Parigi 7 dicembre 2009 – (Adn Kronos) Massoneria: Raffi (GOI), “P2 vecchia storia da palude, ora Fazio mi inviti in TV Dan Brown ha colto alcuni segni dell’istituzione, ma respingiamo con forza equazione con Gelli”.

Parigi 7 dicembre 2009 – (Adn Kronos) Massoneria: Raffi (GOI), “P2 vecchia storia da palude, ora Fazio mi inviti in TV Dan Brown ha colto alcuni segni dell’istituzione, ma respingiamo con forza equazione con Gelli”.

“Certo giornalismo qualunquista e nalzionalpopolano non perde occasione per passare legna ad anacronistici roghi”.
Non ci sta a ridurre la Massoneria alla P2, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, che in una intevista da Parigi all’Adn Kronos scuote le testa e con decisione spiega: “Di fronte a Dan Brown, che giustamente parlava dello spirito della Massoneria come di una forza che unisce sotto lo stesso Tempio uomini di diverse fedi e storie nel segno dell’umanità e della tolleranza, Fabio Fazio ieri sera a ‘Che tempo che fa’, senza alcun contradditorio e parlando solo dalla sua parte di vetro, non trovava di meglio da fare che ricondurre la Massoneria italiana alla sola P2, evocando spettri e tristi periodi consegnati a un passato che non può ritornare e di cui siamo stati le prime vittime. Per fare un esempio, sarebbe come parlare di tutta la Chiesa facendo riferimento ai roghi degli eretici e alla caccia alle streghe, o considerare il Pd ricordando di questo partito solo le radici comuniste. Ma gli esempi sarebbero milioni”.

“L’equazione Massoneria uguale P2 e Licio Gelli –rimarca quindi il numero uno di Palazzo Giustiniani- è un’operazione che respingiamo con forza, tanto più che su quel signore di Villa Wanda ormai anche i muri sanno che fu messo alla porta dal Goi con sonore pedate al sedere e con una condanna morale senza appello. Ho ribadito sempre che Gelli sta al Grande Oriente come le Brigate Rosse stanno al Pci. Per questo non accettiamo improvvisate gogne mediatiche, da qualunque parte vengano”.

Quanto all’autore de ‘Il Simbolo perduto’, “l’ho invitato da tempo al Vascello –rivendica Raffi- per un confronto a tutto campo e trasparente, come è nel nostro stile, sulle radici e il messaggio della Massoneria e anche per presentare il suo libro che in molti passaggi riesce a cogliere, da profano, alcuni spunti importanti della nostra scuola di pensiero che va oltre il tempo e le storie: per noi parlano i fatti, non i luoghi comuni di chi rimesta acque di palude”.

“A questo punto –incalza Raffi- se la terza rete Rai ha un sussulto di dignità, mi aspetto di sedere una sera, per pochi minuti, sulla poltrona di Fazio per spiegare agli italiani cosa è davvero la Massoneria e da quali uomini è formata. Se questo invito non dovesse arrivare, a mal partito si troverebbe chi pensa di detenere la verità entrando con delle falsità nelle case della gente e la televisione italiana avrebbe perso un’altra occasione per fare il suo compito: informare e raccontare come stanno le cose”.

“Rispetto alla P2, lo ripetiamo fino alla noia, abbiamo i guanti bianchi e puliti e il volto fermo. Forse, però –fa notare il Gran Maestro Raffi- fa più comodo riusumare le malefatte di un ‘ex materassaio’, come lo definisce il presidente Cossiga, che il lavoro silenziono e operoso di 21.000 persone e coscienze che ogni giorno portano il loro contributo onesto e costruttivo alla società italiana”.

“Ci permettiamo infine, con massonica umiltà e tolleranza, di ricordare al guru Fazio che la foresta che cresce fa meno rumore di un albero che cade, ma alla lunga quella foresta silenziosa è una boccata d’ossigeno per tutti. Nella vita, come nella tv, esiste il confronto e per farlo bisogna essere in due. E pensare che il primo dovere del giornalismo dovrebbe essere quello di verificare fatti e fonti”.

