San Giovanni in Persiceto 23-25 settembre 2009 – Pettazzoni e la storia delle religioni. Convegno dell’Università di Bologna con il contributo del Grande Oriente d’Italia.

San Giovanni in Persiceto 23-25 settembre 2009 – Pettazzoni e la storia delle religioni. Convegno dell’Università di Bologna con il contributo del Grande Oriente d’Italia.

Raffaele Pettazzoni è uno storico delle religioni della prima ora quando studiare la materia religiosa – in modo scientifico e comparativo – significava ricevere gli strali della Chiesa e del fronte laico.
Siamo nei primi del Novecento e può capirsi il clima: c’è chi avocava a sé il diritto esclusivo di occuparsene oppure chi lo riteneva una perdita di tempo.

Ecco perché Pettazzoni merita di essere ricordato, ma non solo per questo, visto che il suo nome è legato anche a un grande impegno civile.
E per il Grande Oriente d’Italia pure per la sua appartenenza alla Massoneria: entrò nella loggia “Rienzi” di Roma nel novembre del 1907.

Tre giorni di convegno, dal 23 al 25 settembre, a San Giovanni in Persiceto – suo paese natale nel bolognese – ne celebreranno la figura nell’ambito della Summer School dell’Università di Bologna, con enti patrocinatori di tutto rilievo e il contributo del Grande Oriente d’Italia.
Tra i promotori dell’iniziativa figura Antonio Panaino, direttore scientifico della nostra rivista “Hiram”, questa volta nella sua veste accademica, nell’ateneo bolognese, di professore di Storia religiosa del mondo iranico.

Il convegno “Pettazzoni e la Storia delle Religioni2 si svolgerà nella Sala Consiliare del Comune (Corso Italia 74) con tre giornate fitti di lavori dalle 9,30 alle 17,30.

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Firenze 20 settembre 2009 – XX Settembre, un concerto a piazza della Signoria.

Firenze 20 settembre 2009 – XX Settembre, un concerto a piazza della Signoria.

L’associazione Fratellanza fiorentina onlus, insieme al Collegio circoscrizionale toscano e al Consiglio dei maestri venerabili di Firenze, organizza per il 20 settembre un concerto in piazza della Signoria.
L’iniziativa, prevista dalle ore 10.30 sulla scalinata “l’arengario” di Palazzo Vecchio, celebrerà non solo lo storico anniversario della Breccia di Porta Pia, ma anche i 150 anni dell’unità di Firenze e della Toscana al Regno d’Italia.

Si esibirà la Filarmonica Gioacchino Rossini di Firenze, costituita al tempo di Firenze capitale, che interpreterà un vasto repertorio di musica classica.

Parteciperanno le logge della circoscrizione con i loro labari.

Info: Moreno Milighetti (mmilig@tin.it)

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Roma 19 settembre 2009 – Massoneria: Raffi (Goi), “libertà, migrazioni, bioetica, lavoro e famiglia banco di prova per i Liberimuratori”.

Roma 19 settembre 2009 – Massoneria: Raffi (Goi), “libertà, migrazioni, bioetica, lavoro e famiglia banco di prova per i Liberimuratori”.

In corso le celebrazioni per il XX Settembre (“rappresenta la laicità, valore irrinunciabile”) e l’Equinozio d’Autunno; domani corona d’alloro a Porta Pia.

“Il confronto sulla libertà, le migrazioni, la bioetica, i grandi temi del lavoro e della famiglia è per i massoni – appassionati di umanità – la grande sfida di oggi, banco di prova che regga l’urto della globalizzazione di tutti i conflitti, da quello sulle regole della vita alle nuove guerre economiche o di religione”.

“I Massoni sono cercatori solitari della verità, forse cristiani senza chiesa ma uomini veri, del dubbio e della ricerca.
La pretesa di fare della propria parola la parola di verità per tutti porta al conflitto. Solo rimanendo sul sentiero della relazione la parola non diverrà cieca violenza ma farà strada alla luce”
.

