Grosseto 7 luglio 2011 – Il cielo stellato sopra di noi: la Massoneria grossetana per il 150esimo dell’Unità d’Italia.

Grosseto 7 luglio 2011 – Il cielo stellato sopra di noi: la Massoneria grossetana per il 150esimo dell’Unità d’Italia.

La loggia “Randolfo Pacciardi” (1339) di Giuncarico, di concerto con le officine dell’Oriente di Grosseto, organizza per il 7 luglio (ore 17) il quarto convegno – dei cinque in programma – della propria rassegna celebrativa per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. L’iniziativa, patrocinata dal Comune e dalla Provincia grossetani, si svolgerà nella Sala Pegaso del Palazzo Provinciale della città (Piazza Dante) e avrà per titolo “…Il cielo stellato sopra di noi (breve historia di una Domus Massonica)” prendendo spunto dal piccolo volume “Casa Massonica all’Oriente di Grosseto”, scritto dal Fratello Paolo Pisani, della “Pacciardi”, il cui contenuto sarà oggetto di discussione. La pubblicazione contiene anche un’ampia documentazione fotografica.

Porteranno contributi: il presidente circoscrizionale della Toscana Stefano Bisi, i maestri venerabili delle logge di Grosseto (“Ombrone” n. 122, “Acacia” n. 680, “Baracca” n. 973 e “Tradizione” n. 1064), i fratelli Mario Luzzetti (“Acacia”) e il già citato Pisani. Modera Roberto Breschi, maestro venerabile della loggia “Randolfo Pacciardi”.

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Isola Palmaria 8 luglio 2011 – Iniziativa della loggia “Garibaldi” di Ameglia. Agape con escursione in battello.

Isola Palmaria 8 luglio 2011 – Iniziativa della loggia “Garibaldi” di Ameglia. Agape con escursione in battello.

Agape 2011. Iniziativa della loggia “Garibaldi” di Ameglia Agape con escursione in battello, ecco quello che propone quest’anno la loggia “Giuseppe Garibaldi” (101) di Ameglia nella splendida cornice dell’Isola Palmaria, posta di fronte al borgo di Porto Venere, nell’estremità occidentale del Golfo di La Spezia. Parteciperanno il Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi e il presidente circoscrizionale della Liguria, Stefano Ambrogio.

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Roma 21 giugno 2011 – Sabato 25 giugno a L’Aquila convegno del Grande Oriente ‘Dall’Abruzzo per l’Italia’

Roma 21 giugno 2011 – Sabato 25 giugno a L’Aquila convegno del Grande Oriente ‘Dall’Abruzzo per l’Italia’

Sabato 25 giugno si terrà a L’Aquila, a partire dalle 10:30, presso l’Auditorium Carispaq “Sericchi” – Centro Direzionale Strinella, il Convegno pubblico ‘Dall’Abruzzo per l’Italia’. L’evento è organizzato dal Grande Oriente d’Italia Palazzo Giustiniani, dal Collegio circoscrizionale Maestri Venerabili Abruzzo e Molise e dalla Loggia Guglia d’Abruzzo, con il patrocinio della Regione Abruzzo, del Comune e dell’Archivio di Stato di Pescara.

Il programma dei lavori, introdotto dai saluti del presidente circoscrizionale dei MM.VV. Abruzzo e Molise, Gino Zavanelli, prevede gli interventi di Valerio Zanone, presidente del Comitato Scientifico del GOI per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, di Loris Di Giovanni, dell’Associazione Amici dell’Archivio di Stato di Pescara, di Giordano Bruno Guerri, di Liliana Biondi, Università dell’Aquila, di Gianni Oliva, Centro studi Rossettiani di Vasto.

