Catania 16 dicembre 2006 – Gran Maestro Raffi “un testimone dei valori della Libera Muratoria, impegnato fino all’ultimo contro ogni ingiustizia”.

Catania 16 dicembre 2006 – Gran Maestro Raffi “un testimone dei valori della Libera Muratoria, impegnato fino all’ultimo contro ogni ingiustizia”.

Il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani commemorerà sabato prossimo, 16 dicembre, con una cerimonia funebre rituale, la figura di Francesco Landolina, Gran Maestro Onorario e storico della Massoneria, morto lo scorso 3 dicembre, pochi mesi dopo aver compiuto 104 anni. Francesco Landolina era il Massone più anziano al mondo e proprio per festeggiarlo lo scorso 2 settembre, giorno del suo compleanno, il Grande Oriente d’Italia aveva organizzato una manifestazione pubblica, in occasione della quale era stato presentato il suo ultimo saggio “Logge siciliane tra ‘700 e ‘800”.

“Un uomo libero e buono – così ne ricorda la figura il Gran Maestro Gustavo Raffi – studioso illustre, testimone dei valori e dei principi della Libera Muratoria, sempre aperto alle sfide del futuro ed impegnato, fino all’ultimo, contro ogni ingiustizia. Rappresentava, con i suoi 87 anni di appartenenza alla Libera Muratoria, la memoria vivente di fatti e personaggi della storia massonica che hanno onorato il nostro Paese”.

Sono numerose le opere di Landolina sulla storia della Massoneria. Tra queste: “Grafici e genealogia” (1949); “Le frange in Italia”; “Il Rito Filosofico italiano” (1976); “Considerazioni di Lord d’Hamouster”, primo Gran Maestro di Francia (1976); “I primi cinque anni della Libera Muratoria in Sicilia” (1979); “Storia cronologica del Grande Oriente d’Egitto sedente in Alessandria professante in rito di Memphis, quello Scozzese e altri riti” (1985); “Cenni storici sulla Libera Muratoria operativa e origine dei grandi eletti scozzesi” (1989); “Per una storia della Massoneria italiana in età napoleonica: i documenti di Lanciano” (2002). “Logge siciliane tra ‘700 e ‘800” è la sua ultima opera.

Nel corso della sua lunga vita aveva raccolto documenti e cimeli, che testimoniano la storia del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. Gran parte di questi, da lui donati al Grande Oriente d’Italia, sono attualmente custoditi dal Servizio Biblioteca dell’Istituzione con il nome di “Fondo Landolina”.
Alla commemorazione di Francesco Landolina, che si terrà nella Casa massonica di Catania, parteciperà il Gran Maestro Gustavo Raffi.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Roma fino al 15 dicembre 2006 – Incontri del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia. Esposizione dei volumi di José Antonio Ferrer Benimeli.

Il Servizio Biblioteca del Grande
Oriente d’Italia in occasione della conferenza del Professor José
Antonio Ferrer Benimeli ha organizzato presso la propria sede
un’iniziativa che tende a far conoscere i suoi lavori, parte
rilevante del fondo in lingua spagnola posseduto dalla biblioteca
che si è provveduto a catalogare per renderne disponibile la
fruizione.

La mostra rimarrà aperta fino a Venerdì 15 Dicembre con i seguenti
orari:
Lunedì – Venerdì 10:00 – 13:00 e 14:00 – 18:00

VILLA MEDICI DEL VASCELLO Via di San Pancrazio, 8 00152 Roma Tel.
06 5883214 e-mail: biblioteca.goi@libero.it

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Roma 15 dicembre 2006 – Incontri del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia. Presentazione dell’opera “I Magi Evangelici” di Antonio Panaino.

Roma 15 dicembre 2006 – Incontri del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia. Presentazione dell’opera “I Magi Evangelici” di Antonio Panaino.

