IL chirurgo massone amante d’arte e politica che diventò abruzzese/Il Centro

Scritto da Serpentini, Di Giovanni, Mazzoni e De Albentiis, il volume è ricchissimo di documenti e immagini storiche di Giorgio D’Orazio on sono nuovi a riscoperte di illustri perso\ naggi e storie legate \ all’Abruzzo migliore di un tempo andato, gli autori di questo volume, curato con dovizia di particolari, preciso nelle ricostruzioni e ricchissimo di documenti e immagini storiche. Elso Simone Serpentini, Loris Di Giovanni, Marcello Mazzoni ed Ernidio D. De Albentiis hanno dedicato la loro ricerca più recente a “Fabrizio Padula. Il medico, il politico, l’artista, il massone” (Artemia Nova Editrice), già titolo del libro che sarà presentato oggi in Atri, all’auditorium Sant’Agostino alle ore 17.30, e che mette in luce tutti gli aspetti di un personaggio poliedrico, rimasto molto legato ad Atri e alla famiglia di sua moglie Anna, l’antica e titolata famiglia Forcella, ricostruendo meticolosamente la personalità di Padula e sottolineando in particolare come in lui si intreccino e compendino le figure di medico, politico, artista e massone. Come raccontano gli autori, Fabrizio Padula era nato a Trivigno, in provincia di Potenza, nel 1861, stette in collegio sei anni, meritandosi sei medaglie di premio per lo studio ed essendo il primo della classe in tutte le materie, alla licenza ginnasiale riportò il massimo dei voti in tutte le prove e al primo liceo il massimo in tutte le materie alla media annuale. Fu anche il migliore nelle istruzioni che si davano a complemento dell’educazione dei ragazzi ed ogni anno fu premiato in ciascuna disciplina, mostrandosi soprattutto il più abile nel disegno e nella scherma. Tutti presupposti che permisero al protagonista di questo interessante volume storico di diventare il grande chirurgo che fu, dopo essere stato ufficiale medico della Regia Marina a Venezia, professore universitario a Roma e poi a Napoli, insomma un caposcuola venerato dai propri allievi che nei primi anni del Novecento realizzò addirittura la rinomata Villa delle Fate a Capodimonte, la più frequentata clinica chirurgica napoletana. Un personaggio lungimirante anche in Abruzzo, dove edificò Villa Giovinezza, sulla marina di Mutignano, aVilla Filiani (oggi Pineto), dopo aver sposato in seconde nozze Anna Forcella, appartenente ad una delle più blasonate famiglie teramane. Proprio con riguardo a Villa Giovinezza, gli autori nel libro mettono in risalto la differente sorte rispetto all’edificio partenopeo. Infatti, non senza rammarico, Serpentini, Di Giovanni, Mazzoni e De Albentiis evidenziano come, mentre la villa di Capodimonte è oggi un albergo di lusso e conserva il suo fascino, quella di Pineto, dopo esIL LIBRO Il chirurgo massone amante d’arte e politica che diventò abruzzese Viene presentato oggi ad Atri il saggio su Fabrizio Padula personaggio eclettico che a Pineto costruì Villa Giovinezza Ritratto di Padula del 1921 sere stata per qualche anno uno dei più noti alberghi della costa adriatica, l’Hotel Garden, sia attualmente chiusa, abbandonata e in uno stato di degrado deprimente. Una sorte infelice per un luogo dal passato glorioso, per il progetto di un uomo illuminato che, di entrambe le ville, tutte e due di stile moresco-veneziano, fu designer e costruttore, arredandole con gusto e con opere personalmente Padula coi figli, in alto la famiglia a Villa Giovinezza (Archivio De Albentiis) realizzate, mostrando dunque in questi frangenti anche una notevole vena artistica. Fabrizio Padula fu d’altronde un riferimento per le comunità locali, sempre prodigo di consigli e di sostegno ai bisognosi mise in pratica, conte spiegano gli autori, da vero filantropo, gli ideali che derivava dalla sua appartenenza alla massoneria, intesa come benefattrice dell’umanità e pantheon di ogni virtù. Tanto che la villa di Pineto rimase col nome di Villa Padula nel ricordo dei residenti, i quali presero presto dimestichezza con la figura di quell’uomo geniale, dalla barba lunga e dalle movenze al tempo stesso rapide e sapienti, con quelle mani capaci di fare, costruire e plasmare oggetti artistici con la stessa maestria con la quale effettuava accurate operazioni chirurgiche sui corpi dei pazienEtso Slmone 5,entini Loris Di Giovanni Marcelto Nleraoni Ernidio Llo Albentiis FABRIZIO PADULA Il medico, il politico, l’artista, il massone Fabrizio Padula e sopra il libro ti, scrivono ancora gli autori. Padula poi fu anche un appassionato politico, candidato nel collegio di Atri nel 1913, mancò per poco l’obiettivo da deputato nonostante fosse stato il più votato nella sua città. Arricchisce infine, anzi in principio, questo volume, la prefazione di Ettore Pellecchia, nipote di Fabrizio Padula, figlio della sua terza figlia Giulia.

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