Nel corso di questo appuntamento, l’Associazione Culturale “Guglia d’Abruzzo de L’Aquila” assegnerà tre borse di studio ai vincitori del concorso, autori dei migliori saggi sul tema “L’Aquilano Pietro Marrelli, Rivoluzionario, Patriota e Massone” riservato agli studenti iscritti all’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado del Comune dell’Aquila. Le conclusioni saranno affidate al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

Roma, Villa il Vascello, 21 giugno 2011

Roma 21 giugno 2011 – Solstizio d’Estate, scegliamo la Bellezza della Luce

Roma 21 giugno 2011 – Solstizio d’Estate, scegliamo la Bellezza della Luce

Celebriamo il Solstizio d’Estate, che secondo gli antichi rappresentava l’unione del Sole con la Luna, dell’acqua col fuoco. Un giorno ricco di simbolismi da scoprire, che conducono al Battista e a Giano, alla voce nel deserto che chiama alla Verità e al guardiano della soglia. Il Solstizio d’Estate rappresenta un tempo sacro per gli iniziati, la vittoria delle forze positive, la raccolta delle messi che furono seminate dai Maestri con saggezza e sagacia.

Il giorno del Sol Invictus ci invita a scegliere ancora la strada della Luce, uscendo dalla caverna cosmica. Nella Porta della Bellezza ritroviamo l’energia per un cammino di umanità: che la pergamena, bruciando nelle fiamme solstiziali, doni a tutto l’Ordine la capacità di guardare il Sole della Verità.

In questo giorno dedicato alla meditazione sul buon seme che ha dato il suo frutto, sulla generosità di chi ha saputo spargerlo, sull’amore di chi ha creato le condizioni per raccoglierne i frutti, festeggiamo la stella della Vita, testimonianza dell’Armonia dell’Universo, dell’Amore fecondo delle cose create, della Legge che ciclicamente si compie nello splendore tangibile della natura, a gloria del Grande Architetto dell’Universo. Auguri di cuore a tutti i Fratelli.

Alberto Jannuzzelli
Gran Segretario del Grande Oriente d’Italia

Roma 21 giugno 2011 – Pezzano (GOI), acqua santa sulle sciocchezze dell’esorcista di Ravenna

Roma 21 giugno 2011 – Pezzano (GOI), acqua santa sulle sciocchezze dell’esorcista di Ravenna

“L’unico inferno che conosciamo è quello della ragione. Non vorremmo che, complice il sole ormai estivo, il cappuccino ‘esorcista’ della diocesi di Ravenna decidesse di mettere legna in piazza e di fare l’inquisitore dei poveri”. E’ la dura replica dell’avvocato Giangiacomo Pezzano, Presidente del Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna del Gran Oriente d’Italia, alle dichiarazioni di Padre Paolo Carlin, esorcista della diocesi di Ravenna, che in un’intervista, a proposito del furto di ostie consacrate avvenuto nella chiesa di Lido di Classe, ha spiegato di non sapere se vi siano sette segrete nel ravennate ma ha lanciato l’allarme su ‘collegamenti evidenti delle tre logge massoniche con il mondo dell’occulto’.

“Dalle parole del religioso – sottolinea Pezzano – si scopre poi che nel ravennate abbiamo anche una ‘strega’, forse venuta da Benevento per le vacanze estive. Rassicuriamo l’anima pia e quanti potrebbero andar dietro a chiacchiere da sagrestia facendo un salto nel peggiore Medioevo: i Fratelli Liberi Muratori non hanno nulla a che fare, ovviamente, né con le ostie di cui parla l’esorcista né con il mondo dell’occulto. Ci faremo un dovere di regalare allo zelante nemico di Satana il ‘Cimitero di Praga’ di Umberto Eco, anche se per la sua serenità forse sarebbe meglio – lo diciamo con l’unica religione che amiamo, quella dell’umanità – staccasse la spina della lotta a Lucifero e si riposasse in qualche convento al verde per riprendere le idee e riflettere meglio su quanto afferma senza alcun fondamento. Un po’ d’acqua santa su queste menzogne non farebbe male”.

“Questa Chiesa ravennate – conclude il Presidente del Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna del Gran Oriente d’Italia – che tanto fa per il bene delle persone, ha avuto e ha altri esempi: oggi il cardinale Tonini, sempre grande confronto e uomo di dialogo, ieri quel Rinaldo da Concorezzo che ha difeso i Templari. Forse padre Carlin farebbe bene a leggerne la storia e a essere più moderato. Per il bene di tutti”.