Roma, Villa il Vascello, 15 dicembre 2006, ore 18:30
Presentazione dell’opera

I MAGI EVANGELICI
Storia e simbologia tra Oriente e Occidente
di Antonio Panaino
Longo Editore, Ravenna, 2004

Intervengono
Gherardo Gnoli, presidente dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente
Pietro Mander, assirologo dell’Università di Napoli “L’Orientale”
Antonio Panaino, iranista dell’Università di Bologna – Sede di Ravenna
Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia

Il saggio propone una circostanziata indagine sul significato storico-religioso, ideologico e simbolico dei Magi in Matteo, 2, 1-12 e sulla complessa elaborazione del ciclo dei Magi evangelici, anche attraverso l’esame delle fonti apocrife posteriori e della letteratura patristica. L’autore ha inoltre analizzato il profondo messaggio interculturale proposto dal Cristianesimo primitivo mediante la sottile evocazione, senza altri confronti nei Vangeli, di una categoria sacerdotale, forse estranea al mondo giudaico e associabile a un culto iranico mazdaico da tempo in attesa del “Salvatore-Rinnovatore” del mondo, ovvero del figlio di Zara?uštra, che nascerà da una vergine e verrà a resuscitare i morti alla fine dei tempi. Tali riferimenti vengono vagliati alla luce dell’intricata situazione politica di Israele tra I secolo a.C. e I secolo d.C.

Antonio Panaino, preside della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna a Ravenna, è professore ordinario di Filologia, Storia e Religioni dell’Iran. I suoi interessi scientifici si concentrano sulla storia linguistica e religiosa del mondo iranico e tardo antico, con particolare attenzione per i fenomeni di interazione culturale tra Oriente e Occidente, soprattutto nel campo della mantica astrale e dell’astronomia e astrologia antiche. Autore di diverse monografie e di circa 200 lavori tra articoli, recensioni e studi minori redatti nelle principali lingue europee e orientali. E’ direttore della sezione Emilia-Romagna dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente e direttore scientifico della rivista del Grande Oriente d’Italia “Hiram”.

Per informazioni: biblioteca@grandeoriente.it

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Roma 14 dicembre 2006 – Olocausto: Conferenza; Massoneria, Gran Maestro Raffi “negazionismo fa presagire futuro fosco per convivenza tra popoli”.

Roma 14 dicembre 2006 – Olocausto: Conferenza; Massoneria, Gran Maestro Raffi “negazionismo fa presagire futuro fosco per convivenza tra popoli”.

“La Conferenza di Teheran sull’Olocausto ha richiamato in vita, in modo prepotente, i fantasmi del nazismo e la tragedia della persecuzione antiebraica. Le tesi negazioniste usate strumentalmente dal presidente iraniano Ahmadinejad per minacciare l’esistenza stessa dello Stato di Israele fanno presagire un futuro fosco per la già difficile convivenza pacifica dei popoli. E’ infatti drammaticamente pericoloso continuare a negare ciò che la testimonianza di tante vittime e la documentazione storica hanno dimostrato per sempre, così come lo è minacciare l’esistenza di uno Stato sovrano”.

Lo ha dichiarato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

“Imparare a conoscersi e reciprocamente rispettarsi nelle diversità – ha aggiunto – costruire forme di convivenza tra i popoli, anche tra quelli che da anni si combattono per rivendicare il diritto all’esistenza rappresenta l’unica possibilità per evitare nuove catastrofi. La tradizione massonica insegna a costruire propria questa convivenza: nelle Logge lavorano insieme uomini di diverse razze, provenienze, saperi, religioni. Ogni Loggia è un laboratorio dove interagiscono le diverse identità, mettendo al centro della ricerca l’uomo ed i suoi valori”.

“Non è un caso, infatti – ha concluso il Gran Maestro Raffi – che le dittature, di ogni colore, così come gli Stati etici abbiano sempre messo al bando la Massoneria. I Liberi Muratori, come sempre, stanno dalla parte della democrazia. E, con la sola forza della ragione e delle idee di libertà, convinti assertori della dignità umana, stanno dalla parte degli studenti universitari dell’Iran che sono scesi in piazza per protestare e chiedere diritti e democrazia. Non è negando le atrocità del passato che si risolvono i problemi di oggi; è anzi studiandole e riconoscendole che si può evitare che accadano di nuovo”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Roma 14 dicembre 2006 – Welby: Massoneria, Gran Maestro Raffi “il valore della vita va concepito insieme a quello della morte”.

