Siena 4 marzo 2011 – 150 Italia: massoneria restaura Labaro Corda Fratres Senese.

Siena 4 marzo 2011 – 150 Italia: massoneria restaura Labaro Corda Fratres Senese.

In occasione del 150esimo anniversario dell’unità nazionale, le logge delle Valli senesi del Grande Oriente d’Italia rendono omaggio al nostro Paese con un contributo importante alla storia italiana e della Massoneria. Il 4 marzo, alle ore 18, presenteranno nell’Aula Magna Storica dell’Università degli Studi di Siena (Banchi di Sotto, 55 ) il labaro restaurato della Corda Fratres della città, sezione della Federazione internazionale studentesca attiva dal 1898 fino a quasi metà del Novecento.
L’insegna, conservata nell’ateneo senese, è stata riscoperta dalla Massoneria locale e riportata agli antichi splendori, in collaborazione con il Collegio circoscrizionale toscano e il Grande Oriente nazionale, per ricordare lo spirito di tanti giovani che si unirono, non solo idealmente, in nome dei principi di fraternità, libertà e progresso, propri della Libera Muratoria. La “Corda Fratres”, apolitica, intendeva diffondere l’affratellamento tra i popoli con un messaggio di pace e solidarietà. Ad essa aderirono massoni illustri come Giovanni Pascoli, che ne scrisse l’inno, e si rivolsero i vertici del Grande Oriente che credevano nella capacità dei giovani di accelerare l’avvento delle libertà.

Al lavoro di restauro si accompagna il libro “Il sogno in un vessillo. Il labaro restaurato degli studenti Corda Fratres dell’Ateneo senese” (Betti Editrice) che sarà presentato nella stessa occasione. Scritto da Donatella Cherubini e Alessandro Leoncini, illustra la storia dell’associazione e il lavoro fatto per il ripristino dell’insegna, con la presentazione del Rettore dell’Università di Siena, Angelo Riccaboni che aprirà i lavori del convegno.

Nell’incontro sono previsti gli interventi delle operatrici del Laboratorio L’Ermesino di Siena responsabile del restauro, la presentazione dell’opera pittorica e dei suoi significati simbolici, il racconto delle gesta degli studenti della Corda Fratres nel contesto dell’epoca. Le conclusioni saranno del presidente del Collegio della Toscana, Stefano Bisi.

 

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Ravenna 4 marzo 2011 – Percorso Massonico Risorgimentale. Mostra della Casa Matha di Ravenna.

Ravenna 4 marzo 2011 – Percorso Massonico Risorgimentale. Mostra della Casa Matha di Ravenna.

Mostra della Casa Matha in collaborazione con il Servizio Biblioteca del Grande Oriente. Primo Massaro Bezzi invita i Fratelli ad arricchire la collezione.

Si moltiplicano le iniziative per i 150 anni dell’Unità d’Italia patrocinate dal Grande Oriente. L’Ordine della Casa Matha di Ravenna, corporazione di mestiere di antica tradizione e custode millenario della cultura e delle memorie cittadine, scende in campo con una esposizione su Libera Muratoria e unificazione nazionale nel Museo del Risorgimento di Ravenna (via A. Baccarini n. 3). Si chiamerà “Percorso massonico risorgimentale” e sarà inaugurata il 4 marzo (ore 17.30) dal Gran Maestro Gustavo Raffi.

Il nucleo centrale della mostra, curata dal dottor Giovanni Fanti, è costituito dalla pregevole collezione documentaria e numismatica donata da Guerrino, Mario e Paolo Guerrini, tutti fratelli dell’Oriente ravennate, che grazie a Mario è diventata parte integrante del Museo del Risorgimento di Ravenna.

“Percorso massonico risorgimentale” avrà attenzione verso documenti e medaglie legate alla cultura massonica e il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia collaborerà all’iniziativa fornendo materiale numismatico di rilievo storico e artistico. Il Primo Massaro della Casa Matha Paolo Bezzi, membro della loggia “Dante Alighieri” (108) di Ravenna, intende però allargare la collaborazione a tutta la Comunione invitando logge e fratelli del Grande Oriente a mettere a disposizione – solo ai fini della mostra – medaglie risorgimentali di contenuto massonico in loro possesso. Potranno essere anche di conio recente, ma l’importante è che abbiano Massoneria e Unità d’Italia rappresentati insieme. Saranno perciò gradite medaglie di loggia dedicate all’epopea nazionale o a personaggi (massoni) che la fecero tale.

