Reggio Calabria 18 giugno 2011 – Sud: Raffi (GOI), una cordata di coscienze libere per spezzare le catene della ‘ndrangheta

Reggio Calabria 18 giugno 2011 – Sud: Raffi (GOI), una cordata di coscienze libere per spezzare le catene della ‘ndrangheta

“E’ tempo di cambiare: il Sud ha bisogno di legalità e riscatto, di impegno coraggioso e forte contro le zavorre della criminalità e del potere malato. Bisogna spezzare con ogni mezzo la spirale della criminalità e le catene della ‘ndrangheta”. E’ l’appello che lancia il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, al convegno ‘Dalla Calabria per l’Italia’, tenutosi oggi a Reggio Calabria, presso il Teatro Comunale Francesco Cilea, che ha visto la partecipazione di oltre 1.400 persone e gli interventi di Paolo Peluffo, Lucio Villari, Valerio Zanone, Carlo Ricotti, Ferdinando Cordova, Vincenzo Ferrari e Michelangelo La Luna, nel talk show condotto da Alessandro Cecchi Paone, dopo il saluto introduttivo di Antonio Seminario, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria. “La forza delle parole e delle azioni contro le mafie può scuotere le coscienze – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – vogliamo essere protagonisti della rivoluzione contro la ‘ndrangheta. Occorre aggredire i patrimoni mafiosi, perché solo con la legalità la Calabria, e con lei tutto il Mezzogiorno, potrà affrancarsi dalla schiavitù e sradicare la malapianta dell’omertà”.

“Il grido di libertà che si alza da questi territori ci vedrà sempre al fianco delle persone oneste – assicura Raffi – e dalla parte di tutti coloro che lottano per la verità. Facciamo cordata nella lotta all’inferno della ragione, spezziamo insieme i cerchi diabolici dell’isolamento delle vittime”, incalza il Gran Maestro del GOI.

“Il Sud non merita più di soffrire – spiega ancora Raffi – servono idee forti per dare carne alla giustizia sociale e lottare la disoccupazione giovanile e la fuga dei cervelli. Un progetto di lungo respiro, che coniughi socialità e diritti, e faccia della cultura e della valorizzazione del territorio una leva fondamentale per la crescita. Basta, dunque, con le cagne nere dell’invidia e dell’odio, e basta con l’indifferenza: in un tempo di crisi economica ma anche etica del Paese, bisogna mettere in circolo la speranza e le energie migliori per rilanciare una Patria solidale, che dopo 150 anni sceglie ancora il futuro, cementando con azioni concrete un nuovo Patto di Fratellanza e di impegni condivisi. Per questo –conclude il Gran Maestro – chiamiamo le forze sane della società a scommettere su giovani, cultura e legalità. Puntiamo al futuro: la crescita del Sud è il vero segreto del Mediterraneo”.

Reggio Calabria, 18 giugno 2011

Guarda il servizio con il Gran Maestro Gustavo Raffi del TG3 Regione Calabria del 18 giugno 2011 ore 14.00, da 10.07 minuti a 12.00 minuti.

 

Teatro Comunale Francesco Cilea - Reggio Calabria
Ingrandisci la Foto Teatro Comunale Francesco Cilea - Reggio Calabria
<

Reggio Calabria 18 giugno 2011 – (Adnkronos) Massoneria: Raffi (GOI), a fianco delle persone oneste e contro la ‘ndrangheta.

Reggio Calabria 18 giugno 2011 – (Adnkronos) Massoneria: Raffi (GOI), a fianco delle persone oneste e contro la ‘ndrangheta.

