Costantino Nigra

Uomo del Risorgimento italiano, insigne diplomatico e statista, scrittore e poeta, e acuto pensatore, nacque nel 1828 a Villa Castelnuovo, oggi Castelnuovo Nigra, provincia di Torino. Reduce dalla campagna del 1848-49, nella quale era stato ferito a Rivoli, prestò servizio dal 1851 al Ministero degli Esteri venendo nominato segretario del primo ministro Massimo D’Azeglio e in seguito di Camillo Cavour, che accompagnò al Congresso di Parigi del 1856 come Capo di Gabinetto. Plenipotenziario a Parigi nel 1858-59, durante la guerra, non lascio mai il quartier generale di Napoleone III del quale godette piena fiducia. Fu in seguito ambasciatore sempre a Parigi, a San Pietroburgo, a Londra ed infine a Vienna dove chiuse la carriera nel 1904. Iniziato massone nella Loggia “Ausonia” di Torino il 14 febbraio 1860, entro nella Loggia “Osiride”, sempre torinese, nel 1862. Dall’8 ottobre 1861 e per circa due mesi, tra accettazioni e rinunce, più per i suoi altissimi incarichi istituzionali, fu il primo Gran Maestro del Grande Oriente Italiano sedente in Torino. Conte dal 1882 e senatore del Regno nel 1890 e poi Cavaliere dell’Annunziata, compose numero opere, tra cui “Canti popolari del Piemonte”, “Relique Celtiche”, “Natale”, “Passione”, Giudizio Universale” (in canavese), “Lavacri di Pallade” (traduzione dal greco), “Chiome di Berenice” (traduzione da Catullo), “Rassegna di Novara”. Si spense a Rapallo nel 1907.