La mostra rimarrà aperta fino al 19 marzo, dal martedì al sabato dalle ore 9,30 alle 12,30 e il giovedì dalle 9,30 alle 13 (lunedì e festivi chiuso).

Info e segnalazioni: Paolo Bezzi c/o Casa Matha, Via Matteotti 15, 48121 Ravenna (331 1921500 info@casamatha.it)

Storia e attualità della Casa Matha di Ravenna

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Pila 5 marzo 2011 – Trofeo Salomone. Terzo appuntamento.

Pila 5 marzo 2011 – Trofeo Salomone. Terzo appuntamento.

Per il terzo anno consecutivo la loggia “Mont Blanc” (1197) di Saint Vincent organizza a Pila, nota località turistica della Valle d’Aosta, il ‘Trofeo Salomone’, competizione amatoriale per sciatori. Si svolgerà il 5 marzo, alle ore 10, e possono partecipare tutti i Fratelli, accompagnati da familiari e amici.

Info e prenotazioni: Edgardo Campane 335 5387718 – e.campane@edina.it

 

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Ravenna 4 marzo – Convegno Massoneria, Cinema e Risorgimento.

Ravenna 4 marzo – Convegno Massoneria, Cinema e Risorgimento.

Massoneria, Risorgimento e Cinema nella costruzione dell’identità nazionale: è questo il titolo del convegno organizzato dalle Logge massoniche ravennati che si terrà il prossimo 4 marzo alle ore 20,30 presso la Sala Muratori della Biblioteca Classense. L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito delle manifestazioni organizzate dal Grande Oriente d’Italia per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, comprenderà la proiezione di alcuni cortometraggi d’epoca e una serie di relazioni.

Per l’occasione verranno presentati i cortometraggi La presa di Roma (1905), Il piccolo garibaldino (1909) e un estratto del film Casa Ricordi, diretto nel 1954 da Carmine Gallone. La presa di Roma, realizzato nel 1905, è il primo film prodotto in Italia da una casa cinematografica. Il regista, Filoteo Alberini, Maestro massone, ha compreso che il cinema rappresenta uno strumento pedagogico formidabile per costruire un’identità nazionale fondata sui valori morali e civili del Risorgimento.

L’importante appuntamento vedrà inoltre gli interventi del Prof. Santi Fedele, dell’Università di Messina che tratterà il tema Il ruolo del Grande Oriente d’Italia e della Massoneria della formazione dell’Identità nazionale, del dott. Giovanni Lasi, dell’Università di Bologna, che relazionerà su Filoteo Alberini e la Massoneria: alle origini del cinema italiano , dello storico del cinema Sergio Toffetti su Cinema e Risorgimento, del Prof. Antonio Panaino, dell’Ateneo bolognese, che terrà una comunicazione su Risorgimento e identità linguistica della Nazione e di Bernardino Fioravanti, Gran Bibliotecario del Grande Oriente d’Italia, che interverrà sul tema Cinema e Massoneria: il contributo del Grande Oriente d’Italia. Il convegno sarà concluso dal Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

“Abbiamo scelto Ravenna come sede di questo convegno e di queste rare proiezioni – spiega Filippo Raffi, Maestro Venerabile della Loggia La Pigneta di Ravenna – per la sensibilità che la città ha sempre mostrato verso i temi risorgimentali, in nome di quelle memorie condivise che a vario titolo ci vedono e ci hanno visto coinvolti per celebrare i padri della Nazione. Anche da Ravenna, parte la sfida per disegnare una nuova idea di Patria”.

“Riscoprire la forza e il segreto di quella forza morale del Risorgimento che un giorno cambiò la storia – conclude Filippo Raffi – è anche il senso del nostro viaggio nei 150 anni del Paese che amiamo. La lezione della Massoneria nella costruzione dell’Unità nazionale, è patrimonio ideale e morale di ogni italiano libero, che vuole guardare negli occhi il proprio paese e costruire il futuro con pensieri e idee forti”. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia, ha ottenuto il patrocinio, tra gli altri, della Regione Emilia Romagna, della Provincia e del Comune di Ravenna.

