160 anni fa la Spedizione dei Mille. Il 5 maggio Garibaldi parte da Quarto e l’11 arriva a Marsala

Centosessanta anni fa il 5 maggio del 1860 due piroscafi della Società di navigazione Rubattino, il Piemonte e il Lombardo, con a bordo 1.088 uomini guidati da Giuseppe Garibaldi salparono da Quarto, vicino Genova, diretti a Marsala, in Sicilia, dove sbarcarono l’11 maggio. Questo episodio segna l’inizio la Spedizione dei Mille, l’impresa condotta dall’eroe dei due mondo che diede la spinta decisiva al compimento dell’unità d’Italia.

Garibaldi (1807- 1882)  grande protagonista del nostro Risorgimento e figura straordinaria di combattente per la libertà  entrò in Massoneria nel 1844 nella Loggia “Asil de la Vertud” di Montevideo (o forse come alcuni vogliono del Rio Grande del Sud), una loggia “spuria”, emanazione della Massoneria brasiliana e non riconosciuta dalle grandi Comunioni mondiali. Nello stesso anno, il 18 agosto, fu regolarizzato nella Loggia “Amis de la Patrie” di Montevideo all’obbedienza del Grande Oriente di Francia, nel libro matricola della Loggia gli fu assegnato il numero 50. Frequentò la Loggia “Tompkins n° 471” di Stapleton (New York), nel periodo 1851-53 quando era “lavorante” nella fabbrica di candele che Antonio Meucci aveva impiantato a New York per dare lavoro agli italiani profughi. Prima di partire da New York, alla volta dell’Inghilterra, donò al massone e amico Francesco Lavarello le sue insegne massoniche, usate nella loggia newyorchese e di cui Lavarello fece dono a Giovan Battista Fauchè nel 1864 a Livorno, che a sua volta le donò alla Massoneria ligure il 24 gennaio 1883 in seduta solenne.

Nella Prima Costituente Massonica Italiana (Torino, 26 dicembre 1861 – 1° gennaio 1862), in cui fu eletto Gran Maestro Costantino Nigra, Giuseppe Garibaldi fu acclamato Primo Libero Muratore d’Italia e gratificato di una medaglia d’oro massiccio, avente da un lato l’iscrizione “Costituzione Massonica Italiana” e dall’altra la dedica al “Primo Libero Muratore d’Italia Giuseppe Garibaldi”.

L’Assemblea Costituente, riunitasi a Firenze il 24 maggio 1864, lo elesse Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia con 45 voti a favore su 50 votanti.



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