Novara 21 novembre 2010 – Incontro presso la Casa massonica di Novara.
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Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, la Giunta del GOI e tutta la Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani si stringe attorno ai familiari e agli amici di
Manlio Cecovini
Gran Maestro Onorario, insigne giurista, scrittore e testimone di una politica alta, intesa come servizio alle persone e promozione di dialogo. Protagonista assoluto della vita sociale e culturale non solo nel Friuli Venezia Giulia, ma anche a livello nazionale e comunitario, avendo egli rappresentato la Circoscrizione Nord Est nel primo Parlamento Europeo, Cecovini è stato una pietra miliare del Grande Oriente d’Italia. Nell’Obbedienza, ha portato la forza di idee e di confronti che dalla sua Trieste, laboratorio di nuovi percorsi, hanno saputo farsi azioni concrete per la promozione della libertà di pensiero in ogni spazio e vissuto. Piangiamo commossi un esempio di umanità, un riferimento sicuro, una coscienza sempre controcorrente che sapeva parlare al popolo. Da alpino, massone e sindaco, con la sua penna sempre attenta a cogliere i mutamenti della realtà, Cecovini ha vissuto di valori profondi. Mentre un nastro nero avvolge i nostri labari, più forte si fa la sua lezione di vita e il patrimonio ideale di pagine vere che ci faranno sempre strada.
Un Paese che vive di cultura ha anticorpi per fronteggiare derive populiste, perché la cultura è libertà.
“Il crollo della Domus dei Gladiatori, a Pompei, è una ferita profonda nel cuore della storia e della cultura italiana. Giocare a scaricare responsabilità ora non ha senso, serve invece trovare una soluzione concreta per riportare all’antico splendore un sito archeologico che è patrimonio dell’umanità”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, dopo l’annuncio del ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, che mercoledì riferirà in Aula a Montecitorio sul crollo della Domus pompeiana. “No ai becchini della cultura – attacca l’avvocato ravennate alla guida della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani – non si può assistere inermi allo sbriciolarsi di una storia che racconta da millenni una sapienza che ha stupito il mondo. Non è solo un problema di fondi e di attenzione: occorre anche ripensare la governance dei luoghi culturali, affiancando manager specializzati all’equipe degli archeologi”.
“I numeri – fa notare il Gran Maestro del GOI – dicono che spendiamo un terzo rispetto a quanto investono Francia e Germania per la salvaguardia di un patrimonio culturale che attira 93 milioni di visitatori l’anno. Occorrono scelte precise, ma anche, vista la scarsità dei fondi pubblici, aprire a privati disposti a sostenere la cultura italiana. Un Paese che vive di cultura ha al suo interno anticorpi per fronteggiare derive populiste, perché la cultura è libertà. La scure dei tagli, inoltre, porta come conseguenza meno qualità, appalti al ribasso, più lavoratori fantasmi nei cantieri, senza diritti né tutele”.
“Per Pompei e per mille altri siti d’arte in Italia – ragiona Raffi – occorre uscire dalla gestione commissariale, spesso limitata solo al controllo e alla gestione dell’esistente. Per pensare il futuro serve programmare a lungo termine e curare le radici. Da eredi dei maestri di pietra denunciamo anche lo sfregio delle torri eoliche nel sito archeologico di Sepino, in Molise. Serve un Piano serio – conclude il Gran Maestro Raffi – per la tutela e la gestione dei Beni culturali italiani. O assisteremo ad altri crolli annunciati della nostra storia”.
Dopo quella degli inglesi, la prima loggia toscana è la “Concordia” (110) di Firenze e molti suoi appartenenti hanno avuto un ruolo di rilievo nell’Istituzione e nella vita civile, da Firenze all’intera Nazione. Nel 2011 compie 150 anni, ma ha deciso di inaugurare le celebrazioni dalla fine di quest’anno, sotto la guida del maestro venerabile Marco Rossi.
Primo appuntamento il 27 novembre (ore 15,30) con un convegno all’Hotel Astoria di Firenze (Via del Giglio) che segnerà il senso d’appartenenza alla “Concordia” di tanti fratelli, a partire dalla fondazione dell’officina, nel 1861, fino al 1925 (Fulvio Conti), soffermandosi su alcune figure di storici (Adalberto Scarlino), per proseguire con l’analisi del periodo che dal 1944 arriva quasi ai giorni nostri (Enrico Baccarini).
Sono previsti un intervento del presidente circoscrizionale della Toscana Stefano Bisi e le conclusioni del Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi. Il presidente del Consiglio comunale di Firenze, Eugenio Giani, porterà in apertura il saluto della città.
Chiude la giornata un’agape bianca sempre all’Hotel Astoria.
Info e prenotazioni: Marco Rossi (055 354191 – 338 1761 535), Andrea Mori (347 6558010) e Raniero Becucci (335 68718.60).
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Un libro sulla Loggia “Concordia”.
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Il volume “Bella e perduta. L’Italia del Risorgimento” di Lucio Villari (Laterza), nel quale viene descritta la conquista della libertà “italiana”, la rivendicazione dell’unità culturale, storica, ideale di un popolo per secoli interdetto e separato, la realizzazione del sogno della nazione divenuta patria.
Alla presentazione martedì 30 novembre 2010 alle ore 18:30 presso la Biblioteca di Villa Il Vascello (Via di San Pancrazio, 8) interverranno l’autore, Luigi Compagna e Valerio Zanone. Conclusioni del Gran Maestro Gustavo Raffi.
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“Scienza e Umanità” è il titolo del concorso a premi bandito dall’omonima loggia capitolina nell’ambito di un progetto di studio e approfondimento della genesi della medicina moderna. E’ dedicato alla memoria di Massimo Cicogna, libero muratore, apprezzato psico-antropologo scomparso nel 2006 all’età di 53 anni.
La selezione si estende a tutti i residenti nel suolo italiano, cittadini e non, che dovranno cimentarsi in un elaborato sul tema “La modernità della Scuola Medica Salernitana”. I primi tre qualificati riceveranno un premio di 300 euro ciascuno e al migliore sarà assegnata una borsa di studio di 1600 euro.
Il concorso scade il 20 dicembre 2010.
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L’ Annale 25 della Storia d’Italia di Einaudi sull’Esoterismo sarà presentato a Catania il 27 novembre dalla loggia cittadina “Giuseppe Garibaldi” (315) nell’ambito di un convegno organizzato con il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia. Si svolgerà nella Casa della Cultura (Palazzo Platamone in via Vittorio Emanuele) dalle ore 10 alla presenza del Gran Maestro Gustavo Raffi.
Dopo i saluti del Grande Ufficiale Salvo Pulvirenti e l’introduzione del moderatore dei lavori Ferdinando Testa, interverranno il Gran Bibliotecario Bernardino Fioravanti, responsabile del Servizio Biblioteca, l’islamista Alessandro Grossato dell’Università di Padova, il curatore del libro Gian Mario Cazzaniga, il preside della Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania, Enrico Iachello. Chiuderà l’incontro il Gran Maestro Raffi.
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