“Nessuno –taglia corto l’avvocato ravennate alla guida del Goi- si stracci le vesti per queste doverose precisazioni: abbiamo un dovere morale di fare chiarezza, come abbiamo sempre fatto, nei confronti di migliaia di giovani che compongono come pietre di senso e di speranza le colonne dei nostri Templi. E costruisc

Udine 29 novembre 2009 – (ANSA) Testamento biologico: Raffi (GOI), aperti al confronto.

Udine 29 novembre 2009 – (ANSA) Testamento biologico: Raffi (GOI), aperti al confronto.

“Sulla bioetica come su altri temi che toccano valori e diritti, laicità e vita, la Libera Muratoria non solo è aperta al confronto con la Chiesa e con altre forza sane della società, ma vuole portare il proprio serio contributo di riflessione”: lo ha detto oggi il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi.

Intervenendo a Udine ad un convegno sul testamento biologico, Raffi ha evidenziato la necessità di rispettare la decisione del malato in caso di un possibile accanimento terapeutico. “Non si tratta solo di rifiuto delle cure da parte del paziente – ha precisato – ma di preservare l’integrità psicofisica della persona, la sua emotività e dignità”.

“Le problematiche connesse alla legge – ha aggiunto – devono tener presente un mondo di valori e di convinzioni etiche, filosofiche e religiose che ciascuno ha sulla vita e la morte”. Allo stesso tempo, per il Gran Maestro, “vanno indicate misure concrete di supporto economico ai pazienti in stato vegetativo e alle loro famiglie. Ecco perché – ha concluso – la legge sul testamento biologico non va caricata di connotati ideologici né politici ma deve prendersi ‘cura’, in senso heideggeriano non mistico-disincarnato, dell’uomo e della qualità della sua vita”.

(ANSA) ore 18.07

Udine 24 novembre 2009 – (Adn Kronos) Bioetica: testamento biologico, il 28 novembre convegno al Grande Oriente. Gran Maestro raffi, la vita una sfida per ciascuno di noi.

Udine 24 novembre 2009 – (Adn Kronos) Bioetica: testamento biologico, il 28 novembre convegno al Grande Oriente. Gran Maestro raffi, la vita una sfida per ciascuno di noi.

“Libertà di sapere e di scegliere il proprio destino. Libertà di indicare, in caso di malattia, ‘come’ morire interrompendo le cure senza subire la violenza della nutrizione forzata. Tra diritto ed etica, il dibattito sul testamento biologico deve guardare alla centralità della persona e al suo unico sacrario: la coscienza. Partendo da questo foro interno, il dibattito e il confronto prenda il colpo d’ala per arrivare alla norma necessaria”.
Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, torna sul tema del testamento biologico, che definisce “una sfida tutta umana”, presentando il convegno “La vita: una sfida per ciascuno di noi, il testamento biologico”, IV Seminario di studi massonici che si terrà sabato 28 novembre alle 15 a Udine (Palazzo Kechler).

Al Convegno, organizzato dal Grande Oriente d’Italia, dal Collegio Circoscrizionale del Friuli Venezia Giulia e dall’Associazione culturale ‘Galilei’ interverranno Giovanni Maria Cecconi; Enzio Volli, don Paul Renner e Luisella Battaglia. Concluderà i lavori l’intervento del Gran Maestro Raffi.
“Sulla bioetica come su altri temi che toccano valori e diritti, laicità e vita, la Libera Muratoria – spiega Raffi – non solo è aperta al confronto con la Chiesa e con altre forze sane della società, ma vuole portare il proprio serio contributo di riflessione, evidenziando la necessità di rispettare la decisione del malato in caso di un possibile accanimento terapeutico. Non si tratta solo di rifiuto delle cure da parte del paziente – chiarisce il Gran Maestro Raffi – ma di preservare l’integrità psicofisica della persona, la sua emotività e dignità. In gioco non c’è soltanto un corpo da tenere in vita con ogni mezzo, ma una storia da difendere”.

