Roma 14 gennaio 2012 – Ci ha lasciato il Gran Maestro Onorario Piero Bonati

Roma 14 gennaio 2012 – Ci ha lasciato il Gran Maestro Onorario Piero Bonati

Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi, a nome della Giunta e dei Fratelli tutti, ricorda il

Fr. Piero Bonati
Gran Maestro Onorario

Libero Muratore e Uomo Libero, illustre clinico, amico e Fratello di grande umanità, cultore di libri ed esperto di floricoltura. Ricorderemo la sua saggezza, la tagliente ironia e la grande intelligenza.

 

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Roma 13 gennaio 2012 – La testimonianza del Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia, Nedo Fiano, sulla Shoah

Roma 13 gennaio 2012 – La testimonianza del Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia, Nedo Fiano, sulla Shoah

Nedo Fiano è uno dei maggiori e attivi testimoni della Shoah. Ottantasette anni ad aprile, 46 dei quali vissuti da libero muratore, ha perso l’intera famiglia nei campi di concentramento, dove anche lui fu prigioniero ad Auschwitz, deportato da Firenze nel 1944 all’età di 13 anni. La sua matricola di prigioniero era A5405.
Rimasto orfano a 18 anni, e dopo la sua liberazione l’11 aprile 1945 da Buchenwald, dove era stato trasferito dai nazisti in fuga, ha dedicato l’intera vita alla lotta per la libertà, contro la follia nazifascista e ogni totalitarismo. Nel libro ‘A 5405. Il coraggio di vivere’, ha raccontato la sua esperienza di deportato.
E’ Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia.

 

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Trieste 28 gennaio 2012 – Da Trieste un anelito di libertà. Convegno del Grande Oriente per il 150esimo dell’Unità d’Italia

Trieste 28 gennaio 2012 – Da Trieste un anelito di libertà. Convegno del Grande Oriente per il 150esimo dell’Unità d’Italia

Nel 2012 il Grande Oriente d’Italia continua a onorare il 150esimo anniversario dell’Unità nazionale in linea con le celebrazioni della Repubblica italiana. Il nuovo appuntamento è il 28 gennaio a Trieste con il talk show “Da Trieste un anelito di libertà tra multiculturalità, multireligiosità e persecuzioni”.
Dalle ore 16:00, specialisti e accademici illustri si confronteranno nella Sala Saturnia del Centro Congressi della Stazione Marittima (Molo dei Bersaglieri 3) su temi odierni come multiculturalità e multireligiosità – da sempre alimento della realtà locale – inquadrati anche sul piano storico della regione. Si parlerà della particolare situazione geopolitica, della tragedia delle foibe, dell’esodo istriano e dell’irredentismo triestino con riferimento anche alla Libera Muratoria.
Porteranno contributi: i Gran Maestri Onorari Santi Fedele (Ordinario di Storia Contemporanea nell’Università di Messina) ed Enzio Volli (avvocato e libero docente nell’Università di Trieste), il Grande Ufficiale Claudio Bonvecchio (Ordinario di Filosofia delle Scienze Sociali nell’Università Insubria di Varese), Dino Cofrancesco (Ordinario di Storia della Filosofia Politica nell’Università di Genova), Fulvio Salimbeni (docente di Storia Contemporanea nell’Università di Udine). Valerio Zanone, presidente del Comitato delle celebrazioni del Grande Oriente d’Italia per il 150° dell’Unità nazionale, introdurrà i lavori che saranno moderati dal giornalista Gerardo Picardo. Le conclusioni saranno a cura del Gran Maestro Gustavo Raffi.
Nel corso della serata, l’artista Emanuele Montagna reciterà brani di grandi autori sui temi del convegno.
L’iniziativa è inserita nel programma ufficiale del Comitato Interministeriale per le celebrazioni per il 150esimo indette dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

In mattinata, alle ore 12, il Caffè Tommaseo di Trieste (Riva Tre Novembre, 5) ospiterà la presentazione del libro del Gran Maestro “In nome dell’Uomo”. Condurrà lo storico Fulvio Salimbeni. Anche questo incontro è aperto al pubblico.

Info su programma e soggiorno a Trieste: eventi@goifriuliveneziagiulia.it

 

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Chi è Emanuele Montagna

 

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Milano 25 gennaio 2012 – Lettera di Nedo Fiano al Gran Maestro Raffi: “il Grande Oriente d’Italia alla Risiera di San Sabba celebra la memoria delle vittime della Shoah”

Milano 25 gennaio 2012 – Lettera di Nedo Fiano al Gran Maestro Raffi: “il Grande Oriente d’Italia alla Risiera di San Sabba celebra la memoria delle vittime della Shoah”

Ven. ssimo Gran Maestro Gustavo Raffi

Carissimo Gustavo,

Mi duole. Non sarò oggi al tuo fianco per celebrare il Ricordo della Risiera di San Sabba. Ti esprimo quindi la mia piena vicinanza e sostegno all’iniziativa, insieme alla gratitudine per la testimonianza di verità che il Grande Oriente d’Italia rende alla memoria delle vittime dell’Olocausto. Ricordare la tragedia della Shoah vuol dire allontanare l’Inferno. I sopravvissuti come me hanno mantenuto viva la memoria di quell’immane tragedia che ha negato l’Uomo. Ma il futuro dipende dall’uso che si farà della nostra esperienza di dolore, della mole di documenti sottratti alla follia delle croci uncinate. Storie di cui si è persa la memoria, con l’infame numero di matricola che marcava la carne. Un tempo ormai lontano, le potenti armate naziste invasero il nostro continente e seminarono ovunque il silenzio della morte.