 

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20 febbraio 2011 – Manifestazioni programmate dalle amministrazioni locali per celebrare i 150 anni dell’unità dell’Italia.

20 febbraio 2011 – Manifestazioni programmate dalle amministrazioni locali per celebrare i 150 anni dell’unità dell’Italia.

Numerose manifestazioni sono state programmate dalle amministrazioni locali per celebrare i 150 anni dell’unità dell’Italia. Segnaliamo i siti dove poter scaricare i programmi.
Inoltre diamo un primo e parziale elenco dei Musei del Risorgimento presenti nella penisola, luoghi di memoria spesso dimenticati.

Comitato nazionale

http://www.italiaunita150.it/
http://www.iluoghidellamemoria.it/area_notizie/

Comitato di Torino

http://www.italia150.it/

Provincia di Torino

http://www.provincia.torino.it/speciali/2011/anniversario_unita_italia/

Regione Lombardia

http://www.regione.lombardia.it/

Regione Toscana

http://www.regione.toscana.it/italiaunita150/

Regione Emilia-Romagna

http://ermes.regione.emilia-romagna.it/

Comune di Milano

http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal

Comune di Firenze

http://www.comune.fi.it/opencms/export/sites/retecivica/materiali/hp_citta/piegIdentita.pdf

Comune di Bologna

http://www.comune.bologna.it/primopiano/dettaglio/9:6881/

MUSEI DEL RISORGIMENTO

Roma

http://www.risorgimento.it/php/index.php

Torino

http://www.museorisorgimentotorino.it/

Genova

http://www.museidigenova.it/spip.php?rubrique82<

12 febbraio 2011 – Le donne invisibili e dimenticate nell’Unità d’Italia.

12 febbraio 2011 – Le donne invisibili e dimenticate nell’Unità d’Italia.

E’ importante ricordare e rendere omaggio al ruolo delle donne invisibili e dimenticate nella formazione dello stato nazionale italiano. Queste donne hanno avuto il coraggio di ribaltare quel ruolo che gli era stato attribuito nei secoli precedenti che voleva la donna non istruita ma solo educata per un ruolo familiare e subordinata all’uomo anche nelle attività culturali. Finalmente, oggi, su questa storia costruita esclusivamente attraverso documenti ufficiali, sulla diplomazia e solo sul versante maschile si sta aprendo una nuova visione, dimostrando un ruolo femminile molto incisivo e fondamentale sia dal punto di vista intellettuale, culturale e spirituale, mettendo quelle premesse per una emancipazione delle donne italiane.

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12 febbraio 2011 – Goffredo Mameli e “Fratelli d’Italia”.

12 febbraio 2011 – Goffredo Mameli e “Fratelli d’Italia”.

Goffredo Mameli dei Mannelli, noto anche come Goffredo Mameli, nacque a Genova il 5 settembre 1827 e morì a Roma il 6 luglio 1849. Mameli è stato un poeta, patriota e scrittore italiano ed è universalmente noto per aver scritto i memorabili versi che, musicati da Michele Novaro, divennero poi l’Inno d’Italia.

Annoverato tra le figure più famose del Risorgimento italiano, morì durante la strenua difesa della Villa del Vascello, nel corso della breve Repubblica romana del 1849, ferito ad una gamba, in maniera non particolarmente grave, morì in seguito per la sopravvenuta infezione a soli 21 anni, presso l’ospizio della Trinità dei Pellegrini.

