San Marino 24 gennaio 2008 – (La Tribuna Sammarinese) “La Loggia abusiva di San Marino è una panzana”.
Il commento del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani Gustavo Raffi.
Il commento del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani Gustavo Raffi.
“I Liberi muratori sono laici e non laicisti: essere laici oggi significa garantire e mantenere spazi di libertà all’interno dei quali diversità culturali, religiose e politiche trovano un’occasione di confronto, di tolleranza e di dialogo”. Lo ha detto, in una nota, il gran maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi, presentando il XV convegno della massoneria toscana “Lo Stato laico in una società multiconfessionale”, che si terrà il 26 gennaio alla Sapienza di Pisa.
“Dopo il saluto del rettore dell’Università di Pisa, Marco Pasquali, e del presidente del Collegio dei maestri venerabili della Toscana, Stefano Bisi – spiega la nota – al convegno parteciperanno” fra gli altri, “Roberto Barzanti, ex vicepresidente del Parlamento europeo, Raimondo Cubeddu, ordinario di filosofia politica all’Università di Pisa, Gaetano Quagliariello, ordinario di storia dei partiti politici all’Università Luiss di Roma e senatore della Repubblica”.
(ANSA) 24 gennaio 2008
Gustavo Raffi: “Niente politica, noi ci occupiamo di temi più alti”
La rassegna stampa dell’evento:
Corriere di Romagna, 21 gennaio 2008 [ Scarica file Size 310.0 Kb ]
Corriere di Romagna, 18 gennaio 2008 [ Scarica file Size 320.0 Kb ]
Inaugurazione del Tempio della Serenissima Gran Loggia di San Marino.
La rassegna stampa dell’evento:
La Voce, 20 gennaio 2008 [ Scarica file Size 140.4 Kb ]
Corriere di Romagna, 20 gennaio 2008 [ Scarica file Size 93.0 Kb ]
Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, l’avvocato Gustavo Raffi, sarà a San Marino sabato prossimo per partecipare all’inaugurazione del nuovo Tempio della Serenissima Gran Loggia della Repubblica di San Marino.
Alla cerimonia, che si svolgerà alle ore 17 in forma rituale, il Gran Maestro sarà accompagnato da numerosi componenti della Giunta del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.
(Adn Kronos) 16 GEN 08
La Massoneria solidarizza con il Papa dopo la decisione di Benedetto XVI di non parlare domani all’università La Sapienza.
“Nell’impossibilità di poter parlare all’Università ‘La Sapienza’ di Roma, il Pontefice, con un coup de théâtre, vi ha platealmente rinunziato, cogliendo l’occasione per denunciare il clima di intolleranza che si era ingenerato. Sua santità Benedetto XVI ha provato su di sè, come tanti altri semplici cittadini – oggi e nel passato – cosa significa il rifiuto della tolleranza come strumento di confronto.”, dichiara infatti l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani”.
I Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia, aggiunge, “condannano questo, come ogni altro evento, in cui il dialogo e la tolleranza soccombono di fronte all’intolleranza e all’arroganza del dogmatismo”.
“Ci auguriamo che ciò che è accaduto e di cui è stato vittima il Papa- conclude Raffi- piu’ che una sterile e pretestuosa polemica diventi una tappa di riflessione sulla strada della libertà, le cui tappe sono il dialogo, la chiarezza, la tolleranza e il rispetto: i cardini della Libera Muratoria, che esprime le sue idee con la forza della ragione, ripudiando le ragioni della forza”.
(DIRE) 16 GEN 08
“Nell’impossibilità di poter parlare all’Università La Sapienza di Roma, il Pontefice, con un coup de theatre, vi ha platealmente rinunziato, cogliendo l’occasione per denunciare il clima di intolleranza che si era ingenerato. Benedetto XVI ha provato su di sé, come tanti altri semplici cittadini, oggi e nel passato, cosa significa il rifiuto della tolleranza come strumento di confronto.”
Lo ha dichiarato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.
“I Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia – è detto in una nota – condannano questo, come ogni altro evento, in cui il dialogo e la tolleranza soccombono di fronte all’intolleranza e all’arroganza del dogmatismo”.
“Ci auguriamo che ciò che è accaduto e di cui è stato vittima il Papa – ha concluso Raffi – più che una sterile e pretestuosa polemica diventi una tappa di riflessione sulla strada della libertà, le cui tappe sono il dialogo, la chiarezza, la tolleranza e il rispetto: i cardini della Libera Muratoria, che esprime le sue idee con la forza della ragione, ripudiando le ragioni della forza”.
