Un bando di persecuzione fascista e un cifrario segreto per la corrispondenza ritrovati dal Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia

Il Servizio Biblioteca esporrà, in occasione della prossima Gran Loggia del 5-6-7 aprile a Rimini, due importanti documenti che testimoniano l’impegno antifascista dei fratelli del Grande Oriente d’Italia.

Si tratta di un bando, datato 2 novembre 1926, che fu affisso sui muri della città di Padova. Il documento contiene un elenco di 36 nominativi, qualificati professionalmente e invitati perentoriamente a lasciare Padova, la provincia e possibilmente l’Italia entro quarant’otto ore, dando le dimissioni da qualsiasi impiego o carica. Trascorso tale termine “lo squadrismo padovano, fedele alla rivoluzione fascista” non garantirà più la loro incolumità.

Di particolare interesse per la nostra Istituzione è l’annotazione di un fratello della Rispettabile Loggia La Pace all’Oriente di Padova che evidenzia come dei 36 nominativi ben 17 erano fratelli appartenenti alla stessa loggia La Pace e alle altre logge padovane Galileo Galilei e Pitagora. Un’annotazione coeva, dattiloscritta in rosso e con sigillo dell’officina La Pace. Il secondo documento riguarda un cifrario segreto per proteggere la corrispondenza tra gli esuli in Francia e gli antifascisti in Italia che arricchisce il nostro fondo sul Grande Oriente in esilio. Tra le parole cifrate: “Palazzo Giustiniani” e “dalla Svizzera in Italia” e i termini “arresto” e “arrestato”.



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