Roma 14 dicembre 2006 – Welby: Massoneria, Gran Maestro Raffi “il valore della vita va concepito insieme a quello della morte”.

“Il valore della vita non può essere concepito se non insieme a quello della morte, che ogni vivente è destinato ad affrontare. La richiesta avanzata da Piergiorgio Welby, di poter scegliere di morire interrompendo le cure che attualmente gli vengono somministrate, ma che non hanno alcun fine se non quello di tenerlo artificialmente in vita, richiede e merita rispetto e comprensione. In questo caso, se ai medici spetta di scegliere e somministrare le cure necessarie, al malato spetta il diritto di decidere di accettarle o rifiutarle. Sono, infatti, decisioni che rientrano nell’ambito della vita dell’uomo e della sua dignità, e che non possono essere demandate a soggetti esterni o a teologie”.

Lo ha dichiarato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, intervenendo sul caso Welby e, più in generale, nel dibattito sulla eutanasia.

“Ogni e qualsiasi riflessione di ordine etico e morale – ha aggiunto – non può che inchinarsi alla libertà del singolo, a quello che proprio la teologia ha definito “libero arbitrio”. Il “caso Welby” obbliga tutti a riflettere sui veri valori che devono improntare la nostra vita e sulla necessità di dotarsi degli strumenti teorici e pratici per affrontare questioni di simile importanza”.

“Il dramma umano che vive in queste ore Piergiorgio Welby – ha concluso il Gran Maestro Raffi – chiede ad ognuno di rimettere l’uomo al centro di ogni riflessione critica, di ogni decisione e di ogni intervento. La dignità di vivere va quindi estesa a quella di morire: atto supremo di conoscenza e di consapevolezza al quale ogni Libero Muratore cerca di prepararsi per tempo”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Siena 6 dicembre 2006 – Presentazione del libro “Mitra e Compasso” di Stefano Bisi.

Siena 6 dicembre 2006 – Presentazione del libro “Mitra e Compasso” di Stefano Bisi.

Il rapporto tra la Massoneria e la Chiesa cattolica ha appassionato molti storici e riveste una grande attualità per le ricorrenti discussioni sul tema della laicità dello Stato. Come nel passato le esternazioni delle gerarchie ecclesiastiche su argomenti che riguardano la vita civile italiana suscitano forti reazioni da parte di esponenti di area laica.

Il giornalista Stefano Bisi ha analizzato questi rapporti nel libro “Mitra e Compasso”. Storia dei rapporti tra Massoneria e Chiesa da Clemente XII a Benedetto XVI” (Protagon Editori) partendo dalla prima scomunica papale del 1738 fino ad arrivare all’attualità, con le prese di posizione della Congregazione per la dottrina della fede, gli scontri sull’insegnamento della religione nelle scuole, la partecipazione al voto referendario, le accuse di analogie tra Massoneria e associazioni criminali di alcuni vescovi.

Il volume sarà presentato il 6 dicembre, alle ore 18, presso l’Aula Magna Storica dell’Università degli Studi di Siena (Via Banchi di Sotto, 55), alla presenza dell’autore e di illustri relatori. Moderati dal giornalista Rai Paolo Maccherini, interverranno: Silvano Focardi, Rettore dell’Università di Siena; Antonio Cardini, preside della Facoltà di Scienze Politiche dello stesso ateneo; Franco Ceccuzzi, parlamentare Ds; don Giuseppe Acampa, economo della Curia Arcivescovile di Siena; Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.

Stefano Bisi, senese, è giornalista professionista. Dopo aver diretto le emittenti Televideosiena e Antenna Radio Esse, attualmente è capo redattore del quotidiano “Corriere di Siena”. Massone dal 1982, è consigliere dell’Ordine del Grande Oriente d’Italia.

Per informazioni: 348 9020618 / 339 8493570

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Roma 5 dicembre 2006 – Incontri del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia. Presentazione dell’opera Bibliografía de la Masonería.

