13 marzo 2011 – (La Sicilia) L’Unità d’Italia e l’apporto della massoneria inglese.

13 marzo 2011 – (La Sicilia) L’Unità d’Italia e l’apporto della massoneria inglese.

Unità d’Italia impossibile senza il contributo della massoneria. Soprattutto di quella inglese che favorì in ogni modo, già durante le guerre napoleoniche, la nascita di un Paese alleato del Regno Unito e in funzione antifrancese nel cuore del Mediterraneo. Tematiche – comprese quelle sulla Carboneria e sulle logge del Regno delle Due Sicilie – più volte affrontate dagli storici e che sono tornate di attualità nel convegno “Dalla Sicilia per l’Italia” promosso ieri a Palermo dalla Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani in collaborazione con la Società Siciliana per la Storia Patria. Si tratta del primo convegno nazionale che il Grande Oriente ha organizzato per celebrare il 150° anniversario dell’Unità, con il Patrocinio del Comitato Interministeriale per la Celebrazione dell’evento, della Regione Siciliana, della Provincia Regionale e del Comune di Palermo.
Un secolo e mezzo dopo le gesta di Giuseppe Garibaldi e dei suoi Mille che avviarono il processo di unificazione vero e proprio partendo dalla Sicilia, «l’Italia unita – spiega Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia – è ancora un fabbricato grezzo. Restano tanti problemi insoluti e il gap tra nord è sud è ancora d’attualità». Per questo motivo, è necessario lanciare, aggiunge, «il messaggio di un rinnovato impegno etico e sociale, in ogni campo d’azione, contro una dolorosa povertà di idee e di scelte e una crisi morale che trasforma tutto in fiction o in dramma. Vogliamo dare il nostro contributo – prosegue Raffi – per fare riscoprire il senso dello stare insieme come italiani e iniziamo il nostro viaggio da Palermo, città che è agorà e pantheon, felice sintesi di più culture e fedi, di appartenenze e filoni di pensiero che hanno saputo farsi storia unitaria. Non a caso, Giovanni Falcone, eroe della legalità, amava dire che Palermo “è una città che vive di simboli”». È da Palermo – sostiene Raffi – che «parte la speranza di un Risorgimento della Ragione, per superare l’incompiuto della storia unitaria e costruire un nuovo racconto identitario. La soluzione del gap tra Nord e Sud d’Italia non è in spinte secessioniste o nostalgiche di un mondo inventato di un Regno delle Due Sicilie all’avanguardia. Il federalismo è solo un modo diverso di raggiungere l’unità. Palermo è importante, perché molti non sanno che la prima Costituzione del 1848 non è di Torino, ma di Palermo, frutto di menti pensanti, e lo dico in modo non classista, che erano per l’Unità d’Italia. Bisogna riaffermare – conclude Raffi – la volontà di essere una Nazione, con un patto di fratellanza che parta dalla storia e dalla cultura, perché l’Italia, prima che con le armi, è nata con la cultura».

Fitto il programma dei lavori, dopo l’introduzione di Giuseppe Trumbatore, presidente del Collegio circoscrizionale dei maestri venerabili della Sicilia. Il confronto si è incardinato, nella mattinata, sugli interventi di vari studiosi. A partire da quello del presidente della Società siciliana per la Storia patria Gianni Puglisi. Assente per malattia, il suo lavoro è stato letto da Salvatore Savoia, segretario generale della stessa Società per la storia patria. «L’Unità d’Italia – ha scritto Puglisi – fu culturale prima che geografica e politica, fu un movimento intellettuale in grado resistere alla fine della monarchia e che trovò nuova linfa nella Costituzione repubblicana. In quegli anni la storia era animata da un’unanime, forte spinta morale che negli anni successivi è venuta via via meno». Alla base della discussione c’è la questione meridionale, «nodo irrisolto – secondo Puglisi – di oggi e di ieri in un dibattito serrato in cui la storia e l’attualità si intrecciano. Il Sud deve essere attore determinante anche nella nuova stagione federalista, che deve avere le sue fondamenta nelle coscienze dei cittadini e che deve essere vista non come

Palermo 12 marzo 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: il 17 marzo accese in tutte le Logge del GOI le 3 Luci Sacre.

Palermo 12 marzo 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: il 17 marzo accese in tutte le Logge del GOI le 3 Luci Sacre.