Lo ha detto il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, la maggiore Istituzione massonica del nostro Paese, Gustavo Raffi chiudendo il convegno di studi su “Il Sacro e la Ragione, percorsi e confronti anche alla luce dell’enciclica ‘Cartas in Veritate'”, che ha caratterizzato la seconda giornata della celebrazioni per il XX Settembre e l’Equinozio d’Autunno.

Domani, giornata di chiusura della tre-giorni di celebrazioni per il XX Settembre e per l’Equinozio d’Autunno – il Gran Maestro Raffi deporrà, insieme ad una delegazione di Massoni, la tradizionale corona d’alloro alla breccia di Porta Pia che rappresenta l’essenza stessa della laicità, valore irrinunciabile per tutti i liberimuratori.

Intervenendo poi sul tema del 150° dell’Unità nazionale, Raffi ha detto che mai “avremmo immaginato che esso potesse finire al centro di polemiche e politiche tanto sconcertanti”.

“Crediamo – ha detto ancora il Gran Maestro – che una classe dirigente complessivamente incapace di dar vita ad un autentico programma pedagogico di educazione nazionale, in grado di restituire dignità e orgoglio a noi tutti e a nostri figli, possa difficilmente dar prova di quella capacità di visione, d’immaginazione creativa, di cui l’Italia ha una disperata necessità per uscire dal cono d’ombra di un declino annunciato e apparentemente ineluttabile”.

“Nel 1911, il Cinquantesimo dell’indipendenza – ha detto ancora Raffi – fu salutato da esposizioni memorabili che culminarono a Roma nella consacrazione del Vittoriano. Nel 1961, l’Italia del boom, allora in piena espansione economica, dopo le Olimpiadi di Roma confermava i valori fondanti della coesistenza unitaria, ponendo la lingua italiana e la formazione dei giovani al centro del riscatto di tante famiglie appena uscite dalla miseria”.

Raffi si è infine chiesto: “E oggi? Dovremmo tornare ai dialetti, ai vessilli regionali, alla celebrazione dei Borbone o degli Asburgo? E da questa negazione del vincolo unitario che cosa dovremmo aspettarci?”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
Comunicazione e rapporti con la stampa.

Roma 19 settembre 2009 – Massoneria: Raffi (Goi), “non cemento ma pensiero e confronto. Il 150° dell’Unità d’Italia significhi riscoprire il senso della Nazione”.

Roma 19 settembre 2009 – Massoneria: Raffi (Goi), “non cemento ma pensiero e confronto. Il 150° dell’Unità d’Italia significhi riscoprire il senso della Nazione”.

Il Gran Maestro, è il tempo della priorità della cultura contro i virgolettati urlanti della politica e lo squallore del gossip.

“Il 150° dell’Unità d’Italia sia un terreno di dialogo tra culture, storie e appartenenze diverse che si ritrovano però con cuore e progetto nel segno dell’identità nazionale ed europea”.

È il messaggio che il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, lancia nella sua allocuzione al Vascello, in occasione delle celebrazioni per il XX Settembre.

“Il compito – rimarca Raffi – è ancora una volta cercare il senso delle cose. Il tempo della celebrazione non può essere infatti sterile esercizio di parole senza carne bensì un ritrovarsi della comunità e dei suoi valori profondi, un’identità diffusa nel Paese che ha bisogno di essere rimessa in piedi, liberando energie e progetti per un futuro sempre da costruire”.

“Questo deve essere il tempo della priorità della cultura contro i virgolettati urlanti della politica – scandisce Raffi – il pensiero capace di costruire destino e pezzi di verità contro lo squallore dei gossip e il potere dei metalli.
Il tempo delle coscienze contro le apparenze senza volto. Identità contro decadenza morale, formazione civile rispetto a strampalate idee di secessione che rischiano di condurci nelle trappole cieche del pensiero unico e dell’omologazione”
.