(ANSA) 16 gennaio 2008
”Nell’impossibilità di poter parlare all’Università ‘La Sapienza’ di Roma, il Pontefice, con un coup de théâtre, vi ha platealmente rinunziato, cogliendo l’occasione per denunciare il clima di intolleranza che si era ingenerato. Benedetto XVI ha provato su di sè’, come tanti altri semplici cittadini – oggi e nel passato – cosa significa il rifiuto della tolleranza come strumento di confronto”. Lo ha dichiarato l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani”.
”I Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia – ha aggiunto – condannano questo, come ogni altro evento, in cui il dialogo e la tolleranza soccombono di fronte all’intolleranza e all’arroganza del dogmatismo”.
”Ci auguriamo che ciò che è accaduto e di cui è stato vittima il Papa -ha concluso Raffi- più che una sterile e pretestuosa polemica diventi una tappa di riflessione sulla strada della libertà, le cui tappe sono il dialogo, la chiarezza, la tolleranza e il rispetto: i cardini della Libera Muratoria, che esprime le sue idee con la forza della ragione, ripudiando le ragioni della forza”.
(ASCA) 16 gennaio 2008
“L’aspirazione alla pace di per sè, senza il supporto di Istituzioni internazionali adeguate, non realizza un ordine mondiale stabile e tanto meno le condizioni di una ‘pace possibile'”.
Lo ha dichiarato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, in occasione dell’anniversario della prima riunione dell’Assemblea Generale dell’Onu, tenutasi a Londra il 10 gennaio del 1946.
“Purtroppo l’Onu è attualmente in crisi – aggiunge – paralizzato non solo da un anacronistico diritto di veto, attribuito ai singoli membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, anomalia politica che ne inibisce il buon funzionamento, ma soprattutto dalla carenza di quei poteri e strumenti che possono farle assumere un ruolo attivo e funzionale al perseguimento e alla realizzazione in concreto dei grandi princìpi e valori che la stessa Carta delle Nazioni Unite afferma”.
“Il diritto internazionale e l’Onu non possono essere, infatti, modellati sulla presunzione utopica che si possa prescindere dal fatto che gli Stati siano o meno coerenti nella loro azione con i princìpi fondanti dell’Ente e che rispettino, in particolare, i diritti umani. Come Liberi Muratori sentiamo il dovere di rammentare ai governanti l’importanza centrale della costruzione di processi di pace – continua Raffi – che potrà essere assicurata solo rinunziando ai propri interessi particolari, dotando l’Onu di quei poteri e di quegli strumenti di cui oggi è carente”.
(Adn Kronos) 10 GEN 08
“Sessant’anni fa, il 22 dicembre 1947 l’Assemblea Costituente approvava la Carta Costituzionale della Repubblica. Nel celebrarne l’anniversario, i Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, riaffermano solennemente, oggi come ieri, il loro strenuo impegno a difesa della democrazia e delle libertà garantite dalla Costituzione repubblicana”.
Lo afferma l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.
“I Liberi Muratori Meuccio Ruini, Presidente della Commissione dei 75 per l’elaborazione della Costituzione e Giovanni Conti, Vice Presidente della Costituente, appassionati ed intransigenti testimoni delle virtù repubblicane -aggiunge Raffi- contribuirono insieme ad altri massoni a realizzare la Carta fondamentale della Repubblica, che 60 anni or sono fece degli italiani finalmente dei cittadini di uno Stato democratico”.
(ASCA) 22 DIC 2007
La massoneria celebra i 60 anni dell’approvazione della Costituzione, ricordando che il 22 dicembre 1947 l’Assemblea Costituente approvava la Carta Costituzionale della Repubblica, ma anche i massoni che contribuirono a quel traguardo.
“Nel celebrarne l’anniversario, i Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, riaffermano solennemente, oggi come ieri, il loro strenuo impegno a difesa della democrazia e delle libertà garantite dalla Costituzione repubblicana”, afferma in una nota Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.
“I Liberi Muratori Meuccio Ruini, Presidente della Commissione dei 75 per l’elaborazione della Costituzione, e Giovanni Conti, vicepresidente della Costituente, appassionati ed intransigenti testimoni delle virtù repubblicane – ha detto ancora – contribuirono insieme ad altri massoni a realizzare la Carta fondamentale della Repubblica, che 60 anni or sono fece degli Italiani finalmente dei cittadini di uno Stato democratico”.