 

Audio Fratelli d’Italia – Vers. Strumentale (MP3) Audio Fratelli d’Italia – Vers. con Canto (MP3) Audio Fratelli d’Italia – Vers. Strumentale (MIDI)

 

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Roma 14 febbraio 2011 – Il Grande Oriente d’Italia a Denver per la Conferenza dei Gran Maestri del Nord America. A guidare la delegazione di Palazzo Giustiniani il GMA Bianchi

Roma 14 febbraio 2011 – Il Grande Oriente d’Italia a Denver per la Conferenza dei Gran Maestri del Nord America. A guidare la delegazione di Palazzo Giustiniani il GMA Bianchi

Oltreoceano per il bene dell’umanità e per rafforzare il messaggio della Fraternità mondiale. A conferma delle ottime relazioni tra Palazzo Giustiniani e la Massoneria americana, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, è stato invitato a pertecipare alla Conferenza dei Gran Maestri del Nord America, che si terrà a Denver sabato 19 febbraio.

Alla riunione biennale partecipano i Gran Maestri degli Stati Uniti, Canada e Messico. La delegazione del Grande Oriente d’Italia sarà guidata dal Gran Maestro Aggiunto, Massimo Bianchi, che parteciperà anche alle celebrazioni del centenario della costituzione della Gran Loggia del Colorado.

Roma, Villa il Vascello, 14 febbraio 2011

10 febbraio 2011 – (Agenzia Dire) 150° Unità d’Italia. Lehner: festa anche per massoneria, al lavoro.

10 febbraio 2011 – (Agenzia Dire) 150° Unità d’Italia. Lehner: festa anche per massoneria, al lavoro.

“Festeggeremo l’Unità d’Italia, ma, senza ipocrite dissimulazioni. A marzo, renderemo onore anche alla Massoneria, visto che l’unificazione del 1861 fu uno dei suoi più grandi successi. Per questo, per non offendere a sangue i cattolici e, peraltro, non esistendo alcuna veneranda Santa Loggia, sarebbe bene festeggiare laicamente, lavorando”. Lo dice Giancarlo Lehner, deputato del Pdl.

(Agenzia Dire) 10 FEB 11

10 febbraio 2011 – (La Nazione) Convegno su la Massoneria e la festa dell’Italia unita.

10 febbraio 2011 – (La Nazione) Convegno su la Massoneria e la festa dell’Italia unita.

Si terrà sabato 19 dalle 9.30, nella Sala Verde del Palazzo dei Congressi, con il patrocinio della Regione Toscana, il convegno La Massoneria in Toscana nei 150 anni d’Unità d’Italia. È organizzato dal Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Toscana (Grande Oriente d’Italia, Massoneria di Palazzo Giustiniani) con l’obiettivo di ripercorrere il contributo dei massoni toscani per la realizzazione dell’unità nazionale. Fu un impegno non marginale quello della massoneria toscana che, attraverso la tradizione medico-scentifica, il ruolo dell’associazionismo popolare e di volontariato, permise la costruzione di un tessuto sociale laico tuttora radicato.

Nei primi 150 anni di storia unitaria la Toscana è stata la regione italiana con la più elevata presenza massonica. Il convegno intende ricostruire alcuni aspetti di questa presenza e offrire alcune chiavi di lettura per comprendere le ragioni di un così vasto e duraturo radicamento dell’associazionismo liberomuratorio nel tessuto sociale della regione. Non un bilancio esaustivo, dunque, spiegano gli organizzatori del convegno, ma alcuni spunti di analisi che, a partire dalle acquisizioni dell’indagine storiografica, offrano elementi per una riflessione critica sul ruolo svolto dalla massoneria nella società toscana del secondo Ottocento e del Novecento.

Il convegno del Collegio Circoscrizionale vuole essere un momento di avvio delle varie manifestazioni che la massoneria toscana «organizza nei vari luoghi della regione, ben visibili anche grazie ad un logo che verrà utilizzato nei vari appuntamenti che si realizzeranno a livello locale».

(La Nazione) 10 FEB 2011

10 febbraio 2011 – (Il Tirreno) Garibaldi narrato al popolo.

10 febbraio 2011 – (Il Tirreno) Garibaldi narrato al popolo.

Corre l’anno del centocinquantesimo compleanno dell’Unità d’Italia, e si moltiplicano incontri, dibattiti, manifestazioni e spettacoli per accendere i riflettori su questa specialissima ricorrenza, mai tanto controversa come oggi.