Per Raffi, “l’Unità d’Italia non è un’anticaglia sentimentale ma una storia di sangue e ragione tessuta nel corpo della Nazione. E men che meno può ridursi a battesimo di piazze e sostituzione di targhe.
L’accento strategico deve piuttosto spostarsi dagli assetti infrastrutturali alla cultura come idea-forza, pensando l’Unità come ethos e cultura capace di fare strada a un necessario confronto sulle grandi questioni nazionali. E’ un metodo e una lettura dei tempi, che oggi implica il rispetto per la storia di tutti, dei piemontesi come dei ‘briganti’ del Sud, uomini il cui ruolo va valorizzato anche nei manuali di una storia che racconta come sempre solo i vincitori”
.

“Sogniamo perciò un programma di eventi che non ignori pagine ancora aperte dell’Unità d’Italia, come la questione meridionale. Ma niente cemento per celebrare l’Unità nazionale – scandisce il numero uno di Palazzo Giustiniani – non serve qualche colata di calce o nuovi monumenti per celebrare un’idea guida, quanto invece recuperare dalla storia, fatta di volti e appartenenze tenute controvento, molti dei pensieri e delle conquiste che valgono anche per l’oggi. Basta insomma con un Risorgimento marmoreo, piuttosto si valorizzi il suo spirito profondo, le sue regole di libertà fondate sulla ragione e sulla laicità della convivenza civile. I valori di quel messaggio risorgimentale possono costituire l’antidoto più efficace contro la disgregazione civile”.

“Ecco perché – tiene a rimarcare il Gran Maestro Raffi – la Massoneria guarda al Risorgimento, come a una riforma morale della Nazione.
Come liberi muratori, uomini del dubbio e di senso, pazienti costruttori di umanità., intendiamo contribuire con rinnovata energia alla costruzione del senso nazionale e lanciamo ponti di dialogo con altre istituzioni e forze sociali, confrontandoci come sempre senza sconti.
Battiamo le strade della speranza possibile indicando e incarnando i principi inossidabili della tolleranza, della laicità, dell’emancipazione e della giustizia sociale. C’è bisogno di un pensiero profondo che fondi il vivere civile e indirizzi la politica e i processi economici, senza subirli. Chiedersi a schiena dritta come celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia significa mettersi in discussione, pensare a come ricominciare a sentirci più

Roma 18-19 settembre 2009 – Celebrazioni Equinozio di Autunno e XX Settembre 2009. Il Manifesto e l’Allocuzione del Gran Maestro Raffi per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Roma 18-19 settembre 2009 – Celebrazioni Equinozio di Autunno e XX Settembre 2009. Il Manifesto e l’Allocuzione del Gran Maestro Raffi per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

 

‘Allocuzione del Gran Maestro Gustavo Raffi’ [ Scarica file File Formato PDF Size 174.0 Kb ]

 

‘Il manifesto del Gran Maestro Gustavo Raffi’ [ Scarica file File Formato PDF Size 9.2 Mb ]

 

programma pubblico

venerdì 18 settembre 2009     ore 18:30
Sala ‘Paolo Ungari’

convegno
1859. La rinascita della Massoneria e l’inizio dell’unificazione dell’Italia: due percorsi a confronto

intervengono
Santi Fedele
storico dell’Università di Messina
Fulvio Conti
storico dell’Università di Firenze
Ferdinando Cordova
storico dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma

modera e introduce
Marco Novarino
storico dell’Università di Torino

conclude
Gustavo Raffi
Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia


sabato 19 settembre 2009     ore 10:30
parco di Villa ‘Il Vascello’

convegno
Il Sacro e la Ragione. Percorsi e confronti anche alla luce dell’Enciclica “Caritas in Veritate”