(ANSA) 21 DIC 2007
“Il voto dell’Assemblea generale dell’Onu rappresenta il primo passo verso la conquista di un nuovo diritto umano e civile, una vittoria che riafferma la sacralità della vita. Rappresenta anche una pagina importante per la diplomazia italiana che della moratoria è stata promotrice”.
Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, commenta così il sì alla moratoria sulla pena capitale, definita “una iniziativa di portata storica”.
“La coscienza di ogni ‘libero muratore’ – spiega Raffi – da sempre si ribella alla pena di morte, un barbaro strumento che deve, senza indugio, essere bandito da ogni ordinamento giudiziario. Auspico – conclude – che quanto prima la moratoria diventi un obbligo giuridico per gli Stati, affinché mai più si assista all’ignobile spettacolo di un uomo messo a morte”.
(AGI) 19 DIC 2007
La Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani plaude alla decisione assunta dall’Onu che ha approvato, con una iniziativa di portata storica, la moratoria sulla pena di morte.
“Il voto dell’Assemblea generale dell’Onu – afferma il Gran Maestro Gustavo Raffi – rappresenta il primo passo verso la conquista di un nuovo diritto umano e civile, una vittoria che riafferma la sacralità della vita. Rappresenta anche una pagina importante per la diplomazia italiana che della moratoria è stata promotrice”.
“La coscienza di ogni Libero Muratore – prosegue Raffi – da sempre si ribella alla pena di morte, un barbaro strumento che deve, senza indugio, essere bandito da ogni ordinamento giudiziario”.
“Auspico – conclude – che quanto prima la moratoria diventi un obbligo giuridico per gli Stati, affinché mai più si assista all’ignobile spettacolo di un uomo messo a morte”.
(9Colonne) 19 DIC 2007
La Massoneria del Grande Oriente d’Italia (Goi) di Palazzo Giustiniani “plaude” alla decisione assunta oggi dall’Onu che “ha approvato, con una iniziativa di portata storica, la moratoria sulla pena di morte”.
“Il voto dell’Assemblea generale dell’Onu – afferma il Gran Maestro Gustavo Raffi – rappresenta il primo passo verso la conquista di un nuovo diritto umano e civile, una vittoria che riafferma la sacralità della vita. Rappresenta anche una pagina importante per la diplomazia italiana che della moratoria è stata promotrice”.
“La coscienza di ogni Libero Muratore – prosegue Raffi – da sempre si ribella alla pena di morte, un barbaro strumento che deve, senza indugio, essere bandito da ogni ordinamento giudiziario”.
“Auspico – conclude Raffi – che quanto prima la moratoria diventi un obbligo giuridico per gli Stati, affinché mai più si assista all’ignobile spettacolo di un uomo messo a morte”.
(ASCA) 18 DIC 2007
La decisione dell’assemblea generale dell’Onu sulla pena di morte per Gustavo Raffi, Gran maestro della Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, “rappresenta il primo passo verso la conquista di un nuovo diritto umano e civile, una vittoria che riafferma la sacralità della vita. Rappresenta anche una pagina importante per la diplomazia italiana che della moratoria è stata promotrice”.
“La coscienza di ogni Libero Muratore – prosegue Raffi – da sempre si ribella alla pena di morte, un barbaro strumento che deve, senza indugio, essere bandito da ogni ordinamento giudiziario”.
“Auspico che quanto prima la moratoria diventi un obbligo giuridico per gli Stati, affinchè mai più si assista all’ignobile spettacolo di un uomo messo a morte”..
(ANSA) 18 DIC 2007
“La massoneria, culla storica del pensiero laico e della libertà intellettuale, costituisce un punto di riferimento per un dialogo libero da ogni condizionamento dottrinario o metafisico”.
Lo ha detto l’avv. Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, che sarà oggi e domani in città, in occasione delle celebrazioni per i 60 anni della loggia “Archimede”.
Il programma prevede due momenti: il convegno di studi “Da Garibaldi alla loggia Archimede: 60 anni dalla ricostituzione della loggia Archimede”, in programma stamane alle 9 al Palazzo del Governo di via Roma, e l’apertura al pubblico domani dalle 9,30 alle 13, in coerenza con la politica della trasparenza che ormai da anni contraddistingue l’attività del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, della casa massonica di via Arsenale, 54.