“Le problematiche connesse alla legge – sottolinea quindi Raffi – devono tener presente un mondo di valori e di convinzioni etiche, filosofiche e religiose che ciascuno ha sulla vita e la morte. Perchè un diritto è tale anche se a esercitarlo è una sola persona”.
Allo stesso tempo, per il Gran Maestro, “vanno indicate misure concrete di supporto economico ai pazienti in stato vegetativo e alle loro famiglie. Ecco perchè – rimarca Raffi – la legge sul testamento biologico non va caricata di connotati ideologici nè politici ma deve prendersi ‘cura’, in senso heideggeriano non mistico-disincarnato, dell’uomo e della qualità della sua vita”.
“I liberi muratori, che sono e restano sempre uomini del dubbio, sostengono ancora una volta la libertà della ricerca scientifica contro ogni intolleranza e oscurantismo – conclude Raffi – invitando allo stesso tempo a evitare la spettacolarizzazione del dolore altrui e la demagogia di chi evoca roghi o scomuniche. Nel necessario dialogo, si tenga la barra dritta su un punto di partenza che è anche l’unico punto di arrivo: l’uomo e il suo bene”.

(Adn Kronos)

Roma 24 novembre 2009 – (AGI) Biotestamento: Raffi (GOI), libertà di sapere e di scegliere.

Roma 24 novembre 2009 – (AGI) Biotestamento: Raffi (GOI), libertà di sapere e di scegliere.

“Libertà di sapere e di scegliere il proprio destino”. La Massoneria italiana entra nel confronto sul testamento biologico e rivendica la “libertà di indicare, in caso di malattia, come morire, interrompendo le cure senza subire la violenza della nutrizione forzata”.

Nel presentare il convegno “La vita: una sfida per ciascuno di noi, il testamento biologico”, quarto seminario di studi massonici che si terrà sabato 28 novembre a Udine presso il Palazzo Kechler, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (GOI), Gustavo Raffi, nota: “Tra diritto ed etica, il dibattito sul testamento biologico deve guardare alla centralità della persona e al suo unico sacrario: la coscienza. E’ una sfida tutta umana e partendo da questo foro interno, il dibattito e il confronto può prendere il colpo d’ala per arrivare alla norma necessaria”. Al convegno organizzato dal GOI, dal Collegio circoscrizionale del Friuli Venezia Giulia e dall’associazione culturale ‘Galilei’ interverranno Giovanni Maria Cecconi, Enzio Volli, don Paul Renner e Luisella Battaglia.

“Sulla bioetica come su altri temi che toccano valori e diritti, laicità e vita la Libera Muratoria – spiega Raffi, che concluderà il convegno – non solo è aperta al confronto con la Chiesa e con altre forza sane della società, ma vuole portare il proprio serio contributo di riflessione, evidenziando la necessità di rispettare la decisione del malato in caso di un possibile accanimento terapeutico. Non si tratta solo di rifiuto delle cure da parte del paziente, ma di preservare l’integrità psicofisica della persona, la sua emotività e dignità. In gioco non c’è soltanto un corpo da tenere in vita con ogni mezzo, ma una storia da difendere”.

Per il Gran Maestro Raffi: “Le problematiche connesse alla legge devono tener presente un mondo di valori e di convinzioni etiche, filosofiche e religiose che ciascuno ha sulla vita e la morte. Perchè un diritto è tale anche se a esercitarlo è una sola persona. Allo stesso tempo vanno indicate misure concrete di supporto economico ai pazienti in stato vegetativo e alle loro famiglie. Ecco perchè la legge sul testamento biologico non va caricata di connotati ideologici nè politici, ma deve prendersi cura, in senso heideggeriano non mistico-disincarnato, dell’uomo e della qualità della sua vita”.

Raffi conclude: “I liberi muratori, che sono e restano sempre uomini del dubbio, sostengono ancora una volta la libertà della ricerca scientifica contro ogni intolleranza e oscurantismo, invitando allo stesso tempo a evitare la spettacolarizzazione del dolore altrui e la demagogia di chi evoca roghi o scomuniche. Nel necessario dialogo, si tenga la barra dritta su un punto di partenza che è anche l’unico punto di arrivo: l’uomo e il suo bene”.

(AGI) 24 NOV 09