A Matera incontro del G.O.I per una Ecologia della Pace/Giornalemio.it

DiFranco Martina

27 Novembre 2022

L’argomento è di quelli che offre tanti spunti e, allo stesso tempo,invita a impegni comuni per riannodare o rafforzare – se preferite – i fili di un confronto tra quanti, pur partendo da esperienze, tradizioni, impostazioni diverse, convergono sulla necessità di lavorare per la pace, l’ambiente o il creato se preferite. A tutela di una ”Casa Comune” che preservi diritti, libertà di pensiero ed espressione, senza pregiudizi e discriminazioni. Ma per farlo occorre lavorarci sù confrontandosi, mettendo in campo le cose e le buone pratiche che uniscono. L’incontro promosso dal Grande Oriente d’Italia a Matera, sabato 17 dicembre, con rappresentanti delle maggiori religioni monoteiste del nostro Paese, mette insieme questa necessità e a un sforzo che è – citando il tema della giornata – ”Per un’ecologia della Pace. Dialogo tra Massoneria e Religioni per la tutela della Casa Comune”. Cogliamo l’occasione per segnalare l’uscita dell’ultimo impegno di ‘democrazia” del Gran Maestro del grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi ”Palazzo Giustiniani. Un’ingiustizia nel silenzio contro i massoni italiani”. Per storici, difensori del diritto un’occasione per riflettere su una istanza datata per restituire alla Massoneria la sua sede storica. Una storia a puntate e con altre pagine, immaginiamo, da aggiungere.

“Per un’ecologia della Pace. Dialogo tra Massoneria e Religioni per la tutela della Casa Comune”. E’ il titolo dell’incontro promosso dalla Fondazione Grande Oriente d’Italia e dalla loggia cittadina Orazio Flacco che si terrá a Matera il 17 dicembre presso Alvino 1884. L’appuntamento è alle 10. Dopo i saluti istituzionali, introdurrá i lavori Roberto Biancorosso, storico della Massoneria. Modererá il giornalista Franco Martina. Interverranno il Gran Maestro Stefano Bisi, don Paul Renner, professore di Scienze della Religione e Teologia fondamentale, Izzedin Elzir, Imam di Firenze, Pavel Gajewski professore e Direttore del Dipartimento di Teologia delle religioni – Facoltà Valdese di Teologia di Roma,
25 Novembre 2022

“Palazzo Giustiniani. Un’ingiustizia nel silenzio contro i massoni italiani”. Il nuovo libro del Gran Maestro Stefano Bisi dal sito www.grandeoriente.it

E’ appena uscito il nuovo libro del Gran Maestro Stefano Bisi “Palazzo Giustiniani. Un’ingiustizia nel silenzio contro i massoni italiani”(Edizioni Perugia Libri) in cui viene ricostruita la vicenda del lungo contenzioso con lo stato italiano, che non ha mai restituito al Grande Oriente d’Italia la sua storica sede che il fascismo gli aveva “preso” nel 1925, dopo averla assaltata e depredata, sequestrando carte, documenti, libri, in cerca degli elenchi di fratelli da perseguitare. Una ferita che non si è mai rimarginata nel cuore di tutti i liberi muratori del Grande Oriente. Ma anche una questione che non si é affatto chiusa. L’iter giudiziario, che sembrava essersi fermato, è stato fatto ripartire per volontá dell’attuale giunta dalla fine di luglio 2020. Scrive il Gran Maestro: “Grazie al lavoro certosino, fatto negli archivi del Grande Oriente d’Italia da due avvocati, Raffaele D’Ottavio e Fabio Federico, sono stati recuperati altri documenti importanti che vanno ad aggiungersi a quelli già scovati da Carlo Ricotti ed Elisabetta Cicciola.

Una notevole quantità di carta che è servita per presentare ricorso al Tar del Lazio il 29 luglio del 2020 nei confronti del Senato della Repubblica, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero dell’Istruzione ‘per l’accertamento e la declaratoria dell’occupazione abusiva di Palazzo Giustiniani, in via della Dogana Vecchia numero 29, attualmente in uso al Senato della Repubblica nonché per la condanna alla restituzione del predetto bene immobile…’ e ‘in via subordinata per l’accertamento e la declaratoria dell’inadempimento del Senato della Repubblica agli obblighi derivanti dall’atto di transazione sottoscritto, con atto pubblico avente numero 25485 del 14 novembre 1991, tra l’Amministrazione delle Finanze, l’Urbs e l’Amministrazione del Senato’”. Un accordo che formalizzava il cosiddetto Lodo Spadolini dell’11 maggio del 1988 e garantiva la futura concessione dei locali destinati a Museo Storico della Massoneria. Ma la controparte non mantenne mai l’impegno preso, annunciato in un intervento dell’allora presidente di Palazzo Madama, la cui trascrizione è custodita nella sede della Fondazione Antologia a Firenze. Ecco cosa dice: “il Senato, rispettoso dei valori della storia espressa dalle mura ma anche dei valori della storia espressa dalle mentes, ha inteso espropriare nello spirito dei luoghi il significato del contributo che il Grande Oriente d’Italia ha reso alla tormentata storia d’Italia dal Risorgimento in poi. Ed è così che il Senato patrocinerà idealmente la costituzione di un museo che possa rendere pubbliche quelle testimonianze intrecciate alla nostra vicenda nazionale, e la sola parte che abbiamo lasciato, una piccola parte nella piazza del Pantheon per un piccolo museo che sarà costituito quando saranno composte le strutture”.

Non solo il ricorso al Tar. Per evitare il prosieguo del contenzioso giudiziario, prima dell’ udienza che era stata fissata al 17 novembre 2021, riferisce il Gran Maestro “viene scritta un’altra lettera alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati per chiedere un incontro al fine verificare la possibilità di un componimento bonario della controversia. Alla luce del sole. Nulla di fatto”. Il Tar emette un’ordinanza in cui sostanzialmente rimanda la questione al giudice ordinario. Ma sulla base di casi giudiziari analoghi, i legali del Grande Oriente d’Italia Angelo Piazza, Cesare San Mauro, Fabio Federico e Raffaele D’Ottavio decidono di presentare appello al Consiglio di Stato che si é pronunciato il 13 ottobre scorso, anch’esso rimandando la questione al giudice ordinario ma con motivazioni diverse da quelle addotte dal Tar. Il Goi ora sta valutando i passi futuri. Ma una cosa é certa, non si arrenderá. La battaglia, dunque, continua.

Il nome di Palazzo Giustiniani, scrive il Gran Maestro, “ è impresso nel corpo e nella mente dei liberi muratori del Grande Oriente d’Italia perché ottanta anni di storia della massoneria sono passati da lì, da quelle stanze dove erano i templi per le riunioni rituali e dove sono stati iniziati centinaia di profani; è tra quelle mura che venne ucciso il gran maestro aggiunto Achille Ballori. E chi dimentica le cronache degli assalti dei fascisti al palazzo per impossessarsi dei nomi dei fratelli e del collare del gran maestro?”.

Per informazioni e pronotazione del libro: info@perugialibri.it oppure chiama il numero +39 335347260



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