“Per Colloquia Aedificare”, il 29 giugno a Palmi si é tenuto il secondo appuntamento della rassegna dedicata quest’anno alla poesia

Lo scorso 29 giugno presso la Casa Massonica di Palmi si è tenuta la seconda tornata dedicata alla XX edizione “Per Colloquia Aedificare”, dal titolo “Versi diversi – Versi di versi”, storica manifestazione dell’officina Pitagora-XXIX Agosto n. 1168  con una tornata congiunta con la Pitagora n. 276 di Reggio Calabria di straordinaria intensità e partecipazione, che ha visto il susseguirsi di momenti emozionanti e l’esaltazione della poesia come dono e balsamo alle ferite della vita.

Un tempio gremito in ogni ordine di posto ha accolto circa 100 fratelli provenienti da numerosi orienti calabresi. Molte le logge rappresentate e tra i presenti l’Ispettore Circoscrizionale  Vincenzo Catalano, il presidente del Tribunale Circoscrizionale Michele Menonna e il Presidente del Collegio Circoscrizionale Calabria  Maurizio Maisano, il Gran Rappresentante Renato Vigna e il Consigliere dell’Ordine Cosimo Petrolino (coordinatore negli anni della manifestazione).

Un’atmosfera di intensa armonia ha permesso ai maestri venerabili Benedetto Cottone e Vincenzo Stilo delle logge Pitagora-XXIX Agosto di Palmi e Pitagora di Reggio Calabria di affrontare la serata con la giusta predisposizione all’evento, atteso da tempo dopo i drammatici anni pandemici.

Come previsto dal programma, la loggia palmese ha ospitato in qualitá di  relatore della serata il fratello Saul Ferrara della Pitagora di Reggio Calabria, che haintrattenuto il numeroso e attento uditorio con una preziosa tavola sul tema dell’anno: “Versi diversi- Versi di versi”, attraverso la sua pubblicazione poetica dal titolo “Nulla di troppo 90 haiku per ricordarmi”.

La tornata ha dimostrato l’effetto dirompente della parola poetica sapientemente spesa da un “fratello d’altri tempi”, dal nome evocativo e dal profilo ieratico, che attraverso una suggestiva narrazione ha coinvolto tutti i  presenti, cosí iniziando:

“…i poeti donano senza

misura e lo fanno perché conoscono l’importanza del “dare”, proprio

come recita l’antico detto armeno ‘Quello che doni ti appartiene per

sempre, quello che serbi per te è perduto per sempre’. I poeti sanno

benissimo che loro stessi, come la loro poesia, possono vivere solamente

nell’atto di donarsi agli altri….”.

Con le sue parole, ha dimostrato che è sempre più necessario coltivare il senso di una diversa grammatica del Dono: infatti, in conclusione ha regalato ai fratelli i suoi Haiku, alcuni dei quali recitano:

“Doni del dare. In ginocchio raccolgo spighe di grano”

“Dalla cava ho estratto virtù. Sono mani e pietra”

“Ti affido il mio tesoro. Una presa di sale”

“La fede crolla. C’è nuova polvere per nuovi mattoni”

Alla affascinante dissertazione sono seguiti, a riprova del grande interesse che ha suscitato, interventi svolti e sapientemente sintetizzati dal presidente del Collegio Maisano e dai maestri venerabili delle due logge di Palmi e Reggio Calabria, visibilmente emozionati. Il fratello Petrolino ha ricordato infine che il prossimo incontro si terrá il 28 ottobre con  Angelo Di Rosa, Grande Ufficiale del GOI, che chiuderà la XX edizione del “Per colloquia aedificare”.



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