Potenza 6 giugno 2007 – (Adn kronos) Massoneria: Bianchi (GOI), ferma condanna per associazioni deviate.

Potenza 6 giugno 2007 – (Adn kronos) Massoneria: Bianchi (GOI), ferma condanna per associazioni deviate.

“Il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani condanna ancora una volta e con la massima fermezza ogni forma associativa che, utilizzando del tutto impropriamente e abusando della denominazione ‘Massoneria’, persegua fini contrari a quelli professati dalla Libera Muratoria”.

Lo afferma il Gran Maestro aggiunto della Goi, Massimo Bianchi, commentando le notizie sull’inchiesta del pm di Potenza, Henry John Woodcock, sull’esistenza di logge coperte o segrete costituite a scopi affaristici. Il Goi e’ la maggiore istituzione Libero Muratoria italiana. “Il Grande Oriente d’Italia, nel rigoroso rispetto dei propri principi e delle leggi della Repubblica, non persegue fini affaristici, ne’ di occupazione delle cosa pubblica, ne’ di inquinamento delle attivita’ economiche e, soprattutto, non ha al suo interno logge segrete o coperte -sottolinea Bianchi-. Nessuno tra i 24 nominativi che risulterebbero indagati dal pm di Potenza appartiene al Grande Oriente d’Italia”.

“Come afferma anche il Gran Maestro Raffi -aggiunge Bianchi- la Massoneria che noi rappresentiamo e’ quella che si e’ aperta alla societa’, altamente trasparente e, quando ci si mette in vetrina, non possono esserci dei personaggi strani. Quindi, se il pm Woodcock parla di ‘massoneria deviata’ o ‘coperta’, non ci riguarda, non ha nulla a che fare con noi. In materia di legalita’ e di osservanza dei valori di democrazia, liberta’ e di dignita’ -conclude il gran maestro aggiunto- la nostra istituzione e’ da sempre in prima linea. Quanti parlano di massoneria deviata e di logge coperte non si riferiscono affatto alla Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, che – deve essere chiaro – e’ la prima vittima di tali fenomeni illegali”.

(Adn kronos) 6 GIU 2007

Roma 5 giugno 2007 – (AGI) Inchiesta Massoneria: Grande Oriente, non riguarda noi.

Roma 5 giugno 2007 – (AGI) Inchiesta Massoneria: Grande Oriente, non riguarda noi.

“Il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani condanna ancora una volta e con la massima fermezza ogni forma associativa che, utilizzando del tutto impropriamente e abusando della denominazione ‘Massoneria’, persegua fini contrari a quelli professati dalla Libera Muratoria”.

Lo ha dichiarato Massimo Bianchi, Gran Maestro aggiunto della maggiore istituzione Libero Muratoria italiana, in merito alla notizie sull’indagine in corso da parte della magistratura di Potenza.

Bianchi spiega che “il Grande Oriente d’Italia, nel rigoroso rispetto dei propri principi e delle leggi della Repubblica, non persegue fini affaristici, ne’ di occupazione delle cosa pubblica, ne’ di inquinamento delle attivita’ economiche e, soprattutto, non ha al suo interno logge segrete o coperte. Nessuno tra i 24 nominativi che risulterebbero indagati dal P.M. di Potenza, appartiene al Grande Oriente d’Italia”.

(AGI) 5 GIU 2007

Roma 1 giugno 2007 – (AGI) Corte europea: GOI, nuovo stop a discriminazioni contro massoni.

Roma 1 giugno 2007 – (AGI) Corte europea: GOI, nuovo stop a discriminazioni contro massoni.

“Ancora una volta, dopo il caso della regione Marche, la magistratura europea ha condannato lo Stato italiano per aver violato, in pregiudizio dei massoni, la liberta’ di associazione, censurando comportamenti di criminalizzazione e di discriminazione nei confronti dei liberi muratori del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani”. Gustavo Raffi, Gran maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, saluta con soddisfazione la sentenza con la quale la Corte europea dei diritti dell’uomo ha accolto il ricorso presentato dal Grande Oriente contro la legge regionale del Friuli Venezia Giulia (datata 15 febbraio 2001), legge che obbliga quanti desiderano accedere alle cariche regionali indicate dall’articolo 55 a dichiarare l’eventuale appartenenza alla massoneria.

La Corte di Strasburgo, per sei voti contro uno, ha sancito l’avvenuta violazione dell’articolo 14 (diritto a non subire discriminazioni) in combinato dell’articolo 11 (diritto alla liberta’ di associazione) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo dichiarando, inoltre, che “la condanna dello Stato convenuto rappresenta di per se’ un risarcimento a titolo di danno morale, fermo restando l’obbligo dello Stato di rimuovere la situazione di incompatibilita’ con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.

