Roma 13 settembre 2010 – (APCom) Unità d’Italia: Roma in festa per i 140 anni da Capitale.

Roma 13 settembre 2010 – (APCom) Unità d’Italia: Roma in festa per i 140 anni da Capitale.

Centoquarant’anni da Capitale: Roma si prepara ai festeggiamenti per l’anniversario della breccia di Porta Pia, trenta metri di squarcio che permisero ai Bersaglieri del generale Raffaele Cadorna di entrare in città e porre fine al potere temporale dei papi. Ricchissimo, quest’anno, il cartellone degli avvenimenti organizzati dal Comune, grazie all’impegno di molti ministeri e aziende private e alla collaborazione della Presidenza della Repubblica.

Si comincia sabato 18 settembre, con una serie di incontri culturali dedicati allo studio e all’approfondimento storico-politico sull’ultima Roma pontificia e sul significato di 140 da capitale d’Italia. Domenica 19, invece, spazio ai cittadini, con mostre concerti, spettacoli teatrali, aperture straordinarie di luoghi simbolo della città e manifestazioni culturali concentrate lungo Viale XX settembre, quello che da porta Pia conduce in direzione del Quirinale e quindi del centro storico.

Domenica 20, infine, pagina ‘istituzionale’, con il passaggio da Comune di Roma a Roma Capitale e visita di stato del presidente della Repubblica, turista a Roma per un giorno.

(APCom) 13 SET 10

Roma 20 settembre 2010 – Manifesto del Gran Maestro Gustavo Raffi per la ricorrenza del XX Settembre 2010.

Roma 20 settembre 2010 – Manifesto del Gran Maestro Gustavo Raffi per la ricorrenza del XX Settembre 2010.

Sono trascorsi un secolo e mezzo dall’Unità d’Italia e centoquarant’anni da Porta Pia. Tanti, nella vita di una nazione moderna. Eppure, mai come ora, i cittadini si sentono impauriti dal futuro, sfiduciati, preoccupati: il clima è ben diverso dal 1960, quando il Paese era ancora una giovane democrazia in pieno boom economico.
Che cosa ci manca? Il Grande Oriente d’Italia lo dice da tempo: il senso laico del dovere e della responsabilità. Ai livelli alti e bassi della scala sociale. Negli uffici pubblici come nelle attività private. Un egoismo dilagante funge da solvente del legame di comunità, rende la parola “patriottismo” un termine grottesco e obsoleto, degno al più di sarcastica irrisione.
Gli Italiani hanno bisogno di sapere che esistono persone oneste e disinteressate, in grado di farsi carico degli immani problemi di una nazione in caduta libera. E’ successo altre volte, nella nostra storia. Ci sono stati uomini, durante il Risorgimento, che hanno governato a Roma, tornandosene più poveri di quando vi erano arrivati. Per molti di loro si aprirono poi le porte dell’esilio e di un’esistenza spesso triste e miserevole. Essi sapevano benissimo ciò che li aspettava, eppure lo fecero lo stesso, perché, semplicemente, credevano occorresse dare l’esempio.
Il Paese ha bisogno di questa laica purezza d’intenti: laica, perché determinata dall’esclusivo servizio alla collettività, dal senso del dovere, da una doverosa percezione dei propri limiti, da un uso appassionato della ragione. Il Grande Oriente d’Italia cerca di raccoglierli, questi individui apparentemente così estranei al mondo che li circonda, perché sa che essi sono una riserva di energie preziose per la democrazia: si rinnova così la continuità ideale ed etica con il tempo glorioso dell’adolescenza della Nazione. D’altronde, non c’è che un modo per ricordare davvero il Risorgimento: mostrarsene degni!

Roma, Villa ‘Il Vascello’, 20 settembre 2010

 

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Roma 10 settembre 2010 – (AGI) Venezia Cinema: Squittieri, film di Martone è un falso storico.

Roma 10 settembre 2010 – (AGI) Venezia Cinema: Squittieri, film di Martone è un falso storico.