“E’ tempo di cambiare: il Sud ha bisogno di legalità e riscatto, di impegno coraggioso e libero contro le zavorre della criminalità e del potere malato. Bisogna spezzare con ogni mezzo la spirale della criminalità e della ‘ndrangheta”. E’ l’appello che lancia il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, al convegno “Dalla Calabria per l’Italia” che si è tenuto oggi a Reggio Calabria, nel teatro comunale Francesco Cilea. “La forza delle parole e delle azioni contro le mafie può scuotere le coscienze. Vogliamo -rimarca- essere protagonisti della rivoluzione contro la ‘ndrangheta. Occorre aggredire i patrimoni mafiosi, perchè solo con la legalità la Calabria potrà affrancarsi dalla schiavitù e sradicare la malapianta dell’omertà. Il grido di libertà che si alza da questi territori ci vedrà sempre al fianco delle persone oneste – assicura Raffi – e dalla parte di tutti coloro che lottano per la verità e la libertà. Facciamo cordata nella lotta all’inferno della ragione, spezziamo i cerchi diabolici dell’isolamento delle vittime”.

Il gran Maestro di Palazzo Giustiniani ha affermato ancora che “il Sud non merita più di soffrire” e ha ribadito che “servono idee forti per dare carne alla giustizia sociale e lottare la disoccupazione giovanile e la fuga dei cervelli. Un progetto di lungo respiro, che coniughi socialità e diritti e faccia della cultura e della valorizzazione del territorio una leva per la crescita”. “Basta -ha proseguito Raffi- con le cagne nere dell’invidia e dell’odio, e basta con l’indifferenza: in un tempo di crisi economica ma anche etica del Paese, bisogna mettere in circolo le energie migliori per rilanciare la forza di una Patria solidale, che dopo 150 anni sceglie ancora il futuro, cementando con azioni concrete un nuovo Patto di Fratellanza e di impegni condivisi”. “Per questo -ha concluso il Gran Maestro del Grande Oriente – chiamiamo le forze sane della società a scommettere su giovani, cultura e legalità. La crescita del Sud è il segreto del Mediterraneo”.

(AdnKronos) 18 GIU 2011

Reggio Calabria 18 giugno 2011 – (ANSA) ‘ndrangheta: Raffi (GOI), è tempo di cambiare e di spezzare le catene.

Reggio Calabria 18 giugno 2011 – (ANSA) ‘ndrangheta: Raffi (GOI), è tempo di cambiare e di spezzare le catene.

Gran Maestro Palazzo Giustiniani a convegno Reggio Calabria

“E’ tempo di cambiare: il Sud ha bisogno di legalità e riscatto, di impegno coraggioso e forte contro le zavorre della criminalità e del potere malato. Bisogna spezzare con ogni mezzo la spirale della criminalità e le catene della ‘ndrangheta”. E’ l’appello che lancia il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, al convegno ‘Dalla Calabria per l’Italia’, svoltosi a Reggio Calabria. All’iniziativa sono intervenuti Paolo Peluffo, Lucio Villari, Valerio Zanone, Carlo Ricotti, Ferdinando Cordova, Vincenzo Ferrari e Michelangelo La Luna, nel talk show condotto da Alessandro Cecchi Paone e dopo il saluto introduttivo di Antonio Seminario, presidente del Collegio dei Maestri venerabili della Calabria.

“La forza delle parole e delle azioni contro le mafie può scuotere le coscienze – sostiene il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – vogliamo essere protagonisti della rivoluzione contro la ‘ndrangheta. Occorre aggredire i patrimoni mafiosi, perché solo con la legalità la Calabria, e con lei tutto il Mezzogiorno, potrà affrancarsi dalla schiavitu’ e sradicare la malapianta dell’omertà. Il grido di libertà che si alza da questi territori ci vedrà sempre al fianco delle persone oneste e dalla parte di tutti coloro che lottano per la verità. Facciamo cordata nella lotta all’inferno della ragione, spezziamo insieme i cerchi diabolici dell’isolamento delle vittime”.

(ANSA) 18 GIU 2011

Roma 17 giugno 2011 – (Adnkronos) Unita’ d’Italia: domani a Reggio Calabria convegno del Grande Oriente.

Roma 17 giugno 2011 – (Adnkronos) Unita’ d’Italia: domani a Reggio Calabria convegno del Grande Oriente.