Voglio continuare a credere che il dialogo e la conoscenza possano vincere la battaglia contro l’odio e l’intolleranza. Bisogna scrivere un nuovo Patto della memoria tra le generazioni, educando i giovani perché diventino i testimoni dei Testimoni. Nessuna tragedia è uguale all’Olocausto. Le nostre intelligenze si misurano su questo evento epocale, senza distogliere lo sguardo dalla sua notte oscura. Per fronteggiare sempre più seriamente le tendenze a negare la terribile verità dei lager, la storia di quell’orrore non deve cadere nel dimenticatoio ma deve parlare all’oggi, contribuendo a formare coscienze informate sulla immane strage degli ebrei. Perché tutto ciò non si ripeta, mai.

“Radici nella storia, sguardo al domani” : è il cammino che hai tracciato per il Grande Oriente. Ho iniziato a raccontare la mia esperienza nel 1992, in una scuola di Seveso, dove fui invitato in occasione dell’intitolazione dell’edificio a Primo Levi. Da allora non ho più smesso. Raccontare del viaggio compiuto in fondo alla vita e alla morte. Trovare parole per dire la tragedia che mi ha cambiato la vita, sogno ancora mia madre, gasata a soli 54 anni. Era il 23 maggio 1944 quando la uccisero. Penso ancora al nostro ultimo abbraccio, sulla banchina di Auschwitz-Birkenau. ‘Ricciolino mio’, mi diceva… Fu il momento più drammatico della mia esperienza di deportato. Il cuore va anche a mio padre e a mio fratello Enzo, mai più tornati a casa. Non voglio pensarli persi nel vento. Sono uomini che ci raggiungono con i loro occhi increduli e una domanda terribile: Lammah? Perché?

Il fiume che scorre arrotonda i sassi, leviga le asperità. La Shoah non è, né può restare, un fatto numerico. Oggi, più di ieri, abbiamo bisogno di ricordare e riflettere in profondità su quell’orrenda pagina di storia. Intolleranza e demonizzazione del diverso sono il nuovo filo spinato che recinta divisioni e alimenta l’odio. La conoscenza del passato ci aiuta a vivere le sfide del presente, perché ci spiega ciò che è accaduto e perché. E dimostra che la libertà, unita alla democrazia e all’amore per l’altro, è l’unico antidoto per opporsi alle persecuzioni di ogni tipo. Serve responsabilità e coraggio per vivere dopo Auschwitz. Ma i semi della memoria sono già nel vento.

Milano, 25 gennaio 2012

 

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Roma 29 dicembre 2011 – Antonio Seminario (Grande Oriente d’Italia), nessuna loggia sospetta nel reggino. Resta alta la vigilanza contro il rischio infiltrazioni ‘ndrangheta

Roma 29 dicembre 2011 – Antonio Seminario (Grande Oriente d’Italia), nessuna loggia sospetta nel reggino. Resta alta la vigilanza contro il rischio infiltrazioni ‘ndrangheta

“Con riferimento alle notizie apparse sulla stampa locale, nelle quali si afferma che ‘nelle officine reggine la situazione è diventata ingestibile e il solitamente misurato Raffi ha deciso di intervenire platealmente per evitare il rischio che si costituisse una nuova loggia dalle parti del ponte di San Pietro’, si precisa che il 15 dicembre scorso il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, nel corso della trasmissione televisiva ‘In mezz’ora’ condotta da Lucia Annunziata, parlando del rischio infiltrazioni malavitose nei Templi, ha sottolineato che in Calabria, come in ogni altra area del Paese, la vigilanza dell’Istituzione è sempre alta, per impedire consorterie e camere di compensazione che non appartengono alla storia, all’essenza e alle finalità della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani. Nessun riferimento in concreto è stato dunque fatto a particolari logge né esiste un caso Reggio Calabria che attesti un ‘inquinamento’ della ‘ndrangheta nelle attività del Grande Oriente dalle parti del Ponte di San Pietro. Assicuriamo anzi che gli eventuali soggetti coinvolti in appartenenze sospette verrebbero immediatamente buttati fuori a calci dall’Istituzione”. E’ quanto precisa in una nota Antonio Seminario, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria.

“Come è stato ripetutamente ribadito anche negli ultimi tempi, l’appartenenza alla Libera Muratoria – si legge ancora nella nota – non è discriminante nelle vicende giudiziarie, che fanno sempre capo a una responsabilità personale. Nessun uomo, infatti, può essere assolto o condannato solo perché appartiene alla Libera Muratoria. Si invita anche in questo caso a uscire da banali generalizzazioni indicando, se ci sono prove, quali sedicenti obbedienze massoniche sarebbero oggetto di interessi o movimenti da parte della criminalità organizzata. Di sicuro il Grande Oriente d’Italia non è della partita. Ogni altra precisazione sarebbe inutile”, taglia corto il presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria.

Roma, Villa il Vascello, 29 dicembre 2011