Roma, Villa il Vascello, 21 giugno 2011

 

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L’Aquila 25 giugno 2011 – Convegno “Dall’Abruzzo per l’Italia”.

L’Aquila 25 giugno 2011 – Convegno “Dall’Abruzzo per l’Italia”.

Il 25 giugno si terrà a L’Aquila, a partire dalle ore 10.30, presso l’Auditorium Carispaq “Sericchi” – Centro Direzionale Strinella , il Convegno pubblico intitolato: “Dall’Abruzzo all’Italia” inserito nel progetto “Unità d’Italia. Dopo 150 per restare insieme” promosso dal Grande Oriente d’Italia.

L’evento ha ottenuto il patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia dell’Aquila, del Comune dell’Aquila, dell’Archivio di Stato di Pescara, della Cassa di Risparmio dell’Aquila e del Collegio dei MMVV dell’Abruzzo e Molise.

 

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I primi trent’anni della “Guglia d’Abruzzo”.

 

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Reggio Calabria 18 giugno 2011 – Sud: Raffi (GOI), una cordata di coscienze libere per spezzare le catene della ‘ndrangheta

Reggio Calabria 18 giugno 2011 – Sud: Raffi (GOI), una cordata di coscienze libere per spezzare le catene della ‘ndrangheta

“E’ tempo di cambiare: il Sud ha bisogno di legalità e riscatto, di impegno coraggioso e forte contro le zavorre della criminalità e del potere malato. Bisogna spezzare con ogni mezzo la spirale della criminalità e le catene della ‘ndrangheta”. E’ l’appello che lancia il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, al convegno ‘Dalla Calabria per l’Italia’, tenutosi oggi a Reggio Calabria, presso il Teatro Comunale Francesco Cilea, che ha visto la partecipazione di oltre 1.400 persone e gli interventi di Paolo Peluffo, Lucio Villari, Valerio Zanone, Carlo Ricotti, Ferdinando Cordova, Vincenzo Ferrari e Michelangelo La Luna, nel talk show condotto da Alessandro Cecchi Paone, dopo il saluto introduttivo di Antonio Seminario, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria. “La forza delle parole e delle azioni contro le mafie può scuotere le coscienze – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – vogliamo essere protagonisti della rivoluzione contro la ‘ndrangheta. Occorre aggredire i patrimoni mafiosi, perché solo con la legalità la Calabria, e con lei tutto il Mezzogiorno, potrà affrancarsi dalla schiavitù e sradicare la malapianta dell’omertà”.

“Il grido di libertà che si alza da questi territori ci vedrà sempre al fianco delle persone oneste – assicura Raffi – e dalla parte di tutti coloro che lottano per la verità. Facciamo cordata nella lotta all’inferno della ragione, spezziamo insieme i cerchi diabolici dell’isolamento delle vittime”, incalza il Gran Maestro del GOI.

“Il Sud non merita più di soffrire – spiega ancora Raffi – servono idee forti per dare carne alla giustizia sociale e lottare la disoccupazione giovanile e la fuga dei cervelli. Un progetto di lungo respiro, che coniughi socialità e diritti, e faccia della cultura e della valorizzazione del territorio una leva fondamentale per la crescita. Basta, dunque, con le cagne nere dell’invidia e dell’odio, e basta con l’indifferenza: in un tempo di crisi economica ma anche etica del Paese, bisogna mettere in circolo la speranza e le energie migliori per rilanciare una Patria solidale, che dopo 150 anni sceglie ancora il futuro, cementando con azioni concrete un nuovo Patto di Fratellanza e di impegni condivisi. Per questo –conclude il Gran Maestro – chiamiamo le forze sane della società a scommettere su giovani, cultura e legalità. Puntiamo al futuro: la crescita del Sud è il vero segreto del Mediterraneo”.