(Gazzetta del Sud) 15 DIC 2007
Altri articoli di stampa sul Convegno:
Giornale di Sicilia, 16 dicembre 2007 [ Scarica file Size 281.0 Kb ]
Gazzetta del Sud, 16 dicembre 2007 [ Scarica file Size 270.0 Kb ]
Gazzetta del Sud, 17 dicembre 2007 [ Scarica file Size 623.8 Kb ]
Il Goi, la più importante obbedienza massonica d’Italia, ha ricucito lo strappo con Parigi e riallacciato le relazioni con la Gran Loggia Nazionale di Francia dopo 14 anni di gelo. A incassare e a portare di nuovo a casa il “riconoscimento” dei fratelli d’Oltralpe perduto nel 1993, e a segnare così un goal storico per il Grande Oriente di Italia, è stato il Gran Maestro Gustavo Raffi. La “reconnaissance” di Parigi ha un enorme peso diplomatico per la massoneria italiana.
Equivale infatti a una sorta di “bollino blu”, di “patentino” di regolarità internazionale. Per il Goi è insomma una porta che si spalanca sulla strada della riammissione in seno alla famiglia della Gran Loggia Unita d’Inghilterra.
“Con questo atto formale compiuto da Parigi -ha commentato all’ADNKRONOS Gustavo Raffi- si chiude un cerchio. E’ la prova che il Goi ha saputo riconquistare le sue posizioni, il suo prestigio, la sua autorevolezza e rilanciare la sua immagine. E’ la conferma anche che il cammino seguito è quello giusto. In questi anni -ha spiegato il Gran Maestro- il Grande Oriente ha puntato alla trasparenza, ai giovani, è riuscito a mettersi al passo con i tempi e a modernizzarsi pur proponendo i valori della tradizione. Ma soprattutto ha saputo fare comunicazione, il che si è tradotto in un dialogo serrato con tutti i segmenti della società civile”.
Un’impresa non facile dopo il duro colpo subito 14 anni fa dal Grande Oriente, che, appena uscito dalla crisi provocata dallo scandalo P2, dovette fare i conti con la nascita da una sua costola di un’altra obbedienza, la Gran Loggia Regolare Italia. Una scissione, che ebbe pesanti conseguenze, voluta e portata a compimento proprio dell’allora stesso Gran Maestro del Goi Giuliano di Bernardo.
L’immagine della storica obbedienza, di nuovo profondamente divisa al suo interno, ne uscì offuscata e a pezzi. Il Grande Oriente fu costretto a pagare lo scotto del disconoscimento della Gran Loggia Unita d’Inghilterra e della Gran Loggia Nazionale Francese. E rischiò di nuovo di perdere credibilità. Oggi tutto questo è storia passata. Agli inizi di novembre Raffi su invito del suo omologo britannico Spencer Douglas David Compton, VII marchese di Northampton, si è recato a Londra dove sono state gettate le basi di un processo che mira alla ripresa delle relazioni interrotte. E in questi giorni il Goi ha segnato il traguardo di Parigi.
(Adn kronos) 3 DIC 2007
La Gran Loggia Nazionale di Francia “ha ufficialmente ristabilito le relazioni con il Grande Oriente d’Italia”. Lo rende noto un comunicato del Goi che definisce tale decisione un passo strategico “nel cammino verso una sempre più qualificata presenza del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani nel novero delle Massonerie regolari mondiali”.
Il riconoscimento era stato ritirato dalla Gran Loggia nazionale di Francia 14 anni fa, all’epoca della costituzione della Gran Loggia Regolare d’Italia, ad opera dell’allora Gran Maestro Di Bernardo.
“Il Grande Oriente d’Italia – afferma il Gran Maestro Gustavo Raffi – ritrova nel consesso delle Gran Logge dell’Europa la dovuta collocazione e la centralità che ad esso compete, quale legittima Obbedienza, rappresentativa dei massoni regolari nel nostro Paese. Mancava all’appello la Francia: ora il vulnus è stato cancellato”.
Il riconoscimento, secondo Raffi, apre nuovi scenari soprattutto nell’ Africa francofona, dove “la nostra Obbedienza – ha concluso Raffi – potrà svolgere in quell’area tormentata del globo, così come è nella sua tradizione, una funzione primaria di promozione dei valori della tolleranza, della solidarietà umana, del dialogo e, soprattutto, del rispetto della dignità e libertà dell’Uomo, calpestati dai fondamentalismi etnici e religiosi”.
(ANSA) 3 DIC 2007
“E’ cosa giusta che, per sano amor di patria, senza trionfalismi da una parte e con sincera letizia dall’altra, il 20 settembre venga proclamata festa nazionale del Risorgimento unitario”. Il quotidiano della Conferenza episcopale italiana, “Avvenire”, rilancia la proposta del mensile “30Giorni”, diretto da Giulio Andreotti, di fare dell’anniversario della breccia di Porta Pia nel 1870 la giornata dell’Unità d’Italia.
