Omaggio alle vittime dell’atroce tragedia delle foibe

Un’altra atroce pagina della storia italiana del Novecento venne scritta tra il settembre del 1943, dopo l’armistizio di Cassibile, e la primavera del 1945 in Venezia Giulia e Dalmazia dove migliaia di oppositori al regime titino furono fatti sparire e non fecero mai ritorno alle loro case, altri -più di cinquemila- furono massacrati e gettati, spesso ancora in vita, in profonde voragini carsiche: le foibe.

A quello che accadde sul confine nord orientale e che a lungo è stato taciuto e rimosso, l’Italia ha scelto di dedicare la Giornata del Ricordo, che dal 2004 viene celebrata il 10 febbraio di ogni anno, la data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi.

Una solennità civile che vuole rinnovare la memoria di quella immane tragedia e alla quale il Grande Oriente, che considera essenziali la memoria della storia e l’impegno della verità contro ogni totalitarismo, ogni forma di odio etnico e intolleranza, si unisce commemorando le vittime, in nome dei valori di libertà e democrazia.



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