Rimini 13 aprile 2007 – Tavola Rotonda. Libertà Civili.

Rimini 13 aprile 2007 – Tavola Rotonda. Libertà Civili.

SERGIO MORAVIA – MODERATORE

SERGIO MORAVIA è professore ordinario di Storia della Filosofia all’Università di Firenze. Studioso di fama internazionale, ha tenuto corsi e lezioni in Francia, Germania e Stati Uniti. Si è occupato di Illuminismo, di storia ed epistemologia delle scienze umane, del pensiero francese contemporaneo e, più recentemente, di filosofia della mente e dell’esistenza. Tra le sue opere principali: “Il tramonto dell’Illuminismo” (1968 e 1986), “La ragione nascosta” (1969); nuova edizione “Ragione strutturale e universi di senso, Saggio su Lévi Strauss” (2005); “La scienza dell’uomo nel Settecento” (1970 e 2000); “Introduzione a Sartre”, (1973 e 2004); “Il pensiero degli idéologues”, (1974); “Filosofia e scienze umane nell’età dei lumi” (1982 e 2000); “L’enigma della mente”, (1986 e 1999) “L’enigma dell’esistenza”, (1996); “L’esistenza ferita”, (1999). Ha curato, insieme a Zeffiro Ciuffoletti, il volume “La Massoneria. La storia, gli uomini, le idee”, (Milano, Oscar Mondatori, 2004 e 2005).

ROBERTO BALZANI / La religione civile
Il tema della religione civile attraversa la cultura classica, riaffiora nell’intensa stagione del Rinascimento italiano e, infine, approda alle società contemporanee, collegandosi ai processi di secolarizzazione e di nazionalizzazione in corso fra XVIII e XIX secolo. A questi processi di massa, e quindi ben distinti dalla «memoria», per lo più letteraria, dell’età classica e umanistica, occorre far riferimento per comprendere le dinamiche delle religione civile nel mondo attuale. In primo luogo, va affermata la distinzione fra «religione civile» e «religione politica», per lo più collegata a un’identità di partito o di movimento; ed, in secondo luogo, bisogna evitare di confondere la «religione civile» con lo «stato etico», altro prodotto della traslazione del sacro nella fase di laicizzazione della società europea. La religione civile non è un surrogato della religione tout court; essa designa, piuttosto, una disponibilità collettiva e diffusa ad andare oltre il proprio interesse e il proprio diritto in nome di un «bene comune» (che nelle liberal-democrazie spesso è identificato dalle carte costituzionali); e trova nell’idea di dovere, espressione di un senso di obbligazione morale senza fondamenti immediatamente utilitaristici, il proprio fondamento antropologico.

ROBERTO BALZANI è professore ordinario di Storia contemporanea presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna, sede di Ravenna. Fa parte del comitato scientifico dell’Istituto di ricerca “Carlo Cattaneo” di Bologna, del comitato di direzione della rivista “Memoria e Ricerca” e del comitato di redazione di “Contemporanea”. Dal maggio 2005 è membro del consiglio d’amministrazione dell’Istituzione Biblioteca Malatestiana di Cesena. Collabora al Laboratorio interdisciplinare per il patrimonio culturale della Scuola Normale Superiore di Pisa, diretto dal professor Salvatore Settis. È presidente nazionale dell’Associazione Mazziniana Italiana dal 2003. Tra i suoi ultimi lavori, la cura dei “Discorsi parlamentari” di Giosué Carducci (Bologna, Il Mulino, 2004).

