Rimini 13-15 aprile 2007 – Gran Loggia 2007

Globalizzazione, rapidi mutamenti di modelli culturali, di costumi, di comportamenti individuali e collettivi, nuovi razzismi e nuove emergenze planetarie: molte sono le sfide e le emergenze esistenziali che l’uomo di oggi deve prepararsi ad affrontare. È in questo scenario che va considerata la funzione ed il ruolo della pedagogia, per la elaborazione di un nuovo possibile paradigma educativo.
La domanda da porsi oggi è: che tipo di uomo vogliamo per la nostra società?
Educare significa aiutare ciascuno a diventare se stesso; vuol dire formare l’uomo, costituirlo come soggetto autonomo, cosciente e libero, capace di dominare la complessità e di ritrovare, di conseguenza, l’orizzonte di senso; un uomo dotato di autonomia intellettuale e di creatività progettuale, dominatore della complessità, protagonista della sua esistenza.
La Massoneria è portatrice di una propria weltanschauung che contempla il rispetto delle diversità, alimentato e nobilitato dall’adozione dei valori dell’uguaglianza, della fratellanza, della libertà e della tolleranza; ma anche di una propria paideia, per una pedagogia dell’umano.
È laboratorio di idee, motore di proprie elaborazioni e proposte culturali sui grandi temi sui quali la società si interroga. Per questo intende abitare il futuro, concorrendo responsabilmente e produttivamente alla “ricostruzione” dell’uomo, affinché l’esito delle dinamiche presenti nell’attuale momento storico non conduca ad una mesta deriva per la cultura e per la civiltà.
Ciò sarà possibile abbandonando l’etica dell’emergenza e adottando quella della responsabilità: mettere l’uomo al centro rappresenta l’imperativo per combattere la caduta delle evidenze etiche e la disaffezione alla socialità.
Questo è educare alle libertà: essere costruttori di comprensione e di dialogo in un mondo troppe volte trafitto dalla violenza e dall’ingiustizia; ma soprattutto far comprendere la vera grandezza dell’essenza del vivere.

Il Gran Maestro
Gustavo Raffi

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