Verso il bimillenario del poeta latino. Ettore Ferrari e le immagini di Ovidio tra Costanza e Sulmona (1887-1925), convegno l’11 aprile

Un convegno di studi incentrato su “Ettore Ferrari e le immagini di Ovidio tra Costanza e Sulmona (1887-1925)” si svolgerà sabato 11 aprile alle 17 nell’Hotel Santacroce organizzato dall’associazione Ares di Sulmona per celebrare il 90° anniversario dell’inaugurazione della statua del poeta latino, che ebbe luogo il 30 aprile del 1925 alla presenza di re Vittorio Emanuele III ma alla quale non prese parte l’autore Ettore Ferrari, uno dei più importanti scultori italiani del periodo -sono sue le statue di Giordano Bruno, Quintino Sella, Giuseppe Mazzini a Roma e di Garibaldi a Vicenza, Pisa, Macerata, Rovigo, Catania- deputato dal 1882 al 1892, massone, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani dal 1904 al 1917 e nel 1918 Sovrano Gran Commendatore del Rito Scozzese Antico ed Accettato.

Ad aprire i lavori sarà Antonio Pelino, Presidente dell’Associazione di Ricerca Europa Sulmona. L’incontro sarà presieduto dal senatore Franco Marini, Presidente del Comitato Anniversari di Interesse Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Saranno presenti anche l’Ambasciatore di Romania in Italia e il Presidente della Giunta Regionale Abruzzo Luciano D’Alfonso e il pronipote dello scultore, Ettore Passalalpi Ferrari che celebrerà la memoria del suo avo. Interverranno il professor Raffaele Giannantonio, Università “G. d’Annunzio” di Chieti e Pescara con una relazione su “La Romania dell’Ottocento ed Ettore Ferrari”, il professor Giuseppe Monsagrati, Università “La Sapienza”, Roma che parlerà de “L’Italia negli anni d’esordio del Fascismo ed i rapporti tra il Fascismo e la Massoneria”. Seguirà la relazione dell’avvocato Loris Di Giovanni su “La Massoneria nella Provincia dell’Aquila fino all’avvento del Fascismo”, della dottoressa Erika Di Felice, Università “G. d’Annunzio” di Chieti e Pescara su “Sulmona nel 1925”, del dottor Carlo Alicandri Ciufelli, Deputazione Abruzzese di Storia Patria sui “Documenti inediti da un archivio privato”. Chiuderà il dottor Vittorio Pajusco, Università “Ca’ Foscari” di Venezia su Ettore Ferrari: uno scultore per Ovidio.

La statua di Ovidio nell’attuale piazza XX Settembre costituisce uno dei principali elementi identitari di Sulmona, essendo dedicato alla personalità di maggiore portata storica della città, di cui nel 2017 ricorre il bimillenario della morte. La realizzazione della statua di Ovidio a Sulmona seguì, a distanza di quasi quarant’anni, quella del primo monumento celebrativo del sommo poeta latino nel luogo dove scontò per intera la relegatio: Costanza, l’antica Tomi, nella Romania da poco divenuta Stato unitario ed indipendente, così come l’Italia. In Romania, Ferrari aveva già realizzato nel 1881 in Piazza dell’Università a Bucarest il monumento ad Heliade Radulescu, padre della letteratura romena; di lì a poco -grazie all’intervento di Remus Opreanu, profondo conoscitore di archeologia e filologia nonché prefetto- nel cuore di Costanza verrà poi inaugurato il monumento ad Ovidio.



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