“Per molto tempo la ferita fu più grande di quella “breccia” aperta dai bersaglieri nelle Mure Aureliane presso Porta Pia”, commenta il giornale cattolico. Con la conquista militare di Roma, il 20 settembre 1870, il governo nazionale completò l’unità d’Italia e pose fine al potere temporale del Papa. Ma si aprì subito una lacerante frattura tra Chiesa e Stato. L’allora pontefice, Pio IX, si dichiarò prigioniero dell’Italia e vietò ai cattolici di partecipare alla vita politica del Paese con il “Non expedit”. Soltanto nel 1929 i Patti Lateranensi risolsero la tormentata «questione romana».
A sostegno della proposta, “Avvenire” ha raccolto autorevoli pareri. Agostino Giovagno, ordinario di storia contemporanea all’Università Cattolica di Milano, afferma, ad esempio, che “l’iniziativa ha se non altro il merito di provare a superare le recenti interpretazioni polemiche tra cattolici e Risorgimento con divaricazioni spesso ingiustificate”.
Secondo Danilo Veneruso, docente di storia contemporanea all’Università di Genova, la proposta è comprensibile: “C’è la volontà di togliere ogni strumentalizzazione politica ad un evento storico. Se l’iniziativa serve ad una maggiore integrazione del Paese ben venga. Non dimentichiamo però che la breccia di Porta Pia fu sin dall’inizio accettata anche da molti cattolici, i quali avevano compreso che l’unificazione dell’Italia non poteva essere più rimandata. Bisogna però riconoscere che dietro la conquista di Roma si nascondeva il proposito degli anticlericali di cancellare il tessuto sociale cristiano del nostro Paese”.
Sull’iniziativa, ovviamente, non tutti sono d’accordo tra gli intellettuali cattolici. La storica Angela Pellicciari è addirittura allibita: “Ritengo questa proposta scandalosa. Porta Pia è stata una pagina nera della storia della Chiesa e del popolo italiano in larghissima maggioranza cattolico. Fu la vittoria di una politica anticlericale che buttò per strada 57 mila membri degli ordini religiosi, soppressi in barba alla Costituzione “liberale”. Un manipolo di sedicenti liberali, non più dell’un per cento della popolazione italiana, ha fatto di tutto per distruggere la Chiesa”.
Il giornalista e scrittore Vittorio Messori taglia corto: “E’ stata una di quelle occasioni in cui il Dio cristiano sa scrivere dritto su righe storte. Perché guardandolo in una prospettiva storica quell’evento si può definire provvidenziale, come riconobbe Paolo VI. Ma per una questione di principio fecero bene ad opporsi Pio IX e gli altri pontefici fino al 1929: c’era da salvaguardare l’indipendenza della Chiesa se pur su un territorio piccolo”.
“La libertà politica è condizione indispensabile della libertà religiosa: il Pontefice non può essere un prigioniero dello Stato, un suddito. E il suo magistero – afferma Messori – non può essere condizionato dalla politica come per esempio lo fu ad Avignone. Il 20 settembre è una data importante, se pur dolorosa per la cristianità. Ma io abolirei il 25 aprile, una festa di parte, di liberazione dal totalitarismo nero, ma d’inizio del pericolo rosso. E proporrei come festa nazionale dell’unità italiana il 18 aprile 1948: la vittoria democristiana alle elezioni politiche ci salvò dall’incubo di Stalin, come riconoscono anche oggi i comunisti”.
(Adn kronos) 30 NO
“Un coraggioso passo in avanti che connota addirittura una presa di coscienza da parte dell’autorità ecclesiale nella latitanza dell’autorità civile”. Con queste parole il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi commenta all’ADNKRONOS la proposta lanciata del mensile ’30Giorni’, diretto da Giulio Andreotti, e rilanciata dall’Avvenire, il quotidiano che ha raccolto autorevoli pareri favoreli a riguardo, di fare dell’anniversario della breccia di Porta Pia nel 1870 la giornata dell’Unità d’Italia.
“Ritengo che riconoscere che il Risorgimento costruisce un valore fondante nazionale – osserva – sia un grande passo in avanti e sia un riallacciare i fili su quella linea moderna che nella Chiesa di Roma fu interpretata da Paolo VI”.
