La replica del Grande Oriente d’Italia a La7

Al dottor Andrea Purgatori
Conduttore di Atlantide

   


Nel corso della puntata di Atlantide del 15 febbraio  dal titolo: “Nel regno dell’omertà: i misteri di Messina Denaro”, si è parlato a lungo della Massoneria regolare - anche con esplicito e specifico riferimento al Grande Oriente d'Italia - con attribuzione di un ruolo nella latitanza di Matteo Messina Denaro oltre che del coinvolgimento in efferati noti delitti di mafia.  
   
Si osserva che, al di là dell’arresto del medico Alfonso Tumbarello, prontamente sospeso dal GOI con l'augurio che possa chiarire presto la sua innocenza, non è mai emerso in alcuna indagine giudiziaria un solo collegamento per fatti di mafia con le logge del GOI di Campobello di Mazara o Castelvetrano. 

Non può essere condivisa la scelta di escludere dalla trasmissione il Grande Oriente d'Italia che, nella persona dello scrivente in qualità di Gran Maestro e legale rappresentante pro tempore, avrebbe potuto dare il suo contributo e prendere posizione sulle dichiarazioni errate e/o parziali rese dalla dottoressa Principato e dalla dottoressa Amendola con riferimento alle quali, stante la loro esperienza professionale, non possono essere tollerate improprie generalizzazioni in danno del GOI.

   Il Grande Oriente d’Italia nel ribadire la sua assoluta estraneità ai fatti ingiustamente addebitati nel corso della trasmissione ha dato mandato ai propri legali di valutare ogni possibile iniziativa per la tutela dell’Ordine massonico e dei propri associati.

Confidando nell’adempimento dei doveri di rettifica si porgono
distinti saluti
Stefano Bisi
Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani



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