Ambiente. “La Primavera silenziosa”, un classico di Rachel Carlson da riscoprire

L’immagine della primavera silenziosa, svuotata dal canto degli ucccelli e dal ronzare degli insetti è di quelle che rimangono nella memoria. Rachel Carlson l’ha usata nel suo libro “La Primavera silenziosa” (Feltrinelli), uscito nel 1962. Un saggio che é diventato una vera e propria pietra miliare dell’ambientalismo, “la prova innegabile – come scrive nella sua Introduzione Al Gore, vicepresidente degli Stati Uniti nell’amministrazione Clinton- di quanto il potere di un’idea possa essere di gran lunga più forte del potere dei politici”. Carson previde infatti con forte anticipo sui tempi gli effetti delle tecniche impiegate in agricoltura, dell’uso degli insetticidi chimici, e di sostanze velenose, inquinanti, cancerogene o letali, sull’uomo e sulla natura. E dopo la pubblicazione della sua opera il ddt venne vietato e vennero presi una serie di provvedimenti legislativi in materia di tutela ambientale. L’appassionato impegno, lo scrupoloso rispetto della verità e il coraggio personale della sua autrice sono serviti da modello nella lotta per la difesa dell’ambiente in tutto il mondo, e lei stessa può essere considerata madre del movimento ambientalista. “Primavera silenziosa”, che è ormai un classico e conserva tuttora una grandissima attualità, dimostra che esistono varie alternative all’irresponsabile e impudente avvelenamento del pianeta da parte delle industrie chimiche, e che il lavoro congiunto di entomologi, patologi, genetisti, fisiologi, biochimici ed ecologi suggerisce soluzioni biologiche, basate sulla conoscenza degli organismi viventi. Per evitare che la primavera scompaia dalla faccia della Terra.

Rachel Carson scheda

Rachel Carson (1907-1964), biologa marina, ha pubblicato una serie di libri sulle sue osservazioni e ricerche, tra cui Al vento del mare (Casini, 1955) e Il mare intorno a noi (Einaudi, 1973), prima di Primavera silenziosa (1962), pietra miliare dell’ambientalismo, un classico che conserva tutta la sua attualità. Tradotto nel 1963, uscito in Universale Economica nel 1966, è stato poi riproposto con una nuova Introduzione di Al Gore nel 1999.



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