Siracusa 11 dicembre 2007 – Massoneria: Gran Maestro Raffi (GOI) a Siracusa il 15 e il 16 dicembre. Domenica 16 dicembre apertura della Casa Massonica della città.

Siracusa 11 dicembre 2007 – Massoneria: Gran Maestro Raffi (GOI) a Siracusa il 15 e il 16 dicembre. Domenica 16 dicembre apertura della Casa Massonica della città.

Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, avvocato Gustavo Raffi, sarà a Siracusa sabato 15 e domenica 16 dicembre in occasione del sessantesimo anniversario della fondazione della loggia “Archimede”. Le celebrazioni prevedono due importanti iniziative: il convegno di studi “Da Garibaldi alla loggia Archimede: 60 anni dalla ricostituzione della loggia Archimede”, in programma sabato 15 alle ore 9 al Palazzo del Governo (Via Roma 31); l’apertura al pubblico, il giorno successivo domenica 16 dicembre, dalle 9,30 alle 13, della Casa Massonica della città.

Il convegno di studi “Da Garibaldi alla loggia Archimede: 60 anni dalla ricostituzione della loggia Archimede”, che si avvale dei Patrocini del Comune e della Provincia di Siracusa, del Collegio Circoscrizionale dei Maestri venerabili della Sicilia e dell’Associazione culturale Giordano Bruno sarà aperto dai saluti del Maestro venerabile della loggia, Giovanni Conigliaro. Interverranno, moderati da Biagio Scandurra, Morris Ghezzi, sociologo del diritto, università di Milano e Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia su “Garibaldi Massone”; Bent Parodi, giornalista e scrittore e Grande Oratore Aggiunto del Grande Oriente d’Italia, su “Ruolo sociale della Massoneria siciliana”; Benedetto Brandino su “Origine e storia della Loggia Archimede”. I lavori saranno chiusi dal Gran Maestro Gustavo Raffi.

Il giorno successivo, domenica 16 dicembre, dopo lo scoprimento, alle ore 9, di una lapide commemorativa all’esterno della casa massonica, la sede delle logge siracusane, situata in Via dell’Arsenale 54, sarà aperta al pubblico fino alle 13, in coerenza con la politica della trasparenza e del confronto con la società civile che ormai da anni contraddistingue l’attività del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa

Roma 3 dicembre 2007 – (Adn kronos) Massoneria: il GOI riconquista Parigi e riottiene il riconoscimento dei fratelli francesi. Soddisfatto il Gran Maestro Raffi, “dopo 14 anni si chiude un cerchio”.

Roma 3 dicembre 2007 – (Adn kronos) Massoneria: il GOI riconquista Parigi e riottiene il riconoscimento dei fratelli francesi. Soddisfatto il Gran Maestro Raffi, “dopo 14 anni si chiude un cerchio”.

Il Goi, la più importante obbedienza massonica d’Italia, ha ricucito lo strappo con Parigi e riallacciato le relazioni con la Gran Loggia Nazionale di Francia dopo 14 anni di gelo. A incassare e a portare di nuovo a casa il “riconoscimento” dei fratelli d’Oltralpe perduto nel 1993, e a segnare così un goal storico per il Grande Oriente di Italia, è stato il Gran Maestro Gustavo Raffi. La “reconnaissance” di Parigi ha un enorme peso diplomatico per la massoneria italiana.
Equivale infatti a una sorta di “bollino blu”, di “patentino” di regolarità internazionale. Per il Goi è insomma una porta che si spalanca sulla strada della riammissione in seno alla famiglia della Gran Loggia Unita d’Inghilterra.

“Con questo atto formale compiuto da Parigi -ha commentato all’ADNKRONOS Gustavo Raffi- si chiude un cerchio. E’ la prova che il Goi ha saputo riconquistare le sue posizioni, il suo prestigio, la sua autorevolezza e rilanciare la sua immagine. E’ la conferma anche che il cammino seguito è quello giusto. In questi anni -ha spiegato il Gran Maestro- il Grande Oriente ha puntato alla trasparenza, ai giovani, è riuscito a mettersi al passo con i tempi e a modernizzarsi pur proponendo i valori della tradizione. Ma soprattutto ha saputo fare comunicazione, il che si è tradotto in un dialogo serrato con tutti i segmenti della società civile”.