“Il film di Martone, ‘Noi credevamo’ è un falso storico. La falsità ideologica continua a prevalere sull’obiettività della storia, che viene fatta a pezzi: in questo modo si distrugge l’identità”.

Lo ha detto all’Agi il regista Pasquale Squitieri, prima della proiezione del film/work in progress di Giuseppe Tornatore ‘L’ultimo gattopardo’ in sala grande.

“Il problema che in questo Paese si continua a vivere sui falsi storici. Subito dopo l’unità, per ‘reprimere il brigantaggio’ nel Sud furono massacrate decine di migliaia di persone. Parlo per esempio delle strade di Casalduni e di Pontelandolfo, in Basilicata e nel Cilento. Il film di Martone non ci racconta praticamente nulla di tutto questo, dimentica come del resto fanno libri di storia, dai testi delle medie a quelli delle università, la Brigata ungherese. Martone la vede ‘da sinistra’ ma io ricordo che Lenin disse che ‘I fatti sono testardi’: e i fatti sono le stragi, la distruzione dell’industria, delle campagne, la colonizzazione del Mezzogiorno”.

Per il regista che nel 1999 firmò ‘Gli ultimi briganti’, “il problema non fu tanto Garibaldi ma la massoneria: è della massoneria il progetto dell’unità d’Italia, cosi’ come quello della rivoluzione francese. Il progetto della massoneria è al centro della storia europea”.

(AGI) 10 SET 10

Roma 8 settembre 2010 – (ANSA) Roberto Castelli, globalizzazione nasce da massoneria.

Roma 8 settembre 2010 – (ANSA) Roberto Castelli, globalizzazione nasce da massoneria.

“Il cardinale Tettamanzi dichiara che non dobbiamo diventare localisti in un mondo globalizzato. Ricordo che la globalizzazione non è nè una categoria dello spirito nè un dato ontologico, ma una ideologia che nasce dal pensiero massonico e oggi ha trovato una realizzazione sempre più piena”.

Lo afferma in una dichiarazione il viceministro della lega Nord alle infrastrutture Roberto Castelli.

“E’ pertanto legittimo, a mio avviso, combatterla, atteso che – aggiunge Castelli – i guai che sta portando, in termini di tessuto economico e sociale in un Paese come l’Italia, sono sotto gli occhi di tutti. Ciò non significa chiudersi in se stessi, non significa non accettare le sfide della modernità, bensì rifiutare – conclude – quello che da troppi viene venduto come il vitello d’oro”.

(ANSA) 8 SET 10

Palermo 8 settembre 2010 – (Italpress) Russo “Massoneria in policlinico Messina? Procura informata”.

Palermo 8 settembre 2010 – (Italpress) Russo “Massoneria in policlinico Messina? Procura informata”.

“Ho convocato il dirigente generale del Policlinico di Messina, Giuseppe Pecoraro, su quanto denunciato alla stampa in merito ai condizionamenti massonici, ho chiesto puntuali relazioni sulla situazione al Policlinico di Messina, ho ricevuto l’assicurazione che sono state già denunciate in Procura tutte le cose sui cui era necessaria un’indagine della magistratura e ho avuto puntuali assicurazioni che non c’era alcun condizionamento nella governance dell’azienda ospedaliero-universitaria”.

Lo dice l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, che torna così sul “caso Messina”.

“Ho ricordato a Pecoraro che se non dovesse sentirsi in grado di garantire una direzione scevra da condizionamenti, avrebbe il dovere di farsi da parte – ha aggiunto Russo. – Avute queste garanzie, ho dato il mio pieno sostegno all’azione di rinnovamento intrapresa alla direzione del Policlinico”.

(Italpress) 8 SET 10

Roma 9 settembre 2010 – (Adnkronos) Unità d’Italia: convegno e iniziative del Grande Oriente d’Italia.

Roma 9 settembre 2010 – (Adnkronos) Unità d’Italia: convegno e iniziative del Grande Oriente d’Italia.

