Gran Loggia 2024 “La luce delle idee nelle bellezza delle azioni”. Con l’insediamento del nuovo Gran Maestro Seminario si é conclusa la massima assise del Grande Oriente / Video

Con l‘insediamento del nuovo Gran Maestro Antonio Seminario, succeduto al Gran Maestro Stefano Bisi ai vertici del Goi, si é conclusa il 6 aprile la Gran Loggia 2024 “La luce delle idee nella bellezza delle azioni”. Una due giorni densissima di eventi e che ha registrato un vero e proprio record di presenze (5700 gli iscritti) di fratelli arrivati da ogni parte di Italia e di rappresentanti delle Comunioni estere (33 le delegazioni che si sono accreditate) per assistere al passaggio di consegne dei due Gm, avvenuto all’interno del tempio allestito per la tornata rituale nella sala piú grande del Palacongressi, gremitissima per questa speciale occasione. Un momento coinvolgente e di forte emozione.

Come di grande impatto il giorno prima era stata l’ allocuzione, l’ultima da Gran Maestro tenuta da Stefano Bisi, che ha ripercorso i momenti clou del suo mandato, piú volte interrotto da lunghi applausi e standing ovation. Dieci anni, di cui si é detto “orgoglioso e fiero” , sottolineando che “la rotta del futuro è ben tracciata” e che ora “toccherà al nuovo Gran Maestro Antonio Seminario e ai fratelli della Giunta continuare e migliorare l’Opera”.

La massima assise massonica é stata costellata anche da eventi culturali di grande spessore. Quattro le mostre organizzate: l’esposizione di filatelia massonica dell’Aifm; “Bandiere/Aquilone per la Pace e l’Armonia”dell’artista italo-svizzero Giorgio Piccaia, un’installazione aerea formata da ventuno opere appese al soffitto del salone delle agapi;  “Arredi di Loggia”; e “La riscoperta della sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, 140 metri quadrati di storia, arte e cultura dal Rinascimento ad oggi per il futuro Museo del Grande Oriente d’Italia”, che é stata anche un’occasione anche per ripercorrere le tappe del contenzioso sull’edificio, confiscato al Goi dal fascismo e oggi sede del Senato, rivendicato dal Grande Oriente al quale lo scorso gennaio la Cassazione ha dato ragione riconoscendo, sulla base della legislazione ordinaria vigente all’epoca, l’illegittimità giuridica dell’acquisizione della proprietà da parte del regime.  Un’importante vittoria che fa ben sperare che il palazzo possa essere restituito al Goi, o quantomeno ospitarvi un suo museo.

Seguitissimo dal pubblico é stato il convegno su “Le carte sequestrate alla massoneria durante il fascismo nell’Archivio centrale dello Stato”, che si é tenuto nella prima giornata di lavori e che ha fornito un inedito spaccato sul difficile momento che il Grande Oriente visse durante l’ascesa al potere di Benito Mussolini, che mise al bando la Libera Muratoria con la legge sulle associazioni varata nel novembre del 1925. 

Numerosi anche quest’anno i libri presentati, tutti con riferimenti alla Massoneria e alla simbologia e all’esoterismo. Mentre due sono stati i documentari proposti. Il primo, un video di Carlo Lo Vetro dal titolo “Tenet nunc Parthenope – Napoli esoterica”, il secondo, un cortometraggio dal titolo “Era una casa molto carina dedicato a Sergio Mammini” della regista Sara Parentini.

Non é mancata infine la musica con il celebre maestro e chitarrista Roberto Fabbri, che si é eibito nell’auditorium in “Emozioni attraverso le sei corde: omaggio a Lucio Battisti” , di cui ha proposto alcuni celebri e bellissimi brani. Un magnifico finale di Gran Loggia.



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