Il 10 febbraio 1986 Lando Conti, massone e sindaco di Firenze, fu assassinato dalla Br

Lando Conti
Lando Conti

Nel pomeriggio del 10 febbraio 1986, nella zona di Ponte alla Badia a Firenze, Lando Conti, da solo in auto, si stava recando in Consiglio comunale, dove rappresentava il Partito Repubblicano. Fu assassinato con 17 colpi di pistola. Aveva 52 anni e lasciava la moglie e 4 figli. Nella stessa serata con una telefonata anonima a un giornale milanese le Br si assunsero la paternità dell’attentato: “Qui Brigate Rosse. Rivendichiamo l’uccisione di Lando Conti”. Da pochi mesi aveva terminato il mandato di sindaco di Firenze che lo aveva avuto apprezzato amministratore della città. Lando Conti era massone del Grande Oriente d’Italia che quest’anno lo ha commemoratoa Palazzo Vecchio il 2 febbraio con la presentazione del libro di Massimo Nardini “Lando Conti, Sindaco di Firenze (1984-1985)” che ne ripercorre l’attività come primo cittadino. Un evento che si è svolto nella Sala Elementi alla presenza delle autorità cittadine e al quale è intervenuto anche il Gran Maestro Stefano Bisi.  accompagnato dalle autorità locali della Massoneria toscana con il presidente circoscrizionale Francesco Borgognoni e il presidente delle logge fiorentine, Francesco Colonna.

Lando Conti, fiorentino, classe 1933, fu segretario provinciale del Partito Repubblicano e poi sindaco di Firenze dal marzo 1984 al settembre 1985. Successore di Piero Bargellini e di Alessandro Bonsanti, fu uno straordinario amministratore della cosa pubblica. Con la sua vita e le sue opere testimoniò il principio mazziniano del primato dell’educazione e l’ideale massonico della fratellanza per operare sempre per il bene comune. Aderì alla Massoneria del Grande Oriente d’Italia nel 1957, precisamente il 22 novembre, nella Loggia “Giuseppe Mazzoni” (62) di Prato. Nel 1959 si trasferì nella loggia “La Concordia” (110) di Firenze e nel 1970 troviamo il suo nome tra i fondatori della Loggia Costantino Nigra (714), sempre di Firenze, avvenuta il 18 maggio. In seguito, Lando Conti fu nella “Abramo Lincoln” (884) che oggi è a lui intitolata. Fu Gran Cappellano, nel 1974, dell’Arco Reale. Nel 2006 è stato proclamato Gran Maestro Onorario alla memoria. Nel Grande Oriente d’Italia quattro logge portano il suo nome.



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