Palermo 12 marzo 2011 – (Adnkronos) Federalismo: Raffi (GOI), non è negazione Unità d’Italia. Rischio che prevalga divisione purtroppo non tramontato.

Palermo 12 marzo 2011 – (Adnkronos) Federalismo: Raffi (GOI), non è negazione Unità d’Italia. Rischio che prevalga divisione purtroppo non tramontato.

“Il rischio che prevalga la divisione non è purtroppo tramontato. Dove ci sono spinte secessioniste è bene riaffermare il valore dell’Unità d’Italia e, soprattutto, chiarire che il federalismo non è uno slogan e neppure la negazione dell’Unità del Paese, ma è al contrario una forma diversa di concepirla. In Italia sovente si viaggia con gli slogan e sovente non si sa di cosa si parla”.

A dirlo all’ADNKRONOS è stato Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia (Goi), a Palermo per partecipare al convegno ‘Dalla Sicilia per l’Italia’, in corso presso la sede della Società siciliana per la Storia Patria. Per Raffi ci vuole “uno scatto di reni. E’ necessario risvegliare la volontà di essere cittadini, capire che la nazione è un patto di fratellanza che lega gli uomini che vivono su un territorio. Dobbiamo riscoprire – conclude – la volontà di stare insieme, imparando di nuovo a camminare uniti verso la nostra identità di popolo. E riappropriarci delle ragioni che hanno ‘cementato’, pietra su pietra, la costruzione dello Stato per rilanciare la scuola pubblica, la giustizia sociale, dare a ognuno la possibilità di scegliere come vivere e morire”.

(AdnKronos) 12 MAR 2011

Palermo 12 marzo 2011 – (Adnkronos) Immigrati: Raffi (GOI), emergenza da affrontare non con soliti slogan.

Palermo 12 marzo 2011 – (Adnkronos) Immigrati: Raffi (GOI), emergenza da affrontare non con soliti slogan.

“L’emergenza immigrazione provocata dalla crisi dei Paesi del Nord Africa è un problema serio, perchè da un lato c’è aspetto umanitario, che indubbiamente deve essere il primo ad essere valutato, dall’altro c’è la necessità di capire come affrontare seriamente il problema e non risolverlo con i soliti slogan”.

Lo ha detto all’ADNKRONOS Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia (Goi), a Palermo per partecipare all’incontro pubblico dal titolo ‘Dalla Sicilia per l’Italia’. L’iniziativa, che ha ricevuto il Patrocinio del Comitato interministeriale per la celebrazione dell’Unità d’Italia, della Regione siciliana, della Provincia regionale e del Comune di Palermo, è il primo grande convegno nazionale che la Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani promuove per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

(AdnKronos) 12 MAR 2011

Palermo 12 marzo 2011 – (ANSA) Italia 150: Raffi (GOI), Paese è ancora ‘fabbricato grezzo’.

Palermo 12 marzo 2011 – (ANSA) Italia 150: Raffi (GOI), Paese è ancora ‘fabbricato grezzo’.

“L’Italia unita è ancora un fabbricato grezzo. Restano tanti problemi insoluti e il gap tra nord è sud è ancora d’attualita”. Ad affermarlo, oggi a Palermo, è stato Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia, prima di aprire il convegno ‘Dalla Sicilia per l’Italia’, nella sede della Società Siciliana per la Storia Patria.

“La soluzione – ha proseguito – non è in spinte secessioniste o nostalgiche di un mondo inventato di un Regno delle due Sicilie all’avanguardia, perchè è vero che le industrie c’erano, ma capaci di resistere solo in un sistema chiuso e il trenino era quello del re”. “La risposta che diamo – ha aggiunto Raffi – parte oggi da Palermo e la porteremo anche a Milano, dove talvolta si confondono le legittime aspirazioni all’autonomia con logiche secessioniste. Il federalismo è solo un modo diverso di raggiungere l’unità. Palermo è importante, perchè molti non sanno che la prima Costituzione del 1848 non è di Torino, ma di Palermo, frutto di menti pensanti, e lo dico in modo non classista, che erano per l’unità d’Italia”. “Bisogna riaffermare – ha concluso il gran maestro – la volontà di essere una nazione, con un patto di fratellanza che parta dalla storia e dalla cultura, perchè l’Italia, prima che con le armi, è nata con la cultura“.

(ANSA) 12 MAR 2011

Palermo 12 marzo 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Raffi (GOI), serve rivolta morale contro morte politica. Da Palermo parte appello per ‘nuovo racconto identitario’.

Palermo 12 marzo 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Raffi (GOI), serve rivolta morale contro morte politica. Da Palermo parte appello per ‘nuovo racconto identitario’.

Parte da Palermo l’appello per la costruzione di un nuovo racconto identitario del Paese. A pochi giorni dal 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia massoni e studiosi si sono dati appuntamento nel capoluogo siciliano per un convegno pubblico dal titolo ‘Dalla Sicilia per l’Italia’, promosso dal Grande Oriente d’Italia (Goi) in collaborazione con la Società siciliana di storia patria. A spiegare la scelta della città siciliana come ‘location’ per il primo degli incontri organizzati dalla Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani è Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia. “La Sicilia è stata un grande laboratorio – dice all’ADNKRONOS -. Vogliamo che anche nel resto del Paese si sappia che senza il sangue e la volontà dei siciliani non si sarebbe fatto nulla. Anche il cuore dei siciliani ha contribuito alla creazione della nostra Italia”. Ma per l’avvocato ravennate oggi “al Sud come al Nord è il tempo della ‘parola responsabile’ contro i silenzi e il gossip. La stagione dei progetti e delle idee forti per affrontare le grandi sfide culturali, economiche e sociali che ci attendono. Vogliamo abitare una storia profonda, non porci alla finestra a osservare la parata”. Una storia unitaria che “non si mette in bacheca a prendere polvere né si copre di retorica ma deve essere vissuta come radice di futuro”. L’analisi di Gustavo Raffi è lucida e il giudizio sulla condizione attuale del Belpaese decisamente critico. “Oggi l’Italia è un Paese che sembra vivere immerso in una continua fiction, dove i problemi della gente vengono ignorati – dice -. Il cittadino si sente relegato al ruolo di suddito e fa fatica a riconoscersi nelle istituzioni, perchè la Politica è morta. A questo Paese manca una carica e una tensione ideale, dobbiamo riscoprire l’impegno. Serve una rivolta morale”.