Inizio alle 10,30 al Teatro Comunale Cilea, conclude il Gran Maestro Raffi

Si terrà domani, a Reggio Calabria, presso il Teatro Comunale Francesco Cilea, il convegno del Grande Oriente d’Italia intitolato “Dalla Calabria, per l’Italia”. I lavori si apriranno alle 10,30 con il saluto di Paolo Peluffo del Comitato interministeriale per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e di Antonio Seminario, presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Calabria.

La conduzione dell’evento sarà affidata ad Alessandro Cecchi Paone, giornalista e divulgatore scientifico. Interverranno: Valerio Zanone, Presidente del Comitato Scientifico GOI per le Celebrazioni dell’Unità d’Italia, Lucio Villari, Università Roma Tre, Ferdinando Cordova, Università di Roma ‘La Sapienza’, Carlo Ricotti, Università Luiss di Roma, Vincenzo Ferrari, dell’Università della Calabria e Michelangelo La Luna, University of Rhode Island.

Nel pomeriggio si terrà poi uno spettacolo teatrale sul Discorso di Garibaldi agli italiani di oggi scritto, diretto e interpretato da Emanuele Montagna. A tracciare le conclusioni sarà, intorno alle 18, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

(AdnKronos) 17 GIU 2011

Reggio Calabria 18 giugno 2011 – Convegno “Dalla Calabria per l’Italia”.

Reggio Calabria 18 giugno 2011 – Convegno “Dalla Calabria per l’Italia”.

Il 18 giugno 2011 presso Teatro Comunale “F. Cilea” di Reggio Calabria, Corso Garibaldi, si svolgerà il Convegno, aperto al pubblico, “Dalla Calabria per l’Italia” inserito nel progetto “Unità d’Italia. Dopo 150 per restare insieme” promosso dal Grande Oriente d’Italia.

 

Vedi Programma [ Scarica file File Formato PDF Size 1.3 Mb ]

 

Vedi Locandina [ Scarica file File Formato PDF Size 2.1 Mb ]

 

Annullo Filatelico [ Scarica file File Formato PDF Size 402.0 Kb ]

 

Info Partecipanti [ Scarica file File Formato PDF Size 180.0 Kb ]

 

Per vedere e scaricare il Convegno, cliccare qui

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Roma 14 giugno 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Giuliano Amato, insieme per progettare un futuro da costruire.

Roma 14 giugno 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Giuliano Amato, insieme per progettare un futuro da costruire.

Per restare insieme, dopo 150 anni di storia unitaria, “serve la convinzione che animò quelli che l’Italia la fecero, cioè che stiamo insieme non solo perché abbiamo un passato comune, ma perché abbiamo un futuro comune per cui vale vale la pena che ci impegniamo tutti”. Lo dice all’ADNKRONOS Giuliano Amato, presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. “Il senso delle celebrazioni – rimarca l’ex presidente del Consiglio – è questo: chi fece l’unità d’Italia fece, sfidando i calcoli delle probabilità, una scommessa su un possibile futuro. Oggi, con tutte le difficoltà che abbiamo, sfidando ogni calcolo di probabilità dovremmo progettare un futuro positivo per tutti”.

Parlando di ‘Alfabeto Italiano. La storia al presente’, il libro scritto con Paolo Peluffo (Università Bocconi edizioni), Amato sottolinea che il volume “è stato scritto dai componenti della squadra che si occupa del 150° anniversario. E tutto uno si aspetta tranne che quelli ‘dell’Unità tecnica di missione’ si mettano a scrivere sul Risorgimento e lo facciano con tanta fantasia e tanto gusto di raccontarlo, non sulle cose note ma sulle cose non conosciute. Come il Cavour che vuole arrestare Mazzini e i poliziotti lo inseguono in una casa di una nobildonna. Mazzini è nascosto tra due materassi, questi girano per tutta la casa e non lo trovano. La mattina dopo, Mazzini sbarbato, e quindi irriconoscibile, uscirà da quella casa e al soldato che la sorveglia chiederà se ha un fiammifero per il sigaro e si allontanerà Sembra un film ma e’ la nostra storia. Noi la raccontiamo così. Come raccontiamo un Manzoni che anziché essere lì sul pero a scrivere il 5 maggio o altre Odi, sta coltivando fiori perché è l’unica cosa che cura la sua ansia e la sua depressione, e almeno non balbetta. L’Italia come ogni storia e’ fatta anche di questo. E lo facciamo conoscer”.