ALBERTO MELLONI / La libertà religiosa
Il relatore si sofferma sul modo in cui si sono formati, nella rottura della modernità, i paradigmi apparentemente contrapposti e in realtà fortemente convergenti sulla impossibile coniugazione fra libertà ed esperienza religiosa. In realtà, dal punto di vista storico, il tempo che ha reso queste forzature ideologiche così diffuse e consolidate, è anche quello nel quale il problema di radicare la libertà all’interno dell’esperienza religiosa si è fatto più forte: un intero patrimonio di riflessioni su diritti è tornato alla

Rimini 13-15 aprile 2007 – Gran Loggia 2007

Rimini 13-15 aprile 2007 – Gran Loggia 2007

Globalizzazione, rapidi mutamenti di modelli culturali, di costumi, di comportamenti individuali e collettivi, nuovi razzismi e nuove emergenze planetarie: molte sono le sfide e le emergenze esistenziali che l’uomo di oggi deve prepararsi ad affrontare. È in questo scenario che va considerata la funzione ed il ruolo della pedagogia, per la elaborazione di un nuovo possibile paradigma educativo.
La domanda da porsi oggi è: che tipo di uomo vogliamo per la nostra società?
Educare significa aiutare ciascuno a diventare se stesso; vuol dire formare l’uomo, costituirlo come soggetto autonomo, cosciente e libero, capace di dominare la complessità e di ritrovare, di conseguenza, l’orizzonte di senso; un uomo dotato di autonomia intellettuale e di creatività progettuale, dominatore della complessità, protagonista della sua esistenza.
La Massoneria è portatrice di una propria weltanschauung che contempla il rispetto delle diversità, alimentato e nobilitato dall’adozione dei valori dell’uguaglianza, della fratellanza, della libertà e della tolleranza; ma anche di una propria paideia, per una pedagogia dell’umano.
È laboratorio di idee, motore di proprie elaborazioni e proposte culturali sui grandi temi sui quali la società si interroga. Per questo intende abitare il futuro, concorrendo responsabilmente e produttivamente alla “ricostruzione” dell’uomo, affinché l’esito delle dinamiche presenti nell’attuale momento storico non conduca ad una mesta deriva per la cultura e per la civiltà.
Ciò sarà possibile abbandonando l’etica dell’emergenza e adottando quella della responsabilità: mettere l’uomo al centro rappresenta l’imperativo per combattere la caduta delle evidenze etiche e la disaffezione alla socialità.
Questo è educare alle libertà: essere costruttori di comprensione e di dialogo in un mondo troppe volte trafitto dalla violenza e dall’ingiustizia; ma soprattutto far comprendere la vera grandezza dell’essenza del vivere.

Il Gran Maestro
Gustavo Raffi

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Roma 11 aprile 2007 – Massoneria: Gran Maestro Raffi (Goi), “ricostruire l’uomo per evitare una mesta deriva per la cultura e per la civiltà”. Da venerdì a domenica a Rimini la Gran Loggia 2007, “Pedagogia delle libertà”.

Roma 11 aprile 2007 – Massoneria: Gran Maestro Raffi (Goi), “ricostruire l’uomo per evitare una mesta deriva per la cultura e per la civiltà”. Da venerdì a domenica a Rimini la Gran Loggia 2007, “Pedagogia delle libertà”.

“Globalizzazione, rapidi mutamenti di modelli culturali, di costumi, di comportamenti individuali e collettivi, nuovi razzismi e nuove emergenze planetarie: sono molte le sfide e le emergenze esistenziali che l’uomo di oggi deve prepararsi ad affrontare. E’ in questo scenario che vanno considerati la funzione e il ruolo della pedagogia per la elaborazione di un nuovo paradigma educativo. La Massoneria come laboratorio di idee, motore di proposte culturali sui grandi temi di attualità intende concorrere responsabilmente e produttivamente alla “ricostruzione” dell’uomo, affinché l’esito delle dinamiche presenti nell’attuale momento storico non conduca a una mesta deriva per la cultura e per la civiltà”.

Così l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, spiega la scelta di dedicare la Gran Loggia 2007, in programma al Palacongressi di Rimini dal 13 al 15 aprile – al tema “Pedagogia delle Libertà”.
Alla tradizionale assise annuale della maggiore Istituzione liberomuratoria italiana è prevista quest’anno la presenza di circa duemila Massoni e di circa venticinque delegazioni di Grandi Logge di Europa, Stati Uniti e Sud America.