“E’ molto interessante – prosegue Raffi – direi che segna una svolta di un determinato mondo. Sotto certi versi costituisce anche una riabilitazione di tutti quei sacerdoti o comunque religiosi che scelsero di combattere per la causa nazionale, sapendo distinguere tra i valori spirituali che incarnavano e l’appartenenza a un’organizzazione ecclesiale che aveva impostato sul potere temporale le ragioni della sua presenza nel nostro paese”.
“Paolo VI per noi ha rappresentato un uomo tormentato – spiega il Gran Maestro – vicino ai grandi dell’umanità, e sotto questo profilo è più vicino alla visione dell’uomo che noi abbiamo. D’altra parte ritengo che la distinzione tra laici e credenti sia errata, in quanto la distinzione va operata secondo altri canoni: tra laici credenti e non e tra fondamentalisti credenti e non. Quando sento parlare di atei faccio fatica ad accettare la distinzione di basso profilo tra laici e chierici: è una visione da fondamentale”.
(Adn kronos) 30 NOV 2007
E’ disgelo tra il Grande Oriente d’Italia, la più importante obbedienza massonica del paese, e la Gran Loggia d’Inghilterra. Dopo 14 anni il Goi è infatti tornato a Londra per partecipare alla conferenza delle Gran Logge d’Europa. A invitare il Gran Maestro Gustavo Raffi alla convention, per tenere un discorso dinanzi ai tantissimi fratelli d’Europa, onore questo concesso nella due-giorni britannica che si è appena conclusa, a soli sei speaker di alto rango, è stato il suo omologo britannico Spencer Douglas David Compton, VII marchese di Northampton.
Una svolta storica che segna l’avvio di un processo per ristabilire, dopo 14 anni di interruzione, le relazioni tra le due storiche obbedienze. Soddisfatto Raffi, che all’ADNKRONOS ha riferito: “Nel mio intervento ho ricordato il ruolo storico che il Goi svolge da 200 anni e sottolineato come il Grande Oriente, che in questo momento è in piena fase di espansione, abbia riconquistato a pieno il suo prestigio, rivolgendosi soprattutto ai giovani e facendo leva sui valori della tradizione”.
“E per quanto riguarda, poi, la questione dei riconoscimenti internazionali, tengo a dire -ha sottolineato il Gran Maestro del Goi- che a Londra non sono andato a svolgere una difesa. Nel mio intervento ho ribadito che noi ci opponiamo ad ogni operazione che voglia violare il principio dell’unicità delle Gran Logge sul suolo nazionale (Giurisdizione esclusiva). Una tale modificazione aprirebbe uno scenario di anarchia imprevedibile, le cui conseguenze sarebbero esiziali. Se alcuni paesi hanno dei problemi, bisogna trovare le soluzioni di mediazione e di discussione caso per caso, ma non è possibile stravolgere la tradizione ed i principi della regolarità massonica. Il Grande Oriente d’Italia si è già da tempo adoperato e con successo -ha aggiunto Raffi- in un processo di normalizzazione della situazione, riaccogliendo molti fratelli che si erano perduti in una diaspora apertasi alcuni anni or sono, mediante processi di regolarizzazione di singoli e con essi di intere logge, purchè regolari”.
I rapporti tra il Goi, la cui storia è strettamente intrecciata con il Risorgimento italiano, e la Gran Loggia d’Inghilterra, considerata la Loggia Madre della massoneria, sono stati spesso tormentati. Questione di primato. Ma anche di spostamento di alleanze. L’ultima frattura risale alla primavera del 1993, quando da una costola del Goi nacque la Gran Loggia Regolare Italia. A crearla l’allora stesso Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Giuliano di Bernardo. Un duro colpo per la più prestigiosa obbedienza italiana, che si era appena risollevata dallo scandalo della P2. Un duro colpo del quale oggi non c’è più quasi memoria. Prova ne è il prestigio e l’appeal di cui gode il Grande Oriente.
E’ in aumento infatti il numero degli iscritti, che hanno superato il tetto dei 19 mila in tutt’Italia, e di quanti, per dirla in gergo, bussano alle porte del tempio. Con l’età media degli iscritti che è in continua discesa. “Indice -tiene a dire Raffi- di una palese sintonia con le nuove generazioni, che ritrovano nelle logge un ambiente di armonia e di crescita spirituale”.
