Il Grande Oriente ha celebrato la Giornata della Fierezza Massonica. A Rimini la loggia Giovanni Venerucci ha proiettato il film “Forces Occultes: un esempio di massofobia durante il nazismo”. Presente il Gran Maestro

Il Grande Oriente il primo marzo ha celebrato la Giornata della Fierezza Massonica, un’iniziativa lanciata quattro anni fa dal Gran Maestro Stefano Bisi per creare momenti di incontro e dialogo con la società. Un’occasione, come spiegò, per comunicare “la bellezza della nostra plurisecolare opera per l’elevazione dell’Uomo e per il Bene dell’Umanità”, ma anche per rispondere ai tanti pregiudizi e attacchi nei nostri confronti e per farci conoscere. Un anno primo, proprio in quella data, che secondo un’antica tradizione inaugura il nuovo anno dei liberi muratori, la Guardia di Finanza si era presentata al Vascello per sequestrare, su mandato della Commissione nazionale Antimafia, gli elenchi degli iscritti delle logge della Calabria e della Sicilia. Un atto immotivato, una nuova profonda ferita per la Comunione.

In occasione della ricorrenza la loggia di Rimini Giovanni Venerucci ha organizzato un evento, nel corso del quale è stato proiettato il film Forces Occultes (Francia, 1943; con sottotitoli initaliano; durata 51m; Regia: Paul Riche [alias Jean Mamy]; Soggetto e sceneggiatura: Jean MarquèsRiviere). Il mediometraggio è stato preceduto da una breve presentazione del saggista Moreno Neri. Ha concluso il Gran Maestro Stefano Bisi.

Il film proposto racconta di un giovane deputato che, su consiglio di alcuni colleghi massoni, decide di entrare nel Grande Oriente di Francia, il più influente ordine massonico di Oltralpe. Dopo il rito d’iniziazione, si scontra con la corruzione e gli scandali politici, scoprendo in più unacospirazione tra massoni, ebrei e nazioni angloamericane per spingere la Francia in una guerra contro la Germania. Girato nel 1943, nella Parigi occupata dai nazisti, e commissionato dal Serviziodi Propaganda del Comando militare tedesco, il virulento intento del film è una denuncia contro ilparlamentarismo, le nazioni più ricche, gli ebrei e la massoneria, ovvero contro il cosiddetto “complotto demo-plutogiudaico- massonico”. La loggia “Giovanni Venerucci” è intitolata al protomartire del Risorgimento, il fabbro riminese nato nel 1808 e fucilato con i Fratelli Bandiera nel 1844. È una delle tre Logge della provincia di Rimini, fondata il 23 febbraio 1973 e appartenente alla Comunione del Grande Oriente d’Italia. Inrealtà esisteva già una Loggia con questo nome che poi fu presa d’assalto da una squadra fascistae completamente distrutta il 7 novembre 1925, tre giorni dopo l’attentato a Mussolini.



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