Roma 9 novembre 2009 – Muro Berlino: Massoneria, Raffi (GOI), oltre ogni muro cogliere il vento della libertà – ventennale sia richiamo a tolleranza e dialogo tra i popoli.

Roma 9 novembre 2009 – Muro Berlino: Massoneria, Raffi (GOI), oltre ogni muro cogliere il vento della libertà – ventennale sia richiamo a tolleranza e dialogo tra i popoli.

“Oltre ogni Muro, si alzino pietre solo per costruire umanità e speranza”.
Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, parla del ventennale della caduta del Muro di Berlino.
“Un simbolo – sottolinea il numero uno di Palazzo Giustiniani – che non deve restare solo un ricordo nella bacheca dell’Europa ma deve invece fare breccia in altri muri di incomprensione che ancora dividono i popoli. La storia degli uomini liberi – rimarca Raffi – guarda a quel Muro per ricordare alla nostra ricerca di senso che la tolleranza e il dialogo sono valori da conquistare e difendere ogni giorno, dando carne e volto al confronto”.

“Il 9 novembre 1989 – sottolinea il Gran Maestro Raffi – crollò un muro che era bombato dalla voglia di migliaia di giovani di guardarsi negli occhi, un muro picconato dalla forza di un’identità che non poteva avere confini né filo spinato. Da quella linea si levò un pensiero più forte del cemento che limita, per cogliere un vento nuovo e antico: quello della libertà, che soffia sempre dove vuole. La Libera Muratoria – aggiunge – guarda a quel simbolo come a un segno posto nel cammino dei popoli che indica una speranza possibile, abbracciando le differenze degli uomini. E anche oggi, come venti anni fa, c’è da cogliere la musica di un violino che si alza tra le rovine, invitando a costruire la pace. Da Berlino al Tibet – conclude Raffi – la bellezza della verità abbatte i muri e sa farsi sempre strada”.

Silvia Renzi, 338 2366914
comunicazione e rapporti con la stampa

L’Aquila 6 novembre 2009 – Terremoto: Grande Oriente d’Italia; risorge la Massoneria a l’Aquila. Domani, sabato 7 novembre, alla presenza del Gran Maestro Gustavo Raffi, celebrazione per la ripresa dei lavori massonici.

L’Aquila 6 novembre 2009 – Terremoto: Grande Oriente d’Italia; risorge la Massoneria a l’Aquila. Domani, sabato 7 novembre, alla presenza del Gran Maestro Gustavo Raffi, celebrazione per la ripresa dei lavori massonici.

Risorge a l’Aquila la Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani dopo il tragico terremoto dell’aprile scorso. Sabato 7 novembre, infatti, è in programma a Villa Feronia (località Gignano) – con la partecipazione del Gran Maestro Gustavo Raffi, di numerosi Dignitari e di massoni provenienti da tutta Italia – una solenne celebrazione rituale per la ripresa dei lavori della Loggia Guglia D’Abruzzo.

I Liberi Muratori aquilani potranno quindi nuovamente tornare a riunirsi nella nuova Casa Massonica della città, situata in via Aldo Moro che sostituisce quella precedente, andata distrutta dal terremoto.

“Finalmente i Massoni aquilani – ha detto il Gran Maestro Raffi – possono tornare ad essere ancora più vicini alla vita della città che ha bisogno delle energie di tutti nella difficile e delicata fase della ricostruzione”.

Raffi ha poi ricordato che “i Liberi Muratori sono storicamente animati dal desiderio di aiutare concretamente chi soffre, rispettando la dignità di ciascuno in quanto partecipe di uno stesso destino, al di fuori delle vicende contingenti che lo costringono a chiedere aiuto”.

“Nella sua progettualità – ha concluso – il Massone intende ricostruire un mondo a misura d’uomo che ancori nelle sue fondamenta i valori della solidarietà, dell’uguaglianza, della libertà e della tolleranza, che costituiscono i principi regolatori della civile convivenza”.

Silvia Renzi, 338 2366914
comunicazione e rapporti con la stampa

Torino 23-24 ottobre 2009 – I 150 anni della loggia madre Ausonia. Diede vita alla Massoneria italiana postnapoleonica. Se ne parla in un convegno all’Archivio di Stato. Il libro di Novarino e Vatri “Uomini e Logge nella Torino capitale”.

Torino 23-24 ottobre 2009 – I 150 anni della loggia madre Ausonia. Diede vita alla Massoneria italiana postnapoleonica. Se ne parla in un convegno all’Archivio di Stato. Il libro di Novarino e Vatri “Uomini e Logge nella Torino capitale”.

 

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Continuano in autunno le celebrazioni della loggia madre “Ausonia” (11) di Torino per i suoi 150 anni di nascita.
L’8 ottobre 1859 sette fratelli ‘dispersi’ costituirono infatti l’officina che viene considerata il nucleo storico della Massoneria italiana postnapoleonica. Da essa riconduce le proprie origini anche il Rito Simbolico Italiano pure impegnato nel 2009 a celebrare l’anniversario.