Il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani celebra con una serie di iniziative il XX Settembre e l’Equinozio di Autunno, data quest’ultima che segna la ripresa dei lavori massonici. Il programma degli eventi, come fa sapere lo stesso Goi, prevede un convegno studi dal titolo “Unità d’Italia dopo 150 anni, per restare insieme”, che si terrà sabato 18 settembre alle ore 10.30 a Villa ‘Il Vascello’, in via di San Pancrazio 8, a Roma.

Al convegno studi interverranno Valerio Zanone, Lucio Villari, Santi Fedele, Giorgio Rebuffa, Massimo Teodori e le conclusioni saranno affidate a Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.

Sempre a Villa ‘Il Vascello’, nello stesso pomeriggio si terrà “Intervista a Giosuè Carducci”, di Marco Poli, spettacolo ideato, interpretato e diretto da Emanuele Montagna cui seguirà un brano del film “Casa Ricordi” (1954); al termine, alle 18.30 circa, il Gran Maestro Gustavo Raffi pronuncerà la tradizionale allocuzione sugli impegni e sulle iniziative della Istituzione nei prossimi mesi.

(AdnKronos) 9 SET 2010

Catanzaro 7 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) Contro il malcostume dilagante serve una ribellione delle coscienze.

Catanzaro 7 settembre 2010 – (La Gazzetta del Sud) Contro il malcostume dilagante serve una ribellione delle coscienze.

“Fiducia negli italiani, nella certezza che riusciranno a dare un colpo di reni, lo hanno sempre dato anche nei momenti storici in cui tutto sembrava perduto. Per ora ci sono delle minoranze, auspico, credo e desidero che ci sia la realizzazione di questo nostro sogno e aspirazione: un’Italia che respiri il senso dell’ideale che spinse una minoranza a realizzarla. Un processo ancora incompiuto quello dell’unificazione, per cui penso si debbano eliminare quelle infrastrutture che hanno paralizzato e ci hanno portato indietro, ma auspico che ci sia uno sforzo collettivo per andare avanti. La massoneria ha sempre segnato un’apertura verso la modernità, verso il futuro”.

È il messaggio positivo riguardo il consolidamento dell’unità nazionale che rassegna il Gran Maestro Gustavo Raffi del Grande Oriente d’Italia, a conclusione dell’annuale incontro ospitato a Soveria Mannelli e che ha avuto per tema “I 150 anni. Italia e Massoneria: etica e tolleranza per un confronto storico”, organizzato dalla loggia “La Sila – Dionisio Ponzio” numero 363 di Decollatura.

E sull’ancora mancato aggregamento tra mezzogiorno e settentrione d’Italia, Raffi aggiunge “non amo fare distinzioni tra nord, centro e sud: si è tutti italiani. Se mai la differenza è tra cittadini italiani onesti e corrotti che ci sono in ogni parte d’Italia. I problema è invece pensare a quella parte d’Italia che oggi fatica ad esprimersi. Comprendere il mancato superamento del divario tra nord e sud, svegliando il pensiero di un’altra possibile ripartenza, perché sono sempre i filoni di pensiero che costruiscono la storia italiana. La massoneria intesa come collante delle forze democratiche sempre litigiose tra loro. Ma soprattutto deve esserci una ribellione delle coscienze e che l’acquiescenza al malcostume non diventi rassegnazione”.

Il Gran Maestro Raffi è stato ricevuto al Comune nella “Sala della Libertà” dal sindaco Leonardo Sirianni che ha fatto omaggio di un annullo filatelico di una speciale cartolina fatto realizzare per ricordare i 150 anni della spedizione dei Mille.

(La Gazzetta del Sud) 7 SET 2010

Roma 6 settembre 2010 – (Avanti!) Sionismo e massoneria, i veri nemici di Mussolini.

