Lutto nel mondo della cultura: addio a Schiavone/Quotidiano di Puglia

Si sono svolti ieri, a Lecce, nella chiesa di San Sabino, i funerali del professore Giuseppe Schiavone tra la commozione e il cordoglio dei presenti. Si è spento a 74 anni lasciando un profondo vuoto nel panorama culturale salentino e non solo. È stato professore ordinario di Storia delle Dottrine politiche in diverse università italiane. Ma anche storico del pensiero politico, filosofo dell’utopia e scrittore apprezzato. Per anni alla guida dell’Accademia delle Belle Arti di Lecce e primo presidente dell’Osservatorio urbanistico Teknè per circa un decennio, ha fondato il centro interdipartimentale di studi sull’utopia nell’Università di Lecce insieme ai colleghi Arrigo Colombo, Cosimo Quarta, Laura Tundo ed altri filosofi.

Tra le sue opere piu’ importanti ricordiamo: Massoneria, risorgimento, democrazia. Antiche regole che costruiscono il futuro; L’androgino, tra realtà e mito; La democrazia diretta. Un progetto politico per la società di giustizia; Scritti massonici di Ernesto Nathan; e Democrazia, utopia, modernità ed altri.

Tanti i messaggi di cordoglio giunti in queste ore. Tra questi, quello di Luigi Mazzei, fondatore del centro studi Teknè che lo ricorda come “un uomo dalla straordinaria capacità di cogliere il bello”. Quello dell’attuale direttore dell’Accademia delle belle Arti, Nicola Ciracì, il quale ha dichiarato che «nelle attività che verranno svolte in occasione del 60esimo anniversario dell’Accademia, il professore sarà ricordato per il suo importante apporto umano e professionale». E quello del sindaco di PogStorico del pensiero politico filosofo dell’utopia e scrittore giardo. Antonio Ciriolo e dell’intera amministrazione comunale: «Una persona che non amava lo spontaneismo, che credeva solo nel rigore scientifico che le fonti scritte potevano dare, superando le opinioni personali rispetto agli autori studiati».

Nel 2012 il professore. Schiavone donò alla biblioteca comunale circa un migliaio di libri e un contributo economico per il funzionamento della stessa. Negli stessi anni iniziò una collaborazione che lo portò a partecipare ad iniziative ed eventi. Il Salento ha perso un intellettuale ed uno storico di prestigio. Parla la sua eredità culturale. RIPRODUZLONE RISERVATA

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