“Una edizione della Gran Loggia di particolare rilievo – aggiunge il Gran Maestro Raffi – perché intende lanciare alla società un messaggio di impegno e di educazione alle libertà, al fine di essere costruttori di comprensione e di dialogo, in un mondo troppe volte trafitto dall’ingiustizia e dalla violenza, e per giungere ad un etica della responsabilità che ponga l’uomo al suo centro e che combatta la disaffezione alla socialità”.

La Gran Loggia 2007 si aprirà venerdì 13 aprile alle ore 9, con un omaggio – nella ricorrenza del Bicentenario della nascita – a Giuseppe Garibaldi, eroe dei due Mondi e Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia: l’inaugurazione di due mostre a lui dedicate: “I Mille di Garibaldi nell’album di Alessandro Pavia” e “Cimeli Garibaldini”.
Altro momento significato, nella stessa mattinata di venerdì, l’inaugurazione della mostra “I Tarocchi, storia, Arte, Magia”, a cura dell’associazione culturale “Le Tarot”.

Sempre nel corso della prima giornata della Gran Loggia sono previsti il convegno di studi “Libertà civili”, con i docenti universitari Sergio Moravia, Roberto Balzani, Alberto Melloni e Claudio Bonvecchio, e alle ore 18, momento ormai tradizionale ma sempre particolarmente atteso, quello dell’allocuzione del Gran Maestro che – come avviene ormai da anni – verrà resa in forma pubblica dopo la sospensione dei Lavori Rituali per consentire l’ingresso nel Tempio delle Autorità e dei rappresentanti delle Istituzioni, del pubblico e della stampa.

I Lavori Rituali proseguiranno per l’intera giornata di sabato 14 aprile in contemporanea con altre iniziative culturali e di approfondimento. Tra queste, la Tavola Rotonda prevista per le ore 17,30 “Libertà future”, con gli interventi di Alessandro Meluzzi, Giulio Giorello, Antonio Baldassarre, Oscar Giannino e Morris Ghezzi. Chiuderà la giornata il concerto “Stralunato recital-live” di Antonella Ruggiero.

La Gran Loggia 2007 si concluderà domenica 15 con l’ultima Tavola Rotonda su “Educazione alla libertà” con gli interventi di Antonio Panaino, Luisella Battaglia, Dino Cofrancesco, Giuseppe Spadafora.

Anche quest’anno in occasione della Gran Loggia 2007 sono previste una serie di iniziative collaterali tra le quali, la Fiera del libro e delle riviste massoniche storiche con una ricca rassegna di pubblicazioni specializzate e una esposizione di quadri, sculture e gioielli di simbologia massonica.

Un apposito spazio, all’interno del Palacongressi, sarà dedicato al volontariato a testimonianza dell’impegno di solidarietà che il

Roma 7 aprile 2007 – Pena di morte: Massoneria; Grande Oriente d’Italia aderisce a Marcia.

Roma 7 aprile 2007 – Pena di morte: Massoneria; Grande Oriente d’Italia aderisce a Marcia.

La Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani aderisce alla marcia di Pasqua promossa dall’Associazione Nessuno tocchi Caino, dalla Comunità di sant’Egidio, dal partito Radicale non violento transnazionale e dai radicali italiani, per chiedere una moratoria Onu contro la pena di morte.

“Come Liberi Muratori – afferma il Gran Maestro Gustavo Raffi – intendiamo manifestare il nostro pieno e convinto sostegno ad una battaglia di civiltà che mira a riaffermare la sacralità della vita umana. E’ importante che si rafforzi l’impegno espresso dal Parlamento italiano e dal Governo a presentare la risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali all’assemblea generale dell’Onu in corso, per conquistare così un nuovo diritto umano e civile”.