Reggio Calabria, 18 giugno 2011

Guarda il servizio con il Gran Maestro Gustavo Raffi del TG3 Regione Calabria del 18 giugno 2011 ore 14.00, da 10.07 minuti a 12.00 minuti.

 

Teatro Comunale Francesco Cilea - Reggio Calabria
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Reggio Calabria 18 giugno 2011 – Convegno “Dalla Calabria per l’Italia”.

Reggio Calabria 18 giugno 2011 – Convegno “Dalla Calabria per l’Italia”.

Il 18 giugno 2011 presso Teatro Comunale “F. Cilea” di Reggio Calabria, Corso Garibaldi, si svolgerà il Convegno, aperto al pubblico, “Dalla Calabria per l’Italia” inserito nel progetto “Unità d’Italia. Dopo 150 per restare insieme” promosso dal Grande Oriente d’Italia.

 

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Roma 14 giugno 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Giuliano Amato, insieme per progettare un futuro da costruire.

Roma 14 giugno 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Giuliano Amato, insieme per progettare un futuro da costruire.

Per restare insieme, dopo 150 anni di storia unitaria, “serve la convinzione che animò quelli che l’Italia la fecero, cioè che stiamo insieme non solo perché abbiamo un passato comune, ma perché abbiamo un futuro comune per cui vale vale la pena che ci impegniamo tutti”. Lo dice all’ADNKRONOS Giuliano Amato, presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. “Il senso delle celebrazioni – rimarca l’ex presidente del Consiglio – è questo: chi fece l’unità d’Italia fece, sfidando i calcoli delle probabilità, una scommessa su un possibile futuro. Oggi, con tutte le difficoltà che abbiamo, sfidando ogni calcolo di probabilità dovremmo progettare un futuro positivo per tutti”.

Parlando di ‘Alfabeto Italiano. La storia al presente’, il libro scritto con Paolo Peluffo (Università Bocconi edizioni), Amato sottolinea che il volume “è stato scritto dai componenti della squadra che si occupa del 150° anniversario. E tutto uno si aspetta tranne che quelli ‘dell’Unità tecnica di missione’ si mettano a scrivere sul Risorgimento e lo facciano con tanta fantasia e tanto gusto di raccontarlo, non sulle cose note ma sulle cose non conosciute. Come il Cavour che vuole arrestare Mazzini e i poliziotti lo inseguono in una casa di una nobildonna. Mazzini è nascosto tra due materassi, questi girano per tutta la casa e non lo trovano. La mattina dopo, Mazzini sbarbato, e quindi irriconoscibile, uscirà da quella casa e al soldato che la sorveglia chiederà se ha un fiammifero per il sigaro e si allontanerà Sembra un film ma e’ la nostra storia. Noi la raccontiamo così. Come raccontiamo un Manzoni che anziché essere lì sul pero a scrivere il 5 maggio o altre Odi, sta coltivando fiori perché è l’unica cosa che cura la sua ansia e la sua depressione, e almeno non balbetta. L’Italia come ogni storia e’ fatta anche di questo. E lo facciamo conoscer”.

Per il presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, che questa sera ha presentato ‘Alfabeto italiano’ alla Sala Stampa Estera, a Roma, con Paolo Peluffo e Stefano Folli, al nostro Paese “manca l’unità economica, che non è mai stata realizzata. Il Sud è cresciuto in questi 150 anni, ma non è riuscito mai a raggiungere il Nord. Questa è una incompiutezza italiana”. L’altra incompiutezza “è questo continuo ritornare all’idea che in fondo siamo così diversi che non dovremmo essere uniti. Un’idea profondamente sbagliata perché non tiene conto del fatto che queste nostre diversità, a partire da quelle gastronomiche, danno luogo alla cucina italiana. L’arte italiana, la cultura italiana e la lingua – conclude Amato – sono tutte fusioni di queste diversità”.

Guarda la video intervista

(AdnKronos) 14 GIU 2011

Roma 23 giugno 2011 – E’ on line su GoiTV l’intero Convegno: “Dalla Calabria per l’Italia”.

