Massoneria baluardo di democrazia aperta al sociale e guarda “Oltre” anche in Basilicata | Giornalemio.it

Riportiamo di seguito l’articolo a firma di Franco Martina che giornalemio.it ha dedicato all’incontro che si è tenuto a Matera il 7 agosto dedicato a Gramsci e la Massoneria al quale ha partecipato il Gran Maestro Stefano Bisi.

 

 

 Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, a Matera per presentare un piccolo ma interessante lavoro su ‘’ Gramsci e la Massoneria”, a un anno dalla presentazione nella Capitale europea della cultura per il 2019 della Loggia ‘’ Quinto Orazio Flacco’’ presieduta dal Maestro Pietro Andrisani. E lo ha fatto ricostruendo i momenti difficili del marzo scorso, con la perquisizione e il sequestro di alcuni elenchi degli iscritti su mandato della commissione parlamentare antimafia, tracciando analogie con quando accaduto durante il periodo fascista e citando l’intervento del 1925 fatto dal segretario del Pci Antonio Gramsci. Leggetelo per intero, dopo aver apprezzato le considerazioni di Santi Fedele e dello stesso Gran Maestro, Stefano Bisi. E a volte certe situazioni tornano. Altro contesto, ma la sostanza non cambia… Paradossale? Non siamo il Venezuela, per fortuna, ma sottovalutare forzature, procedure che vanno oltre il dettato costituzionale può farci scivolare lungo strade senza ritorno, che possono far perdere quanto conquistato con il sangue e con il supporto di ideali per i quali hanno combattuto i nostri Padri. La vicenda che ha visto nel marzo scorso la commissione parlamentare d’inchiesta antimafia procedere con perquisizioni al sequestro degli elenchi di iscritti al Grande Oriente d’Italia è tra queste. Dibattito in corso, marce indietro, ma non è ancora finita visto che il G.O.I si è attivato per difendere in ogni sede, italiana ed europea, diritti sanciti dalla Costituzione. Il perché accade e continua ad accadere ha tante chiavi di lettura, riconducibili a una crisi istituzionale e strumentale del BelPaese. Servono riforme, riequilibro, rispetto e senso di responsabilità tra poteri e anche soluzioni con il bisturi, qualcuna anche dal sapore goliardico e ironico come quella prospettata nell’inverno scorso da un noto periodico satirico toscano, che aveva suggerito dopo la scoppola al referendum la soluzione Melampo per il boy scout di Firenze ‘’…Un bel pietrone al collo e giù nell’Arno’’. Goliardia a parte nel BelPaese( questione rifiuti, incendi, baruffe parlamentari di questi giorni ne hanno offuscato di parecchio l’immagine)  di cadaveri eccellenti e potenziali ce ne sono in giro già troppi. Qualcuno tenterà la strada della beatificazione alle prossime elezioni politiche, ma con la Costituzione non si scherza. Siamo seri- Le libertà democratiche non hanno confini ideologici, quando si tratta di difendere un bene comune sancito dalla Costituzione Italiana e che talvolta deve ricorrere alla Corte Europa di Giustizia. per ricordare a qualcuno che i ‘’diritti’’ non si toccano e vanno rispettati. E così è positivo ricordare, come