“La coscienza di ogni Libero Muratore – conclude il Gran Maestro Raffi – da sempre si ribella alla pena di morte, un barbaro strumento che deve, senza indugio, essere bandito da ogni ordinamento giudiziario. Mi auguro che i 52 Paesi che ancora la prevedono modifichino quanto prima il loro, affinché mai più si assista all’ignobile spettacolo di un uomo messo a morte”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Roma 5 aprile 2007 – Bicentenario Garibaldi: l’omaggio del Grande Oriente d’Italia al Massone Garibaldi.

Roma 5 aprile 2007 – Bicentenario Garibaldi: l’omaggio del Grande Oriente d’Italia al Massone Garibaldi.

“Garibaldi fu forse il Massone italiano dell’Ottocento più noto e autorevole. La sua adesione alla Massoneria, fu una scelta meditata e vincolante, che egli maturò a metà della sua esistenza e che mantenne in modo consapevole fino alla morte. Un’adesione che divenne ancor più convinta nel 1862, dopo i fatti di Aspromonte, quando gli obiettivi di costruire uno stato laico e democratico e di liberare Roma dal dominio temporale dei Papi si identificano, di fatto, con quelli della Massoneria”.

Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, avvocato Gustavo Raffi, traccia la figura di Garibaldi massone che sarà ricordata nel corso della Gran Loggia “Pedagogia delle libertà” in programma a Rimini dal 13 al 15 aprile prossimi.

“Il legame di Garibaldi con l’istituzione liberomuratoria e l’identificazione con i suoi ideali e valori culturali – ha aggiunto il Gran Maestro Raffi – divennero saldissimi nell’ultimo scorcio della vita. Fu, infatti, impegnato nelle file del movimento pacifista e nella battaglia, che vide ovunque i massoni in prima fila, per promuovere la costituzione di organismi di arbitrato a livello internazionale che scongiurassero il ricorso alle guerre. Così come la Massoneria di quegli anni si prodigò per l’affermazione del suffragio universale, per l’emancipazione femminile, per la diffusione dell’istruzione obbligatoria, laica e gratuita e per diffondere in Italia l’idea e la pratica della cremazione”.

Due sono i momenti dedicati a Garibaldi a Rimini durante l’Assise annuale della Massoneria e che inaugurano la serie delle numerose iniziative che saranno organizzate nel corso dell’anno: le mostre “I Mille di Garibaldi” nell’album di Alessandro Pavia e Cimeli Garibaldini, organizzate rispettivamente dal Servizio Biblioteca – in collaborazione con la casa editrice Gangemi – e dall’Archivio storico del Grande Oriente d’Italia.

La prima riproduce, in settantadue pannelli, arricchiti di didascalie esplicative l’intero “Album dei Mille” che venne realizzato dal fotografo ottocentesco Alessandro Pavia con l’intenzione di raccogliere in un unico volume tutti i ritratti dei partecipanti alla spedizione guidata dal generale Garibaldi. (La casa editrice Gangemi ha curato, per conto dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, un’edizione critica di questo album, che ripropone integralmente l’opera conservata presso lo stesso Istituto).

La seconda presenta, oltre a numerose foto di Garibaldi, a lettere autografe del Generale, il cappello e il poncho di Garibaldi che furono depositati presso il Grande Oriente d’Italia.

Alla Gran Loggia 2007 “Pedagogia delle libertà” che ospiterà anche la mostra “Tarocchi, Storia, Arte e Magia, – curata dall’Associazione Culturale “Le Tarot”, sono in programma numerose iniziative culturali aperte al pubblico: dibattiti e tavole rotonde alle quali parteciperanno studiosi, storici, filosofi e sociologi, che esamineranno, tra l’altro, il ruolo della Massoneria rispetto ai grandi temi della società di oggi.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Rimini 30 marzo 2007 – Grande Oriente d’Italia: “Tarocchi: Storia, Arte e Magia”. Mostra a Rimini dal 13 al 15 aprile in occasione della Gran Loggia 2007 “Pedagogia delle Liberà”.