Per il presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, che questa sera ha presentato ‘Alfabeto italiano’ alla Sala Stampa Estera, a Roma, con Paolo Peluffo e Stefano Folli, al nostro Paese “manca l’unità economica, che non è mai stata realizzata. Il Sud è cresciuto in questi 150 anni, ma non è riuscito mai a raggiungere il Nord. Questa è una incompiutezza italiana”. L’altra incompiutezza “è questo continuo ritornare all’idea che in fondo siamo così diversi che non dovremmo essere uniti. Un’idea profondamente sbagliata perché non tiene conto del fatto che queste nostre diversità, a partire da quelle gastronomiche, danno luogo alla cucina italiana. L’arte italiana, la cultura italiana e la lingua – conclude Amato – sono tutte fusioni di queste diversità”.

Guarda la video intervista

(AdnKronos) 14 GIU 2011

Roma 14 giugno 2011 – (ANSA) Italia 150: Letta, grazie a Ciampi paese ha riscoperto Patria.

Roma 14 giugno 2011 – (ANSA) Italia 150: Letta, grazie a Ciampi paese ha riscoperto Patria.

“Sorprendente e bellissimo” come gli italiani hanno sentito e partecipato alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Lo dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta intervenuto alla presentazione di ‘Alfabeto Italiano’, libro curato da Giuliano Amato e Paolo Peluffo che racconta, prendendo spunto dalle lettere dell’alfabeto, le storie delle persone che hanno fatto il Risorgimento.

“Anche la storia di queste celebrazioni è una storia fatta di persone”, sottolinea il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che ricorda l’impegno di tutti e si sofferma a lungo nel ruolo avuto dall’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. “E’ il primo che dobbiamo ringraziare”. Letta ricorda che Ciampi cominciò a pensare alle celebrazioni per i 150 anni già dai suoi primi giorni di impegno al Quirinale. Il primo atto, nota, fu la reintroduzione della parata militare del 2 giugno, “sembrò un gesto temerario- sottolinea- fu sconsigliato da tutti, persino dai militari, invece fu un miracolo e finalmente fu archiviata per sempre la retorica di una certa politica”.

Poi l’impegno di Ciampi per la riapertura del Vittoriano (“c’è chi avrebbe voluto abbatterlo, oggi è tornato nel cuore degli italiani”) “con discrezione ma sempre con convinzione e fermezza ha fatto crescere questo sentimento nel cuore degli italiani”. Ciampi ha impostato le celebrazioni, dice Letta, che ringrazia però anche Rutelli, allora vicepresidente del consiglio, “che organizzò il quadro delle celebrazioni”. Con il cambio del governo e l’arrivo della crisi quel programma, ricorda, è stato modificato, riconvertito su un piano di celebrazioni culturali “che sembrava fosse riduttivo ma cosi’ non è stato”. Dopo Ciampi e Rutelli Letta cita l’impegno della squadra della presidenza del Consiglio, il ruolo di Giuliano Amato, che ha raccolto il testimone di Ciampi “con lo stesso spirito”, quello di Paolo Peluffo, ‘apostolo dei 150 anni’.

“C’è stato un periodo in cui in Italia di patria non si poteva parlare – sottolinea Letta- oggi non è più così , i giovani vedono il risorgimento come una cosa viva, io spero che questo sentimento possa costituire una garanzia per il futuro dell’Italia”.

(ANSA) 14 GIU 2011