Massoneria e storia. La Bibbia di George Washington, primo presidente degli Stati Uniti

Una  volta che l’emergenza Covid 19  sarà terminata  e lo saranno anche i restauri iniziati in gennaio della cupola del Federal Hall National Memorial di New York, l’antica Bibbia, sulla quale il 30 aprile del 1789 giurò George Washington (1732-1799), primo presidente degli Stati Uniti, padre della nazione e libero muratore, tornerà di nuovo al suo posto nella teca speciale della Inaugural Gallery al piano nobile dell’edificio che si trova al numero 26 di Wall Street.

Il prezioso volume, tra i simboli più alti della storia americana, è di proprietà della loggia massonica St. John N°1 della Grande Mela, e fu consegnato a Washington in occasione del suo insediamento dal capo cerimoniere e maestro venerabile dell’officina Jacob Morton, che andò a prenderlo quando si accorse che il futuro presidente e fratello aveva dimenticato di portare con sé la sua Bibbia.  

Stampato a Londra nel 1765 (nella versione autorizzata da re Giacomo I,  il prezioso esemplare è stato utilizzato anche da altri presidenti come Warren Gamaliel Harding (4 marzo 1921), Dwight D. Eisenhower (20 gennaio 1953), Jimmy Carter (20 gennaio 1977) e George H. W. Bush (20 gennaio 1989).

Ha scelto di giurare invece sulla Bibbia usata nel 1863 da Abram Lincoln (1809- 1865), il presidente che abolì la schiavitù, Barack Obama. E lo stesso ha fatto anche Donald Trump che ha giurato però su due Bibbie, quella di Lincoln e quella che gli regalò la madre quando aveva nove anni.

Il presidente Washington fu iniziato il 4 novembre 1752 nella loggia Fredericksburg, in Virginia, e nel 1788 divenne il primo maestro della nuova loggia Alexandra. L’anno successivo fu eletto presidente degli Stati Uniti e quando pose la prima pietra del Campidoglio degli Stati Uniti indossò il suo grembiule massonico,  grembiule, per altro,  che gli aveva donato il generale Lafayette, un altro eroe della rivoluzione americana, anche lui libero muratore. Washington morì all’età di 69 anni, lasciando alle generazioni future in eredità i suoi ideali di libertà, giustizia e fratellanza.

Il presidente Lincoln, invece, pur desiderandolo non riuscì mai a diventare massone. Aveva fatto richiesta di entrare nella Tyrian Lodge, di Springfield, nell’Illinois, ma poco dopo venne eletto presidente e la sua iniziazione fu rinviata. Ma il 14 aprile del 1865, all’inizio del suo secondo mandato, venne assassinato mentre si trovava al Ford’s Theatre di Washington.



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