Gran Loggia 2024. Un convegno dedicato a “Le carte sequestrate alla massoneria durante il fascismo nell’Archivio centrale dello Stato” / Video

Un archivio ordinato oltre a custodire la memoria storica di una Istituzione diventa un luogo vivo se i documenti conservati vengono valorizzati e resi accessibili alla ricerca storica. Non sempre però gli archivi sono completi e quando la loro storia si intreccia con quella italiana durante il ventennio fascista, allora si può andare incontro a dispersioni e sequestri di materiale e al lavoro di tutela occorre necessariamente affiancare quello del recupero delle fonti documentarie. Lungoquesta direzione si è lavorato a porre le basi per una collaborazione con l’Archivio centrale dello Stato che conserva un’interessantissima serie denominata: “Documenti sequestrati alla massoneria, 1862-1925”, afferente al fondo Ministero dell’Interno, Direzione generale della pubblica sicurezza, Divisione affari generali e riserva-
ti. Questa collaborazione si è concretizzata nella convenzione stipulata tra l’Archivio centrale dello Stato e la Fondazione del Grande Oriente d’Italia firmata alla fine del dicembre 2021 dal Sovrintendente Andrea De Pasquale e dal Gran Maestro Stefano Bisi. Si tratta di migliaia di documenti massonici sottratti dal fascismo che, ordinati e descritti nell’inventario curato da Elisabetta Cicciola, offrono uno spaccato interessante sull’attività dei Fratelli e delle Logge massoniche italianenel lungo arco temporale tra il 1862 e il 1925. Uno studio che recupera e valorizza una parte di storia della Massoneria che, naturalmente, è anche un pezzo di storia d’Italia. Ha concluso il Gran Maestro Stefano Bisi che ha confessato di provare “emozione e commozione nel sentire e nel ripensare alle storie di tanti fratelli perseguitati dal regime che hanno rischiato la vita per la libertá”. Il Gran Maestro ha anche sottolineato di essere orgoglioso della convenzione siglata con l’Archivio Centrale dello Stato, che é anche, ha detto “un riconoscimento pubblico al nostro lavoro”. “In questi anni -ha aggiunto- la nostra sede del Vascello si é adeguata a ricevere anche strutturalmente documenti consultabili da ricercatori e studiosi”, ha aggiunto Bisi annunciando che un intero piano della Villa sará dedicato agli archivi delle logge.

In chiusura é salita sul palco la parlamentare Erica Mazzetti, che da dieci anni, ha detto, segue con interesse il Grande Oriente e ha avuto modo di apprezzare le tante iniziative che sono state messe in campo, tra cui appunto, la sistemazione dell’Archivio e la convenzione con l’Archivio Centrale dello Stato. Conoscere la storia, ha rimarcato, é importante per affrontare il futuro, cosí come é importante, ha proseguito, mettere al centro la persona , la libertá e il rispetto dei diritti umani, valori che sono un faro per un faro per il Grande Oriente e un faro per tutti.

All’incontro,“Le carte sequestrate alla massoneria durante il fascismo nell’Archivio centrale dello Stato”, che si é tenuto al Palacongressi di Rimini in apertura della Gran Loggia 2024. assieme all’archivista del Grande Oriente d’Italia, e ricercatrice Elisabetta Cicciola ha partecipato Simona Greco, Funzionario archivista di Stato, responsabile del fondo archivistico del Ministero dell’Interno che ha svolto un intervento volto a far conoscere il contesto istituzionale del “Soggetto conservatore” e, nello specifico, del fondo ministeriale all’interno del quale è inserita la serie archivistica, oggetto di questo lavoro.

SIMONA GRECO, Ph.D. in Geografia storica per la valorizzazione del patrimonio storico-ambientale presso l’Università di Genova e già nei ruoli del Corpo forestale dello Stato e dell’Arma dei carabinieri, è attualmente funzionario archivista di Stato presso l’Archivio centrale dello Stato con incarichi di responsabile del fondo archivistico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della
Sala dell’Araldica e delle Raccolte speciali, del servizio di conservazione e restauro e membro del Consiglio di amministrazione. Ha pubblicato contributi e volumi su tematiche legate all’ambiente, al territorio e alle foreste. FASCICOLO PERSONALE DELLA LOGGIA CAVOUR ALL’ORIETE DI
TORINO INTESTATO ALL’ATTORE DRAMMATICO ERMETE NOVELLI ACS, Ministero dell’Interno, Direzione generale della pubblica sicurezza, Divisione affari generali e riservati, sottoserie 3, b. 30, fasc. 1, s.fasc. 205

ELISABETTA CICCIOLA, Ph.D. in Storia della scienza per la valorizzazione del patrimonio storico-scientifico presso l’Università di Bari e già assegnista di ricerca presso l’Università Sapienza di Roma, lavora come ricercatrice e archivista presso l’Archivio storico del Grande Oriente d’Italia. Ha pubblicato contributi e volumi sulla storia della psicologia, sui rapporti fra scienza e massoneria e sugli archivi di Ettore Ferrari conservati dal Grande Oriente d’Italia.

Ecco il video del convegno



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