Un’impresa non facile dopo il duro colpo subito 14 anni fa dal Grande Oriente, che, appena uscito dalla crisi provocata dallo scandalo P2, dovette fare i conti con la nascita da una sua costola di un’altra obbedienza, la Gran Loggia Regolare Italia. Una scissione, che ebbe pesanti conseguenze, voluta e portata a compimento proprio dell’allora stesso Gran Maestro del Goi Giuliano di Bernardo.
L’immagine della storica obbedienza, di nuovo profondamente divisa al suo interno, ne uscì offuscata e a pezzi. Il Grande Oriente fu costretto a pagare lo scotto del disconoscimento della Gran Loggia Unita d’Inghilterra e della Gran Loggia Nazionale Francese. E rischiò di nuovo di perdere credibilità. Oggi tutto questo è storia passata. Agli inizi di novembre Raffi su invito del suo omologo britannico Spencer Douglas David Compton, VII marchese di Northampton, si è recato a Londra dove sono state gettate le basi di un processo che mira alla ripresa delle relazioni interrotte. E in questi giorni il Goi ha segnato il traguardo di Parigi.

(Adn kronos) 3 DIC 2007

Roma 3 dicembre 2007 – (ANSA) Massoneria: Gran Loggia Francia riconosce GOI dopo 14 anni.

Roma 3 dicembre 2007 – (ANSA) Massoneria: Gran Loggia Francia riconosce GOI dopo 14 anni.

La Gran Loggia Nazionale di Francia “ha ufficialmente ristabilito le relazioni con il Grande Oriente d’Italia”. Lo rende noto un comunicato del Goi che definisce tale decisione un passo strategico “nel cammino verso una sempre più qualificata presenza del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani nel novero delle Massonerie regolari mondiali”.
Il riconoscimento era stato ritirato dalla Gran Loggia nazionale di Francia 14 anni fa, all’epoca della costituzione della Gran Loggia Regolare d’Italia, ad opera dell’allora Gran Maestro Di Bernardo.

“Il Grande Oriente d’Italia – afferma il Gran Maestro Gustavo Raffi – ritrova nel consesso delle Gran Logge dell’Europa la dovuta collocazione e la centralità che ad esso compete, quale legittima Obbedienza, rappresentativa dei massoni regolari nel nostro Paese. Mancava all’appello la Francia: ora il vulnus è stato cancellato”.

Il riconoscimento, secondo Raffi, apre nuovi scenari soprattutto nell’ Africa francofona, dove “la nostra Obbedienza – ha concluso Raffi – potrà svolgere in quell’area tormentata del globo, così come è nella sua tradizione, una funzione primaria di promozione dei valori della tolleranza, della solidarietà umana, del dialogo e, soprattutto, del rispetto della dignità e libertà dell’Uomo, calpestati dai fondamentalismi etnici e religiosi”.

(ANSA) 3 DIC 2007

Roma 3 dicembre 2007 – Massoneria: la Gran Loggia Nazionale di Francia ristabilisce le relazioni con il Grande Oriente d’Italia.

Roma 3 dicembre 2007 – Massoneria: la Gran Loggia Nazionale di Francia ristabilisce le relazioni con il Grande Oriente d’Italia.

Un ulteriore passo di rilevanza strategica, dopo il meeting delle Massonerie Europee Regolari, tenutosi a Novembre a Londra è stato compiuto nel cammino verso una sempre più qualificata presenza del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani nel novero delle Massonerie regolari mondiali: la Gran Loggia Nazionale di Francia, nel corso della sua assemblea annuale, svoltasi a Parigi all’inizio di dicembre ha ufficialmente ristabilito le relazioni con il Grande Oriente d’Italia.