ha fatto a Matera il Gran maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, cosa è scritto nella Costituzione che pseudo esperti di riforme costituzionali vorrebbero stravolgere o ignorare per avere ‘’mani libere’’. Uno dei padri fondatori del Partito comunista italiano, Antonio Gramsci,messo in soffitta da revisionisti e protagonisti di un riformismo del potere per il potere,  aveva colto per tempo quello che si stava preparando . “Gramsci – ha detto il Gran Maestro Stefano Bisi- lo capì nel 1925 e noi ,modestamente lo abbiamo capito nel marzo 2017  Ci sentiamo degli alfieri delle libertà , dei guardiani della democrazia. E lo facciamo per due articoli della Costituzione  Se quel 4 dicembre anzicchè  dividerci, chiederci se era giusto votare Si o No per mandar mandare a casa Renzi o per tenere a casa Renzi. Se avessimo impiegato quel tempo per conoscere meglio la Costituzione ci saremmo ricordati di due articoli il 18 che consente la libertà di associazione e il 2 che favorisce le formazioni aggregazioni sociali. Il filosofo Massimo Cacciari ha detto qualche giorno fa  che le greggi senza pastore sono destinate a scomparire e  destinate al suicidio. Vero. Perche se non c’e pastore le pecore girano a vuoto e si perdono. Un paragone che ci induce a chiedere perché nella nostra amata Italia si favoriscano le formazioni sociali, in un momento di crisi della rappresentanza politica,dei partiti. Ma non vanno limitate le libertà di associazioni”. Da qui la risposta in concreto di una realtà associativa che è tanta parte, con un ruolo da protagonista, della storia e della vita dell’Italia.  “E  allora –ha proseguito Bisi- che cosa facciamo per questo nostro Paese per respingere una aggressione , come quella della commissione parlamentare. Facciamo l’attività che il Grande Oriente d’Italia ha sempre fatto. Siamo presenti con 850 Logge e anche qui, in Basilicata, intendiamo crescere sul piano qualitativo per rinverdire la tradizione dell’Ottocento lucano. E queste nostre logge che si riuniscono periodicamente con i nostri grembiuli, i nostri guanti, il nostro rituale, che hanno fatto tanto sorridere, ironizzare alcuni membri della commissione antimafia … Io non sorrido e non ironizzo davanti a un sacerdote che la domenica distribuisce l’Eucarestia in chiesa, perché quello è il corpo di Cristo e allora perché ironizzare. Il nostro  rituale non è fine a se stesso perché è un momento di educazione civica, perché si impara ad ascoltare l’altro a parlare uno alla volta. Attività ormai in disuso, quella di ascoltare l’altro. Anche in parlamento, luogo principale della nostra democrazia, c’è la volontà di sopraffare l’altro , di gridare sull’altro per ribadire che l’altro ha sempre torto. Non è così. Respingiamo gli attacchi  i tentativi di denigrazione con una forte attività di informazione oggi il libro a Matera, ieri a Lipari in un incontro sull’esoterismo dove abbiamo apposto una targa per il nostro gran Maestro Domizio Torrigiani, qui confinato durante il periodo fascista’’.

