratore d’Italia Giuseppe Garibaldi”. Il massone ascolano Candido Augusto Vecchi gliela consegnò al Varignano dove Garibaldi era imprigionato dopo i fatti di Aspromonte.

Targa alla base del monumento a Garibaldi sul Gianicolo

L’11 marzo 1862 il Supremo Consiglio del Rito Scozzese sedente in Palermo conferì a Giuseppe Garibaldi tutti i gradì scozzesi, dal 4° al 33° e lo nominò Presidente del Supremo Consiglio con il titolo di Potentissimo Sovrano Gran Commendatore e Gran Maestro. Incarico che accettò il giorno 20 dello stesso mese. Il 3 luglio successivo, Garibaldi fece iniziare in Masso­neria il figlio Menotti e l’intero stato maggiore, presumibilmente nella Loggia palermitana “I Rigeneratori del 12 Gennaio 1848 al 1860 Garibaldini”. Condusse la cerimonia il Maestro Venerabile Emanuele Sartorio.

L’Assemblea Costituente, riunitasi a Firenze il 24 maggio 1864, lo elesse Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia con 45 voti a favore su 50 votanti. Il 6 giugno Giuseppe Garibaldi, da Caprera, accettò la carica e con decreto dell’8 giugno nominò Antonio Mordini suo rappresentante. La nomina suscitò malcontento all’interno del Grande Oriente e del Supremo Consiglio palermitano che non aveva accolto positivamente il suo consenso. Garibaldi rassegnò le dimissioni l’8 agosto 1864, giustificandole con “lo stato non buono della salute”.

Il 30 aprile 1872 l’assemblea Costituente Massonica, finalmente riunita a Roma, approvò per acclamazione la nomina dí Giuseppe Garibaldi a Gran Maestro Onorario a Vita. Nel 1881, Garibaldi unificò i due Riti: il Misraim (sorto a Venezia nel 1809) e quello di Memphis (fondato nel 1839 a Parigi) e per questo fu nominato Gran Jerofante. Si spense a Caprera il 2 giugno 1882.

Nel mondo sono tantissime le logge massoniche dedicate a Giuseppe Garibaldi. La più antica è probabilmente la Garibaldi Lodge di New York fondata nel 1864 quando l’Eroe dei due Mondi era ancora in vita.