Il Gran Maestro Gustavo Raffi, accompagnato dal Gran Segretario Giuseppe Abramo e dal Gran Tesoriere Antonio Catanese, alla testa di una folta e qualificata delegazione, è stato ricevuto solennemente nel Tempio, tra scroscianti applausi e alla presenza delle Delegazioni Estere di tutti i Continenti del mondo e di oltre 4.000 fratelli.

“Il riconoscimento della Gran Loggia Nazionale di Francia – ha dichiarato il Gran Maestro – premia il silente e incessante lavoro diplomatico svolto dalla nostra Obbedienza, in questi ultimi 9 anni, che ha raccolto solidarietà e consensi in Europa nel mondo massonico, forte del prestigio conseguito in quello profano, sia nazionale che internazionale”.

“Il Grande Oriente d’Italia – ha aggiunto con soddisfazione – ritrova nel consesso delle Gran Logge dell’Europa la dovuta collocazione e la centralità che ad esso compete, quale legittima Obbedienza, rappresentativa dei massoni regolari nel nostro Paese. Mancava all’appello la Francia: ora il vulnus è stato cancellato”.

Il riconoscimento della Gran Loggia di Francia apre ora nuovi scenari. Seguiranno, infatti, i riconoscimenti di tutte le Gran Logge dell’Africa francofona. La stessa Gran Loggia del Sudafrica ha preannunciato il ripristino delle relazioni con il Grande Oriente d’Italia.

“La nostra Obbedienza – ha concluso il Gran Maestro Raffi – potrà così svolgere in quell’area tormentata del globo, così come è nella sua tradizione, una funzione primaria di promozione dei valori della tolleranza, della solidarietà umana, del dialogo e, soprattutto, del rispetto della dignità e libertà dell’Uomo, calpestati dai fondamentalismi etnici e religiosi”.

Il riconoscimento era stato ritirato dalla Gran Loggia Nazionale di Francia 14 anni or sono, all’epoca della costituzione della Gran Loggia Regolare d’Italia, ad opera dell’allora Gran Maestro Di Bernardo, che aveva precipitosamente abbandonato il Grande Oriente d’Italia.

Silvia Renzi, 338 2366914,
comunicazione e rapporti con la stampa

Roma 3 dicembre 2007 – Funzione sociale della Massoneria.

Roma 3 dicembre 2007 – Funzione sociale della Massoneria.

Quarant’anni fa nasceva la loggia capitolina “Acacia” (669) e l’anniversario sarà celebrato il 3 dicembre con il convegno “La funzione sociale della Massoneria”.
L’incontro è previsto all’Hotel Rouge et Noir (via di Pietralata, 162) alle 17.
Intervengono: la storica Anna Maria Isastia (“Il Grande Oriente d’Italia nella società italiana tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento”), il giornalista Aldo Chiarle, Gran Maestro Onorario, (“Eppur la nostra idea è solo idea d’Amor”), il giornalista e saggista Bent Parodi, Grande Oratore Aggiunto del Grande Oriente d’Italia (“Lavorare per il bene e il progresso dell’Umanità”) e l’assirologo Claudio Saporetti (“Il mio approccio alla Massoneria”).

Il Gran Maestro Gustavo Raffi chiuderà i lavori, presieduti dal presidente circoscrizionale del Lazio Bruno Battisti D’Amario e moderati dal maestro venerabile della loggia, Giuseppe Seganti.
Nel corso della manifestazione saranno consegnati gli attestati di membro onorario della “Acacia” ai Gran Maestri Onorari Luigi Sessa e Aldo Chiarle, al Grande Oratore Aggiunto Bent Parodi e al Grande Ufficiale Domenico Macrì. Info: Giuseppe Seganti (347 0412926 – sebe@flashnet.it)

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Londra dicembre 2007 – “Special Meeting” a Londra delle Gran Logge d’Europa.