Roma, Villa il Vascello, 5 dicembre
2006, ore 18:30

Presentazione dell’opera

BIBLIOGRAFÍA DE LA MASONERÍA
di José Antonio Ferrer Benimeli e Susana Cuartero Escobés
Fundación Universitaria Española, Madrid, 2004

Intervengono
Josè Antonio Ferrer Benimeli, presidente del Centro di Studi
Storici della Massoneria Spagnola di Saragozza
Fulvio Conti, storico dell’Università di Firenze
Marco Novarino, storico dell’Università di Torino
Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia

La Massoneria e le sue molteplici implicazioni con la storia, la
politica, la religione, la letteratura, la musica, il teatro, per
non parlare degli altri aspetti più intimi come il simbolismo, i
rituali, il suo percorso iniziatico, stanno interessando una sempre
più vasta parte di pubblico, cancellando l’oscurantismo, la paura e
l’ignoranza che la caratterizzavano fino a poco tempo fa. La
finalità di questa bibliografia è di offrire un aiuto nel compito,
spesso ingrato, di revisione storica. Come si indicava nella prima
edizione, l’opera non pretende di essere esaustiva, ma solamente di
fornire un sommario orientamento storico-critico nel complesso ed
interessante campo della massoneria.

Come tutte le bibliografie anche questa è un corpo vivo, che senza
la sua attualizzazione perderebbe valore. La nuova edizione
rassegna circa 20 mila opere che possono facilmente essere
localizzate, non solo nelle biblioteche massoniche, come quella
della Gran Loggia Unita d’Inghilterra a Londra, del Grande Oriente
di Francia a Parigi, del Grande Oriente dei Paesi Bassi all’Aja,
della Gran Loggia di Scozia a Edinburgo, o quella del Deutsches
Freimaurer Museum di Bayreuth, ma anche nei principali archivi e
biblioteche nazionali europee nei cui fondi sono a disposizione del
lettore.

José A. Ferrer Benimeli, è Ordinario di Storia Contemporanea
all’Università di Saragozza e primo titolare della Cattedra
“Théodore Verhaegen” (1983) alla Libera Università di Bruxelles.
Specialista in Storia della Massoneria Spagnola e Ispanoamericana,
i suoi studi sono incentrati sul XVIII secolo, in particolare
sull’espulsione e l’estinzione della congregazione dei gesuiti,
l’Inquisizione e la politica riformista dell’Illuminismo. Ha
pubblicato 43 libri e curato altri 20, partecipando a 200 convegni
internazionali. E’ membro corrispondente della Reale Accademia di
Storia Spagnola.

Per informazioni: biblioteca@grandeoriente.it

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Parigi 28-30 novembre 2006 – Il Grande Oriente d’Italia alla Conferenza mondiale delle Grandi Logge. Presenti a Parigi circa cento delegazioni in rappresentanza di oltre sette milioni di massoni.

Parigi 28-30 novembre 2006 – Il Grande Oriente d’Italia alla Conferenza mondiale delle Grandi Logge. Presenti a Parigi circa cento delegazioni in rappresentanza di oltre sette milioni di massoni.

“La Massoneria ha oggi il compito di riaffermare la centralità della laicità nella società contemporanea, una laicità che non si sostituisce alle religioni e che non sacralizza la politica, ma che difende la priorità dell’essere umano e si fa interprete del tempo presente. Una Massoneria viva e feconda, deve continuare a proporre valori di pace e di tolleranza, e offrirsi come luogo di incontro interculturale e multiculturale. Non può essere ripiegata su se stessa e sulle sue dinamiche interne, come un corpo estraneo alla società civile, altrimenti rischia di ritrovarsi marginalizzata come un contenitore incomprensibile o sterile”.

Lo ha detto il Gran Maestro Gustavo Raffi intervenendo a Parigi alla VIII Conferenza mondiale delle Gran Logge regolari alla quale hanno partecipato oltre oltre cento delegazioni in rappresentanza delle Gran Logge che riuniscono nel mondo circa sette milioni di massoni.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Roma 4 ottobre 2006 – Massoneria: intercettazioni Telecom; Cipriani non è iscritto al Grande Oriente d’Italia.

Roma 4 ottobre 2006 – Massoneria: intercettazioni Telecom; Cipriani non è iscritto al Grande Oriente d’Italia.