Il 23 e il 24 ottobre a Torino i festeggiamenti prevedono un convegno di studi che esaminerà – in un’ottica internazionale – l’Italia pre e post unitaria in rapporto con la Libera Muratoria.

Massoneria e unità d’Italia. La rinascita della libera muratoria nella Torino del 1859 è il titolo dell’incontro che si svolgerà in due sessioni (il pomeriggio del 23 e la mattina del 24) all’Archivio di Stato (Piazza Castello 2009) alla presenza del Gran Maestro Gustavo Raffi e che radunerà i maggiori esperti di storia massonica.

Il primo giorno interverranno: Gian Mario Cazzaniga (Università di Pisa), Massoneria e società segrete nell’età della Restaurazione e del Risorgimento; Luis P. Martin (Université de Pau et des Pays de l’Adour), Dall’universalismo alla nazione. Il processo di nazionalizzazione nella Massoneria europea dell’Ottocento; Ester De Fort (Università di Torino), Torino 1859: emigrazione politica e fermenti culturali; Fulvio Conti (Università di Firenze), La rinascita della Massoneria: dalla loggia Ausonia al Grande Oriente Italiano.

La mattina successiva porteranno contributi: Giuseppe Monsagrati (Università di Roma “La Sapienza”), Dalla Massoneria alla fratellanza dei popoli: i progetti internazionali di Carlo Michele Buscalioni; Marco Novarino (Università di Torino), Felice Govean: il giornalista, il politico, il massone; Francesca Sofia (Università di Bologna), Il quinto vangelo svelato: David Levi e la Massoneria; Fiorenza Tarozzi (Università di Bologna), Un cittadino del mondo: cultura e politica in Livio Zambeccari fra Italia e America latina.

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Bologna 22 ottobre 2009 – 150° Unità: Massoneria; Grande Oriente d’Italia inaugura a Bologna celebrazioni.

Bologna 22 ottobre 2009 – 150° Unità: Massoneria; Grande Oriente d’Italia inaugura a Bologna celebrazioni.

Sabato 24 ottobre Convegno di studi “Massoneria e Tricolore. Da Luigi Zamboni a Gofferdo Mameli” (ore 9,30 Aula Prodi, Complesso San Giovanni in Monte)

“In un momento storico nel quale, nel nostro Paese, i municipalismi spesso ignorano e vilipendono la sacralità delle libere istituzioni nate dal Risorgimento e dalla Resistenza, il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani rivendica, nell’inerzia istituzionale e nel diffuso chiacchiericcio della politica di piccolo cabotaggio, la grande tradizione unitaria italiana. Non può esistere un Paese senza memoria ed è perciò che la memoria del Risorgimento è un elemento fondamentale. Per la Massoneria è importante ricordare l’impegno dei Liberi Muratori per legittimare uno Stato che allora nasceva debole e per determinare la sua modernizzazione”.

Lo ha detto il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi, che sarà a Bologna sabato prossimo 24 ottobre in occasione del Convegno di studi “Massoneria e Tricolore. Da Luigi Zamboni a Gofferdo Mameli”, organizzato dal Collegio dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna (ore 9,30, Aula Prodi, Complesso San Giovanni in Monte, Piazza San Giovanni in Monte, 2).

“È quindi con orgoglio civile – ha aggiunto – e con piena consapevolezza culturale che la Massoneria, la quale contribuì fattivamente all’eroica nascita del tricolore e al formarsi e costituirsi dello Stato unitario come pure a tenere desta nella tirannide la coscienza dell’antifascismo militante, ha deciso di organizzare questo Convegno che inaugurerà, di fatto, le celebrazioni del 150° anniversario dell’unificazione politica del nostro Paese”.

“Un fervore quello dei Liberi Muratori – ricorda il Presidente del Collegio dell’Emilia Romagna, Gianfranco Morrone – in sintonia con il processo unitario, per costruire quella “pedagogia patriottica”, quella “religione civile”, a cui ha restituito prestigio l’azione dell’ex Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, a partire dal rilancio di simboli del Tricolore e dell’Inno nazionale. E proprio il senso civile del Risorgimento e la valenza dell’apporto laico, occorre siano oggi riaffermati in presenza di tentativi di revisionismo ultrapapalino e antiunitario”.

I lavori del Convegno di studi “Massoneria e Tricolore. Da Luigi Zamboni a Gofferdo Mameli” sono affidati a illustri docenti dell’Università di Bologna e al Presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento (Comitato di Reggio Emilia), Gino Badini.
Il Convegno si aprirà con una relazione di Marco Veglia, introdotta da Giuseppe Re e accompagnata da letture di Gabriele Duma, per poi proseguire con gli interventi di Angelo Varni, Roberto Balzani, Gino Badini, Giovanni Greco, Fabio Roversi Monaco, presidente della Fondazione Carisbo e già rettore dell’Ateneo bolognese.
Chiuderà il Convegno il Gran Maestro Gustavo Raffi.

Silvia Renzi, 338 2366914
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