Londra dicembre 2007 – “Special Meeting” a Londra delle Gran Logge d’Europa.

Dopo 14 anni un Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia varca la soglia del tempio della Gran Loggia Unita d’Inghilterra

Nei giorni scorsi, per la prima volta dal 1993, un Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia ha varcato la soglia del Tempio della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, in occasione del “Meeting speciale” sui principi della regolarità massonica e sui riconoscimenti internazionali tra le Gran Logge svoltosi a Londra.

Il Meeting al quale hanno partecipato tutte le Massonerie regolari europee, accolte dal Duca di Kent, Gran Maestro della Gran Loggia Unita d’Inghilterra è stato introdotto dal Pro Gran Maestro, Marchese di Northampton.

Al Gran Maestro Gustavo Raffi, invitato quale relatore ufficiale, insieme ai Gran Maestri di Austria, Francia, Estonia, Svezia, Repubblica Ceca, il compito di illustrare l’originalità delle linee guida dell’azione seguita in questi anni dal Grande Oriente per attualizzare i principi della Libera Muratoria e parteciparli alla società e alle nuove generazioni, nel rispetto della tradizione e della regolarità massonica.

“In questi anni – ha detto il Gran Maestro nel suo intervento – stiamo proponendo la Massoneria come esempio civile di impegno, di rigore etico e di confronto: oggi lo scenario è globalizzato e quindi il dialogo con le minoranze, con altre culture, trova anche nella Massoneria uno strumento di equilibrio, di assimilazione ed educazione ai valori della tolleranza, del rispetto e della costruzione di una società più giusta”.

“In presenza di una serie drammatica di nuovi fondamentalismi – ha proseguito – è determinante il ruolo storico della Massoneria come punto d’unione universale di uomini desiderosi di pace e di conoscenza, capaci di contribuire alla costruzione di un nuovo tessuto nei rapporti umani e sociali”.

“Non posso che esprimere la mia soddisfazione – ha detto ancora – per gli onori riservatimi, a coronamento di anni di lavoro supportati dall’impegno corale dei Liberi Muratori per l’affermazione dei valori di una Massoneria, attenta alle problematiche dell’oggi e del domani, forte della sua tradizione”.

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Firenze 1 dicembre 2007 – Festa della Luce.

Firenze 1 dicembre 2007 – Festa della Luce.

Nuova edizione della “Festa della Luce” che quest’anno si svolge il 1° dicembre (ore 17,30) al Grand Hotel Firenze (piazza Ognissanti 1). Il Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi porterà il saluto del Gran Maestro Gustavo Raffi, impegnato all’estero per impegni istituzionali.

La manifestazione, organizzata dal Collegio circoscrizionale dei maestri venerabili della Toscana, prevede una parte aperta a familiari e amici. Nel corso dei lavori sarà consegnato un riconoscimento ai fratelli con oltre quaranta anni di anzianità massonica e si esibirà il violoncellista Marco Severi. Un’agape bianca chiuderà la serata.

Info e prenotazioni entro il 25 novembre: Collegio circoscrizionale della Toscana, dal lunedì al venerdì, ore 9-12 (tel. 055 2340543)

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Roma 30 novembre 2007 – (Adn kronos) Storia: ‘Avvenire’, fare della Breccia di Porta Pia festa Risorgimento. Il giornale della CEI rilancia la proposta della rivista di Andreotti.

Roma 30 novembre 2007 – (Adn kronos) Storia: ‘Avvenire’, fare della Breccia di Porta Pia festa Risorgimento. Il giornale della CEI rilancia la proposta della rivista di Andreotti.

“E’ cosa giusta che, per sano amor di patria, senza trionfalismi da una parte e con sincera letizia dall’altra, il 20 settembre venga proclamata festa nazionale del Risorgimento unitario”. Il quotidiano della Conferenza episcopale italiana, “Avvenire”, rilancia la proposta del mensile “30Giorni”, diretto da Giulio Andreotti, di fare dell’anniversario della breccia di Porta Pia nel 1870 la giornata dell’Unità d’Italia.