Anche la massoneria offre il suo punto di vista sull’anniversario. E lo fa con un incontro pubblico in programma oggi alle 16.30 nella Sala Pegaso, salotto del Palazzo della Provincia, in piazza Dante a Grosseto. L’Antica Società Storica Maremmana /R.L. Pacciardi n. 1339, Goi e Collegio Toscano dei Maestri Venerabili promuovono una discussione su “Garibaldi narrato al popolo”. Moderatore Roberto Breschi (M.V. 1339), sarà presente Massimo Bianchi, Gran Maestro aggiunto del Goi.

Ospiti la dottoressa Fiorenza Gemini (direttrice dell’Archivio di Stato); il dottor Mauro Papa, direttore del Centro documentazione arti visive di Grosseto); la dottoressa Marcella Marraccini e il dottor Paolo Pisani, dell’Antica Società Storica Maremmana.

(Il Tirreno) 10 FEB 2011

10 febbraio 2011 – (La Nazione) Verso l’unità: il ruolo della Massoneria.

10 febbraio 2011 – (La Nazione) Verso l’unità: il ruolo della Massoneria.

I Padri della massoneria sostengono che questa non è una setta ma l’associazione «di uomini liberi e di buoni costumi». Gli ideali massonici sono rimasti gli stessi che ispirarono nell’800 la Rivoluzione francese e Napoleone, affermando valori quali la libertà, l’uguaglianza e la fraternità. Da sempre la Chiesa è stata in disaccordo con la massoneria ma lo divenne in particolar modo dopo che i princìpi massonici si diffusero anche tra i ceti popolari.

Religione e politica sono due argomenti che non possono essere associati dai massoni, perché dividono invece di unire: ogni uomo deve credere nel proprio Dio. I più grandi protagonisti dell’Unità d’Italia, Garibaldi, Mazzini, Cavour e i Savoia sono stati massoni, con idee che tendevano a togliere alla Chiesa il potere temporale. Per questo alcuni studiosi sostengono che l’Unità d’Italia è stata voluta dalla massoneria. In quel periodo a Perugia si sentì la necessità di rendersi indipendenti dallo Stato della Chiesa, perciò la città nel 1859 insorse. A reprimere questa rivolta fu comandato il colonnello Schmidt, ufficiale dei mercenari svizzeri mandati dal Papa per abbattere la costituzione del governo provvisorio costituito da laici.

Il colonnello rimase famoso per lo scempio compiuto a Perugia, ricordato attraverso i «labari», insegne listate a lutto con le parole dell’orrore e della memoria, scritte in bianco a stampatello. I labari neri, ogni 20 giugno, vengono affissi nei luoghi dove si svolsero gli avvenimenti; oggi si trovano presso la sede della «Società generale operaia di mutuo soccorso» di Perugia fondata nel 1861.

(La Nazione) 10 FEB 2011

Roma 10 febbraio 2011 – Foibe: Gran Maestro Raffi (Goi), il dovere della memoria e l’impegno della Verità

Roma 10 febbraio 2011 – Foibe: Gran Maestro Raffi (Goi), il dovere della memoria e l’impegno della Verità

“Il dovere di ricordare si accompagni all’impegno della verità. Il Grande Oriente d’Italia ricorda l’orrore delle foibe, l’esempio dei Fratelli morti nell’inferno della ragione e tutti gli italiani che persero la vita nel dramma dell’esodo. Quanto accadde al confine orientale deve far riflettere ogni coscienza libera perché non solo si arrivi a una memoria condivisa, operazione tanto più necessaria nel centocinquantenario dell’Unità d’Italia, ma perché si faccia luce su tante pagine ancora oscure di dolore e di morte troppo a lungo dimenticate”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, nella Giornata del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

“Il loro dolore innocente – ricorda l’avvocato ravennate alla guida della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani – il silenzio coperto dalla vergogna di un sacrificio dimenticato, è oggi motivo e forza morale per condannare le persecuzioni razziali, politiche e culturali, per rende onore alla storia di libertà di migliaia di vittime degli scontri culturali ed ideologici e per superare ogni divisione, evitando il ripetersi di eventi che hanno segnato gravemente il nostro passato. Noi ricordiamo con la mano sul cuore – conclude il Gran Maestro Raffi- tutti coloro che hanno lottato per la Libertà. Raccogliamo l’esempio di luce degli uomini coraggiosi che hanno fronteggiato ogni totalitarismo e violenza, convinti che l’abisso di roccia non fermi il grido di giustizia. E che la ragione sia sempre più forte dell’odio”.

