Giordano Gamberini

Esponente di una nobile famiglia ravennate, Giordano Gamberini nacque il 23 giugno 1915. Compì studi non regolari di chimica e farmaceutica senza conseguire la laurea e fu titolare di uno studio professionale e gestore di un ufficio brevetti. Di confessione valdese, fu antifascista e attivo nella Resistenza contro l’occupazione nazifascista. Alla fine della guerra fu segretario provinciale del partito socialdemocratico di Ravenna, vicepresidente dell’Istituto Autonomo Case Popolari e membro del Consiglio di amministrazione della Banca del Monte. Iniziato nella Loggia “Umanità e Progresso di Milano nel periodo di clandestinità della Massoneria durante il governo mussoliniano, fu elevato al grado di Maestro il 22 febbraio 1943. Regolarizzato nella Loggia ‘Dante Alighieri’ di Ravenna fu membro del Consiglio dell’Ordine dal 1945. Fu Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia dal 17 luglio 1961 al 21 marzo 1970 e dal 1966 diresse la Rivista Massonica, organo del Grande Oriente d’Italia.

Fu tra i principali estensori della cosiddetta “Bibbia concordata” nell’ambito della quale tradusse il Vangelo di San Giovanni. Tentò di far rimuovere la scomunica che pesava sui massoni sin dal 1738 dalla Chiesa cattolica e si attivò per ottenere il riconoscimento della Gran Loggia Unita d’Inghilterrà che arrivò però due anni dopo la fine del suo mandato.

In seguito fu maestro venerabile della Loggia “Quatuor Coronati” (670) di Roma, una Officina di ricerche storiche ed esoteriche costituita nel 1967. Fu espulso dal Grande Oriente con sentenza della Corte Centrale del 13 settembre 1986 per fatti inerenti alla Loggia “Propaganda Massonica” n° 2. Morì il 29 giugno 2003.

È autore dei volumi “Mille volti di massoni” (1975); “Attualità della massoneria. Contenti gli operai?” (1978) e “Storia e costituzione della Repubblica Romana attraverso i manifesti” (1981).