Rimini 30 marzo 2007 – Grande Oriente d’Italia: “Tarocchi: Storia, Arte e Magia”. Mostra a Rimini dal 13 al 15 aprile in occasione della Gran Loggia 2007 “Pedagogia delle Liberà”.

“Tarocchi: Storia , Arte e Magia” è il titolo della mostra – curata dall’Associazione Culturale “Le Tarot”, organismo di studio e ricerca storica composto da autorevoli personalità del mondo accademico e culturale italiano presieduto da Andrea Vitali, iconologo medievista – che sarà presentata a Rimini dal 13 al 15 aprile, (Palazzo dei Congressi) in occasione della Gran Loggia 2007 del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, la maggiore istituzione massonica italiana.

All’inizio del quattrocento il mazzo dei Tarocchi fu inventato non solo per giocare a carte, ma anche per insegnare ai giocatori i mezzi e gli strumenti per con cui scoprire la volontà divina. Secondo la concezione cosmologica del tempo, legata all’aristotelismo, l’uomo poteva percepire il pensiero divino solo attraverso degli intermediari – che appaiono nei Tarocchi – ad esempio le virtù e gli astri che con il loro moto influenzano la vita sulla Terra

L’esposizione “Tarocchi: Storia , Arte e Magia” sarà articolata in 6 sezioni:

L’Armonia Celeste
Questa sezione indaga – attraverso volumi illustrati e stampe di celebri incisori del Rinascimento, rarissime carte antiche dipinte a mano e carte orientali in avorio – il pensiero tardo medievale riguardante la visione mistica del mondo, dell’universo e la nascita dei Trionfi (Tarocchi) come gioco a sfondo etico e moraleggiante collegato all’Arte della Memoria.

L’Iconografia Allegorica
Le opere facenti parte di questa sezione (stampe antiche e libri a stampa figurati) evidenziano il rapporto iconografico fra le immagini presenti nelle carte dei tarocchi con l’arte religiosa e profana medievale e rinascimentale.

Il Divino Ermete
Questo argomento, attraverso stampe antiche, opere librarie e manoscritti illustrati, evidenzia i rapporti iconografici fra i tarocchi rinascimentali e il pensiero ermetico-neoplatonico che permeò di sé le immagini dei Tarocchi ad iniziare dalla fine del sec. XV.

I Tarocchi e il Gioco
Documentano questa sezione carte antiche dipinte a mano di varie regioni italiane e nazioni europee, libri antichi illustrati e manoscritti sul gioco e le sue regole, incisioni raffiguranti giocatori di carte, manifesti camerali e regi editti, scatole da gioco portacarte e portafiches di grande rarità e bellezza.

Il Libro di Thot ovvero l’interpretazione Esoterica dei Tarocchi
Questa sezione racconta la nascita dei Tarocchi come strumento iniziatico, avvenuta alla fine del Settecento nella Francia Massonica ed Illuministica. L’argomento è illustrato attraverso un grande apparato di carte, incisioni, libri illustrati, manoscritti, ed altri oggetti d’arte, di provenienza massonica.

Tarocchi e Cartomanzia
La Cartomanzia, che nacque in Francia nel XVIII secolo, verrà documentata attraverso le primissime testimonianze raccolte in libri illustrarti, incisioni e carte dipinte a mano.

Alla Gran Loggia 2007 “Pedagogia delle libertà”, oltre alla mostra “Tarocchi, Storia, Arte e Magia, sono previste numerose iniziative culturali aperte al pubblico:dibattiti e tavole rotonde alle quali parteciperanno studiosi, storici, filosofi e sociologi, che esamineranno, tra l’altro, il ruolo della Massoneria rispetto ai grandi temi della società di oggi.

