Oggi e domani a Pizzo Calabro convegno internazionale dedicato a Gioacchino Murat

Gioacchino Murat, un sovrano napoleonico alla periferia dell’Impero” è il titolo del convegno di studi internazionali che si tiene in occasione del bicentenario murattiano a Pizzo Calabro oggi 12 ottobre e domani 13 ottobre presso il Museo della Tonnara. Una due-giorni, che si articolerà in vari momenti e nel corso della quale, sulla drammatica fine del generale francese, che fu re di Napoli, si confronteranno grandi studiosi. In apertura dell’incontro, questo pomeriggio  alle 15, i saluti dell’autorità. Sul palco , il governatore della Regione Calabria Mario Oliverio, il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo, l’Assessore alla cultura Cristina Mazzei, il presidente del Collegio Circoscrizionale del Grande Oriente d’Italia Marcello Colloca, il presidente dell’Associazione Murat Giuseppe Pagnotta, il presidente della Commissione cultura del Consiglio Comunale di Napoli Maria Lorenzi, il direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese Gilberto Floriani. Subito dopo interverranno i relatori: John Davis, De Lorenzo, Maurice Aymard e Luigi Lombardi Satriani. A presiedere la sezione Momenti Marta Petrusewicz.

Dopo una pausa il convegno riprenderà con Valeria Ferrari, Carlo Colloca, Annunziata Berrino, Rosaria Maria Delli Quadri, Giulio Brevetti. Presiederà la sezione Rappresentazioni  De Lorenzo. Domani i lavori ricomenceranno alle 9 con Francesco Barra, Vito Teti, Antonio Buttiglione, Francesco Campennì, Rosario Giovanni Brandolino e Rosina Gianna Maione. A presiedere la sezione Dinamiche sarà John Davis.  A conclusione è prevista una tavola rotonda. L’evento ha ottenuto il patrocino tra gli altri, del Consolato di Francia, del Comune di Napoli, della Deputazione di Storia Patria, dell’Università della Calabria, dell’Ateneo Federico II  Promosso in collaborazione, tra gli altri, con il Consolato di Francia, il Comune di Napoli, la Deputazione di storia patria, l’Università della Calabria e l’Università Federico II di Napoli. Il seminario, che rappresenta il momento clou delle celebrazioni murattiane, analizzerà il protagonismo calabrese nel contesto di quegli eventi storici: la vicinanza con la Sicilia, presidiata allora dagli Inglesi, la presenza di persistenti forme di brigantaggio, ma anche la politica dei sovrani napoleonici, che contribuirono a riempire il territorio di militari, spie, viaggiatori, funzionari, redattori statistici e scienziati. Ma ricostruirà anche la vicenda personale e umana di Murat, che si concluse a Pizzo.

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