Bisi parla con pacatezza, interrotto dagli applausi soprattutto nei passaggi in cui parla di impegno nella società e per le istituzioni, forte di una solidarietà che continua a ricevere un po’ ovunque e anche a Matera, dove sono giunti fratelli da altre province e dove si sono registrati il saluto dell’assessore ai Sassi  Paola D’Antonio , gli interventi di avvocati calabresi (non iscritti a Logge) ma che hanno preso a cuore la “ causa” del Grande Oriente. E l’illustrazione delle attività effettuate o in programma nei prossimi mesi rappresentano una pagina ‘’impegnata’’, che ha colpito un buon gruppo di giovani intervenuti nella Cappella dei duchi Malvezzi di Palazzo Gattini. “… Lo abbiamo fatto lo scorso anno –ha proseguito il Gran Maestro- per i 70 anni della nostra Repubblica, che abbiamo celebrato e festeggiato, e loro volevano farci la festa…ma non ci sono riusciti, non ci stanno riuscendo. Perché di fronte a questa campagna aggressiva c’è chi ha voluto conoscerci meglio , come persone distanti da noi per indole, attitudini culturali , pensiero formazione che  hanno voluto conoscerci la libera muratoria moderna, che quest’anno compie 300 anni di vita, con tante presenze importanti, numerose, qualificata di amministratori locali, intellettuali e della società civile.E poi la solidarietà di essere liberi muratori, si sta moltiplicando. E l’ultima si chiama scuola del coraggio …Abbiamo pensato ai ragazzi che hanno conseguito la maturità in una situazione difficile, pensate ai ragazzi di Accumuli, Norcia, Amatrice che hanno studiato in situazione difficili. Daremo una borsa di studio ai ragazzi di Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio che hanno conseguito 100 agli esami di maturità. Stiamo facendo qualcosa a Norcia per i giovani , dove stiamo studiando con i nostri ingegneri la soluzione giusta, per dotare di un impianto di illuminazione un campo di calcio (interessato però  da una linea di faglia attiva) essendo quello principale utilizzato per l’ospedale da campo.  E poi il sostegno a una squadra di basket in carrozzina di Reggio Calabria, che non aveva risorse per partecipare alla serie A. Non c’era più tempo e allora si sono iscritti alla  serie B. Sono ragazzi disabili che hanno diritto a  essere come gli altri…E poi a Latina un sostegno a una società che integra ragazzi con diversi problemi e un  premio a un ragazzo, Valerio, impegnato in un corso di salvamento, che ha salvato a Sabaudia la vita a una ragazzina…. Continueremo con altre azioni di solidarietà con laboratori odontoiatrici e dentisti, fratelli massoni, garantiranno visite e cure gratuite per quelle situazioni di indigenza che saranno segnalate . Perché il nostro Tempio interiore, aperto agli iscritti del Grande Oriente d’Italia, lo trasferiamo nella strada, perché facciamo parte della società civile e non ci stiamo a farci mettere in un sottoscala, o in un retrobottega. Vogliamo operare e mostrarci per quello che siamo. Ne daremo prova con una comunicazione continua e poi basta seguire il nostro sito internet, www.grandeoriente.it, e alla faccia dell’assenza di trasparenza, dove c’è tutto : regolamenti, costituzione e quello che facciamo e quello che faremo. L’invito è a venire a Roma dal 16 al 20 settembre festeggeremo l’equinozio di autunno e anche la ricorrenza per la Breccia di Porta Pia con tante iniziative,che abbiamo chiamato Oltre”. Un programma ma anche uno stimolo al Parlamento a guardare con senso di responsabilità alle esigenze vere del Paese, prima che si concluda la legislatura. “ Una delle cose – commenta il Gran Maestro del Grande Oriente.  che non andranno in porto fino alla fine della legislatura parlamentare e che meriterebbero di essere trattate e approvate sono la legge sullo jus soli. Sarà perché vengo da una città dove lo jus soli si fa da sempre, Siena. Chi nasce per esempio all’Antiporto è dell’Istrice, chi nella contrada  Fontebranda è dell’Oca. Santa Caterina, patrona d’Europa, e’ nata a Fontebranda ed è detta anche la santa dell’Oca. E  allora chi nasce qui, in questo suolo, in questa terra,  se nasce qui è ha la il colore scuro di pelle come lo chiamiamo congolese, australiano? E’ italiano come me,  perché parla l’italiano meglio di me. Perché lo vogliamo tenere fuori dal consesso civile,dalla nostra comunità nazionale. Perché forse abbiamo paura… in quella che chiamo  Italia,  Patria,e mi piace chiamarla Patria, e questo non significa essere fascista, perché l’Italia è di tutti di quanti che siano di destra, centro, sinistra. E il paese.. dove sono andato a scuola o ho giocato al calcio. L’ Italia è la Patria e non ha la forma dello Stivale. E’ riduttivo. E la Sicilia, la Sardegna, le isole Eolie,d’ Elba, Lampedusa che sono fuori dallo stivale, non sono forse Italia? Dico questo, parlando delle iniziative di settembre, per una nuova stagione di diritti perché abbiamo diritto al lavoro, alla vita, alla felicità, alla sperimentazione scientifica. Sono quelle proposte di legge che meriterebbero di arrivare a conclusione prima della fine della legislatura, ma purtroppo vedo chi tira da una parte e chi dall’altra per avere qualche voto in più. Lo statista , l’uomo di governo deve guardare oltre il successo o  l’interesse immediato, deve pensare alle generazioni future. Guardare oltre vuol guardare avanti. Ho provato a guardare l’orologio…non si ferma. Va avanti e andare oltre è guardare al futuro ed è l’unico posto dove possiamo andare’’. Un invito alla concretezza a tutti i livelli. Ma serve un’altra breccia, come quella di Porta Pia, sul piano culturale, operativo e di impegno a difesa dei diritti e delle libertà democratiche.

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