Un tema, quello del recupero di alti valori, rilanciato anche da Giovanni Puglisi, presidente della Società siciliana per la Storia Patria, che, bloccato a Roma per problemi di salute, non ha rinunciato a una breve riflessione inviata agli studiosi presenti. “L’Unità d’Italia fu culturale prima che geografica e politica – dice nel messaggio di saluto -, fu un movimento intellettuale in grado di resistere alla fine della monarchia e che trovò nuova linfa nella Costituzione. In quegli anni la storia era animata da una unanime forte spinta morale, che negli anni successivi è venuta via via meno”. Alla base della discussione c’è poi la questione meridionale, “nodo irrisolto di oggi e di ieri in un dibattito serrato in cui la storia e l’attualità si intrecciano – prosegue Puglisi -. Il Sud deve essere attore determinante anche nella nuova stagione federalista, che deve avere le sue fondamenta nelle coscienze dei cittadini e che deve essere vista non come un tentativo xenofobo di distruggere l’Unità d’Italia, ma come la sua naturale evoluzione”. Per Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico Goi per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, “quello che si avverte in questi 150 anni è una valutazione al ribasso del senso dell’unità, che è sottoposto a un attacco concentrico da Nord e da Sud. Bisogna rivivere la storia senza agiografie, nelle sue luci e nelle sue ombre. Non serve rappresentare un quadro trionfalistico, ma occorre vedere quali sono stati gli elementi che hanno portato ad una progressiva integrazione e misurare strada che c’è ancora da fare, perchè oggi, dopo 150 anni – conclude Zanone -, c’è un solco che rimane aperto: il divario Nord-Sud, da ridurre appianando gli spiriti di divisione, ma senza smarrire il valore positivo della diversità, che è la ricchezza dell’Italia”.

(AdnKronos) 12 MAR 2011

Firenze 5 marzo 2011 – (ANSA) ‘Etica con Dio, etica senza Dio’.

Firenze 5 marzo 2011 – (ANSA) ‘Etica con Dio, etica senza Dio’.

‘Etica con Dio, etica senza Dio’. E’ il titolo dell’incontro organizzato dalla sezione toscana del Grande Oriente d’Italia, il 19 marzo a Firenze, in occasione del 150 anni dell’Unità d’Italia e nell’ambito del ciclo di ‘Incontri con il Grande Oriente d’Italia’. Fra i partecipanti, l’imam di Firenze Izzedin Elzir, il pastore della chiesa evangelica valdese di Firenze Pawel Andrzej Gajewski, il responsabile dell’ufficio cultura dell’Arcidiocesi fiorentina Alfredo Jacopozzi, il rabbino capo della comunità ebraica di Firenze Joseph Levi, il presidente del Monte Paschi di Siena e dell’Associazione bancaria italiana Giuseppe Mussari.

Per il 150 dell’unità e per la notte tricolore, spiega una nota del Goi, “le 110 logge e i massoni della Toscana il prossimo 16 marzo si riuniranno nelle 21 Case massoniche della regione per celebrare il 150 anniversario dell’Unità d’Italia. In molte di queste riunioni si terranno conferenze e si esporranno le bandiere tricolori sulle facciate delle sedi. Un modo di rilanciare il senso di unità nazionale e i valori, ancora attuali, che videro la nascita di questo paese”.

(ANSA) 5 MAR 2011

Ravenna 4 marzo 2011 – (RomagnaNoi) Massoneria e Italia alla Classense.

Ravenna 4 marzo 2011 – (RomagnaNoi) Massoneria e Italia alla Classense.

Le celebrazioni del 150enario dell’Unità attraverso un incontro organizzato dal Grande Oriente

“Massoneria, Risorgimento e Cinema nella costruzione dell’identità nazionale”: è questo il titolo del convegno organizzato dalle logge massoniche ravennati che si terrà questa sera alle ore 20.30, nella Sala Muratori della Biblioteca Classense. L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito delle manifestazioni organizzate dal Grande Oriente d’Italia per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, comprenderà la proiezione di alcuni cortometraggi d’epoca e una serie di relazioni. Per l’occasione verranno presentati i cortometraggi “La presa di Roma” (1905), “Il piccolo garibaldino” (1909) e un estratto del film “Casa Ricordi”, diretto nel 1954 da Carmine Gallone.

“La presa di Roma”, realizzato nel 1905, è il primo film prodotto in Italia da una casa cinematografica. Il regista, Filoteo Alberini, maestro massone, ha compreso che il cinema rappresenta uno strumento pedagogico formidabile per costruire un’identità nazionale fondata sui valori morali e civili del Risorgimento. L’appuntamento vedrà inoltre gli interventi di Santi Fedele, dell’università di Messina, di Giovanni Lasi, dell’università di Bologna, dello storico del cinema Sergio Toffetti, di Antonio Panaino, dell’Ateneo bolognese, e di Bernardino Fioravanti, Gran Bibliotecario del Grande Oriente d’Italia. Il convegno sarà concluso dal Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

(RomagnaNoi) 4 MAR 2011