Un vero e proprio esercito che comincia a fare invidia alle altre obbedienze europee. Di qui il ramoscello d’ulivo teso da Londra? “Oggi noi ci siamo guadagnati stima e rispetto – ha spiegato il Gran Maestro- e gli attacchi gratuiti, peraltro inevitabili, sono sempre meno efficaci, poichè trovano ampie e circostanziate risposte, non solo da parte nostra ma dalle stesse istituzioni dello Stato. Non si dimentichi, inoltre, il ruolo che noi abbiamo avuto presso la Corte di Strasburgo nel far sanzionare, con sentenze, leggi illiberali che miravano a perseguitare gli appartenenti a
Per la prima volta dal 1993, un Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani ha varcato la soglia del Tempio della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, in occasione del meeting speciale sui principi della regolarità massonica e sui riconoscimenti internazionali tra le Gran Logge, che si è svolto a Londra. Il meeting al quale hanno partecipato tutte le Massonerie regolari europee, accolte dal Duca di Kent, Gran Maestro della Gran Loggia Unita d’Inghilterra è stato introdotto dal Pro Gran Maestro, Marchese di Northampton.
Al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, avvocato Gustavo Raffi, invitato quale relatore ufficiale, insieme ai Gran Maestri di Austria, Francia, Estonia, Svezia, Repubblica Ceca, il compito di illustrare l’originalità delle linee guida dell’azione seguita in questi anni dal Grande Oriente per attualizzare i principi della Libera Muratoria e parteciparli alla società e alle nuove generazioni, nel rispetto della tradizione e della regolarità massonica.
“In questi anni -ha detto il Gran Maestro nel suo intervento- stiamo proponendo la Massoneria come esempio civile di impegno, di rigore etico e di confronto: oggi lo scenario è globalizzato e quindi il dialogo con le minoranze, con altre culture, trova anche nella Massoneria uno strumento di equilibrio, di assimilazione ed educazione ai valori della tolleranza, del rispetto e della costruzione di una società più giusta. In presenza di una serie drammatica di nuovi fondamentalismi, è determinante il ruolo storico della Massoneria come punto d’unione universale di uomini desiderosi di pace e di conoscenza, capaci di contribuire alla costruzione di un nuovo tessuto nei rapporti umani e sociali”.
(Adn kronos) 9 NOV 2007
La rassegna stampa del Convegno:
Il Quotidiano di Calabria, 28 ottobre 2007 [ Scarica file Size 106.6 Kb ]
Il Quotidiano di Calabria, 29 ottobre 2007 [ Scarica file Size 74.9 Kb ]
La Provincia Crotonese, 26 ottobre 2007 [ Scarica file Size 265.6 Kb ]
Gazzetta del Sud, 29 ottobre 2007 [ Scarica file Size 318.0 Kb ]
Il Crotonese, 30 ottobre – 1 novembre 2007 [ Scarica file Size 84.0 Kb ]
Sull’inchiesta di Catanzaro “mi sembra che ci sia una spendita del nome ‘massoneria’ alquanto peregrina”: lo ha affermato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi. Raffi si trova in Friuli Venezia Giulia, dove ieri e oggi ha partecipato ad alcune celebrazioni della massoneria, e nel pomeriggio si è recato a Villach (Austria) per un incontro con massoni di Austria e Slovenia.
Nell’escludere che “la Compagnia delle Opere sia una formazione massonica”, Raffi ha sottolineato che “le autorità di San Marino hanno preso una posizione netta dicendo che a San Marino esiste soltanto una Gran Loggia regolare e attestando quindi la qualità di cittadini nostri fratelli. Il primo Gran maestro, che è purtroppo deceduto – ha sottolineato – era stato due volte Capitano reggente, un grande democratico. Noi rispondiamo con questi uomini”.
Secondo Raffi, “é importante ristabilire in Italia la verità storica, aldilà di quello che può essere l’uso distorto e offensivo, di una denominazione storica che – a suo parere – ha aperto alla modernità ed è stata artefice del nostro Risorgimento e anche nel periodo repubblicano”.
Raffi ha poi affermato che “se qualcuno viene additato come massone e massone non lo è, magari tutto questo può essere di nocumento perché ha idee diverse. Se venissi tacciato di stalinismo mi sentirei offeso. Ognuno – ha concluso – reciti la sua parte nel rispetto delle leggi dello Stato”.
(ANSA) 20 OTT 2007
Il Friuli Venezia Giulia si conferma come una delle realtà più importanti per la Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. Ricco e variegato il calendario delle iniziative – tutte con la partecipazione del Gran Maestro Gustavo Raffi – che la Massoneria ha organizzato in Regione per il prossimo fine settimana. Uno dei momenti più significativi è previsto a Trieste, domani, per due importanti avvenimenti: il conferimento della più alta onorificenza massonica alla memoria di Gabriele Foschiatti, irredentista mazziniano nato a Trieste e morto nel lager di Dachau e la cerimonia per i festeggiamenti della nomina del professor Enzio Volli a Gran Maestro onorario del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. Sabato il Gran Maestro Raffi sarà a Udine in occasione delle celebrazioni per il 50° anniversario della loggia “La Nuova Vedetta”.
