Roma 29 agosto 2011 – (AGI) Manovra massoneria, nessuna guerra di religione contro Chiesa.

Roma 29 agosto 2011 – (AGI) Manovra massoneria, nessuna guerra di religione contro Chiesa.

Nessuna guerra di religione contro il Vaticano: “Non abbiamo tacciato la Chiesa di evasione fiscale, né attaccato il popolo delle parrocchie e degli oratori”. Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (GOI), Gustavo Raffi, interviene dopo la dura presa di posizione del quotidiano dei vescovi italiani, ‘Avvenire’, che accusava la Massoneria e i Radicali di essere i responsabili di attacchi contro la Chiesa nel confronto in atto sulla manovra economica. “Non si faccia il gioco delle tre carte – afferma Raffi – raccontando, peraltro a distanza di dieci giorni dal nostro intervento, ancora una volta la vecchia favola del complotto massonico contro la Chiesa. In un periodo di grave crisi economica, in cui si chiede ai più deboli di sopportare duri sacrifici, chiediamo che lo Stato elimini ogni sorta di privilegi ed esenzioni, sospendendo l’8 per mille fino al raggiungimento del pareggio di bilancio, come fissato nella manovra. Questa è giustizia sociale, non guerra di religione”.

“Il nostro – precisa ancora il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – è un richiamo forte contro i privilegi delle caste di ogni tipo, qualsiasi abito indossino. L’azione e il pensiero della Libera Muratoria nella società italiana ha un unico fine: il bene del nostro Paese. In luogo di excusatio non petita, si abbia invece il coraggio di affrontare la realtà e di rinunciare, anche se costa, a fruire di privilegi, esenzioni ed erogazioni da parte dello Stato, che provocano pesanti ingiustizie ai danni della stragrande maggioranza dei cittadini. Di tutto c’è bisogno oggi – conclude Raffi – tranne che agitare fantasmi del passato e stracciarsi inutilmente le vesti, credendosi intoccabili”.

(AGI) 29 AGO 2011

Roma 29 agosto 2011 – (Il Corriere della Sera) l’Ici no, ma la Chiesa qualcosa deve fare di A. Melloni.

Roma 29 agosto 2011 – (Il Corriere della Sera) l’Ici no, ma la Chiesa qualcosa deve fare di A. Melloni.

 

Farebbero malissimo i vescovi a sottovalutare la richiesta che arriva da più parti e che riguarda i «sacrifici» che anche la Chiesa dovrebbe fare nell’ indomabile montare della crisi. È ovvio che in molti casi queste istanze nascondono la stessa faciloneria che ha convinto milioni di italiani che il problema dei debiti sovrani dipenda in Italia dai privilegi dei politici che esistono e sono odiosi ma non sono certo il cuore della cosa. E dunque potrebbe essere fortissima la tentazione di respingere al mittente tali istanze con argomenti tecnicamente e giuridicamente solidi. Sui patroni basterebbe ammiccare ai sindaci e agli uffici scolastici per far sì che il calendario delle lezioni reintroduca dalla finestra festività che così verranno sottratte solo ai ceti operai e impiegatizi che non possono permettersi i ponti. Sulle festività che il concordato blinda ci si potrebbe limitare a richiamare la indisponibilità del tema (è la Repubblica che ha deciso insieme alla Santa Sede di mettere sotto l’ ombrello di un trattato internazionale le feste dei dogmi di Pio IX e di Pio XII anziché il triduo pasquale: per cui, se ne ha voglia, porti la politica al Papa una legge con allegato il trattato sul triduo di Hans Urs von Balthasar). Sull’ 8 per mille, materia decisa dal concordato Casaroli-Craxi, i vescovi potrebbero ricordare agli smemorati radicali che gli accordi di Villa Madama prevedevano un riesame in commissione paritetica (nell’ infondato timore che la quota stabilita non colmasse la «congrua») e che non è stato un ukaze Cei a impedirlo. Così pure sulle esenzioni Ici i vescovi potrebbero legittimamente rimandare ad una più attenta lettura all’ elenco delle Onlus fra le quali (con esiti insostenibili dal punto di vista costituzionale) si chiede di discriminare quelle che hanno «fini di religione», declinati nella libertà della loro espressione. Così facendo, però, verrebbero meno a quel dovere evocato dal presidente Napolitano nella sua orazione civica di Rimini, e che è una chiamata in attesa di reclute: porsi cioè al livello delle sfide che il Paese non può non affrontare.