Roma, Villa il Vascello, 10 febbraio 2011

Roma 9 febbraio 2011 – Firenze: Raffi (Goi), ricordiamo la lezione di libertà di Lando Conti, fratello massone e cittadino dell’umanità

Roma 9 febbraio 2011 – Firenze: Raffi (Goi), ricordiamo la lezione di libertà di Lando Conti, fratello massone e cittadino dell’umanità

“Una testimonianza di profonda umanità che ha dato volto alla vera politica, quella che si impegna con ragione e passione al servizio delle persone. Nell’anno delle celebrazioni per il centocinquantenario dell’Unità d’Italia, l’esempio del Fratello Lando Conti aiuta ad affrontare le lotte quotidiane per la giustizia sociale e la democrazia”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, ricorda Lando Conti nel 25° anniversario della scomparsa del sindaco di Firenze, barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse il 10 febbraio 1986.

“Chi pensava di uccidere la sua storia di libertà in quel freddo pomeriggio di febbraio – sottolinea l’avvocato ravennate alla guida della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani – non poteva comprendere, nel delirio della violenza cieca, che le idee non si possono fermare con il piombo. A venticinque anni dalla scomparsa di un massone autentico, continuiamo la sua missione civile di libertà e fraternità. Nel saluto che Lando rivolse al Consiglio Comunale il 18/4/1984 che lo eleggeva Sindaco di Firenze, si legge: ‘Sono dell’opinione che nei prossimi mesi sia meglio andare di più nella città e non limitare il dibattito al Palazzo. Non siamo portatori di interessi particolari ma di interessi generali che evidentemente valutiamo dal nostro punto di vista, ma non siamo mai disposti a barattare per un interesse particolare’. Era la lezione altissima di un uomo vero, per il quale libertà, democrazia e giustizia vanno riconquistate ogni giorno”.

“Per questa coerenza – rimarca Raffi – Lando Conti ha pagato il prezzo più alto. Ma come per Giordano Bruno e altri martiri della libertà, la tragica e irragionevole morte non ha potuto fermare il pensiero di verità che corre sulle gambe di mille altri Fratelli, Uomini del dubbio come lui, che lottano in ogni ambito e in ogni terra per far spazio alla luce. La sua stella di Maestro di Vita – conclude il Gran Maestro del G.O.I.- è sempre nel Pantheon dei cercatori di sfide infinite. Perché Lando Conti è cittadino dell’Umanità”.

Lando Conti divenne libero muratore il 22/11/1957 nella loggia ‘G. Mazzini n. 62’ di Prato, all’obbedienza del Grande Oriente d’Italia e fu Fratello massone della Loggia ‘Abramo Lincoln, oggi ‘Lando Conti’.

Roma, Villa il Vascello, 9 febbraio 2011

Roma 20 febbraio 2011 – Intervista ad Alessandro Cecchi Paone.

Roma 20 febbraio 2011 – Intervista ad Alessandro Cecchi Paone.

“I Liberi Muratori? Un canale sempre aperto di comunicazione con il mondo liberaldemocratico”.
E’ questo il pensiero di Alessandro Cecchi Paone, giornalista e conduttore televisivo, direttore del canale culturale Marcopolo, in onda sulla piattaforma satellitare di Sky.
Cecchi Paone è anche docente di giornalismo e comunicazione culturale in diversi atenei, ha diretto il mensile La Macchina del Tempo e collabora con numerosi quotidiani e riviste. Il suo nuovo libro,dal titolo “Scienza e Pace”, edito da Passigli, è stato scritto a quattro mani con Umberto Veronesi. L’obiettivo dell’intervista, di piacevole e scorrevole lettura, è quello di coniugare la ricerca scientifica con le ragioni del pacifismo, in nome di una comune lotta per la salvaguardia dei principali valori umani: una lotta laica e liberale, nel segno del rispetto di tutte le convinzioni ma che rifiuta ogni dogmatismo precostituito.

 

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