Acacia, missione compiuta. L’associazione ha portato a compimento i due progetti di solidarietà 2015

L’attestato del Comune di Zola Predosa alla Associazione Acacia

L’associazione Acacia, aperta al contributo di tutti i Fratelli dell’Emilia Romagna, ha portato a compimento i due progetti che erano in cantiere per il 2015. Dopo le consegne effettuate a Parma e a Modena, il terzo defibrillatore è stato consegnato infatti ufficialmente nelle mani del Sindaco di Zola Predosa ( Bologna) , e sarà destinato alla palestra della locale scuola media. Nell’ambito di un evento sul tema del volontariato a cui qualificati relatori hanno portato il proprio contributo, alla presenza di un vasto uditorio, il presidente di Acacia, Giuseppe Bellei Mussini, accompagnato dal Consigliere  Giangiacomo Pezzano, Presidente del Collegio dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna, nell’effettuare materialmente la donazioni , hanno brevemente illustrato scopi e finalità di Acacia. Al presidente di Acacia è stato successivamente consegnato un attestato di ringraziamento da parte del Sindaco. Si è così concluso uno dei progetti voluti dalla associazione, con la speranza che gli strumenti donati non abbiano mai a doversi rendere necessari in interventi di urgenza, tuttavia consapevoli di avere raggiunto una ampia copertura di utenza, soprattutto rivolta ad adolescenti, giovani e anche meno giovani impegnati in attività ludico sportive.Troppe volte le cronache hanno riportato come la non immediata disponibilità di un piccolo ma essenziale strumento salvavita abbia avuto dolorose conseguenze.

Certamente Acacia non ha la presunzione né la capacità di giungere a sopperire a tutti i bisogni, ma quello che intimamente ci fa sentire di avere lavorato, almeno un poco, per “il bene dell’umanità “ basta a ripagare dei sacrifici che pure ci sono stati e liberamente accettati nel compierli. Acacia ha completato anche il progetto denominato “dont forgot me” attraverso una ulteriore donazione all’aiuto già portato a due piccoli nel cercare di sopperire alle loro più urgenti necessità. La viva speranza è di potere anche in futuro, con l’aiuto dei Fratelli già impegnati e di quelli che vorranno liberamente affiancarsi ,  aggiungere qualche altro mattone “alla costruzione del tempio“.

 

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