intervengono
Valerio Zanone
politico
Michele Ciliberto
filosofo della Scuola Normale Superiore di Pisa
Alessandro Meluzzi
psichiatra, opinionista e scrittore
Giancarlo Elia Valori
economista e docente universitario
Massimo Teodori
politologo e docente universitario

modera e introduce
Antonio Panaino
orientalista e storico dell’Università di Bologna (sede Ravenna)

conclude
Gustavo Raffi
Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia

info: ufficio.stampa@grandeoriente.it

programma solo per invitati

sabato 19 settembre 2009
parco di Villa ‘Il Vascello’      dalle ore 18:00

· ricevimento n

Roma, 17 settembre 2009 – Attentato Kabul: Massoneria, Raffi (Goi), “nostri soldati morti per condividere ideali di pace, giustizia, libertà e democrazia”.

Roma, 17 settembre 2009 – Attentato Kabul: Massoneria, Raffi (Goi), “nostri soldati morti per condividere ideali di pace, giustizia, libertà e democrazia”.

“Il Paese intero si stringa solidale e grato a questi Uomini che con il sacrificio estremo della loro vita hanno voluto testimoniare il supremo valore di quegli ideali di pace, giustizia, libertà e democrazia – propri del patrimonio intoccabile della nostra Nazione – che essi hanno voluto condividere con il popolo afgano”.

È questo uno dei passaggi più significativi del telegramma che l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani ha inviato oggi al Presidente della Repubblica, al Ministro della Difesa e ai Capi di Stato Maggiore della Difesa e dell’Esercito subito dopo il tragico attentato di Kabul.

“A nome della Massoneria del Grande Oriente d’Italia e dei massoni italiani tutti – scrive Raffi – esprimo all’Esercito italiano e ai familiari delle vittime i sensi del nostro più profondo cordoglio per il tragico e vile attentato – avvento oggi a Kabul – contro i militari italiani.
La Massoneria rende onore agli Uomini caduti e ai feriti formula i migliori auguri per una pronta guarigione”
.

“In questo tragico momento la Massoneria rivolge anche un augurio al popolo afgano – conclude Raffi – affinché, anche nel nome dei nostri Caduti e di quegli ideali per i quali hanno sacrificato la vita, sappia finalmente trovare la via della pace, della democrazia e della solidarietà”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa.

Roma 15 settembre 2009 – Massoneria: 150° Unità: Gran Maestro Raffi “no a polemiche e politiche sconcertanti”. “Sia una riflessione per costruire il futuro del nostro Paese”.

Roma 15 settembre 2009 – Massoneria: 150° Unità: Gran Maestro Raffi “no a polemiche e politiche sconcertanti”. “Sia una riflessione per costruire il futuro del nostro Paese”.

Il programma delle iniziative previste per il XX settembre e per l’Equinozio d’Autunno.

“Non avremmo mai pensato che il 150° dell’Unità nazionale potesse finire, nel nostro Paese, al centro di polemiche e politiche tanto sconcertanti”.

Inizia così il tradizionale Manifesto – a firma dell’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, la maggiore Istituzione massonica del nostro Paese – in occasione delle celebrazioni per il XX Settembre.

“Nel 1911, il Cinquantesimo dell’indipendenza – scrive ancora Raffi – fu salutato da esposizioni memorabili che culminarono a Roma nella consacrazione del Vittoriano.
Nel 1961, l’Italia del boom, allora in piena espansione economica, dopo le Olimpiadi di Roma confermava i valori fondanti della coesistenza unitaria, ponendo la lingua italiana e la formazione dei giovani al centro del riscatto di tante famiglie appena uscite dalla miseria”
.

Raffi si chiede poi: “E oggi? Dovremmo tornare ai dialetti, ai vessilli regionali, alla celebrazione dei Borbone o degli Asburgo? E da questa negazione del vincolo unitario che cosa dovremmo aspettarci?”

“Appare lontano – afferma il Gran Maestro – un nuovo Rinascimento, o un nuovo Medioevo comunale”.