Per l’intera notte del 17 marzo, in tutte le Logge del Grande Oriente d’Italia rimarranno accese le Tre Luci sacre della Bellezza, della Forza e della Sapienza. A dare l’annuncio è stato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (Goi), a Palermo per partecipare al convegno ‘Dalla Sicilia per l’Italia’, in corso presso la sede della Società siciliana per la Storia Patria. E’ il primo grande convegno nazionale che la Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani, lungo l’intero 2011 e su tutto il territorio nazionale, promuove per celebrare il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia lanciando, spiega il gran maestro Raffi, “il messaggio di un rinnovato impegno etico e sociale, in ogni campo d’azione, contro una dolorosa povertà di idee e di scelte e una crisi morale che trasforma tutto in fiction o in dramma”.

“Da Palermo, felice sintesi di più culture e fedi, parte la speranza di un Risorgimento della Ragione, per superare l’incompiuto della storia unitaria e costruire un nuovo racconto identitario – prosegue -. Da qui, ‘città che vive di simboli’, come diceva Giovanni Falcone, mettiamo anche in guardia contro quei processi, politici o economici, che rischiano di tenere il nostro Paese zavorrato, incapace di prendere il largo sui mari della competizione globale come nelle partite dei diritti umani. I 150 anni dell’Unità significano anche questo – conclude -: tornare a casa, al focolare che racconta e che riscalda, ai propri vecchi e percorsi, per tornare sulla strada più forti di prima a costruire umanità”.

(AdnKronos) 12 MAR 2011

Palermo 12 marzo 2011 – (Adnkronos) Federalismo: Raffi (GOI), non è negazione Unità d’Italia. Rischio che prevalga divisione purtroppo non tramontato.

Palermo 12 marzo 2011 – (Adnkronos) Federalismo: Raffi (GOI), non è negazione Unità d’Italia. Rischio che prevalga divisione purtroppo non tramontato.

“Il rischio che prevalga la divisione non è purtroppo tramontato. Dove ci sono spinte secessioniste è bene riaffermare il valore dell’Unità d’Italia e, soprattutto, chiarire che il federalismo non è uno slogan e neppure la negazione dell’Unità del Paese, ma è al contrario una forma diversa di concepirla. In Italia sovente si viaggia con gli slogan e sovente non si sa di cosa si parla”.

A dirlo all’ADNKRONOS è stato Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia (Goi), a Palermo per partecipare al convegno ‘Dalla Sicilia per l’Italia’, in corso presso la sede della Società siciliana per la Storia Patria. Per Raffi ci vuole “uno scatto di reni. E’ necessario risvegliare la volontà di essere cittadini, capire che la nazione è un patto di fratellanza che lega gli uomini che vivono su un territorio. Dobbiamo riscoprire – conclude – la volontà di stare insieme, imparando di nuovo a camminare uniti verso la nostra identità di popolo. E riappropriarci delle ragioni che hanno ‘cementato’, pietra su pietra, la costruzione dello Stato per rilanciare la scuola pubblica, la giustizia sociale, dare a ognuno la possibilità di scegliere come vivere e morire”.

(AdnKronos) 12 MAR 2011

Palermo 12 marzo 2011 – (Adnkronos) Immigrati: Raffi (GOI), emergenza da affrontare non con soliti slogan.

Palermo 12 marzo 2011 – (Adnkronos) Immigrati: Raffi (GOI), emergenza da affrontare non con soliti slogan.

“L’emergenza immigrazione provocata dalla crisi dei Paesi del Nord Africa è un problema serio, perchè da un lato c’è aspetto umanitario, che indubbiamente deve essere il primo ad essere valutato, dall’altro c’è la necessità di capire come affrontare seriamente il problema e non risolverlo con i soliti slogan”.

Lo ha detto all’ADNKRONOS Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia (Goi), a Palermo per partecipare all’incontro pubblico dal titolo ‘Dalla Sicilia per l’Italia’. L’iniziativa, che ha ricevuto il Patrocinio del Comitato interministeriale per la celebrazione dell’Unità d’Italia, della Regione siciliana, della Provincia regionale e del Comune di Palermo, è il primo grande convegno nazionale che la Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani promuove per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

(AdnKronos) 12 MAR 2011

Palermo 12 marzo 2011 – (ANSA) Italia 150: Raffi (GOI), Paese è ancora ‘fabbricato grezzo’.

