Gli auguri del Gran Maestro e della Giunta

ll Solstizio d’inverno cade quest’anno il 21 dicembre esattamente alle 22,47 ora italiana. E’ il momento in cui il sole raggiunge  apparentemente (perché è la terra a muoversi) il punto di declinazione minima sull’orizzonte est del pianeta e pare fermarsi, sol sistere, appunto, manifestando la sua durata minima di luce (all’incirca, 8 ore e 50/55 minuti), per poi riprendere il suo cammino ascendente. La data del Solstizio sia d’inverno che d’estate non è mai la stessa, ma ritarda di circa 6 ore l’anno per tornare al punto di partenza ogni 4 anni, grazie all’istituzione dell’anno bisestile, artificio che è stato introdotto proprio per limitare lo scostamento tra le stagioni e il calendario. Per tutte le civilità antiche e moderne il ritorno della luce sta a significare lo sforzo di ricominciare il cammino, di risvegliarsi, di diventare pietre viventi di un edificio in perenne costruzione. E per la Massoneria, che si è scelta come patroni San Giovanni Evangelista e San Giovanni Battista, i due Solstizi, che insieme agli Equinozi costituiscono i quattro cardini dell’architettura del tempo nell’arco di un anno, scandiscono l’attività degli uomini sulla terra, la loro ricerca di armonia con il cosmo, il loro viaggio, un viaggio all’interno della bellezza che li sovrasta, che non ha termine.



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