Omaggio a Goffredo Mameli nell’anniversario della morte il 6 luglio del 1849

Goffredo Mameli non è semplicemente un eroe nazionale. Egli rappresenta in realtà un simbolo esemplare dell’amor di Patria, cantato fino all’altrui anima, praticato fino alla propria morte. È per onorarne la memoria che anche quest’anno la loggia n. 169 all’Oriente di Roma che dal 1893 porta il suo nome ha visitato il sepolcro che accoglie le spoglie del grande italiano.

Nel pomeriggio del 6 luglio, a 173 anni dalla morte, una rappresentanza dell’antica officin, guidata dal Maestro Venerabile ed accompagnata dal responsabile del Mausoleo per la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ha deposto un cuscino tricolore sulla tomba del giovane martire del Risorgimento ed ha dedicato a lui un minuto di raccoglimento.

La terra del Gianicolo, che ha in passato accolto il sangue di tante donne e uomini che hanno combattuto per la causa dell’Italia Unita, oggi conserva le spoglie mortali e la potente memoria di Goffredo Mameli a simboleggiare il legame indissolubile tra quella missione eroica e poetica che fu il Risorgimento italiano ed uno dei suoi protagonisti più emblematici.



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