Palermo 12 marzo 2011 – (ANSA) Italia 150: Raffi (GOI), Paese è ancora ‘fabbricato grezzo’.

“L’Italia unita è ancora un fabbricato grezzo. Restano tanti problemi insoluti e il gap tra nord è sud è ancora d’attualita”. Ad affermarlo, oggi a Palermo, è stato Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia, prima di aprire il convegno ‘Dalla Sicilia per l’Italia’, nella sede della Società Siciliana per la Storia Patria.

“La soluzione – ha proseguito – non è in spinte secessioniste o nostalgiche di un mondo inventato di un Regno delle due Sicilie all’avanguardia, perchè è vero che le industrie c’erano, ma capaci di resistere solo in un sistema chiuso e il trenino era quello del re”. “La risposta che diamo – ha aggiunto Raffi – parte oggi da Palermo e la porteremo anche a Milano, dove talvolta si confondono le legittime aspirazioni all’autonomia con logiche secessioniste. Il federalismo è solo un modo diverso di raggiungere l’unità. Palermo è importante, perchè molti non sanno che la prima Costituzione del 1848 non è di Torino, ma di Palermo, frutto di menti pensanti, e lo dico in modo non classista, che erano per l’unità d’Italia”. “Bisogna riaffermare – ha concluso il gran maestro – la volontà di essere una nazione, con un patto di fratellanza che parta dalla storia e dalla cultura, perchè l’Italia, prima che con le armi, è nata con la cultura“.

(ANSA) 12 MAR 2011

Palermo 12 marzo 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Raffi (GOI), serve rivolta morale contro morte politica. Da Palermo parte appello per ‘nuovo racconto identitario’.

Palermo 12 marzo 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Raffi (GOI), serve rivolta morale contro morte politica. Da Palermo parte appello per ‘nuovo racconto identitario’.

Parte da Palermo l’appello per la costruzione di un nuovo racconto identitario del Paese. A pochi giorni dal 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia massoni e studiosi si sono dati appuntamento nel capoluogo siciliano per un convegno pubblico dal titolo ‘Dalla Sicilia per l’Italia’, promosso dal Grande Oriente d’Italia (Goi) in collaborazione con la Società siciliana di storia patria. A spiegare la scelta della città siciliana come ‘location’ per il primo degli incontri organizzati dalla Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani è Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia. “La Sicilia è stata un grande laboratorio – dice all’ADNKRONOS -. Vogliamo che anche nel resto del Paese si sappia che senza il sangue e la volontà dei siciliani non si sarebbe fatto nulla. Anche il cuore dei siciliani ha contribuito alla creazione della nostra Italia”. Ma per l’avvocato ravennate oggi “al Sud come al Nord è il tempo della ‘parola responsabile’ contro i silenzi e il gossip. La stagione dei progetti e delle idee forti per affrontare le grandi sfide culturali, economiche e sociali che ci attendono. Vogliamo abitare una storia profonda, non porci alla finestra a osservare la parata”. Una storia unitaria che “non si mette in bacheca a prendere polvere né si copre di retorica ma deve essere vissuta come radice di futuro”. L’analisi di Gustavo Raffi è lucida e il giudizio sulla condizione attuale del Belpaese decisamente critico. “Oggi l’Italia è un Paese che sembra vivere immerso in una continua fiction, dove i problemi della gente vengono ignorati – dice -. Il cittadino si sente relegato al ruolo di suddito e fa fatica a riconoscersi nelle istituzioni, perchè la Politica è morta. A questo Paese manca una carica e una tensione ideale, dobbiamo riscoprire l’impegno. Serve una rivolta morale”.

