La povertà della porta accanto, il progetto di solidarietà delle associazioni Acacia e Uomini Liberi

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Da sinistra, il vice presidente circoscrizionale Federico Roberto, il presidente di Acacia Giuseppe Bellei Mussini e il Maestro Venerabile della Fratellanza e Progresso, Luigi Marcucci, presidente di Uomini Liberi

La “Acacia”, associazione di solidarietà sociale della Massoneria dell’Emilia Romagna del Grande Oriente d’Italia, continua le proprie attività a sostegno dei più deboli. È recentissima l’ultima iniziativa in sinergia con l’associazione Uomini Liberi, che fa capo alla Loggia Fratellanza e Progresso (987) di Modena, e la Onlus Terrae Novae di Ferruccio Giuliani, esponente sempre del Grande Oriente, che ha sostenuto il progetto denominato “la povertà della porta accanto”, progetto che ha visto la distribuzione di 200 pacchi alimentari, per oltre 45 quintali di merci non deperibili, ad altrettante famiglie.

Le famiglie, selezionate dai comuni e dalle assistenze sociali dell’area interessata, il comprensorio di Fiorano, Spezzano e aree limitrofe, in provincia di Modena, sono risultate essere per oltre il 60% famiglie italiane e per il restante famiglie di immigrati residenti e radicati ormai da anni nel territorio. La crisi che ha colpito il distretto ceramico ha visto la perdita di molti posti di lavoro e un conseguente passaggio da uno stato di normale benessere a una condizione di reale povertà  per molte famiglie.

Acacia4È speranza e volontà dei Fratelli fare dell’iniziativa un evento ricorrente, alternandosi con l’Associazione della Polizia di Stato che già in anni passati, ha contribuito con cadenza biennale. Alla distribuzione dei pacchi, avvenuta nei giorni precedenti le festività natalizie, hanno partecipato fattivamente, alternandosi  nell’opera di consegna, i Fratelli della Associazione Uomini Liberi. Oltre alla presenza del Vice Presidente del Collegio circoscrizionale dell’Emilia Romagna, del Maestro Venerabile della Loggia Fratellanza e Progresso e del Presidente di Acacia, l’iniziativa ha visto la presenza del Vice Prefetto della provincia di Modena. Vi è da aggiungere come alcuni membri del Grande Oriente d’Italia proseguono, in forma autonoma, nello spirito di Acacia ad assistere i “gemellini”, figli di una ragazza madre bisognosa, da loro idealmente “adottati” in occasione del terremoto in Emilia Romagna. Acacia ha inteso tracciare una strada alla ricerca e attuazione di sinergie positive miranti a concretizzare quella solidarietà che costituisce un impegno preso fin dal giorno dell’iniziazione di ogni massone.



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