E previsto anche – occasione del Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, un omaggio all’eroe nazionale che fu Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia attraverso le mostre “I Mille di Garibaldi nell’album di Alessandro Pavia” e “Cimeli Garibaldini”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Cagliari 10 marzo 2007 – “Giornata Mazziniana” dedicata al massone Lando Conti.

Cagliari 10 marzo 2007 – “Giornata Mazziniana” dedicata al massone Lando Conti.

Il 10 marzo, anniversario della morte di Giuseppe Mazzini, la loggia cagliaritana “Lando Conti”, d’intesa con il Collegio circoscrizionale della Sardegna, ha indetto una “Giornata Mazziniana” dedicata al massone Lando Conti, già sindaco di Firenze, che fu barbaramente trucidato dalle Brigate Rosse ventuno anni fa.

Alla manifestazione, patrocinata dal Grande Oriente nazionale, parteciperà il Gran Maestro Gustavo Raffi insieme al figlio di Lando, Lorenzo Conti. Il programma del convegno, che avrà inizio alle 17,30 nella casa massonica di piazza Indipendenza (Palazzo Sanjust), prevede, dopo l’introduzione del presidente circoscrizionale Andrea Allieri, gli interventi dello storico Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini-Nuova Antologia, (Lando Conti nel solco Mazziniano); del saggista Marcello Tuveri (Giuseppe Mazzini e la Sardegna); del giornalista Vindice Ribichesu (Massoni mazziniani sardi in epoca risorgimentale); del maestro venerabile della loggia “Lando Conti” di Cagliari, Raffaele Sechi (Il massone Lando Conti).

I lavori, moderati dal giornalista Andrea Frailis dell’emittente locale Videolina, saranno conclusi dal Gran Maestro Raffi.
Chiuderà le celebrazioni lo scoprimento, nella casa massonica, di un’effigie marmorea di Giuseppe Mazzini, opera pregevole di un artista albanese, donata dal Gran Maestro Onorario Bruno Fadda ai suoi fratelli isolani.

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Roma 9 marzo 2007 – Incontri del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia.

Presentazione del volume
LA MASSONERIA NELLE DUE SICILIE

Secondo l’autore, nel corso del Settecento, a Napoli prima e successivamente nelle maggiore province delle Due Sicilie, venne introdotta—ad opera di mercanti calvinisti francesi—una massoneria speculativa che adottando il sistema dei moderns inglesi, tendeva a sovrapporsi alla preesistente massoneria “operativa”, impersonata da un personaggio quale il famoso Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero.

Dalla metà del secolo iniziò dunque un aspro conflitto tra le potenze massoniche estere (Olanda, Inghilterra, Francia, Austria) per il predominio sulla “fratellanza” meridionale, che veniva ad inserirsi nel più antico contrasto fra il “partito austriaco” e “partito spagnolo” che risaliva almeno al 1734, anno della “fondazione del Regno” da parte di Carlo III. In tale contesto che si ripercuoteva sulla vita economica del “regno meridionale” e minacciava di paralizzarne le scelte politiche va dunque inquadrata la scelta operata da un folto gruppo di “fratelli” che vollero sottrarsi ad ogni tentativo egemonico di potenze estere e costituirono una obbedienza indipendente sotto il nome di “Gran Loggia Nazionale” (1774).
La fase successiva vedrà il diffondersi nelle logge prima delle teorie illuministe e roussoiane e poi delle idee rivoluzionarie d’oltralpe: l’epilogo finale sarà la tragica vicenda della Repubblica Napoletana che vide “i massoni meridionali fronteggiarsi gli uni contro gli altri in armi”, come ultima immagine di un secolo di aspirazioni e illusioni.

Introduzione a cura di BERNARDINO FIORAVANTI Bibliotecario del Grande Oriente d’Italia Interverranno GIUSEPPE GALASSO Presidente della Società Napoletana di Storia Patria CARLO RICOTTI Università LUISS “Guido Carli” Roma GUSTAVO RAFFI Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Sarà presente l’Autore.