Un tema, quello del recupero di alti valori, rilanciato anche da Giovanni Puglisi, presidente della Società siciliana per la Storia Patria, che, bloccato a Roma per problemi di salute, non ha rinunciato a una breve riflessione inviata agli studiosi presenti. “L’Unità d’Italia fu culturale prima che geografica e politica – dice nel messaggio di saluto -, fu un movimento intellettuale in grado di resistere alla fine della monarchia e che trovò nuova linfa nella Costituzione. In quegli anni la storia era animata da una unanime forte spinta morale, che negli anni successivi è venuta via via meno”. Alla base della discussione c’è poi la questione meridionale, “nodo irrisolto di oggi e di ieri in un dibattito serrato in cui la storia e l’attualità si intrecciano – prosegue Puglisi -. Il Sud deve essere attore determinante anche nella nuova stagione federalista, che deve avere le sue fondamenta nelle coscienze dei cittadini e che deve essere vista non come un tentativo xenofobo di distruggere l’Unità d’Italia, ma come la sua naturale evoluzione”. Per Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico Goi per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, “quello che si avverte in questi 150 anni è una valutazione al ribasso del senso dell’unità, che è sottoposto a un attacco concentrico da Nord e da Sud. Bisogna rivivere la storia senza agiografie, nelle sue luci e nelle sue ombre. Non serve rappresentare un quadro trionfalistico, ma occorre vedere quali sono stati gli elementi che hanno portato ad una progressiva integrazione e misurare strada che c’è ancora da fare, perchè oggi, dopo 150 anni – conclude Zanone -, c’è un solco che rimane aperto: il divario Nord-Sud, da ridurre appianando gli spiriti di divisione, ma senza smarrire il valore positivo della diversità, che è la ricchezza dell’Italia”.

(AdnKronos) 12 MAR 2011

Firenze 19 marzo 2011 – Convegno “Etica con Dio, etica senza Dio”.

Firenze 19 marzo 2011 – Convegno “Etica con Dio, etica senza Dio”.

Per il ciclo “Incontri con il Grande Oriente d’Italia”, ideato dal compianto fratello Guido D’Andrea, il Collegio Circoscrizionale della Toscana ha in programma, per il prossimo 19 marzo a Firenze, un incontro a più voci dal titolo “Etica con Dio, etica senza Dio”. L’appuntamento è all’Hotel Astoria (Via del Giglio 9) alle ore 15,30.

Intervengono: il filosofo Michele Ciliberto, l’imam di Firenze e presidente dell’Unione Comunità Islamiche in Italia Izzedin Elzir, il pastore della chiesa evangelica valdese di Firenze Pawel Andrzej Gajewski, il responsabile dell’ufficio cultura dell’Arcidiocesi fiorentina Alfredo Jacopozzi, il rabbino capo della comunità ebraica di Firenze Joseph Levi, il presidente del Monte Paschi di Siena e dell’Associazione bancaria italiana Giuseppe Mussari.

Il presidente circoscrizionale della Toscana Stefano Bisi introdurrà i lavori che saranno moderati dal bibliotecario del Collegio Francesco Borgognoni.

Info: Moreno Milighetti, vicepresidende Collegio Toscana info@goitoscana.it

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Online nuova edizione del telegiornale del Grande Oriente. Iniziative a Firenze e a Ravenna celebrano Massoneria e Unità d’Italia.

Online nuova edizione del telegiornale del Grande Oriente. Iniziative a Firenze e a Ravenna celebrano Massoneria e Unità d’Italia.

Su www.goitv.it nuovo look per il Telegiornale del Grande Oriente d’Italia che nella nuova edizione si occupa del 150esimo dell’Unità d’Italia. Sono proposte tre iniziative che, lungo l’analisi del nostro processo unitario, evidenziano il ruolo delle logge massoniche italiane nella costruzione della identità nazionale e delle libertà civili del nostro Paese.

È una Libera Muratoria intesa come “agenzia educativa” quella emersa in tutti gli incontri, a partire da quello di Firenze del 19 febbraio con il convegno “La Massoneria in Toscana nei 150 anni d’Unità d’Italia” che ha avuto tra i suoi protagonisti il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Il suo intervento– in sintonia con le conclusioni del Gran Maestro Gustavo Raffi – ha dato grande attualità ai lavori, apprezzando l’opera della Libera Muratoria, toscana in particolare, con cui le istituzioni tendono sempre più a confrontarsi. Le logge della regione si sono distinte fino a oggi nell’ambito culturale, ha spiegato la relatrice Donatella Lippi ai microfoni del nostro Telegiornale, con figure d’avanguardia come Antonio Cocchi che dall’inizio del XVIII secolo ha segnato la strada allo studio e alla ricerca scientifica libera e dogmatica, e sul piano dei diritti, hanno ricordato il presidente circoscrizionale della Toscana Stefano Bisi e lo storico Fulvio Conti che hanno commentato, sulla scia dei loro interventi, l’importanza di dare piena cittadinanza giuridica ai massoni alla luce di antiche e nuove discriminazioni, ormai antistoriche.