“Nei momenti di crisi del nostro Paese, assistiamo alla riproposizione di un fenomeno di malcostume volto ad accreditare genericamente la presenza dei massoni nei misteri d’Italia; la tecnica usata è sempre la stessa: non si specifica mai a quale istituzione massonica costoro appartengano, se si tratti di responsabilità collettive o individuali, e ciò al precipuo fine di evitare di incorrere in responsabilità civili e penali, che verrebbero inevitabilmente ravvisate se il riferimento riguardasse il Grande Oriente d’Italia”.

Lo ha dichiarato Giuseppe Abramo, Gran Segretario del Grande Oriente d’Italia, la più antica organizzazione massonica esistente nel nostro Paese in riferimento all’articolo dello scrittore Alfio Caruso pubblicato oggi sul quotidiano La Stampa che attribuisce a tale Cipriani Emanuele, coinvolto nell’ “affaire” delle intercettazioni, la qualità di massone.

“Anche nel nostro Paese – ha aggiunto il Gran Segretario Abramo – come esistono tante chiese, esistono tante massonerie, talché occorre specificare a quale ente si faccia riferimento, posto che nella nostra legislazione non esistono norme che tutelino il diritto alla denominazione massoneria in esclusiva. Colpire nel mucchio, persegue, pertanto, il duplice obiettivo di criminalizzare una formazione sociale e di non essere perseguiti come sarebbe avvenuto nel caso in cui il Cipriani fosse stato qualificato come appartenente al Grande Oriente d’Italia. Quale Gran Segretario del Grande Oriente d’Italia posso attestare che quest’ultimo non è membro, non lo è mai stato e mai lo sarà della nostra Istituzione”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
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Roma 20 settembre 2006 – XX Settembre: Raffi, “laicità valore non negoziabile”. Corone a Porta Pia Capo dello Stato, istituzioni e Grande Oriente.

Roma 20 settembre 2006 – XX Settembre: Raffi, “laicità valore non negoziabile”. Corone a Porta Pia Capo dello Stato, istituzioni e Grande Oriente.

“Abbiamo un valore non negoziabile, la laicità”. Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani Gustavo Raffi, ha celebrato, questa mattina a Porta Pia, l’anniversario della presa di Roma il 20 settembre 1870.

“La migliore risposta a chi stenta a capire il significato del XX Settembre – ha sottolineato Raffi – cioé la separazione del potere temporale da quello sacrale, è la dichiarazione del presidente della Repubblica Napolitano sulla scuola, come principale educatrice alla tolleranza”.

Il Gran Maestro della più importante istituzione massonica, presente in Italia dal 1805, ha ribadito il valore della corona d’alloro inviata dal Capo dello Stato, come “simbolo di una data storica tanto più alla luce delle pesanti ingerenze di Ruini sulla vita politica italiana”.

“Il XX Settembre – ha aggiunto la delegata del sindaco di Roma alle Politiche della Multietnicità e per la Commissione per la laicità delle istituzioni Franca Eckert Coen – è una data storica perché testimonia il passaggio da uno stato teocratico a un’Italia moderna, in cui viene riconosciuto pari trattamento giuridico a tutte le confessioni religiose”.

“L’apertura del ghetto, dove gli ebrei erano stati rinchiusi per molto tempo – ha continuato Coen – ha simboleggiato l’affermazione della libertà religiosa individuale, sancita dalla Costituzione italiana”.

In rappresentanza delle istituzioni locali, che hanno fatto deporre tre corone d’alloro al monumento insieme a quella inviata dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, gli assessori regionali del Lazio alla Tutela dei consumatori Mario Michelangeli e agli Affari istituzionali Regino Brachetti, il capogruppo in consiglio regionale di Sr-RnP Donato Robilotta e l’assessore provinciale di Roma all’Agricoltura e Ambiente Sergio Urilli.

Alla commemorazione era presente il deputato Ds Franco Grillini che ha sottolineato “l’importanza di una data come il XX Settembre, auspicando che diventi festa nazionale”.

“Guai ai popoli che dimenticano la propria storia – ha affermato Stefania Craxi – e soprattutto a chi come noi ha una storia risorgimentale di coraggio, libertà e onore”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
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