Roma 6 settembre 2010 – (Avanti!) Sionismo e massoneria, i veri nemici di Mussolini.

di Aldo CHIARLE

Nel 1938 (XVI dell’Era Fascista) la Casa Editrice “Baldini & Castoldi” pubblica un libro di Piero Pellicani, dal titolo “Ecco il diavolo:Israele”. L’autore dedica il libro a Giovanni Preziosi “che da venticinque anni, interpretando il pensiero chiaramente espresso da Mussolini, prima e dopo la marcia su Roma, denuncia in ‘Vita Italiana’ il periodo del cosmopolitismo”.
La prefazione è del segretario nazionale del Partito nazionale fascista (Pnf), Roberto Farinacci e, naturalmente è una invettiva ai dirigenti dell’internazionale giudea, ai banchieri giudei e un inno ai “Protocolli dei Savi Anziani di Sion”. Vi è una forsennata esaltazione di Hitler per le parole da lui scritte del suo libro “Mein Kampf”: “La lotta che l’Italia fascista svolge contro le tre maggiori armi del giudaismo, è ottimo indizio del fatto che – sia pure per vie indirette – a questa velenosa potenza superstatale si possono spezzare i denti. Il divieto della Massoneria, delle società segrete, la soppressione della stampa supernazionale e la demolizione del marxismo internazionale permetteranno col tempo, al governo fascista di servire sempre più gli interessi del popolo italiano senza curarsi delle strida dell’idea mondiale ebraica”.
Il primo capitolo del libro è dedicato alle “profezie ebraiche”; il secondo “alla preparazione della guerra civile”. Si parla degli ebrei e del fascismo, con frasi roboanti che saranno categoricamente smentite dalla storia degli anni successivi. È scritto nel capitolo che: “Non c’è alcuno che non sappia collegare il pericolo giallo al pericolo ebraico, nel senso di comprendere che le potenze occulte si servono dell’Asia come di un esercito di avanguardia per la distruzione della civiltà mediterranea”. Ma furono invece la Germania e l’Italia di Mussolini ad allearsi con il Giappone contro la “civiltà mediterranea”. Il terzo capitolo è dedicato all’Ebraismo e all’Americanismo”, con un violento attacco all’italo americano Fiorello La Guardia, sindaco degli ebrei a New York, al presidente Roosevelt accusato di essere ebreo e massone.
Il quarto capitolo riguarda l'”Ebraismo e l’Anglicanismo”, dall’influenza ebraica nei governi inglesi dal 1917, al significato simbolico della bandiera inglese, alla moneta ebraica “il penny” con assurdità linguistiche stupefacenti, sino ad affermare che il linguaggio dell’inglese deriva dall’idioma ebraico. Del V capitolo (dedicato all’Italia e alla Massoneria) parleremo più approfonditamente tra poche righe. Il VI capitolo è tutto concentrato sulle “Influenze ebraiche in Italia”, dalle comunità israelitiche, alla conversione degli ebrei, a come gli ebrei italiani intendono il nazionalismo e come l’Internazionale Socialista è opera ebraica. Il VII capitolo, infine, è dedicato agli “Ebrei e alla conquista di Roma”.
Ma eccoci, come promesso, al capitolo V: “Ebraismo, Massoneria: falsa democrazia”. Naturalmente si inizia dalla guerra civile in Spagna. Ed ecco il testo: “In ‘Regime Fascista’ (Cremona 13-6-1937) si leggeva che il giornale spagnolo ‘Abc’ ha confessato: ‘La massoneria spagnola è interamente a fianco del Fronte Popolare. Lo testimoniano i massoni che lottano su tutti i nostri fronti e quelli che ricoprono dei posti importanti nella Giunta di Difesa e nell’Esercito. Il giornale spagnolo ‘Dia Grafico’ ha dichiarato: massoni sono coloro che attraverso la stampa, la radio e i discorsi, mantengono vivo il fuoco rivoluzionario. Massoni sono i capi militari; massoni coloro che nelle retrovie preparano la vittoria; massoni sono quelli che all’estero ci aiutano a togliere la neutralità. Non si potrebbe essere più sinceri di così. Ma per quanto si riferisce alla parola ‘neutralità’ si deve intendere quella dell’Italia e della Germania; in altre parole i massoni vorrebbero proprio quello che è stato