“L’Italia immaginata”, il racconto iconografico di una nazione, dai monumenti ai francobolli, alle opere d’arte

Il racconto iconografico di una nazione fa parte dell’identità di un popolo come le parole dei poeti e le ricorrenze storiche. Dai francobolli ai monumenti, dai volantini politici alle opere d’arte, in ogni epoca le comunità nazionali mettono in scena e adattano l’immagine che hanno di sé, riproducendola in una miriade di forme e significati diversi. In particolare, anche per rappresentare il Belpaese si è fatto spesso uso di archetipi femminili che affondano le proprie radici nell’antichità, ben prima che la moderna idea di nazione facesse la sua comparsa.

Da certe raffigurazioni sulle monete greche alla Libertà che guida il popolo di Delacroix, queste immagini, benché segnate da discontinuità e battute d’arresto, hanno accompagnato alcuni dei passaggi cruciali della storia europea. Ma se in altri paesi tale evoluzione è da tempo studiata e approfondita, la debolezza del processo di unificazione in Italia ha spesso posto in secondo piano l’importanza di allegorie così potenti.

Con l’aiuto della ricca e approfondita introduzione di Giovanni Belardelli, che ripercorre una storia per immagini lunga due millenni, i saggi contenuti in questo libro dal titolo “Italia immaginata” (Marsilio)  accompagnano il lettore in un percorso inedito alla scoperta delle «donne immaginate» che hanno impersonato l’Italia: dalle loro origini orientali alla canonizzazione della donna turrita nell’Iconologia di Cesare Ripa, dall’esaltazione risorgimentale della patria «bella e perduta» nei ritratti di Hayez all’Italia madre e guerriera della propaganda fascista, fino ad arrivare, nel secondo dopoguerra, a Miss Italia e alle dive del cinema.

Con saggi di Cristina Baldassini, Nicoletta Bazzano, Alessandro Campi, Eugenio Capozzi, Marco Damiani, Loreto Di Nucci, Cristina Galassi, Erminia Irace, Claudia Mantovani, Francesco Marcattili, Andrea Possieri, Fausto Proietti, Nicoletta Stradaioli.



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