Ravenna è stato lo scenario degli altri due appuntamenti all’attenzione del Telegiornale del Grande Oriente. Il 4 marzo la mostra “Percorso Risorgimentale Massonico” realizzata nel Museo del Risorgimento e il convegno “Massoneria, Risorgimento e Cinema nella costruzione dell’identità nazionale, svoltosi presso la Biblioteca Classense, hanno mostrato nuovi ambiti di studio della Massoneria nella storia dell’Unità d’Italia. Giovanni Fanti, curatore dell’esposizione organizzata dall’Ordine della Casa Matha e dalla Fondazione del Museo del Risorgimento, spiega in un’intervista storia e contenuti della mostra che ha il suo nucleo centrale nella collezione della famiglia Guerrini, collezionista da tre generazioni di cimeli massonici e risorgimentali.

Con il convegno alla Classense, le logge ravennati, in collaborazione con il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia, hanno invece presentato al grande pubblico – anche attraverso la proiezione di cortometraggi del primo Novecento – l’azione pedagogica della cinematografia italiana nella costruzione della nostra identità nazionale attraverso i principi di libertà e progresso propri della Libera Muratoria. Ai microfoni del Telegiornale, lo storico del cinema Sergio Toffetti ha paragonato il nostro cinema a tema risorgimentale al genere western d’oltreoceano, attraverso cui gli Stati Uniti d’America hanno improntato la coscienza del popolo nordamericano.

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Palermo 12 marzo 2011 – “Unità d’Italia, dopo 150 anni per restare insieme”.

Palermo 12 marzo 2011 – “Unità d’Italia, dopo 150 anni per restare insieme”.

Con questo titolo durante tutto il 2011 il Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani, organizzerà convegni, dibattiti e altre iniziative che si terranno in tutta la penisola, da Palermo a Trieste.

L’obiettivo – oltre a porre all’attenzione degli italiani sui contributi dei Fratelli Liberi Muratori all’Unità d’Italia, ricordando il loro insegnamento di uomini liberi, sarà quello di incentivare il confronto e il dialogo su temi attuali di vitale importanza per il nostro paese ribadendo il concetto che il 2011 non vuole essere solo un momento rievocativo ma l’occasione per discutere del presente e immaginare il futuro. Tanti sono gli appuntamenti che toccheranno le città di Palermo, Ravenna, Rimini (Gran Loggia 2011), Bologna, Torino, Ancona, Milano, Cagliari, L’Aquila, Roma, Napoli, Firenze, Venezia, Reggio Calabria, Bari, Trieste e molte altre, coinvolgendo Istituzioni e cittadini e diffondendo una giusta informazione in merito al ruolo fondamentale svolto della Massoneria, nel processo di unificazione dell’Italia e nella costruzione di una moderna Nazione.

“Dalla Sicilia per l’Italia” è il titolo del primo convegno che si è svolto a Palermo il 12 marzo – organizzato in collaborazione con la Società Siciliana per la Storia Patria, che ha messo a disposizione la propria sede – e che ha ottenuto i prestigiosi patrocini del Comitato nazionale per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia, della Regione siciliana, della Provincia e del Comune di Palermo e, naturalmente del Collegio circoscrizionale siciliano, espressione della Massoneria della regione.

I lavori sono durati una giornata con inizio alle 10,30.
Il Convegno è stato chiuso dal Gran Maestro Gustavo Raffi.
Alle 18, nella stessa sede, è stata eseguita la Grande Suite dall’opera di Marcello Panni “Garibaldi en Sicile”.

 

Leggi il programma. [ Scarica file File Formato PDF Size 855.0 Kb ]

 

Le celebrazioni del Grande Oriente d’Italia per il 150° anniversario dell’Unità avranno spazio anche nella filatelia. L’Associazione Italiana di Filatelia Massonica ha predisposto infatti per il 12 marzo un annullo postale speciale e una busta filatelica che saranno disponibili, dalle 10 alle 18, in uno stand con ufficio postale all’interno del palazzo della Società Siciliana per la Storia Patria, luogo del convegno.

Guarda il video integrale del Convegno

 

Vedi busta e annullo [ Scarica file File Formato PDF Size 144.0 Kb ]

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