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Padova 24 febbraio 2007 – Massoneria: a Padova una nuova Loggia del Grande Oriente d’Italia. Cresce il Veneto massonico in linea con il resto del Paese.

Padova 24 febbraio 2007 – Massoneria: a Padova una nuova Loggia del Grande Oriente d’Italia. Cresce il Veneto massonico in linea con il resto del Paese.

Cresce anche in Veneto, e in linea con il trend che si registra in tutto il Paese, la Massoneria del Grande Oriente d’Italia, la più importante Istituzione liberomuratoria italiana, guidata dal 1999, dal Gran Maestro Gustavo Raffi, l’avvocato ravennate artefice della politica dell’apertura e della trasparenza. Sabato prossimo, 24 febbraio, a Padova è infatti prevista la cerimonia rituale per la nascita della nuova loggia massonica “Ekhnaton” che si aggiunge alle altre quattro officine operanti nella città: “La Pace”, “Florence Nightingale”, “Giuseppe Garibaldi” e “Galileo Galilei”.

Alla cerimonia di inaugurazione della nuova loggia – in gergo massonico “innalzamento delle colonne del Tempio” – alla quale parteciperanno anche massoni provenienti oltre che dalla regione, anche da altre città italiane – saranno presenti il Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi e il Gran Segretario Aggiunto, Antonio Calderisi.

“Oggi la Massoneria – ha sottolineato Bianchi – spiegando il successo che la Massoneria sta registrando in Veneto e in tutto il Paese – costituisce sempre più uno spazio critico e libero per promuovere il confronto e il dialogo. Nella società si avverte un crescente bisogno di Massoneria perché essa propugna i valori fondamentali della dignità, della libertà e del rispetto dell’individuo nella diversità”.

In Veneto le logge del Grande Oriente d’Italia sono quindici: due a Treviso (“Paolo Sarpi” e “Primavera”); tre a Venezia (“Risorgimento”, “L’Union” e “Serenissima”); due a Verona (“Colonia Augusta” e “Carlo Montanari”); due ad Abano Terme (“Pietro D’Abano” e “Maat”); una a Vicenza (“George Washington”) e quattro a Padova.

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Viterbo 23 febbraio 2007 – Presentazione del libro di Anna Maria Isastia e Guido Laj “L’eredità di Nathan. Guido Laj (1880-1948), Pro sindaco di Roma e Gran Maestro”.

Viterbo 23 febbraio 2007 – Presentazione del libro di Anna Maria Isastia e Guido Laj “L’eredità di Nathan. Guido Laj (1880-1948), Pro sindaco di Roma e Gran Maestro”.

La cultura laica e democratica ha inciso sulle vicende politiche del Novecento italiano in alcuni passaggi decisivi per la storia nazionale. Di questa cultura Guido Laj è stato uno degli esponenti di rilievo, specialmente nei primi anni del secondo dopoguerra, periodo in cui fu prosindaco di Roma e Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, come in passato Ernesto Nathan.

In questa duplice veste partecipò da protagonista alla ricostruzione del sistema politico e delle alleanze internazionali del Paese, cercando di promuovere idealità laiche e progressiste. Della sua figura se ne parlerà a Viterbo, il prossimo 23 febbraio (ore 17,30), in occasione della presentazione del libro di Anna Maria Isastia e Guido Laj “L’eredità di Nathan. Guido Laj (1880-1948), Pro sindaco di Roma e Gran Maestro”.

L’incontro, organizzato dal Grande Oriente d’Italia e da Carocci Editore, si svolgerà nella sala conferenza dell’Amministrazione Provinciale di Viterbo (Via Saffi 49) alla presenza degli autori. Interverranno Zeffiro Ciuffoletti e Marco Paolino. La conclusione dei lavori, coordinati da Giuseppe Materni, è stata affidata al Gran Maestro Gustavo Raffi.

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