2 Giugno. Il Grande Oriente d’Italia ha celebrato con fierezza  e orgoglio la Festa della Repubblica

Il Grande Oriente d’Italia ha celebrato con fierezza il 2 giugno, data in cui nel 1946 si tenne il referendum che segnó la nascita, dopo la caduta del fascismo, l’occupazione nazista e la fine della Seconda Guerra Mondiale, della nostra amata Repubblica, figlia della Resistenza, alla quale presero parte anche tanti fratelli liberi muratori, e il cui fondamento è rappresentato dalla Costituzione, entrata in vigore 75 anni fa, prezioso patrimonio per tutti gli italiani di valori da custodire e difendere. Un patto sottoscritto da uomini e donne di diversa provenienza politica, capaci di superare ogni divisione e ogni conflittualità, alla cui stesura contribuirono anche numerosi massoni, eletti in seno all’Assemblea Costituente, tra cui il grande giurista Meuccio Ruini, che fu chiamato a presiedere la Commissione dei 75 che di quella preziosa Carta elaboró la bozza.

La Festa della Repubblica è il simbolo, ha sottolineato il Gran Maestro Stefano Bisi,  del trionfo della democrazia, della luce ritrovata dopo le tenebre della dittatura e del sanguinoso conflitto in cui l’Italia  si trovó coinvolta. Una data, impressa, nei nostri cuori e nelle nostre menti. Un faro per il Grande Oriente che per la sua stessa natura, la sua storia, la sua tradizione, considera libertá e democrazia doni e beni supremi da preservare con forza e coraggio. Una ricorrenza che la nostra Comunione ha sempre onorato con orgoglio e impegno, superando, come avvenne nel 2016, in occasione dei 70 anni della Repubblica, ogni altra istituzione nell’alto obiettivo di sensibilizzare i cittadini, soprattutto i giovani, a conoscere l’identitá e i fondamenti della propria comunitá, attraverso una fitta serie di eventi speciali organizzati in tutta Italia  e che videro ovunque una larga e sentita partecipazione di pubblico. Eventi, tutti di altissimo profilo, che coinvolsero tantissimi fratelli, da Sud a Nord del paese, da Reggio Calabria a Torre Pellice, che vi si dedicarono con passione ed entusiasmo per far sì che questa particolare data fosse adeguatamente celebrata insieme ai principi di cui é massima espressione e insieme al suo stemma e al suo inno, entrambi opera di due liberi muratori, l’artista Paolo Paschetto (1885 1963)  e l’eroe risorgimentale  Goffredo Mameli (1827 1849) .

Si trattó di un vero e proprio giro d’Italia che partí il 20 febbraio da Reggio Emilia con un incontro dedicato a Ruini, al quale la cittá del Tricolore diede i natali e che, come è stato ricordato, fu presidente della Commissione dei 75 che in seno all’Assemblea Costituente che venne incaricata di redigere il progetto della nostra Carta Costituzionale. Un tour che proseguí il 12 marzo a Bonorva (Sassari), poi dal primo al 3 aprile a Rimini per la Gran Loggia, l’8 aprile a Colle Val d’Elsa (Siena), con un appuntamento in moschea dedicato alla ricchezza della diversitá…E ancora, il 9 a Terni con convegno sul lavoro; il 14 a Reggio Calabria, dove si parló di emigrazione e il Goi allestí un gazebo per distribuire la Costituzione; il 15 a Macerata dove si tenne un incontro sul contributo della Massoneria alla lotta al fascismo; il 25 aprile a Lipari, luogo di confino durante il regime di Mussolini. E continuando, il 21 maggio a Piombino, il 26 a Siena, il primo giugno a Torre Pellice (Torino) terra della comunitá valdese del massone Paschetto, autore dell’emblema dell’Italia repubblicana; l’11 giugno a Genova, dove fu organizzato un dibattito sul contribuito dei liberi muratori alla Costituzione; il 18 a Firenze, dove si rievocó il clima del referendum del 2 giugno; il 9 luglio a Trani, il 3 settembre a Radicofani (Siena); il 17 al Vascello in occasione delle tradizionali celebrazioni della Breccia di Porta Pia e dell’Equinozio d’Autunno; il 27 settembre ad Anzio, la cittá dello sbarco alleato; il primo ottobre a Trieste; il 15 a Sansepolcro (Arezzo) e a Milano; il 10 novembre ad Alessandria; il 29 novembre a Roma a Casa Nathan, dove si tenne un convegno sulla libertá di stampa; e infine il 3 dicembre a Udine. Una intensa maratona, la cui cronaca è stata raccolta anche in un libro del Goi dal titolo “I Settant’anni di Repubblica attraverso le manifestazioni del Grande Oriente”, a testimonianza della strada percorsa insieme, mano nella mano, in una grande catena di unione da fratelli e italiani testimoni di un operare quotidiano improntato a insuperabili ideali universali.



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