“Per molto tempo la ferita fu più grande di quella “breccia” aperta dai bersaglieri nelle Mure Aureliane presso Porta Pia”, commenta il giornale cattolico. Con la conquista militare di Roma, il 20 settembre 1870, il governo nazionale completò l’unità d’Italia e pose fine al potere temporale del Papa. Ma si aprì subito una lacerante frattura tra Chiesa e Stato. L’allora pontefice, Pio IX, si dichiarò prigioniero dell’Italia e vietò ai cattolici di partecipare alla vita politica del Paese con il “Non expedit”. Soltanto nel 1929 i Patti Lateranensi risolsero la tormentata «questione romana».

A sostegno della proposta, “Avvenire” ha raccolto autorevoli pareri. Agostino Giovagno, ordinario di storia contemporanea all’Università Cattolica di Milano, afferma, ad esempio, che “l’iniziativa ha se non altro il merito di provare a superare le recenti interpretazioni polemiche tra cattolici e Risorgimento con divaricazioni spesso ingiustificate”.
Secondo Danilo Veneruso, docente di storia contemporanea all’Università di Genova, la proposta è comprensibile: “C’è la volontà di togliere ogni strumentalizzazione politica ad un evento storico. Se l’iniziativa serve ad una maggiore integrazione del Paese ben venga. Non dimentichiamo però che la breccia di Porta Pia fu sin dall’inizio accettata anche da molti cattolici, i quali avevano compreso che l’unificazione dell’Italia non poteva essere più rimandata. Bisogna però riconoscere che dietro la conquista di Roma si nascondeva il proposito degli anticlericali di cancellare il tessuto sociale cristiano del nostro Paese”.

Sull’iniziativa, ovviamente, non tutti sono d’accordo tra gli intellettuali cattolici. La storica Angela Pellicciari è addirittura allibita: “Ritengo questa proposta scandalosa. Porta Pia è stata una pagina nera della storia della Chiesa e del popolo italiano in larghissima maggioranza cattolico. Fu la vittoria di una politica anticlericale che buttò per strada 57 mila membri degli ordini religiosi, soppressi in barba alla Costituzione “liberale”. Un manipolo di sedicenti liberali, non più dell’un per cento della popolazione italiana, ha fatto di tutto per distruggere la Chiesa”.

Il giornalista e scrittore Vittorio Messori taglia corto: “E’ stata una di quelle occasioni in cui il Dio cristiano sa scrivere dritto su righe storte. Perché guardandolo in una prospettiva storica quell’evento si può definire provvidenziale, come riconobbe Paolo VI. Ma per una questione di principio fecero bene ad opporsi Pio IX e gli altri pontefici fino al 1929: c’era da salvaguardare l’indipendenza della Chiesa se pur su un territorio piccolo”.

“La libertà politica è condizione indispensabile della libertà religiosa: il Pontefice non può essere un prigioniero dello Stato, un suddito. E il suo magistero – afferma Messori – non può essere condizionato dalla politica come per esempio lo fu ad Avignone. Il 20 settembre è una data importante, se pur dolorosa per la cristianità. Ma io abolirei il 25 aprile, una festa di parte, di liberazione dal totalitarismo nero, ma d’inizio del pericolo rosso. E proporrei come festa nazionale dell’unità italiana il 18 aprile 1948: la vittoria democristiana alle elezioni politiche ci salvò dall’incubo di Stalin, come riconoscono anche oggi i comunisti”.

(Adn kronos) 30 NO

Roma 30 novembre 2007 – (Adn kronos) Storia: Raffi (GOI), Porta Pia festa Nazionale? Passo in avanti da cattolici. Il Gran Maestro massoneria interviene sulla proposta della rivista.

Roma 30 novembre 2007 – (Adn kronos) Storia: Raffi (GOI), Porta Pia festa Nazionale? Passo in avanti da cattolici. Il Gran Maestro massoneria interviene sulla proposta della rivista.

