Focus sulla solidarietà. A Ferrara, incontro pubblico della loggia “Girolamo Savonarola”

La loggia ferrarese “Girolamo Savonarola” ha chiuso le celebrazioni del suo 70° anniversario di fondazione, con un incontro pubblico incentrato sulla solidarietà massonica verso i più deboli. Sabato 7 novembre alle ore 16 presso la Sala della Musica (Complesso ex San Paolo in via Boccaleone 19) si è tenuta una conferenza-presentazione del libro di Marco Cauda “Barboni e volontari. Viaggio nelle fragilità e solidarietà sociali”, scritto sullo sfondo dell’esperienza degli Asili Notturni di Torino, istituzione di emanazione massonica che assiste decine di migliaia di emarginati. Oltre all’autore presenti Sergio Rosso, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia e presidente degli Asili Notturni, nonché ideatore e presidente della Fism, la Federazione italiana di solidarietà massonica, Giangiacomo Pezzano, presidente circoscrizionale dell’Emilia Romagna, e Stefano Mandrioli, Gran Rappresentante del Grande Oriente. Mandrioli, già maestro venerabile della Loggia Savonarola,ha moderato l’incontro.

Sede degli Asili Notturni di Torino

Marco Cauda è uno psicologo, un noto professionista, ed è anche un massone particolarmente impegnato nella solidarietà e nell’aiuto concreto verso i più emarginati. Cauda è infatti direttore degli “Asili Notturni” di Torino, che offre ogni anno letti, pasti e cure mediche a più di centomila persone disagiate, senza alcuna distinzione di credo, razza e nazionalità. Cauda è anche segretario nazionale della Fism che riunisce enti di emanazione liberomuratoria che praticano solidarietà e beneficenza (tra i quali, in Emilia Romagna, l’Associazione Acacia). Da queste sue esperienze ha tratto il libro, “Barboni e volontari”, in cui traccia un ritratto ravvicinato dell’indigenza e di come è vissuta, rilevando come spesso proprio chi non ha nulla è il primo a cercare di aiutare, come può, il prossimo.

Ingresso libero all’incontro.

Barboni & Volontari Presentazione del libro

Andrea pensa che la vita lo abbia riposto nel cassetto delle cose inutili perché non ha il coraggio di buttarlo via, trasformando la speranza in agonia. Uccidendola. Mario si chiede cosa può fare per aiutare Andrea. Lele studia il modo di utilizzare competenze, disponibilità e motivazioni di Mario per creare servizi utili a soddisfare i bisogni ed alimentare la speranza nelle persone come Andrea. Il libro analizza le testimonianze di Andrea, Mario e Lele nel tentativo di delineare il volto, in chiave sociale e psicologica, delle persone che chiedono ed offrono aiuto, contestualizzandole all’interno di un’organizzazione di volontariato.

 



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