Addio al filosofo Sergio Moravia. Fu autore anche di alcuni importanti saggi sulla Massoneria

Si è spento a Firenze il 5 settembre all’età di 80 anni Sergio Moravia, filosofo e antropologo italiano. Bolognese di nascita si era formato nel capoluogo toscano, distinguendosi tra gli allievi migliori del grande  Eugenio Garin. Ospite di alcuni eventi organizzati dal Grande Oriente d’Italia, è stato anche autore di alcuni autorevoli scritti sulla Libera Muratoria, tra cui il bestseller, firmato insieme a Zeffiro Ciuffoletti “Massoneria. La storia, gli uomini, le idee”.

Studioso dell’illuminismo e del Novecento e tra gli interpreti più originali del pensiero del filosofo tedesco Friedrich Nietzsch con le sue ricerche interdisciplinari che lo hanno poi portato a spostare la sua attenzione all’esistenzialismo e infine alla filosofia pura, ha contribuito a elaborare una feconda intersezione tra pensiero e scienze umane.

Era professore emerito di storia della filosofia all’Università di Firenze, dove ha insegnato fino al pensionamento nel 2008. Tra le sue opere ricordiamo “La distruzione delle certezze” (La Nuova Italia) e la raccolta di saggi “Itinerario nietzscheano” (Guida). Visiting professor presso l’Università della California a Berkley, l’Università del Connecticut a Storrs e il Center for the Humanities della Wesleyan University, ha tenuto conferenze  ad Harvard,  alla Ucla, alla Boston University,  e in tanti atenei europei; membro del Comitato direttivo delle riviste filosofiche Iride e Paradigmi, cofondò la Società italiana degli studi sul XVIII secolo. Alla città che lo aveva accolto fin da bambino e che ha molto amato, ha dedicato il libro “Firenze e il Neo-Umanesimo”.



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