“Un coraggioso passo in avanti che connota addirittura una presa di coscienza da parte dell’autorità ecclesiale nella latitanza dell’autorità civile”. Con queste parole il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi commenta all’ADNKRONOS la proposta lanciata del mensile ’30Giorni’, diretto da Giulio Andreotti, e rilanciata dall’Avvenire, il quotidiano che ha raccolto autorevoli pareri favoreli a riguardo, di fare dell’anniversario della breccia di Porta Pia nel 1870 la giornata dell’Unità d’Italia.

“Ritengo che riconoscere che il Risorgimento costruisce un valore fondante nazionale – osserva – sia un grande passo in avanti e sia un riallacciare i fili su quella linea moderna che nella Chiesa di Roma fu interpretata da Paolo VI”.

“E’ molto interessante – prosegue Raffi – direi che segna una svolta di un determinato mondo. Sotto certi versi costituisce anche una riabilitazione di tutti quei sacerdoti o comunque religiosi che scelsero di combattere per la causa nazionale, sapendo distinguere tra i valori spirituali che incarnavano e l’appartenenza a un’organizzazione ecclesiale che aveva impostato sul potere temporale le ragioni della sua presenza nel nostro paese”.

“Paolo VI per noi ha rappresentato un uomo tormentato – spiega il Gran Maestro – vicino ai grandi dell’umanità, e sotto questo profilo è più vicino alla visione dell’uomo che noi abbiamo. D’altra parte ritengo che la distinzione tra laici e credenti sia errata, in quanto la distinzione va operata secondo altri canoni: tra laici credenti e non e tra fondamentalisti credenti e non. Quando sento parlare di atei faccio fatica ad accettare la distinzione di basso profilo tra laici e chierici: è una visione da fondamentale”.

(Adn kronos) 30 NOV 2007

Milano 25 novembre 2007 – Libertà e solidarietà: la lezione di Garibaldi.

Milano 25 novembre 2007 – Libertà e solidarietà: la lezione di Garibaldi.

Grande Oriente d’Italia e Società Umanitaria insieme per celebrare Garibaldi. Il Collegio circoscrizionale dei maestri venerabili della Lombardia e la prestigiosa istituzione storica milanese organizzano un convegno internazionale di studi dal titolo “Libertà e solidarietà: la lezione di Garibaldi” con il patrocinio del Comitato Nazionale del Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi.

L’incontro è previsto il 25 novembre (ore 16) nella sede della Società Umanitaria (via Daverio, 7 – Sala Facchinetti) alla presenza del Gran Maestro Gustavo Raffi.

Ricco il programma di lavori presieduti dal presidente dell’Umanitaria Piero Amos Nannini. Intervengono gli storici: Cosimo Ceccuti, dell’università di Firenze, (“Garibaldi: un mito che vive”); Zeffiro Ciuffoletti, dello stesso ateneo, (“Il volontariato garibaldino”); Annita Garibaldi Jallet, dell’università di Bordeaux, (“Garibaldi e la solidarietà ai popoli oppressi”); Marco Novarino, dell’università di Torino, (“L’associazionismo laico in Piemonte”); Paolo V. Gastaldi, dell’università di Pavia e presidente della circoscrizione lombarda, (“L’associazionismo milanese: il caso dell’Umanitaria”).

“Garibaldi e la Massoneria” sarà invece il tema affrontato dal Gran Maestro Raffi, in veste di relatore.

Dopo il convegno sarà proiettato il documentario “Garibaldi oltre il mito” di Angelo Bonfadini con la consulenza storica di Arturo Colombo.

La Società Umanitaria ospiterà anche una mostra di vignette e caricature di artisti contemporanei dal titolo “Alla garibaldina”.

Info: Collegio della Lombardia (tel. 02 6572442 – fax 02 65726069);
Società Umanitaria (tel. 02 5796831 – fax 02 5511846 – www.umanitaria.it)

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