“Con tale legislazione – ha spiegato l’avvocato Raffi – si e’ perpetratata una discriminazione tra cittadini e si sono coartati e affievoliti i diritti dei liberi muratori che, per conservare la loro identita’ ed il diritto di accesso a ruoli di responsabilita’, sono stati costretti a dimettersi dalla massoneria, al fine di non rendere dichiarazioni mendaci. Ora tutti gli enti pubblici e le Regioni che ancora contemplano al proprio interno dispositivi legislativi o regolamentari contrari alla massoneria devono adottare, con immediatezza, ogni misura necessaria a rimuovere la violazione censurata dalla Corte europea”.

(AGI) 1 GIU 2007

Trieste 1 giugno 2007 – (ANSA) Massoneria: Italia condannata da UE; Raffi, Enti si adeguino.

Trieste 1 giugno 2007 – (ANSA) Massoneria: Italia condannata da UE; Raffi, Enti si adeguino.

Per Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani “ancora una volta la Magistratura europea ha condannato lo Stato italiano per aver violato, in pregiudizio dei Massoni, la libertà di associazione, censurando comportamenti di criminalizzazione e di discriminazione nei confronti dei Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani”.

Commentando la sentenza con la quale la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accolto il ricorso presentato dal Grande Oriente contro la legge regionale del Friuli Venezia Giulia che obbliga di dichiarare la propria eventuale appartenenza alla Massoneria per accedere alle cariche regionali, Raffi ha ribadito che “ora è un imperativo che tutti gli Enti pubblici e le Regioni che ancora contemplano al proprio interno dispositivi legislativi o regolamentari contrari alla Massoneria adottino, con immediatezza, ogni misura necessaria a rimuovere la violazione censurata dalla Corte Europea”.

“Adesso – ha concluso Raffi – la Regione Friuli Venezia Giulia dovrà modificare la legge censurata in modo da dare piena attuazione agli obblighi assunti dall’ Italia mediante la ratifica della Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.

(ANSA) 1 GIU 2007

Roma 1 giugno 2007 – (9Colonne) Massoneria: la Corte Europea accoglie ricorso Grande Oriente.

Roma 1 giugno 2007 – (9Colonne) Massoneria: la Corte Europea accoglie ricorso Grande Oriente.

“Ancora una volta, dopo il caso della regione Marche, la Magistratura europea ha condannato lo Stato italiano per aver violato, in pregiudizio dei Massoni la libertà di associazione, censurando comportamenti di criminalizzazione e di discriminazione nei confronti dei Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. Ora è un imperativo che tutti gli Enti pubblici e le Regioni che ancora contemplano al proprio interno dispositivi legislativi o regolamentari contrari alla Massoneria – adottino, con immediatezza, ogni misura necessaria a rimuovere la violazione censurata dalla Corte Europea”.

Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, avvocato Gustavo Raffi ha commentato la sentenza con la quale la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accolto il ricorso presentato dal Grande Oriente, difeso dall’avvocato Anton Giulio Lana, contro la legge regionale del Friuli Venezia Giulia (15 febbraio 2001, n 1) che obbliga di dichiarare la propria eventuale appartenenza alla Massoneria, per accedere alle cariche regionali indicate dall’articolo 55 della legge. La Corte di Strasburgo, infatti, pronunciandosi contemporaneamente sulla ricevibilità e sul merito, ha riconosciuto, per sei voti contro uno, la violazione dell’articolo 14 (diritto a non subire discriminazioni) letto in combinato disposto dell’articolo 11 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (diritto alla libertà di associazione) dichiarando, inoltre, che la condanna dello Stato convenuto rappresenta di per sé un risarcimento a titolo di danno morale fermo restando l’obbligo dello Stato di rimuovere la situazione di incompatibilità con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

“Con tale legislazione – ha aggiunto l’avvocato Raffi – si è perpetratata una discriminazione tra cittadini e si sono coartati e affievoliti i diritti dei Liberi Muratori che, per conservare la loro identità ed il diritto di accesso a ruoli di responsabilità, sono stati costretti a dimettersi dalla Massoneria, al fine di non rendere dichiarazioni mendaci”.

“Grande – ha aggiunto il Gran Maestro Raffi – è ora la soddisfazione dei Liberi Muratori per questa ennesima condanna del governo italiano per la violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Si tratta ancora una volta di un messaggio forte giunto dall’Europa che censura ogni forma di discriminazione attuata nei confronti nei confronti di individui o associazioni nel nostro Paese”. Adesso – ha concluso – la Regione Friuli Venezia Giulia dovrà modificare la legge censurata in modo da dare piena attuazione agli obblighi assunti dall’ Italia mediante la ratifica della Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.

(9Colonne) 1 GIU 2007

Roma 1 giugno 2007 – (9Colonne) La Corte Europea da ragione alla Massoneria.

Roma 1 giugno 2007 – (9Colonne) La Corte Europea da ragione alla Massoneria.

“Ancora una volta, dopo il caso della regione Marche, la Magistratura europea ha condannato lo Stato italiano per aver violato, in pregiudizio dei Massoni la libertà di associazione, censurando comportamenti di criminalizzazione e di discriminazione nei confronti dei Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. Ora è un imperativo che tutti gli Enti pubblici e le Regioni che ancora contemplano al proprio interno dispositivi legislativi o regolamentari contrari alla Massoneria – adottino, con immediatezza, ogni misura necessaria a rimuovere la violazione censurata dalla Corte Europea”.

Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, avvocato Gustavo Raffi ha commentato la sentenza con la quale la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accolto il ricorso presentato dal Grande Oriente, difeso dall’avvocato Anton Giulio Lana, contro la legge regionale del Friuli Venezia Giulia (15 febbraio 2001, n 1) che obbliga di dichiarare la propria eventuale appartenenza alla Massoneria, per accedere alle cariche regionali indicate dall’articolo 55 della legge. La Corte di Strasburgo, infatti, pronunciandosi contemporaneamente sulla ricevibilità e sul merito, ha riconosciuto, per sei voti contro uno, la violazione dell’articolo 14 (diritto a non subire discriminazioni) letto in combinato disposto dell’articolo 11 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (diritto alla libertà di associazione) dichiarando, inoltre, che la condanna dello Stato convenuto rappresenta di per sé un risarcimento a titolo di danno morale fermo restando l’obbligo dello Stato di rimuovere la situazione di incompatibilità con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

(9Colonne) 1 GIU 2007

Bruxelles 31 maggio 2007 – (ANSA) Massoneria: Corte Diritti Umani condanna Italia.

Bruxelles 31 maggio 2007 – (ANSA) Massoneria: Corte Diritti Umani condanna Italia.

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha oggi condannato l’Italia e dato ragione alla massoneria.
I giudici di Strasburgo in una sentenza emessa in base ad un ricorso presentato dal Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani hanno riconosciuto che la loggia massonica è stata discriminata da una legge regionale del Friuli Venezia Giulia del 15 febbraio 2000 che fissa regole per le nomine a cariche pubbliche, obbligando chi intende ricoprire questi incarichi a dichiarare l’eventuale appartenenza ad associazioni massoniche. Un altro ricorso simile, sempre del Grande Oriente d’Italia, era già stato accolto dalla Corte di Strasburgo nel 2001 per una legge della regione Marche.
Secondo il Grande Oriente, la legge regionale del Friuli Venezia Giulia “é discriminatoria e incompatibile” con il diritto alla libertà di associazione e quindi viola gli articoli 14 e 11 della Convenzione dei diritti dell’uomo.

La Corte, per sei voti contro uno, ha rilevato che effettivamente si è verificata una violazione dei due articoli rilevando che già la constatazione “costituisce equa soddisfazione ai danni morali” e assegnando al ricorrente cinquemila euro per le spese.

(ANSA) 31 MAG 2007

Torino 19 maggio 2007 – (Adn kronos) Potenza: Raffi (GOI), se Woodcock parla di massoneria deviata non ha a che fare con noi. Nostre logge sono alla luce del sole.

Torino 19 maggio 2007 – (Adn kronos) Potenza: Raffi (GOI), se Woodcock parla di massoneria deviata non ha a che fare con noi. Nostre logge sono alla luce del sole.

“La Massoneria che noi rappresentiamo è quella che si è aperta alla società, altamente trasparente e quando ci si mette in vetrina non possono esserci dei personaggi strani, quindi se lui parla di massoneria ‘deviata’ o ‘coperta’ non ci riguarda, non ha nulla a che fare con noi”.

Cosi’ Gustavo Raffi, il gran maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani la piu’ importante obbedienza massonica italiana, a Torino per la riunione delle 68 logge del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Piemonte e della Valle d’Aosta, commenta con l’ADNKRONOS la notizia dell’inchiesta avviata dal pm di Potenza Henry John Woodcock che ha chiesto a tutte le prefetture l’elenco delle logge e dei loro affiliati.

“C’è una cosa che mi viene spontanea da dire a Woodcock – prosegue Raffi – ‘venga a prendere un caffè da noi’. Abbiamo avuto tanti ospiti illustri quindi venga anche lui in amicizia a chiederci quello che gli interessa”. E a proposito della richiesta di avere i nomi di tutti gli iscritti il gran maestro invita a non creare una ‘massonopoli’. “Si parli con le persone – dice – le si interroghi come persone informate sui fatti, ma cerchiamo di non giocare sulla pelle delle persone”.
Ricordando poi che “c’è già stata una precedente inchiesta finita con un’archiviazione”, Raffi conclude osservando che, in ogni caso, “nel nostro Paese se ci sono delle responsabilità penali sono personali. E dico di piu’, per noi è sufficiente che un fratello sia raggiunto da un’informazione di garanzia per qualunque cosa che lo sospendiamo per ragioni di opportunità”.

“Quello che voglio ribadire – conclude – è che siamo alla luce del sole, siamo sull’elenco telefonico e le nostre sedi hanno le targhette fuori. Non c’è nulla di nascosto. Purtroppo per ignoranza la nostra associazione viene affiancata alla P2 che, io dico sempre, sta alla Massoneria come le Br stavano al Partito Comunista. Nulla a che vedere e condanna senza appello”.

(Adn kronos) 19 MAG 2007