Roma 23 giugno 2011 – E’ on line su GoiTV l’intero Convegno: “Dalla Calabria per l’Italia”.

Il Sud deve riscattarsi, l’imperativo della Massoneria.

Uniti per l’Italia, lanciando la sfida del cambiamento. A Reggio Calabria, al Convegno ‘Dalla Calabria per l’Italia’, il Grande Oriente fa un altro passo nel suo viaggio alle radici della storia unitaria, per costruire il futuro attraverso un nuovo patto di fratellanza. Il Teatro Comunale Francesco Cilea, ha infatti visto la partecipazione di oltre 1.400 persone e gli interventi di Paolo Peluffo, Lucio Villari, Valerio Zanone, Carlo Ricotti, Ferdinando Cordova, Vincenzo Ferrari e Michelangelo La Luna, nel talk show condotto da Alessandro Cecchi Paone, dopo il saluto introduttivo di Antonio Seminario, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria. A dare il senso dell’impegno della Libera Muratoria, è stato il Gran Maestro, Gustavo Raffi, che ha spiegato: “La storia del nostro Paese deve essere una storia infinita. Uno stimolo per una riflessione forte e laica. Si raggiunge un traguardo e si deve pensare alla prossima tappa, puntando su giovani e cultura“. “E’ tempo di cambiare: il Sud ha bisogno di legalità e riscatto di impegno coraggioso e forte contro le zavorre della criminalità e del potere malato. Bisogna spezzare con ogni mezzo la spirale della criminalità e le catene della ‘ndrangheta”, è stato l’appello del Gran Maestro di Palazzo Giustiniani.

“L’obiettivo delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia è raccontare ancora la storia delle nostre terre”, ha sottolineato Paolo Peluffo. Per Alessandro Cecchi Paone, “questi convegni aiutano anche a conoscere la Massoneria, che è stata segreta – quando ha dovuto esserlo nel camino storico – a causa delle persecuzioni subite. Al di fuori della Massoneria, non si trovano i pilastri della civiltà: Libertà, Uguaglianza e Fratellanza. I risorgimentali non volevano solo l’Italia unita, ma una Nazione capace di essere moderna e federale”. Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico del Grande Oriente per le celebrazioni dell’Unità d’Italia ha invece sottolineato come “questo viaggio del GOI per l’Italia, sia anzitutto un ‘viaggio mentale’. Un percorso di aperture e di riscoperta di valori, sempre con grande trasparenza, in mezzo alle strade. Insegna come l’Italia sia un Paese tanto diverso in sé e per questo tanto unico nel mondo. E’ il massimo delle diversità contenute nel minimo degli spazi. Questi 150 anni vanno considerati non come traguardo di un percorso ma come tappe di una lunga via che deve ancora essere percorsa”.

Carlo Ricotti, docente all’Università Luiss di Roma ha invece raccontato i meriti e le azioni di Fausto Gullo e Costantino Mortati, due giuristi calabresi che hanno operato all’interno dell’assemblea Costituente. Il ruolo di uomini e logge calabresi nell’Italia unita è stato affrontato da Ferdinando Cordova, docente alla ‘Sapienza’ di Roma: “Un ruolo – ha detto – svolto a difesa dello Stato laico ma non contro i cattolici bensì contro la Chiesa intesa come potere che a lungo non accetta la fine dello stato temporale. Come dimostrano gli esempi reggini, le logge operano anche per la creazione di una coscienza nazionale lottando per l’ordine democratico”.

“Sono tra quelli che ritiene il Risorgimento una rivoluzione compiuta – ha detto nel suo intervento Lucio Villari, docente all’Università Roma Tre – La storia d’Italia non è fatta di parole ma di fatti, di roccia. La verità di un popolo è diventata identità di un popolo. Il Risorgimento non è stato un fatto fortuito, non c’è stato uno ‘stellone’ che ha guidato gli eventi. Le diversità non separarono gli italiani, li unirono. ‘La libertà si conserva mettendoci le mani sopra’, diceva Machiavelli. Lo stesso – ha rimarcato lo storico – si può dire