E qui i vescovi potrebbero cogliere in istanze vulnerabili o populiste una occasione. Il sistema dell’ 8 per mille, infatti, era stato inventato da grandi ecclesiastici (Casaroli, Silvestrini, Nicora) per dare alla Chiesa italiana, e non alla Santa Sede, una sua autonomia, specialmente rispetto alla politica: e quel sistema aveva una implicazione di parificazione fra Chiese e religioni che non è stato implementato dallo Stato che ne aveva il dovere. Se il miliardo e passa di entrate non basta a proteggere la Chiesa da una politica delle blandizie la questione, allora, è ancora più grande. Il denaro dato alla Cei, infatti, è stato speso (quasi sempre) bene: ha rimesso in sesto un patrimonio che il Fondo edifici di culto del ministero degli Interni non poteva mantenere; ha finanziato tanta solidarietà. Non mancano le ombre: ha certo foraggiato sacche di interessi e comprato consensi in vendita, ha dato fiducia a mezze tacche della finanza o della cultura, ha coperto operazioni meschine (d’ altronde, come spiegava un grande cardinale italiano, in fatto di denaro «i preti delinquenti si fidano sempre di delinquenti, perché sono anche loro delinquenti; i preti buoni si fidano dei delinquenti perché sono buoni»). Ma non è lo Stato che può dar lezioni di rigore, se non segna un punto e a capo per tutti. Quel denaro però ha eroso qualcosa di assai più profondo per la Chiesa italiana: e cioè la sua fede nella povertà come via necessaria della Chiesa, secondo il limpido dettato della costituzione conciliare Lumen Gentium 8. Perché – come ha insegnato l’ emersione dei crimini di pedofilia – ogni consiglio evangelico può essere vissuto in modo estrinseco o profondo: e come la superficialità esalta le turpitudini, l

Roma 29 agosto 2011 – (Dagospia) Quelli di “Avvenire” devono aver letto troppi libri di Dan Brown.

Roma 29 agosto 2011 – (Dagospia) Quelli di “Avvenire” devono aver letto troppi libri di Dan Brown.

Finalmente risplende la verità. Ici. 8 per mille, esenzioni lecite o illecite? La spiegazione è semplice. Contro la Chiesa è in atto un complotto, anzi l’aggressione di un serpente a due teste. L’una è radicale, l’altra è massonica. Così tutto è chiaro e i fedeli cattolici, fra i quali pure abbondano interrogativi in proposito, stiano tranquilli. I nemici della Chiesa cercano un “bersaglio da additare all’odio popolare” (…continua)

(Dagospia) 29 AGO 2011

Rome 29 août 2011 – (La-Croix.com) L’Eglise italienne est appelée à contribuer au plan de rigueur.

Rome 29 août 2011 – (La-Croix.com) L’Eglise italienne est appelée à contribuer au plan de rigueur.

Régulièrement accusée par les mouvements laïques de bénéficier de privilèges fiscaux importants, l’Église italienne a réagi avec vigueur.

Que reproche-t-on à l’Église italienne ?
Le 19 août, alors que le débat parlementaire battait son plein en Italie sur les mesures d’austérité préconisées par le gouvernement de Silvio Berlusconi, Mario Staderini, secrétaire du Parti radical (gauche), choisit d’ouvrir, avec force, les dossiers des exemptions fiscales dont jouit l’Église italienne : « Le salut de l’Italie passe par la contribution de l’Église », lâcha-t-il (…continua)

(La-Croix.com) 29 AGO 2011

Radicofani 4 settembre 2011 – Tradizionale Tornata al Bosco Isabella a Radicofani (SI).

Radicofani 4 settembre 2011 – Tradizionale Tornata al Bosco Isabella a Radicofani (SI).

Consueta Tornata rituale al Bosco di Isabella a Radicofani il 4 settembre La Loggia XX Settembre n. 604 all’Oriente di Montepulciano , con la collaborazione del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Toscana, Domenica 4 settembre 2011 alle ore 9,30 a.m. organizza la consueta tornata rituale in grado di Apprendista al Bosco Isabella di Radicofani (Siena). Seguirà un’Agape bianca presso il vicino Ristorante “La Torre”, al prezzo di 30 euro a persona.
Parteciperà alla manifestazione il Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi.

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi ai seguenti recapiti telefonici:
348 89.08.116 o 333 78.70.484 o 339 42.32.895 oppure al seguente indirizzo di posta elettronica: l.ventisettembre.604@virgilio.it

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Roma 28 agosto 2011 – (Il Fatto Quotidiano) Avvenire contro radicali e massoni.

Roma 28 agosto 2011 – (Il Fatto Quotidiano) Avvenire contro radicali e massoni.

Finalmente risplende la verità. Ici. 8 per mille, esenzioni lecite o illecite? La spiegazione è semplice. Contro la Chiesa è in atto un complotto, anzi l’aggressione di un serpente a due teste. L’una è radicale, l’altra è massonica. Così tutto è chiaro e i fedeli cattolici, fra i quali pure abbondano interrogativi in proposito, stiano tranquilli (…continua)

(Il Fatto Quotidiano) 28 AGO 2011