“Crediamo – scrive ancora Raffi – che una classe dirigente complessivamente incapace di dar vita ad un autentico programma pedagogico di educazione nazionale, in grado di restituire dignità e orgoglio a noi tutti e a nostri figli, possa difficilmente dar prova di quella capacità di visione, d’immaginazione creativa, di cui l’Italia ha una disperata necessità per uscire dal cono d’ombra di un declino annunciato e apparentemente ineluttabile”.

“Abbiamo bisogno di futuro, come le donne e gli uomini del Risorgimento – conclude. Il 150° dell’Unità a questo deve servire: non alla facile retorica o a celebrazioni dal sapore un po’ stantio, ma alla riflessione comune per progettare quello che dovremo essere. Tutti insieme”.

Le iniziative per la ricorrenza del XX settembre e dell’Equinozio d’Autunno prenderanno il via venerdì 18 a Villa Il Vascello, sede del Grande Oriente d’Italia.
Due i temi che verranno trattati in due distinti convegni: il contributo della Massoneria al processo di unificazione nazionale e quello dei rapporti tra il “sacro e la ragione”, anche alla luce della recente Enciclica “Caritas in Veritate” di Papa Benedetto XVI.

Il primo convegno, venerdì pomeriggio alle ore 18,30, ha per titolo: “1859 la rinascita della Massoneria e l’inizio dell’unificazione dell’Italia: due percorsi a confronto”.
Prevista la partecipazione dagli storici Santi Fedele, dell’Università di Messina; Fulvio Conti, dell’Università di Firenze; e Ferdinando Cordova, dell’Università La Sapienza di Roma; moderatore Marco Novarino, dell’Università di Torino.

Seconda occasione di confronto, sabato 19 alle 10,30, con il convegno “Il Sacro e la Ragione. Percorsi e confronti anche alla luce dell’Enciclica ‘Caritas in Veritate'”, che vedrà l’intervento di Valerio Zanone, Michele Ciliberto, Giancarlo Elia Valori e Alessandro Meluzzi, moderatore Antonio Panaino, dell’Università di Bologna.

Sempre sabato alle ore 19, il Gran Maestro Raffi pronuncerà il suo intervento – “allocuzione” in gergo massonico – sugli impegni e sulle iniziative della Istituzione nei prossimi mesi.

Domenica mattina 20 settembre a Porta Pia – infine – è prevista la cerimonia per la deposizione di una corona di alloro davanti al monumento che ricorda la ‘breccia’ e che rappresenta per i massoni italiani – come ricorda Raffi –

Massa Marittima 12 settembre 2009 – Massoneria e religioni civili. Il massonologo Conti presenta il suo ultimo libro nella sala del Consiglio Comunale.

Massa Marittima 12 settembre 2009 – Massoneria e religioni civili. Il massonologo Conti presenta il suo ultimo libro nella sala del Consiglio Comunale.

L’ultimo saggio di Fulvio Conti “Massoneria e religioni civili – Cultura laica e liturgie politiche fra XVIII e XX secolo”, edito quest’anno da Il Mulino, sarà alla ribalta il 12 settembre a Massa Marittima in un incontro organizzato nella sede del Consiglio Comunale (via Norma Parenti) su iniziativa delle logge massetane “Vetulonia”, “Giustizia e Libertà” e “A. Zarra”, in collaborazione con il Collegio toscano.

L’appuntamento è previsto alle ore 17. Il vicepresidente circoscrizionale Moreno MIlighetti introdurrà l’argomento che sarà approfondito dall’autore, Fulvio Conti, storico dell’Università di Firenze, che con questo suo nuovo studio sulla Massoneria ha evidenziato l’influenza dell’attività massonica nella vita pubblica del nostro Paese in tre secoli di storia.
Le ‘liturgie’ di loggia alimentarono, infatti, nel nome del laicismo e del progresso, una forma di vera e propria religione civile.

Info: Moreno Milighetti (mmilig@tin.it)

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