Dopo la riunione rituale, il convegno di studi “Per il bene ed il Progresso della Umanità” organizzato dal Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Friuli Venezia Giulia e dalle due logge presenti a Udine, “La Nuova Vedetta” e “Azzo Varisco”. Sarà proprio il presidente del Collegio regionale, Renzo Sagues, ad aprire, alle 15, i lavori, che si terranno a Palazzo Kechler, in Piazza XX Settembre.
(Il Gazzettino.it) 18 OTT 2007
Il Friuli Venezia Giulia si conferma come una delle realtà più importanti per la Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. Ricco e variegato il calendario delle iniziative, tutte con la partecipazione del Gran Maestro Gustavo Raffi, che la Massoneria ha organizzato in Regione per il prossimo fine settimana.
Uno dei momenti più significativi è previsto a Trieste, venerdì, per due importanti avvenimenti: il conferimento, da parte del Gran Maestro Gustavo Raffi, della più alta onorificenza massonica alla memoria di Gabriele Foschiatti, irredentista mazziniano nato a Trieste e morto nel lager di Dachau nel novembre del 1944 e la cerimonia per i festeggiamenti della nomina del professor Enzio Volli, avvenuta nel corso della Gran Loggia 2007, a Gran Maestro onorario del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.
Sabato invece Raffi sarà a Udine in occasione delle celebrazioni per il 50° anniversario della loggia “La Nuova Vedetta” e per una importante iniziativa culturale. Dopo la riunione rituale, “tornata” in gergo massonico, le celebrazioni prevedono, infatti, il Convegno di studi “Per il bene ed il Progresso della Umanità” organizzato dal Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Friuli Venezia Giulia e dalle due logge presenti a Udine, “La Nuova Vedetta” e “Azzo Varisco”. Sarà proprio il presidente del Collegio regionale, Renzo Sagues, ad aprire, alle ore 15, i lavori, che si terranno a Palazzo Kechler, in Piazza XX Settembre. Dopo la presentazione di Sergio Parmegiani, Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Udine, interverranno Giovanni Maria Cecconi, “Pensiero e Azione”; Lucia Giurissa, scuola superiore degli studi di Udine, “L’identità dell’uomo nell’età della tecnica”; Santi Fedele, università degli studi di Messina, “Internazionalismo, pacifismo e tutela dei diritti umani nell’esperienza storica della Massoneria italiana”; Fulvio Salimbeni, università di Udine, “La cultura della pace in un’epoca di nuove barbarie”; Enzio Volli, università di Trieste, “I diritti dell’uomo, la costruzione massonica del Tempio Massonico”; Antonio Ricotti, ” Il futuro dell’uomo”.
Sempre sabato prossimo Raffi parteciperà al tradizionale incontro annuale tra il Grande Oriente d’Italia, la Gran Loggia d’Austria e la Gran Loggia di Slovenia che quest’anno si terrà a Villach, in Austria. Anche per questa iniziativa sono previsti due distinti momenti: una conferenza pubblica su “Il Rituale e la Musica” ed una cerimonia massonica.
(Adn kronos) 17 OTT 2007
“La sentenza del Tribunale di Cagliari che ha consentito la diagnosi pre-impianto su un embrione congelato di una coppia, portatrice sana di un grave difetto genetico, che potrebbe essere trasmesso al nascituro, fa riemergere la ragione da un lungo sonno”.
Lo afferma il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (Goi), Gustavo Raffi.
(Adn kronos) 26 SET 2007
“Garibaldi è una delle poche figure del panorama nazionale che rappresenta il comune sentire in un Paese in cui le lobby sono più importanti dei partiti, le appartenenze politiche più importanti dell’interesse comune nazionale. Garibaldi rappresenta una di quelle figure da cui si può ripartire per il futuro italiano”.
Lo ha detto all’ADNKRONOS lo psicoterapeuta e scrittore Alessandro Meluzzi a margine del processo-convegno su Giuseppe Garibaldi organizzato dal Grande Oriente d’Italia.
“Che nella sede del Grande Oriente d’Italia si parli male del terzo Grande Maestro d’Italia -ha osservato Meluzzi- è un segno di gran senso critico di cui il Goi gode”.
(Adn kronos) 22 SET 2007